Vedere la sua bontà
Introduzione
Ricordo ancora quel picnic in famiglia, con mia sorella e i nostri genitori. Stavamo giocando su quello che tutti pensavamo fosse un binario ferroviario in disuso. In realtà era ancora funzionante. All'improvviso mia madre gridò: "Via! Andate via, allontanatevi dai binari!" Un treno stava arrivando a grande velocità. Per fortuna, io e mia sorella ascoltammo il suo consiglio. Non ci fermammo a dire: "Mamma, smettila di spaventarci!" Se l'avessimo fatto, ora non sarei qui a parlarne. Entrambi ci allontanammo dal pericolo.
Quell'avvertimento di mia madre fu un gesto d'amore di una madre per i suoi figli. I comandi di Dio nascono dalla sua bontà e dal suo amore per noi. Sono dati "per il tuo bene" (Deuteronomio 10,13). Vedere la sua bontà è importante. Gli avvertimenti di Gesù sul giudizio imminente e su come essere pronti nascono dal suo amore per noi. Nei brani di oggi vedremo che l'obbedienza è la via per sperimentare la sua bontà e per ricevere la sua benedizione.
Salmi 43,1-5
Salmo 43
1 Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa
contro gente spietata;
liberami dall'uomo
perfido e perverso.
2 Tu sei il Dio della mia difesa:
perché mi respingi?
Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?
3 Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.
4 Verrò all'altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.
5 Perché ti rattristi, anima mia,
perché ti agiti in me?
Spera in Dio:
ancora potrò lodarlo,
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
Commento
La presenza di Dio
Come molti dei grandi uomini e donne di Dio nel corso dei secoli, l'autore del salmo è in lotta contro una fase di depressione spirituale. È abbattuto, la sua anima è turbata (v.5). Anche Gesù vive questa sensazione: "Adesso l'anima mia è turbata" e "La mia anima è triste fino alla morte" (Giovanni 12,27, Marco 14,34).
L'autore del salmo è circondato da "gente spietata" (Salmi 43,1a), un popolo "perfido e perverso" (v.1b). È "oppresso dal nemico" (v.2b). Nei Salmi c'è sempre qualcosa di molto reale e autentico. La vita non è facile. Potremmo ritrovarci ad affrontare battaglie, opposizione e persino depressione.
In tutti questi casi, la risposta giusta è rivolgersi a Dio. Pregare per ricevere la sua guida e presenza, la sua "luce" e "verità" (v.3). Il luogo di riferimento della presenza di Dio con il suo popolo in quel tempo era il tempio di Gerusalemme. Costruito su una "santa montagna", era il luogo della sua "dimora" (v.3). Nel Nuovo Testamento, invece, il tempio in cui Dio dimora in tutta la sua pienezza è Gesù (vedi Giovanni 2,19-21, Colossesi 1,19).
Nel giorno di Pentecoste, Gesù invia il suo Spirito Santo perché da quel momento in poi Dio possa abitare nel suo "tempio santo", cioè nel cuore delle singole persone e della comunità riunita. Per questo la Chiesa è qualcosa di così emozionante. Un luogo di gioia, delizia e lode.
Nel suo significato più profondo, l'obbedienza consiste nel volgersi a Dio, confidando nella sua bontà, non importa quale sia la situazione. Ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra oscurità è la presenza di Dio e possiamo essere fiduciosi che questo, alla fine, sarà ciò che troveremo.
Preghiera
Signore, ti prego di mandare la tua luce e la tua verità; ci conducano alla tua presenza (Salmi 43,3).
Luca 12,35-59
Parabola dei servi che vegliano
35 Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 37 Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba, li troverà così, beati loro! 39 Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. 40 Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo".
41 Allora Pietro disse: "Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?".
42 Il Signore rispose: "Chi è dunque l'amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? 43 Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. 44 Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. 45 Ma se quel servo dicesse in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire" e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, 46 il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l'aspetta e a un'ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli.
47 Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più.
Non pace, ma divisione
49 Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50 Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52 D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53 si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera".
I segni dei tempi
54 Diceva ancora alle folle: "Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. 56 Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
57 E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? 58 Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. 59 Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".
Commento
La ricompensa di Gesù
La vita è un dono meraviglioso. Ad ognuno sono stati affidati talenti e responsabilità (v.48). Il modo in cui usiamo questi talenti è importante. In questo brano, troviamo degli avvertimenti su come possiamo usare la nostra vita. Avvertimenti dati per amore. Gesù avverte che il giudizio è imminente e dobbiamo essere pronti.
Gesù ci invita ad essere "pronti" per il servizio (v.35), ad attendere il ritorno di Gesù come se dovesse essere oggi. A coloro che si faranno trovare pronti sarà offerta una meravigliosa ricompensa: "Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli" (v.37a). Gesù si stringerà le vesti ai fianchi, ci farà mettere a tavola e passerà a servirci (v.37b). La bontà e la grazia di Gesù sono qualcosa di incredibile. Gesù invertirà i ruoli in un modo straordinario e sorprendente.
Per questo, dovremmo fare di tutto per essere pronti ad accoglierlo quando tornerà (v.40), essere come "l'amministratore fidato e prudente" (v.42). Così facendo, saremo ampiamente ricompensati, saremo beati (v.43). Gesù ci "metterà a capo di tutti i suoi averi" (v.44).
Il pericolo che corriamo è pensare che Gesù tarderà a venire (v.45), e che quindi potremo continuare a fare esattamente ciò che stavamo facendo e che ci sarà tutto il tempo per sistemare le cose.
Il fatto che il "padrone tarda a venire" inganna il servo imprudente, lo porta a trascurare il suo compito e a non agire come vorrebbe il padrone (v.45). Per molte persone oggi, Dio sembra una figura lontana o irrilevante, con scarso impatto sulla propria vita. Questo brano è un avvertimento per ricordarci che un giorno ci sarà una resa dei conti per tutto ciò che avremo fatto, e per incoraggiarci ad agire ora.
Gesù dice poi che continuare a fare le cose della nostra vita che sappiamo essere sbagliate è molto peggio di fare cose che non sappiamo essere sbagliate (vv.47-48).
Gesù ci chiama ad obbedire e a servirlo con fedeltà e sapienza. Se sapremo usare saggiamente ciò che che ci è stato donato, Dio ci benedirà dandoci più responsabilità. E più Dio ci dona, maggiore è la responsabilità che abbiamo di usare bene il suo dono. Gesù dice: "A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più" (v.48b).
Se hai una bella famiglia, una casa, una buona educazione, salute, amici, lavoro, cibo, vestiti, vacanze, se hai accesso alla Bibbia, la libertà di incontrarti e di pregare, e così via, allora sei tra quelli a cui è stato dato molto. Molto quindi ci si aspetta da te.
Gesù stesso non ha avuto una vita facile. Dice: "Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!" (v.50) Gesù ha vissuto all'ombra della croce. Sapeva che avrebbe dovuto soffrire. Quando sappiamo che stiamo affrontando qualche difficoltà o sfida nella nostra vita, spesso ci sentiamo angosciati (v.50, RSV). Se noi ci sentiamo così per cose relativamente piccole, quanto deve essere stato terribile per Gesù affrontare gli orrori della crocifissione, sopportando il peccato del mondo intero.
Attraverso la croce, Gesù ha portato tutti ad essere in pace con Dio. Non ha eliminato le prove e le sfide nella nostra vita. Ha detto: "Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione" (v.51). A volte queste divisioni riguardano coloro che sono a noi più vicini. Gesù non esclude che ci possa essere divisione tra coloro che sono con lui e coloro che sono contro di lui.
Ognuno di noi è chiamato ad essere portatore di pace. Fare sempre tutto il possibile per "trovare un accordo" (v.58).
Preghiera
Signore, aiutaci ad essere sempre pronti al servizio e a sfruttare al meglio tutto ciò che ci hai affidato.
Deuteronomio 11,1-12,31
Riassunto delle meraviglie di Dio
11Ama dunque il Signore, tuo Dio, e osserva ogni giorno le sue prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi. 2 Oggi voi - non parlo ai vostri figli che non hanno conosciuto né hanno visto le lezioni del Signore, vostro Dio - riconoscete la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio teso, 3 i suoi portenti, le opere che ha fatto in mezzo all'Egitto, contro il faraone, re d'Egitto, e contro la sua terra; 4 ciò che ha fatto all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mar Rosso, quando essi vi inseguivano, e come il Signore li ha distrutti per sempre; 5 ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo; 6 ciò che ha fatto a Datan e ad Abiràm, figli di Eliàb, figlio di Ruben, quando la terra spalancò la bocca e li inghiottì con le loro famiglie, le loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele. 7 Davvero i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operato.
8 Osserverete dunque tutti i comandi che oggi vi do, perché siate forti e possiate conquistare la terra che state per invadere al fine di possederla, 9 e perché restiate a lungo nel paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri e alla loro discendenza: terra dove scorrono latte e miele. 10 Certamente la terra in cui stai per entrare per prenderne possesso non è come la terra d'Egitto, da cui siete usciti e dove gettavi il tuo seme e poi lo irrigavi con il tuo piede, come fosse un orto di erbaggi; 11 ma la terra che andate a prendere in possesso è una terra di monti e di valli, beve l'acqua della pioggia che viene dal cielo: 12 è una terra della quale il Signore, tuo Dio, ha cura e sulla quale si posano sempre gli occhi del Signore, tuo Dio, dal principio dell'anno sino alla fine.
13 Ora, se obbedirete diligentemente ai comandi che oggi vi do, amando il Signore, vostro Dio, e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima, 14 io darò alla vostra terra la pioggia al suo tempo: la pioggia d'autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo olio. 15 Darò anche erba al tuo campo per il tuo bestiame. Tu mangerai e ti sazierai.
16 State in guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi allontaniate, servendo dèi stranieri e prostrandovi davanti a loro. 17 Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe il cielo, non vi sarebbe più pioggia, il suolo non darebbe più i suoi prodotti e voi perireste ben presto, scomparendo dalla buona terra che il Signore sta per darvi. 18 Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; 19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; 20 le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, 21 perché siano numerosi i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, come i giorni del cielo sopra la terra, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro.
22 Certamente, se osserverete con impegno tutti questi comandi che vi do e li metterete in pratica, amando il Signore, vostro Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi uniti a lui, 23 il Signore scaccerà dinanzi a voi tutte quelle nazioni e voi v'impadronirete di nazioni più grandi e più potenti di voi. 24 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, sarà vostro: i vostri confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al mare occidentale. 25 Nessuno potrà resistere a voi; il Signore, vostro Dio, come vi ha detto, diffonderà la paura e il terrore di voi su tutta la terra che voi calpesterete.
26 Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione: 27 la benedizione, se obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, che oggi vi do; 28 la maledizione, se non obbedirete ai comandi del Signore, vostro Dio, e se vi allontanerete dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuto. 29 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso, tu porrai la benedizione sul monte Garizìm e la maledizione sul monte Ebal. 30 Questi monti non si trovano forse oltre il Giordano, oltre la via verso occidente, nella terra dei Cananei che abitano l'Araba, di fronte a Gàlgala, presso le Querce di Morè? 31 Voi di fatto state per attraversare il Giordano, per prendere possesso della terra che il Signore, vostro Dio, vi dà: voi la possederete e l'abiterete. 32 Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io pongo dinanzi a voi.
Il luogo di culto
12Queste sono le leggi e le norme che avrete cura di mettere in pratica nella terra che il Signore, Dio dei tuoi padri, ti dà perché tu la possegga finché vivrete nel paese. 2 Distruggerete completamente tutti i luoghi dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verde. 3 Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi.
4 Non farete così con il Signore, vostro Dio, 5 ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore, vostro Dio, avrà scelto fra tutte le vostre tribù, per stabilirvi il suo nome: là andrete. 6 Là presenterete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre offerte spontanee e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto; 7 mangerete davanti al Signore, vostro Dio, e gioirete voi e le vostre famiglie per ogni opera riuscita delle vostre mani e di cui il Signore, vostro Dio, vi avrà benedetti.
8 Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa quanto gli sembra bene, 9 perché ancora non siete giunti al luogo del riposo e nel possesso che il Signore, vostro Dio, sta per darvi. 10 Ma quando avrete attraversato il Giordano e abiterete nella terra che il Signore, vostro Dio, vi dà in eredità, ed egli vi avrà messo al sicuro da tutti i vostri nemici che vi circondano e abiterete tranquilli, 11 allora porterete al luogo che il Signore, vostro Dio, avrà scelto per fissarvi la sede del suo nome quanto vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato e tutte le offerte scelte che avrete promesso come voto al Signore. 12 Gioirete davanti al Signore, vostro Dio, voi, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri schiavi, le vostre schiave e il levita che abiterà le vostre città, perché non ha né parte né eredità in mezzo a voi. 13 Guàrdati bene dall'offrire i tuoi olocausti in qualunque luogo avrai visto. 14 Offrirai, invece, i tuoi olocausti nel luogo che il Signore avrà scelto in una delle tue tribù: là farai quanto ti comando.
15 Ogni volta, però, che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito. Ne potranno mangiare sia l'impuro che il puro, come si fa della carne di gazzella e di cervo. 16 Non ne mangerete, però, il sangue: lo spargerai per terra come acqua. 17 Non potrai mangiare entro le tue città le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, né i primogeniti del tuo bestiame grosso e minuto, né ciò che avrai consacrato per voto, né le tue offerte spontanee, né quello che le tue mani avranno prelevato. 18 Davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto, mangerai tali cose tu, il tuo figlio, la tua figlia, il tuo schiavo, la tua schiava e il levita che abiterà le tue città; gioirai davanti al Signore, tuo Dio, di ogni cosa a cui avrai messo mano. 19 Guàrdati bene, finché vivrai nel tuo paese, dall'abbandonare il levita.
20 Quando il Signore, tuo Dio, avrà allargato i tuoi confini, come ti ha promesso, e tu, desiderando mangiare la carne, dirai: "Vorrei mangiare la carne", potrai mangiare carne a tuo piacere. 21 Se il luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome sarà lontano da te, potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti avrà dato, come ti ho prescritto. Potrai mangiare entro le tue città a tuo piacere. 22 Soltanto ne mangerete come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potrà mangiare chi sarà impuro e chi sarà puro. 23 Astieniti tuttavia dal mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne. 24 Non lo mangerai. Lo spargerai per terra come l'acqua. 25 Non lo mangerai, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: così avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore.
26 Ma quanto alle cose che avrai consacrato o promesso in voto, le prenderai e andrai al luogo che il Signore avrà scelto, 27 e offrirai i tuoi olocausti, la carne e il sangue, sull'altare del Signore, tuo Dio. Il sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull'altare del Signore, tuo Dio, e tu ne mangerai la carne. 28 Osserva e obbedisci a tutte queste cose che ti comando, perché sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, tuo Dio.
29 Quando il Signore, tuo Dio, avrà distrutto davanti a te le nazioni di cui tu stai per prendere possesso, quando le avrai conquistate e ti sarai stanziato nella loro terra, 30 guàrdati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: "Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio fare così anch'io". 31 Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore, tuo Dio; perché esse facevano per i loro dèi ciò che è abominevole per il Signore e ciò che egli detesta: bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro figlie in onore dei loro dèi.
Commento
La forza di Dio
Gesù non è stato il primo a unire amore e obbedienza. La legge di Mosè fu data da Dio per amore. Richiedeva una risposta d'amore: "Ama dunque il Signore, tuo Dio, e osserva ogni giorno le sue prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi" (11,1, MSG).
Le parole di Dio dovrebbero permeare tutto il nostro essere, la nostra vita: "Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai" (vv.18-19, MSG).
Dovremmo conoscere, imparare e insegnare la parola di Dio, e metterla in pratica nella nostra vita. Vivere apertamente e onestamente, camminando alla luce della verità di Dio come è rivelata nella sua parola, porta una grande benedizione.
Dio promette le sue benedizioni a coloro che obbediscono fedelmente ai suoi comandi: "Amando il Signore, vostro Dio, e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima" (v.13, vedi anche vv.22.27).
La disobbedienza invece è molto estenuante e distruttiva. So per esperienza che il peccato intenzionale porta al senso di colpa e intacca l'energia. Alla fine, finiamo per essere infelici. Mosè dice: "Davvero i vostri occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operato. Osserverete dunque tutti i comandi che oggi vi do, perché siate forti e possiate conquistare la terra che state per invadere al fine di possederla" (vv.7-8). L'obbedienza porta la benedizione della forza.
Siamo chiamati a scegliere bene. Dio dice: "Vedete, io pongo oggi davanti a voi benedizione e maledizione" (v.26, MSG). Se sceglieremo l'obbedienza saremo benedetti da Dio; saremo una calamita per le sue benedizioni. La sapienza sta scegliendo di fare ora ciò di cui saremo soddisfatti in futuro.
A volte siamo tentati di disobbedire a Dio perché vediamo che attorno a noi tutti lo fanno. Mosè dice: "Guàrdati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: 'Come servivano i loro dèi queste nazioni? Voglio fare così anch'io'" (12,30). Continua: "Osserverete per metterlo in pratica tutto ciò che vi comando: non vi aggiungerai nulla e nulla vi toglierai" (v.13,1).
Preghiera
Signore, grazie per tutta la tua bontà. Ti prego di riempirmi oggi con il tuo amore e la tua forza, gioia e bontà, fedeltà e saggezza.
La moglie di Nicky dice
Deuteronomio 11,18-20
"Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte".
Se sei giovane, ti incoraggio ad imparare ora i versetti della Bibbia. Quando sì è più grandi, è molto più difficile! Nell'aiutare i nostri figli in questo, non sono sicura di aver fatto un ottimo lavoro. Ricordo però che occasionalmente attaccavo dei post-it sul frigorifero con dei versetti della Bibbia.
A volte mi accorgo che i versetti che ritornano più spesso nella mia vita sono proprio quelli che ho imparato da giovane.
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
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Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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