Signore... fa che oggi abbia successo
Introduzione
How to Be a Huge Success è un piccolo libro che raccoglie citazioni e consigli di svariati e noti personaggi "di successo". Nel retro di copertina si chiede: "Ti senti a disagio con i termini fama, fortuna o grandezza?" Spesso il successo è visto proprio così, con un certo disagio, e questo, forse, a causa di alcune connotazioni negative legate al successo.
Anche nella Chiesa è un po’ così: la parola successo è vista a volte con diffidenza. Tuttavia, nella Bibbia, il successo non è qualcosa di negativo. Nel brano dell'Antico Testamento di oggi (Genesi 24), si parla di successo in almeno cinque punti e ogni volta in chiave molto positiva.
Il successo è una benedizione di Dio (vv.31.50). È una cosa buona. Il messaggio della Bibbia di oggi e il ministero di Gesù ci offrono una definizione di successo del tutto nuova.
Salmi 8,1-10
Salmo 8
1 Al maestro del coro. Su "I torchi". Salmo. Di Davide.
2 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra.
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
3 con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
4 Quando vedo i tuoi cieli,
opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi?
6 Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
8 tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,
9 gli uccelli del cielo
e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari.
10 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Commento
Lodare il Signore per il successo della sua creazione
Si stima che nella nostra galassia siano presenti più di cento miliardi di stelle grandi come il nostro sole. La nostra galassia è inoltre una tra cento miliardi di galassie. Quando consideriamo la vastità dell'universo, è facile sentirsi piccoli e insignificanti.
Davide inizia e conclude questo salmo lodando Dio per il successo della sua creazione (vv.1-10).
Contemplando il cielo notturno, Davide dice: "Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell'uomo, perché te ne curi?" (vv.4-5, MSG).
Davide esprime stupore per il fatto che gli esseri umani siano al vertice della creazione di Dio, un capolavoro fatto a sua immagine. Dio non solo ti ama e si prende cura di te, ma ti ha donato dei privilegi straordinari: "Davvero l'hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi" (vv.6-7).
Dio ha messo tutta l'opera della sua creazione nelle nostre mani. Versetti meravigliosi che nel Nuovo Testamento troviamo riferiti anche allo stesso Gesù (Ebrei 2,8).
Per questo, noi cristiani dovremmo essere sempre in prima linea per proteggere, preservare e prenderci cura della straordinaria creazione di Dio. Ma, come sappiamo, il progetto originale di Dio sulla creazione è stato rovinato. In Cristo però la creazione è rinnovata (Efesini 1,19-23;2,5-6) e un giorno avrà compimento e vedremo ogni cosa posta sotto i suoi piedi (1 Corinzi 15,24-26).
Preghiera
Signore, vedo la vastità, la bellezza e il successo della tua creazione ed esclamo: “O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!” (Salmi 8,9).
Matteo 9,14-38
Discussione sul digiuno
14 Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?"
15 E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
16 Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. 17 Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".
La fanciulla morta e la donna ammalata
18 Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: "Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà". 19 Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20 Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. 21 Diceva infatti tra sé: "Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata".
22 Gesù si voltò, la vide e disse: "Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata". E da quell'istante la donna fu salvata.
23 Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù 24 disse: "Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme". E lo deridevano. 25 Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. 26 E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
I due ciechi e il muto indemoniato
27 Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: "Figlio di Davide, abbi pietà di noi!"
28 Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: "Credete che io possa fare questo?"
Gli risposero: "Sì, o Signore!"
29 Allora toccò loro gli occhi e disse: "Avvenga per voi secondo la vostra fede". 30 E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: "Badate che nessuno lo sappia!" 31 Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
32 Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33 E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!"
34 Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni".
Gesù ha compassione della folla
35 Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. 36 Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. 37 Allora disse ai suoi discepoli: "La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! 38 Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!"
Commento
Cercare il successo sull'esempio di Gesù
Gesù dona un nuovo significato alla parola successo. Se vogliamo capire cosa sia veramente il successo, dobbiamo prendere come modello Gesù, la sua visione, la sua vita ed il suo insegnamento. Il suo è un genere di successo che oggi, nel mondo, in pochi sono capaci di riconoscere come tale.
Gesù era ammirato e allo stesso tempo odiato. Avere successo non significa necessariamente essere popolari. Alcuni, infatti, lo ammiravano: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!" (v.33, MSG). Altri invece lo odiavano, come i farisei che dicevano: "Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demoni" (v.34).
Come i seguaci di Gesù, anche noi potremmo essere ammirati e odiati. Come William Wilberforce ad esempio, il quale per le sue battaglie contro la tratta degli schiavi fu definito l'uomo più ammirato e allo stesso tempo più odiato di tutta l'Inghilterra.
Nel suo Vangelo, l'apostolo Matteo ci racconta il successo del ministero di Gesù. Lo riassume così: "Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità" (9,35).
Gesù inaugura il regno di Dio con parole e opere, manifestando realmente la sua presenza nella vita di coloro che lo incontrano. Questo è il successo come lo intende Gesù, e noi tutti siamo chiamati ad imitarlo.
Per avere il suo tipo di successo, anche noi, come gli apostoli, dobbiamo conformare la nostra vita a quella di Gesù e condividere la sua visione:
Le necessità sono urgenti
Gesù "vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore" (v.36). Nel mondo, oggi, ci sono milioni di persone che non conoscono Gesù e sono spiritualmente smarrite, milioni che patiscono la fame, che non possiedono una casa, che soffrono per malattie che si potrebbero prevenire e che non hanno la minima istruzione.
Al centro l’amore
Gesù "ne sentì compassione” (v.36). Nella lingua greca, compassione è la parola più forte per dire amore (deriva a sua volta dalla parola greca usata per dire viscere). Nelle Scritture la troviamo riferita solo a Gesù. Essa descrive il suo profondo turbamento e ci fa capire quanto il suo cuore fosse affranto.
Gesù non dava importanza al successo così come lo intendeva il mondo. Nel brano di oggi, infatti, lo vediamo prendersi cura di due persone molto diverse tra loro: un capo del popolo (v.18) e una donna che a causa di un’emorragia era considerata impura e confinata ai margini della società (v.20). Gesù ha compassione di entrambi.
La scintilla è la preghiera
Gesù dice ai suoi discepoli: "Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!" (v.38) Preghiamo quindi affinché sempre più persone siano chiamate a seguire Gesù e a raccogliere la messe.
Il campo è immenso
Gesù dice: "La messe è abbondante" (v.37). Gesù ci indica la strada per avere successo nella nostra vita: annunciare il suo regno e la sua venuta nella storia. Ci chiama a qualcosa di grande, a seguire il suo esempio, partecipando alla sua missione e moltiplicando i suoi frutti.
Preghiera
Signore, ci sono così tante necessità nel nostro mondo, ma da quel che sembra gli operai sono pochi. Prego che tu possa suscitare e inviare nuovi operai nel campo del raccolto, capaci di trasformare il mondo.
Genesi 24,1-67
Isacco e Rebecca
24 Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto. 2 Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: "Metti la mano sotto la mia coscia 3 e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 4 ma che andrai nella mia terra, tra la mia parentela, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco".
5 Gli disse il servo: "Se la donna non mi vuol seguire in questa terra, dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra da cui tu sei uscito?"
6 Gli rispose Abramo: "Guàrdati dal ricondurre là mio figlio! 7 Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha preso dalla casa di mio padre e dalla mia terra natia, che mi ha parlato e mi ha giurato: "Alla tua discendenza darò questa terra", egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per mio figlio. 8 Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio". 9 Il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò così il giuramento richiesto.
10 Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò in Aram Naharàim, alla città di Nacor. 11 Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere.
12 E disse: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa bontà verso il mio padrone Abramo! 13 Ecco, io sto presso la fonte dell'acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono per attingere acqua. 14 Ebbene, la ragazza alla quale dirò: "Abbassa l'anfora e lasciami bere", e che risponderà: "Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere", sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone".
15 Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. 16 La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo si era unito a lei. Ella scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì.
17 Il servo allora le corse incontro e disse: "Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora".
18 Rispose: "Bevi, mio signore". In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fece bere.
19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: "Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché non avranno finito di bere". 20 In fretta vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui. 21 Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio.
22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e glielo mise alle narici, e alle sue braccia mise due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro. 23 E disse: "Di chi sei figlia? Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?"
24 Gli rispose: "Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor". 25 E soggiunse: "C'è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte".
26 Quell'uomo si inginocchiò e si prostrò al Signore 27 e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare bontà e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone".
28 La giovinetta corse ad annunciare alla casa di sua madre tutte queste cose. 29 Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbano e Làbano corse fuori da quell'uomo al pozzo. 30 Egli infatti, visti il pendente e i braccialetti alle braccia della sorella e udite queste parole di Rebecca, sua sorella: "Così mi ha parlato quell'uomo", andò da lui, che stava ancora presso i cammelli vicino al pozzo. 31 Gli disse: "Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?"
32 Allora l'uomo entrò in casa e Làbano tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini. 33 Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: "Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire".
Gli risposero: "Di' pure".
34 E disse: "Io sono un servo di Abramo. 35 Il Signore ha benedetto molto il mio padrone, che è diventato potente: gli ha concesso greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini. 36 Sara, la moglie del mio padrone, quando ormai era vecchia, gli ha partorito un figlio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni. 37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: "Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 38 ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio".
39 Io dissi al mio padrone: "Forse la donna non vorrà seguirmi".
40 Mi rispose: "Il Signore, alla cui presenza io cammino, manderà con te il suo angelo e darà felice esito al tuo viaggio, così che tu possa prendere una moglie per mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. 41 Solo quando sarai andato dalla mia famiglia, sarai esente dalla mia maledizione; se loro non volessero cedertela, tu sarai esente dalla mia maledizione".
42 Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "Signore, Dio del mio padrone Abramo, se tu vorrai dare buon esito al viaggio che sto compiendo, 43 ecco, io sto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora, 44 e mi risponderà: Bevi tu e ne attingerò anche per i tuoi cammelli, quella sarà la moglie che il Signore ha destinato al figlio del mio padrone".
45 Io non avevo ancora finito di pensare a queste cose, quand'ecco Rebecca uscì con l'anfora sulla spalla, scese alla fonte e attinse acqua; io allora le dissi: "Fammi bere".
46 Subito lei calò l'anfora e disse: "Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere". Così io bevvi ed ella diede da bere anche ai cammelli.
47 E io la interrogai: "Di chi sei figlia?"
Rispose: "Sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca ha partorito a Nacor".
Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia. 48 Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone. 49 Ora, se intendete usare bontà e fedeltà verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove".
50 Allora Làbano e Betuèl risposero: "La cosa procede dal Signore, non possiamo replicarti nulla, né in bene né in male. 51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila, va' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore".
52 Quando il servo di Abramo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore. 53 Poi il servo estrasse oggetti d'argento, oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei. 54 Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte.
Quando si alzarono alla mattina, egli disse: "Lasciatemi andare dal mio padrone".
55 Ma il fratello e la madre di lei dissero: "Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai".
56 Rispose loro: "Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!"
57 Dissero allora: "Chiamiamo la giovinetta e domandiamo a lei stessa". 58 Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: "Vuoi partire con quest'uomo?"
Ella rispose: "Sì".
59 Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini. 60 Benedissero Rebecca e le dissero:
"Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
le città dei suoi nemici!"
61 Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, salirono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì.
62 Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roì; abitava infatti nella regione del Negheb. 63 Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. 64 Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. 65 E disse al servo: "Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?"
Il servo rispose: "È il mio padrone". Allora ella prese il velo e si coprì.
66 Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto. 67 Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.
Commento
Pregare per avere successo ed essere guidati
Il servo di Abramo non si vergogna di pregare per il successo della sua missione. La sua preghiera è un esempio per tutti noi: "Concedimi un felice incontro quest'oggi" (v.12). Non è una preghiera per sé, ma per qualcun altro: "Usa bontà verso il mio padrone Abramo!" (v.12) Nella sua preghiera, il servo chiede di essere guidato da Dio.
I modi attraverso i quali Dio ci guida sono diversi. Ad Alpha¹, se ne elencano cinque in particolare. Questi cinque sono tutti presenti nel brano di oggi ed operano insieme.
Scritture
Abramo non disponeva di tutte le Sacre Scritture di cui oggi disponiamo noi. Aveva però i comandamenti di Dio che in seguito sono diventati parte delle Scritture. Dio aveva comandato al suo popolo di sposarsi soltanto con coloro che credevano in lui. E così fa Abramo. Dice al suo servo di cercare per suo figlio una moglie non tra i cananei, ma tra le donne del suo popolo (vv.3-4).
Spirito
Ogni volta che preghiamo, lo Spirito Santo è presente e ci guida. In questo brano non si parla espressamente di Spirito Santo, ma ne si avverte la presenza e la guida. Le persone del racconto si trovano infatti in una posizione di ascolto e docilità alla guida dello Spirito. Il servo di Abramo prega con il cuore (vv.12,45) e Rebecca arriva quando lui non aveva “ancora finito di pensare”. Isacco esce in campagna per svagarsi, cioè rilassarsi e meditare, e Rebecca appare (v.63).
Buon senso
Rebecca è una scelta di buon senso. È evidente che è la persona giusta per Isacco! Non solo è “molto bella d'aspetto” (v.16) ma è anche “vergine” e “nessun uomo si era unito a lei” (v.16). Ancor più, è molto generosa, gentile e premurosa. Alla richiesta del servo, non solo risponde offrendo acqua dalla sua anfora ma aggiunge: “Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché non avranno finito di bere” (v.19).
Consiglio
Uno dei modi mediante i quali Dio ci guida è attraverso il consiglio dei santi (la parola "santi" viene usata nel Nuovo Testamento per indicare gli appartenenti al popolo di Dio). Sebbene il matrimonio di Isacco e Rebecca fosse combinato, e quindi molto diverso da quello moderno occidentale, vi era comunque un elemento di scelta. A Rebecca viene chiesto "'Vuoi partire con quest'uomo?” (v.58) Essa risponde: “Sì" (v.58). A sua volta, Isacco conosce Rebecca, sceglie di sposarla e "l'amò" (v.67). Entrambi seguono il consiglio dei santi, cioè di quelli che avevano vicini, in particolare dei genitori, i quali riconoscono che “la cosa procede dal Signore” (v.50).
Segni
In questo brano troviamo uno dei momenti più belli della Bibbia in cui Dio guida il suo popolo attraverso i segni, cioè le circostanze. Il servo chiede a Dio un segno e Dio risponde donando esattamente ciò che gli era stato chiesto (vv.12-26). Ma, come abbiamo visto, non si tratta di un segno qualsiasi, è una prova. Una prova volta a verificare il carattere di Rebecca, e che Rebecca supera con successo.
Isacco e Rebecca sono stati guidati da Dio e hanno seguito le sue indicazioni. Come risultato, il loro incontro è stato un successo e, più importante, lo è stato anche il loro matrimonio.
Preghiera
Signore, ti prego di suscitare nel mondo persone e leader capaci di guidare in modo efficace e di essere buoni modelli di esempio. Che vi siano sempre più coppie capaci di testimoniare l’amore di Dio attraverso il loro amore affinché le persone loro vicine possano dire: “La cosa procede dal Signore” (v.50).
La moglie di Nicky dice
Genesi 24
Amo questa storia, è molto romantica. Isacco è erede di grandi ricchezze, ma forse anche abbastanza solo. Il suo fratellastro è stato mandato via, sua madre è morta. Ma Dio gli dona una donna coraggiosa. Rebecca lascia la sua famiglia per sposare un uomo che vive molto lontano e mai conosciuto prima. Ma Dio è attento, risponde alle loro preghiere e li guida. Isacco si è molto impegnato per trovare una donna che condividesse la sua fede. Questo è un aspetto molto importante nel matrimonio. Mi piace il fatto che Isacco ami Rebecca dal primo istante.
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation
NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson
NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation
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Author anon, How to be a Huge Success, (Lagoon Books, 2003).
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