Giorno 130

Come raccogliere più di quanto hai seminato

Sapienziali Salmi 58,1-11
Nuovo Testamento Giovanni 6,1-24
Antico Testamento Giudici 9,1-57

Introduzione

Walter Nishioka conosceva bene l'Hotel Hawaii. Ci pranzava ogni mercoledì. Sapeva che il servizio era eccellente. Ma non sapeva che quella sera avrebbe ricevuto in dono qualcosa di straordinario: il rene che lo avrebbe salvato.

Uomo d'affari locale, Walter Nishioka aveva 70 anni ed era gravemente malato ai reni. I dottori avevano detto che non c'era più niente da fare se non un trapianto di reni urgente. Aveva quasi perso la speranza di trovare un donatore compatibile quando una sera, Jose Rocasa, cameriere di 52 anni, si avvicinò al suo tavolo. Quella sera Jose Rocasa si offerse per donargli un suo rene.

Oggi, Walter Nishioka sta bene. Alle persone che incontra dice: "Mi restava poco da vivere. I dottori non riuscivano a credere di aver trovato un donatore compatibile in così poco tempo. Grazie a questo uomo buono e ad un grande aiuto dal cielo, ora sono vivo e sto bene".

Nei ventidue anni che Walter Nishioka frequentò quell'hotel, José Rocasa fu suo cameriere. Con lui Nishioka fu sempre molto gentile, affabile e generoso nelle mance. "Volevo solo aiutarlo", racconta José Rocasa. "In tutti questi anni abbiamo stretto una buona amicizia in cui ho fatto del mio meglio per renderlo felice ed in cambio lui è sempre stato buono con me. È stato naturale allora dire: 'Non preoccuparti, posso donarti io il rene di cui ha bisogno'".

Walter Nishioka ha seminato generosità ed ha raccolto generosità!

Oggi scopriremo che:

  • si raccoglie ciò che si semina
  • non si raccoglie al momento della semina
  • si raccoglie più di quanto si semina
Sapienziali

Salmi 58,1-11

Salmo 58

1 Al maestro del coro. Su "Non distruggere". Di Davide. Miktam.

2 Rendete veramente giustizia, o potenti,
  giudicate con equità gli uomini?
3 No! Voi commettete iniquità con il cuore,
  sulla terra le vostre mani soppesano violenza.

4 Sono traviati i malvagi fin dal seno materno,
  sono pervertiti dalla nascita i mentitori.
5 Sono velenosi come un serpente,
  come una vipera sorda che si tura le orecchie,
6 che non segue la voce degli incantatori,
  del mago abile nei sortilegi.

7 Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
  rompi, o Signore, le zanne dei leoni.
8 Si dissolvano come acqua che scorre,
  come erba calpestata inaridiscano.
9 Passino come bava di lumaca che si scioglie,
  come aborto di donna non vedano il sole!

10 Prima che producano spine come il rovo,
  siano bruciati vivi, la collera li travolga.
11 Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
  laverà i piedi nel sangue dei malvagi.
12 Gli uomini diranno:
  "C'è un guadagno per il giusto,
  c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!".

Commento

Seminare giustizia

Centinaia di migliaia di persone oggi, soprattutto donne e bambini, sono vittime della prostituzione in un traffico perverso inimmaginabile. Milioni di persone sono intrappolate in nuove forme di schiavitù. Quasi ogni giorno leggiamo di atrocità compiute da tiranni senza scrupoli e da regimi perversi.

Il salmista parla contro questo tipo di ingiustizia: "Rendete veramente giustizia, o potenti, giudicate con equità gli uomini?" (v.2, MSG)

Grida contro i governanti che non parlano in modo giusto (v.2), i cui cuori meditano ingiustizia e le cui mani "soppesano violenza" (v.3). Sono sorgenti di violenza, "malvagi fin dal seno materno" (v.2, MSG) e dicono bugie (v.4). Ignorano le grida di quelli che chiedono giustizia (gli uomini e Dio stesso) poiché sono come "una vipera sorda che si tura le orecchie, che non segue la voce degli incantatori, del mago abile nei sortilegi" (vv.5b-6).

La leadership è la chiave di ogni società. Un leader che semina ingiustizia raccoglierà risultati terribili. I leader malvagi seminano veleno: "Sono velenosi come un serpente" (v.5). Creano una società instabile e alla fine saranno spazzati via (v.9). Quando questo succederà, tra le persone ci sarà grande sollievo. I leader malvagi raccoglieranno quello che hanno seminato. Al contrario, "i giusti” saranno ricompensati (v.11a). Quando vedremo tutto questo, diremo: "C'è un Dio" (v.11).

Il raccolto avviene spesso molto tempo dopo la semina. Anche se si dovesse aspettare il giudizio universale, questo salmo ci ricorda che giustizia sarà fatta. Il giudizio di Dio è giusto. Sgorga dal suo amore. Dio giudica ognuno di noi nella misura in cui ci relazioniamo gli uni agli altri. In definitiva, l'ingiustizia non trionferà. La giustizia prevarrà e i giusti saranno felici (v.11a).

Preghiera

Signore, aiutami a fare tutto il possibile per seminare giustizia in questo mondo. Aiutami a combattere l'ingiustizia ovunque io vada.

Nuovo Testamento

Giovanni 6,1-24

Gesù moltiplica i pani e i pesci

6Dopo questi fatti, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. 3 Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

5 Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: "Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?". 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere.

7 Gli rispose Filippo: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo".

8 Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?".

10 Rispose Gesù: "Fateli sedere". C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

12 E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto". 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: "Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!". 15 Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.

Gesù cammina sul mare

16 Venuta intanto la sera, i suoi discepoli scesero al mare, 17 salirono in barca e si avviarono verso l'altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; 18 il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. 19 Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. 20 Ma egli disse loro: "Sono io, non abbiate paura!". 21 Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. 23 Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù.

Commento

Seminare in modo generoso

Nella vita di Gesù troviamo grandi insegnamenti. Uno tra questi riguarda la semina: chi semina generosamente raccoglie generosamente.

Gesù vede una gran folla venire verso di lui. A Filippo dice: "Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?" Chiede questo per mettere alla prova la fede di Filippo (vv.5-6a, MSG). La fede è come un muscolo, cresce allenandosi.

Sebbene Gesù faccia questa domanda, sa bene "quello che stava per compiere" (v.6b). Ciò dimostra che porre domande delle quali già conosciamo le risposte va bene. Quando facevo pratica come avvocato era proprio questo che ci insegnavano, fare domande di cui sapevamo già le risposte!

Filippo risponde così: "Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo!" E un altro dei suoi discepoli: "C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci, ma che cos'è questo per tanta gente?" (v.9)

L'atto di generosità di questo ragazzo non sarà mai dimenticato. Gesù è capace di fare molto con niente. Il ragazzo dà generosamente tutto quello che ha. La folla è grande, e questo non è molto, come una goccia in una grande cisterna (v.8, MSG).

Tuttavia, nelle mani di Gesù, quel poco viene moltiplicato. Almeno 5.000 persone vengono saziate e molto viene avanzato. Gesù dice: "Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto" (v.12). Un passaggio biblico importante che esorta a non sprecare il cibo. Buttare via del cibo inutilmente è sempre uno spreco orribile.

Il mondo oggi produce abbastanza cibo per sfamare tutte le persone del pianeta. Eppure più di mezzo miliardo di persone oggi soffrono di fame e di denutrizione cronica. E circa un terzo del cibo prodotto nel mondo per il consumo umano, ogni anno, viene perso o buttato via. Individualmente e collettivamente abbiamo una responsabilità e dobbiamo agire urgentemente proprio su quanto Gesù ha detto: "Perché nulla vada perduto" (v.12).

Quello che darai a Gesù, lui lo moltiplicherà. L'apostolo Paolo dice: "Tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà" (2 Corinzi 9,6).

Proponiti come obiettivo di essere la persona più generosa che tu conosca. Sii generoso, o generosa, con il tuo denaro, con ciò che possiedi, con il tuo tempo e il tuo amore. Non puoi ignorare la parola di Dio. Più darai, più raccoglierai e più godrai dei favori di Dio nella tua vita.

Dopo questo straordinario miracolo del pasto per i 5.000, i discepoli si ritrovano in una tempesta (Giovanni 6,18). Gesù lì sollecita a spostarsi da una fede legata ad un miracolo molto visibile, che soddisfa i loro bisogni materiali, ad una fede che è affidamento totale a lui e alla sua parola.

In modo miracoloso, Gesù cammina sul mare verso di loro. Ed essi "ebbero paura" (v.19, MSG). Ma Gesù lì tranquillizza: "Sono io, non abbiate paura!" (v.20, MSG) Seguire Gesù non è sempre facile. Nella vita, ci sono tempeste e sfide, ma con Gesù ogni cosa può essere trasformata. Per questo non stupisce che la folla accorra "alla ricerca di Gesù" (v.24).

Preghiera

Gesù, grazie perché quello che offriamo a te tu lo moltiplichi. Signore, aiutaci ad essere generosi in tutto, con il denaro, i beni, l'ospitalità ed il tempo.

Antico Testamento

Giudici 9,1-57

Abimèlec

9Ora Abimèlec, figlio di Ierub-Baal, andò a Sichem dai fratelli di sua madre e disse a loro e a tutta la parentela di sua madre: 2 "Riferite a tutti i signori di Sichem: "È meglio per voi che vi governino settanta uomini, tutti i figli di Ierub-Baal, o che vi governi un solo uomo? Ricordatevi che io sono delle vostre ossa e della vostra carne"".

3 I fratelli di sua madre riferirono a suo riguardo a tutti i signori di Sichem tutte quelle parole e il loro cuore si piegò a favore di Abimèlec, perché dicevano: "È nostro fratello". 4 Gli diedero settanta sicli d'argento, presi dal tempio di Baal-Berit; con essi Abimèlec assoldò uomini sfaccendati e avventurieri che lo seguirono. 5 Venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figli di Ierub-Baal, settanta uomini. Ma Iotam, figlio minore di Ierub-Baal, scampò, perché si era nascosto. 6 Tutti i signori di Sichem e tutta Bet-Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimèlec, presso la Quercia della Stele, che si trova a Sichem.

7 Ma Iotam, informato della cosa, andò a porsi sulla sommità del monte Garizìm e, alzando la voce, gridò: "Ascoltatemi, signori di Sichem, e Dio ascolterà voi! 8 Si misero in cammino gli alberi per ungere un re su di essi. Dissero all'ulivo: "Regna su di noi".

9 Rispose loro l'ulivo: "Rinuncerò al mio olio, grazie al quale si onorano dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?".

10 Dissero gli alberi al fico: "Vieni tu, regna su di noi".

11 Rispose loro il fico: "Rinuncerò alla mia dolcezza e al mio frutto squisito, e andrò a librarmi sugli alberi?".

12 Dissero gli alberi alla vite: "Vieni tu, regna su di noi".

13 Rispose loro la vite: "Rinuncerò al mio mosto, che allieta dèi e uomini, e andrò a librarmi sugli alberi?".

14 Dissero tutti gli alberi al rovo: "Vieni tu, regna su di noi".

15 Rispose il rovo agli alberi: "Se davvero mi ungete re su di voi, venite, rifugiatevi alla mia ombra; se no, esca un fuoco dal rovo e divori i cedri del Libano".

16 Voi non avete agito con lealtà e onestà proclamando re Abimèlec, non avete operato bene verso Ierub-Baal e la sua casa, non lo avete trattato secondo il merito delle sue azioni. 17 Mio padre, infatti, ha combattuto per voi, ha esposto al pericolo la sua vita e vi ha liberati dalle mani di Madian. 18 Voi invece siete insorti oggi contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figli, settanta uomini, sopra una stessa pietra e avete proclamato re dei signori di Sichem Abimèlec, figlio di una sua schiava, perché è vostro fratello. 19 Se dunque avete operato oggi con lealtà e onestà verso Ierub-Baal e la sua casa, godetevi Abimèlec ed egli si goda voi! 20 Ma se non è così, esca da Abimèlec un fuoco che divori i signori di Sichem e Bet-Millo; esca dai signori di Sichem e da Bet-Millo un fuoco che divori Abimèlec!".

21 Iotam corse via, si mise in salvo e andò a stabilirsi a Beèr, lontano da Abimèlec, suo fratello.

22 Abimèlec dominò su Israele tre anni. 23 Poi Dio mandò un cattivo spirito fra Abimèlec e i signori di Sichem, e i signori di Sichem si ribellarono ad Abimèlec. 24 Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlec, loro fratello, che li aveva uccisi, e sui signori di Sichem, che gli avevano dato man forte per uccidere i suoi fratelli. 25 I signori di Sichem tesero agguati contro di lui sulla cima dei monti, rapinando chiunque passasse vicino alla strada. Abimèlec fu informato della cosa.

26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem e i signori di Sichem riposero in lui la loro fiducia. 27 Usciti nella campagna, vendemmiarono le loro vigne, pigiarono l'uva e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimèlec. 28 Gaal, figlio di Ebed, disse: "Chi è Abimèlec e che cosa è Sichem, perché dobbiamo servirlo? Non dovrebbero piuttosto il figlio di Ierub-Baal e Zebul, suo luogotenente, servire gli uomini di Camor, capostipite di Sichem? Perché dovremmo servirlo noi? 29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlec e direi: "Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo"".

30 Ora Zebul, governatore della città, udite le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira 31 e mandò in segreto messaggeri ad Abimèlec per dirgli: "Ecco, Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem e sollevano la città contro di te. 32 Àlzati dunque di notte con la gente che hai con te e prepara un agguato nella campagna. 33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che riterrai opportuno".

34 Abimèlec e tutta la gente che era con lui si alzarono di notte e tesero un agguato contro Sichem, divisi in quattro schiere. 35 Gaal, figlio di Ebed, uscì e si fermò all'ingresso della porta della città; allora Abimèlec uscì dall'agguato con la gente che aveva.

36 Gaal, vista quella gente, disse a Zebul: "Ecco gente che scende dalle cime dei monti".

Zebul gli rispose: "Tu vedi l'ombra dei monti e la prendi per uomini".

37 Gaal riprese a parlare e disse: "Ecco gente che scende dall'ombelico della terra e una schiera che giunge per la via della Quercia dei Maghi".

38 Allora Zebul gli disse: "Dov'è ora la spavalderia di quando dicevi: "Chi è Abimèlec, perché dobbiamo servirlo?". Non è questo il popolo che disprezzavi? Ora esci in campo e combatti contro di lui!".

39 Allora Gaal uscì alla testa dei signori di Sichem e diede battaglia ad Abimèlec. 40 Ma Abimèlec lo inseguì ed egli fuggì dinanzi a lui e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. 41 Abimèlec ritornò ad Arumà e Zebul scacciò Gaal e i suoi fratelli, che non poterono più rimanere a Sichem.

42 Il giorno dopo il popolo di Sichem uscì in campagna e Abimèlec ne fu informato. 43 Egli prese la sua gente, la divise in tre schiere e tese un agguato nella campagna: quando vide che il popolo usciva dalla città, si mosse contro di loro e li batté. 44 Abimèlec e la sua schiera fecero irruzione e si fermarono all'ingresso della porta della città, mentre le altre due schiere si gettarono su quelli che erano nella campagna e li colpirono. 45 Abimèlec combatté contro la città tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi distrusse la città e la cosparse di sale.

46 Tutti i signori della torre di Sichem, all'udir questo, entrarono nel sotterraneo del tempio di El-Berit. 47 Fu riferito ad Abimèlec che tutti i signori della torre di Sichem si erano adunati. 48 Allora Abimèlec salì sul monte Salmon con tutta la gente che aveva con sé; prese in mano la scure, tagliò un ramo d'albero, lo sollevò e se lo mise in spalla, poi disse alla sua gente: "Quello che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!". 49 Tutti tagliarono un ramo ciascuno e seguirono Abimèlec; posero i rami contro il sotterraneo e lo bruciarono con quelli che vi erano dentro. Così perì tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne.

50 Poi Abimèlec andò a Tebes, la cinse d'assedio e la prese. 51 In mezzo alla città c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti gli uomini e le donne, con i signori della città; vi si rinchiusero dentro e salirono sul terrazzo della torre. 52 Abimèlec, giunto alla torre, l'attaccò e si accostò alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. 53 Ma una donna gettò giù il pezzo superiore di una macina sulla testa di Abimèlec e gli spaccò il cranio.

54 Egli chiamò in fretta il giovane che gli portava le armi e gli disse: "Estrai la spada e uccidimi, perché non si dica di me: "L'ha ucciso una donna!"". Il giovane lo trafisse ed egli morì. 55 Quando gli Israeliti videro che Abimèlec era morto, se ne andarono ciascuno a casa sua.

56 Così Dio fece ricadere sopra Abimèlec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. 57 Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto. Così si avverò su di loro la maledizione di Iotam, figlio di Ierub-Baal.

Commento

Seminare lealtà

Nel corso degli anni, ho notato che le persone che si dimostrano leali e seminano lealtà nei confronti dei loro leader, sono quelle che poi ricevono gesti di grande lealtà quando essi stessi si ritrovano a ricoprire posizioni di leadership. Al contrario, coloro che si rifiutano di sottostare alla guida di un altro e che creano problemi, sono quelli che poi faticano a ricevere gesti di lealtà quando essi stessi poi ricoprono una posizione di leadership.

In questo brano vediamo le conseguenze disastrose della slealtà di Abimèlec nei confronti del padre e dei fratelli. Abimèlec è un leader appassionato, un buon comunicatore e un abile stratega, ma anche arrogante e egocentrico. Non vuole rivali. Abimèlec semina violenza: "Assoldò uomini sfaccendati e avventurieri che lo seguirono... uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli... settanta uomini!" (vv.4-5, MSG) Il più giovane, unico sopravvissuto, riesce a nascondersi.

Ancora una volta, vediamo avverarsi questo principio biblico: raccogliamo ciò che seminiamo. Abimèlec semina slealtà e violenza, raccoglie slealtà e violenza. Inizialmente si mette in combutta con i cittadini di Sichem (v.2 e successivi). Ma poi, tre anni dopo, proprio da questi viene tradito.

Abimèlec raccoglie ciò che ha seminato. I capi di Sichem "si ribellarono ad Abimèlec. Questo avvenne perché la violenza fatta ai settanta figli di Ierub-Baal ricevesse il castigo e il loro sangue ricadesse su Abimèlec, loro fratello, che li aveva uccisi" (vv.23-24, MSG).

Abimèlec non ha mostrato lealtà al popolo di Sichem. Li ha usati quando ne aveva bisogno (v.2). E non esita a spazzarli via (vv.42-49).

Alla fine, tutti raccolgono ciò che seminano: Abimèlec viene ucciso poco dopo in modo inglorioso (vv.53-54). L'autore del libro sintetizza così: “Così Dio fece ricadere sopra Abimèlec il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. Dio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male che essa aveva fatto" (vv.56-57, MSG).

Preghiera

Signore, aiutaci ad essere leali gli uni gli altri nella chiesa, al lavoro, nelle nostre famiglie e nelle nostre amicizie. Aiutaci come comunità a seminare verità e giustizia, generosità e lealtà.

La moglie di Nicky dice

Giudici 9,1–57

Che tristezza vedere la distruzione della famiglia di Gedeone (Jerub-Baal). Penso che ai suoi membri avrebbe fatto bene leggere i libri di Nicky e Sila Lee (The Marriage Book e The Parenting Book) e concentrarsi un po' di più sulle relazioni in famiglia. Le nostre famiglie sono così importanti e su di esse dobbiamo investire molto tempo.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Walter Nishioka story from, Charles Laurence, ‘Need a kidney? It’s all part of the service’, The Telegraph, 06 Apr 2003. https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/northamerica/usa/1426772/Need-a-kidney-Its-all-part-of-the-service-sir.html

World Health Organisation (2016) http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2017/world-hunger-report/en/

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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