La sua presenza
Introduzione
Quando ami qualcuno, la cosa che desideri di più è avere quella persona al tuo fianco. Le foto sono una consolazione. Le telefonate, le email e gli sms sono piacevoli. Le lettere vanno bene. Zoom e FaceTime sono ottimi mezzi per comunicare. Eppure, come abbiamo avuto modo di vedere durante la pandemia del COVID-19, nulla è paragonabile allo stare fisicamente insieme con le persone che amiamo.
Ciò che Adamo ed Eva hanno perso nel giardino dell'Eden, quando disobbedirono a Dio, è la sua presenza. Per Israele la presenza di Dio era la cosa più importante, ancor più della legge. Prima di essere luogo di sacrificio, il tempio era per Israele luogo della presenza di Dio. Per questo l'esilio è stato un disastro: gli israeliti si sentivano lontani dalla presenza di Dio.
Dio ha promesso di stare di nuovo in mezzo al suo popolo. Questa promessa si è avverata con la venuta di Gesù e dello Spirito Santo. Anche oggi lui promette di stare con noi.
Salmi 46,1-12
Salmo 46
1 Al maestro del coro. Dei figli di Core.
Per voci di soprano. Canto.
2 Dio è per noi rifugio e fortezza,
aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce.
3 Perciò non temiamo se trema la terra,
se vacillano i monti nel fondo del mare.
4 Fremano, si gonfino le sue acque,
si scuotano i monti per i suoi flutti.
5 Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio,
la più santa delle dimore dell'Altissimo.
6 Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare.
Dio la soccorre allo spuntare dell'alba.
7 Fremettero le genti, vacillarono i regni;
egli tuonò: si sgretolò la terra.
8 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
9 Venite, vedete le opere del Signore,
egli ha fatto cose tremende sulla terra.
10 Farà cessare le guerre
sino ai confini della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance,
brucerà nel fuoco gli scudi.
11 Fermatevi! Sappiate che io sono Dio,
eccelso tra le genti,
eccelso sulla terra.
12 Il Signore degli eserciti è con noi,
nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.
Commento
Il Signore degli eserciti è con noi
Nell'Antico Testamento, la presenza di Dio era associata alla città di Gerusalemme, la città di Dio, "Dio è in mezzo ad essa" (v.6), ed in particolare al tempio, definito come "la più santa delle dimore dell'Altissimo" (v.5b). Si diceva: "Il Signore degli eserciti è con noi" (vv.8.12).
Nel Nuovo Testamento, la presenza di Dio trova altre dimore: il corpo di Gesù ed il suo popolo. Prima Gesù dichiara che il suo corpo è il tempio dove Dio è presente (vedi Giovanni 2,19-22). Poi, il giorno della Pentecoste, per mezzo dello Spirito Santo, lo Spirito di Cristo, Dio viene a stare con il suo popolo. La presenza di Dio non è più in un tempio fatto di mattoni, ma in un tempio fatto di persone, il suo popolo, un "tempio santo" (Efesini 2,21).
Le nostre giornate sono così indaffarate, piene di cose da fare e da momenti da riempire. Il Signore ci dice: "Fermatevi! Sappiate che io sono Dio" (Salmi 46,11). Ci incoraggia a trovare il tempo per fermarci ad ascoltarlo (come molte persone hanno fatto durante la pandemia) e a sperimentare le benedizioni che si ricevono quando riconosciamo che Dio è con noi.
- Pace
"Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo" (vv.2-3a). - Gioia
"Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio" (v.5a). Gesù ha parlato dello Spirito Santo dal quale sgorgano "fiumi di acqua viva" (Giovanni 7,38). Questo fiume non è più in una città fisica ma è ora nel tuo cuore. - Sicurezza
"Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell'alba" (Salmi 46,6). - Protezione
"Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe" (vv.8.12). Dio combatte per noi e ci protegge (MSG).
Preghiera
Signore, oggi voglio fermarmi e conoscere che tu sei Dio (v.10). Porto alla tua presenza le mie paure, preoccupazioni e ansie. Grazie perché posso fidarmi di te. Grazie per la tua presenza e pace, gioia, sicurezza e protezione che porti.
Luca 17,11-37
Gesù guarisce dieci lebbrosi
11 Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. 12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza 13 e dissero ad alta voce: "Gesù, maestro, abbi pietà di noi!".
14 Appena li vide, Gesù disse loro: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono purificati.
15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, 16 e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
17 Ma Gesù osservò: "Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? 18 Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". 19 E gli disse: "Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!".
La venuta del regno di Dio
20 I farisei gli domandarono: "Quando verrà il regno di Dio?". Egli rispose loro: "Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, 21 e nessuno dirà: "Eccolo qui", oppure: "Eccolo là". Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!".
22 Disse poi ai discepoli: "Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: "Eccolo là", oppure: "Eccolo qui"; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.
26 Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo: 27 mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
28 Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; 29 ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti.
30 Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà. 31 In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. 32 Ricordatevi della moglie di Lot. 33 Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva. 34 Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l'uno verrà portato via e l'altro lasciato; 35 due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà portata via e l'altra lasciata". [36]
37 Allora gli chiesero: "Dove, Signore?".
Ed egli disse loro: "Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi".
Commento
Il regno di Dio è in mezzo a voi
Con la venuta di Gesù e del suo regno, Dio stesso viene ad abitare in mezzo al suo popolo. Gesù è "Emmanuele...Dio con noi" (Matteo 1,23). Ci insegna che il regno di Dio è "già adesso" e allo stesso tempo "non ancora".
La presenza di Dio: "già adesso"
I farisei chiedono a Gesù: "Quando verrà il regno di Dio?" Gesù risponde che non verrà "in modo da attirare l'attenzione", secondo un calendario, e nemmeno quando qualcuno griderà: "Eccolo qui" oppure "Eccolo là". Perché il regno di Dio è già "in mezzo a voi" (Luca 17,20-21 MSG).Il regno di Dio è la sfera di influenza e della sovranità di Dio. Gesù ha inaugurato il regno di Dio predicando la buona novella, guarendo gli ammalati (vv.15-18) e attraverso la sua morte e risurrezione. Con la venuta di Gesù e dello Spirito Santo, Dio si rende presente in mezzo al suo popolo. Una presenza, però, non sempre visibile. Le persone oggi non possono sempre dire: "Eccolo qui", o "Eccolo là" (v.21), ma verrà un giorno in cui tutti lo potranno vedere.
La presenza di Dio: "non ancora"
Un giorno Gesù ritornerà. Questo sarà il giorno del compimento del regno di Dio. Allora tutti vedranno: "Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo, così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno" (v.24).Questo sarà il giorno in cui il Figlio dell'uomo si manifesterà in tutta la sua gloria (v.30); allora lo vedremo faccia a faccia (1 Corinzi 13,12); "e così per sempre saremo con il Signore" (1 Tessalonicesi 4,17). La presenza visibile di Dio sarà con noi per sempre.
Adesso però la presenza di Dio non è pienamente visibile. Le persone pensano a mangiare, bere, sposarsi, comprare, vendere, piantare e costruire (Luca 17,27-28). Non c'è niente di male in tutto questo, perché queste cose fanno parte della vita di ogni giorno. Il problema è che come al tempo di Noè e al tempo di Lot la maggior parte delle persone anche oggi non prestano alcuna attenzione ai segni. Gesù ci invita invece ad essere pronti.
Paradossalmente, chi cerca di salvare la propria vita la perderà e chi invece la perderà la manterrà viva (v.33). Gesù ci dice che se dedicheremo le nostre attenzioni ed energie a soddisfare noi stessi con più soldi, più fama, più successo, più notorietà, ci perderemo. Ma se invece perderemo la nostra vita rinnegando noi stessi e servendo Gesù, troveremo la vita nella sua pienezza.
Viviamo ora in un tempo tra la prima e la seconda venuta di Gesù, un tempo di benedizioni in cui non dovremmo mai dimenticarci di ringraziare Dio. Dei dieci lebbrosi che Gesù guarisce, solo uno ritorna indietro "lodando Dio a gran voce" e per prostrarsi "davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo" (Luca 17,15-16).
A volte, è facile essere come i nove lebbrosi che si dimenticano di ringraziare Gesù. Per questo siamo invitati a far crescere in noi un atteggiamento di continua gratitudine, a trovare il tempo per ringraziare Gesù per le risposte alle nostre preghiere, per il suo costante amore, per il suo perdono, per la sua bontà e specialmente per la promessa della presenza di Dio con noi. Di recente, mentre passeggiavo per Hyde Park, ho avuto l'idea di mettermi a pensare a cento cose per le quali ero grato a Dio. Non ci ho messo molto tempo a scriverne cento e ho capito che ero solo all'inizio.
Preghiera
Signore, perdonami perché dimentico così spesso di ringraziarti. Grazie mille per tutte le tue benedizioni...
Deuteronomio 26,1-28,14
Il credo cultuale d’Israele
26Quando sarai entrato nella terra che il Signore, tuo Dio ti dà in eredità e la possederai e là ti sarai stabilito, 2 prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, le metterai in una cesta e andrai al luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 3 Ti presenterai al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: "Io dichiaro oggi al Signore, tuo Dio, che sono entrato nella terra che il Signore ha giurato ai nostri padri di dare a noi". 4 Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del Signore, tuo Dio, 5 e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: "Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. 6 Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. 7 Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; 8 il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. 9 Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. 10 Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato". Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio. 11 Gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che il Signore, tuo Dio, avrà dato a te e alla tua famiglia.
12 Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova, perché ne mangino nelle tue città e ne siano sazi, 13 allora dirai dinanzi al Signore, tuo Dio: "Ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova, secondo quanto mi hai ordinato. Non ho trasgredito né dimenticato alcuno dei tuoi comandi. 14 Non ne ho mangiato durante il mio lutto, non ne ho tolto nulla quando ero impuro e non ne ho dato a un morto. Ho obbedito alla voce del Signore, mio Dio, ho agito secondo quanto mi hai ordinato. 15 Volgi lo sguardo dalla dimora della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo Israele e il paese che ci hai dato come hai giurato ai nostri padri, terra dove scorrono latte e miele!".
Dichiarazione di alleanza
16 Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l'anima. 17 Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce. 18 Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi. 19 Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso".
La legge scritta e la celebrazione del sacrificio
27Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine al popolo: "Osservate tutti i comandi che oggi vi do. 2 Quando avrete attraversato il Giordano per entrare nella terra che il Signore, vostro Dio, sta per darvi, erigerai grandi pietre e le intonacherai di calce. 3 Scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando avrai attraversato il Giordano per entrare nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti, terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto. 4 Quando dunque avrete attraversato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce. 5 Là costruirai anche un altare al Signore, tuo Dio, un altare di pietre non toccate da strumento di ferro. 6 Costruirai l'altare del Signore, tuo Dio, con pietre intatte, e sopra vi offrirai olocausti al Signore, tuo Dio. 7 Offrirai sacrifici di comunione, là ne mangerai e ti rallegrerai davanti al Signore, tuo Dio. 8 Scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge, con scrittura ben chiara".
Benedizioni e maledizioni
9 Mosè e i sacerdoti leviti dissero a tutto Israele: "Fa' silenzio e ascolta, Israele! Oggi sei divenuto il popolo del Signore, tuo Dio. 10 Obbedirai quindi alla voce del Signore, tuo Dio, e metterai in pratica i suoi comandi e le sue leggi che oggi ti do".
11 In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo:
12 "Ecco quelli che, una volta attraversato il Giordano, staranno sul monte Garizìm per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar, Giuseppe e Beniamino; 13 ecco quelli che staranno sul monte Ebal per pronunciare la maledizione: Ruben, Gad, Aser, Zàbulon, Dan e Nèftali.
14 I leviti prenderanno la parola e diranno ad alta voce a tutti gli Israeliti:
15 "Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, abominio per il Signore, lavoro di mano d'artefice, e la pone in luogo occulto!".
Tutto il popolo risponderà e dirà: "Amen".
16 "Maledetto chi maltratta il padre e la madre!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
17 "Maledetto chi sposta i confini del suo prossimo!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
18 "Maledetto chi fa smarrire il cammino al cieco!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
19 "Maledetto chi lede il diritto del forestiero, dell'orfano e della vedova!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
20 "Maledetto chi si unisce con la moglie del padre, perché solleva il lembo del mantello del padre!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
21 "Maledetto chi giace con qualsiasi bestia!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
22 "Maledetto chi giace con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
23 "Maledetto chi giace con la suocera!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
24 "Maledetto chi colpisce il suo prossimo in segreto!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
25 "Maledetto chi accetta un regalo per condannare a morte un innocente!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
26 "Maledetto chi non mantiene in vigore le parole di questa legge, per metterle in pratica!".
Tutto il popolo dirà: "Amen".
Le benedizioni promesse
28Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi che io ti prescrivo, il Signore, tuo Dio, ti metterà al di sopra di tutte le nazioni della terra. 2 Poiché tu avrai ascoltato la voce del Signore, tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni.
3 Sarai benedetto nella città e benedetto nella campagna.
4 Benedetto sarà il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, sia i parti delle tue vacche sia i nati delle tue pecore.
5 Benedette saranno la tua cesta e la tua madia.
6 Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci.
7 Il Signore farà soccombere davanti a te i tuoi nemici, che insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te.
8 Il Signore ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano. Ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.
9 Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i comandi del Signore, tuo Dio, e camminerai nelle sue vie. 10 Tutti i popoli della terra vedranno che il nome del Signore è stato invocato su di te e ti temeranno. 11 Il Signore, tuo Dio, ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti.
12 Il Signore aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il lavoro delle tue mani: presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. 13 Il Signore ti metterà in testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore, tuo Dio, che oggi io ti prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, 14 e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli.
Commento
Davanti al Signore
In questo brano dell'Antico Testamento viene affrontato il tema della "presenza del Signore" e delle benedizioni che ne derivano. La terra che Dio dà come eredità è il luogo scelto per "stabilirvi il suo nome" (26,2).
"Davanti al Signore" il popolo è chiamato a proclamare la propria storia (v.5, MSG), a prostrarsi "davanti al Signore" (v.10, MSG), a pregare per ricevere le benedizioni di Dio (vv.9-16). "Davanti al Signore" il popolo è invitato a rallegrarsi (27,7).
Dio salva il suo popolo dall'umiliazione, dalla miseria e dall'oppressione (26,7). Situazioni, queste, che sono tipiche di una vita vissuta senza la presenza di Dio. Fa dichiarare ad Israele di essere "il suo popolo particolare" (26,18). Chiede di costruire un altare dove potersi rallegrare "davanti al Signore, \[suo\] Dio" (27,7).
La possibilità di vivere alla presenza di Dio è ostacolata dal peccato. Per questo Dio avverte il suo popolo di evitare di adorare gli idoli, di disonorare le famiglie, di rubare, di far smarrire il cammino al cieco, di praticare ingiustizie, atti sessuali immorali, assassini e di corruzione (vv.14-26).
Se invece il popolo obbedirà completamente, tutte le benedizioni di Dio si riverseranno su di lui (28,1-14). Dio promette di benedire le loro case, le loro famiglie, il loro lavoro e tutto quello che faranno. Joyce Meyer ha detto: "L'obbedienza non è un evento occasionale, è uno stile di vita. C'è una grande differenza tra chi è disposto ad obbedire a Dio ogni giorno e chi è disposto a farlo ma solo occasionalmente, per tirarsi fuori dai guai. Dio ci aiuta a tirarci fuori dai guai. Ma a coloro che decidono di vivere pienamente per lui e fanno dell'obbedienza a Dio il proprio stile di vita, dà molto di più. Dona le sue benedizioni".
Naturalmente nessuno di noi è in grado di obbedire completamente al Signore, eccetto Gesù. Ciononostante, attraverso la sua morte e risurrezione, abbiamo la grande possibilita di essere perdonati, di gioire della presenza di Dio e di avere un'anticipazione di tutte le benedizioni promesse in questo brano. E un giorno, quando Gesù ritornerà, potremo farne esperienza nella pienezza della presenza visibile di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo.
Preghiera
Padre, grazie per tutte le benedizioni che prometti. Grazie perché il tuo perdono è sempre disponibile in Gesù Cristo. Grazie perché già oggi possiamo sperimentare quotidianamente un assaggio di queste benedizioni e un giorno le sperimenteremo pienamente, alla tua presenza visibile.
La moglie di Nicky dice
Salmi 46,2-3a
"Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo".
Ogni volta che leggo i versetti di questo salmo, mi sento subito meglio. Mi danno la certezza che Dio è con noi in ogni circostanza. Mi aiutano a ricordare a me stessa di "non temere" anche quando sono tentata a farlo. Nella tentazione dello scoraggiamento, cerco di seguire ciò che dice il versetto 11: "Fermatevi! Sappiate che io sono Dio".
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Joyce Meyer, How to Hear from God, (Faithwords: New York, 2003) p.222
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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