Come affrontare i giganti
Introduzione
Golia è un gigante. È alto sei cubiti e un palmo, oltre due metri e mezzo. È un campione, indossa un'armatura pesante, sta in piedi e grida sfidando il popolo di Dio (1 Samuele 17,1-11). Nella nostra vita, a volte, ci troviamo ad affrontare dei giganti. Non sono giganti in carne ed ossa, come Golia, ma giganti metaforici: sfide e problemi molto grandi, apparentemente insormontabili. Questi giganti possono essere di tre tipi:
"Giganti personali": sfide e problemi legati alla salute, al matrimonio, alla famiglia, alle relazioni o alla mancanza di relazioni, al lavoro o alla mancanza di lavoro, i peccati, le tentazioni, le dipendenze, la paura, la solitudine, lo scoraggiamento o i debiti.
"Giganti nazionali": i problemi della nostra nazione come il terrorismo, il razzismo, la violenza delle bande, i senzatetto, i matrimoni che finiscono, le famiglie e le comunità in difficoltà. Ma anche il compito gigantesco di evangelizzare il paese, rivitalizzare la Chiesa e trasformare la nostra società.
"Giganti globali": le guerre, il cambiamento climatico, le pandemie, la povertà estrema (a causa della quale migliaia di bambini muoiono ogni giorno), le malattie che si potrebbero prevenire (milioni di persone oggi muoiono per malattie facilmente curabili), la necessità di istruzione ovunque (quasi un miliardo di persone oggi sono ancora prive di un'istruzione di base) e la necessità di servizi igienico-sanitari in tutto il mondo (che potrebbero essere finanziati subito dalla quantità di denaro che i cittadini dei paesi europei spendono ogni anno per cose futili).
Quando ci troviamo di fronte ad un gigante, gli atteggiamenti che possiamo avere sono essenzialmente due. Uno è dire: "È troppo grande, non posso fare nulla". L'altro è dire: "È troppo grande, non posso fare finta di nulla".
Salmi 67,1-7
Salmo 67
1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Canto.
2 Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
3 perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
4 Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
5 Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
6 Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
7 La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
8 ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Commento
Pensare da una prospettiva globale
Dio ama il mondo intero. Vuole che tutte le nazioni e tutti i popoli lo conoscano, lo adorino e lo amino.
Il salmista prega per la benedizione di Dio sul suo popolo: "Perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti" (v.3).
In questo salmo, vediamo che già nell'Antico Testamento si parla della visione di Dio per il suo popolo che oltrepassa i confini della nazione.
Il salmista prega per la terra intera (vv.4-6). Se vogliamo affrontare i giganti globali, abbiamo bisogno di una visione globale. Le parole di questo salmo sono tutte su Dio. La dimensione della nostra visione dipende dalla dimensione della nostra visione di Dio. A. W. Tozer ha detto: "Ciò che pensiamo di Dio è la cosa più importante e la cosa che maggiormente ci identifica come credenti".
Preghiera
Signore, ti prego di avere pietà di noi e di benedirci. Di far risplendere il tuo volto su di noi. Di far conoscere sulla terra le tue vie e la tua salvezza fra tutte le genti, perché ogni popolo possa lodarti.
Giovanni 15,1-16,4
La vite e i tralci
15"Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3 Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me.
5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
9 Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14 Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. 15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi. 16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
Gesù predice odio e persecuzioni
18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. 22 Se io non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. 23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. 24 Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. 25 Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
Il compito dello Spirito Santo
26 Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27 e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
16Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. 2 Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. 3 E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. 4 Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l'ho detto.
Commento
Essere testimoni di Gesù
Nella vita, non c'è nulla di più importante e non c'è privilegio più grande di essere amici di Gesù. Gesù dice: "Voi siete miei amici… Non vi chiamo più servi… io vi ho chiamati amici" (15,14-15).
Avere Gesù come amico ti permette di affrontare i giganti della vita, nella chiesa e nella società, da una prospettiva unica.
Personale
Per una vita cristiana feconda, Gesù ci condivide due segreti.Il primo è potare (vv.1-2). Lo scopo del potare è che tu possa portare più frutto. Dolore, dispiacere, malattia e sofferenza, perdita, lutto, fallimento, delusione e ambizioni frustrate sono alcuni dei modi attraverso i quali la nostra vita viene potata.
La potatura può sembrare un'operazione crudele; i rami vengono recisi e lasciati esposti alle avversità del rigido inverno. Ma lo scopo della potatura è dare spazio alla novità della vita. Con l'arrivo della primavera e dell'estate, i frutti ritornano e in abbondanza. Il coltello affilato della potatura, alla fine, porterà frutto e benedizione.
Il secondo segreto è rimanere in Gesù (v.4). Da soli, non possiamo affrontare i giganti. Gesù dice: "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla" (v.5, MSG). Se rimarremo in Gesù, potremo affrontare i giganti e avere successo.
Ma cosa significa rimanere in Gesù. Significa coltivare un'amicizia crescente con lui (vv.14-15), dedicare del tempo per stare con lui, pregare e ascoltare la sua parola, seguendo i suoi desideri.
Gesù dice che se rimarremo vicini a lui, tre cose avverranno. Primo, le nostre preghiere saranno ascoltate (v.7). Secondo, Dio sarà glorificato (v.8). Terzo, la nostra gioia sarà piena e traboccante (v.11, AMP).
Gesù vuole che la tua vita sia traboccante di gioia. Non c’è gioia più grande di sapere che Dio ci ama, che siamo preziosi ai suoi occhi e che anche noi possiamo amare gli altri come lui ama noi. Non c'è gioia più grande del donare la vita eterna agli altri in Gesù e con Gesù.
Chiesa
Oggi la Chiesa si trova ad affrontare degli enormi giganti. Il gigante più grande è la mancanza di unità. Nulla ostacola di più la diffusione del messaggio di Gesù della divisione tra i cristiani. La divisione può essere superata solo dall'amore. Gesù ha detto: "Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici… Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri" (vv.12-13,17).Società
Gesù ci avverte di un altro gigante: il mondo che ci odia (vv.18-19). Dice: "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (v.20) e "Chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio" (16,2). Ci sono parti del mondo in cui tutto questo succede veramente, anche oggi.Le forme di persecuzione sono tante e alcune molto nascoste e subdole. A nessuno piace essere rifiutato, guardato dall'alto verso il basso, preso in giro o ridicolizzato. Gesù avverte che, ovunque saremo, potremo trovare opposizione, odio e persino persecuzione.
A volte non sapremo cosa dire, o come difenderci. Gesù dice: "Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi da[rete] testimonianza" (15,26-27). Lo Spirito Santo ci permetterà di essere testimoni di Gesù e di affrontare queste sfide gigantesche, per trasformare la nostra società.
Preghiera
Signore, grazie perché ci chiami tuoi amici. Aiutaci ad amare gli altri come tu ami noi.
1 Samuele 16,1-17,37
Samuele unge re Davide
16Il Signore disse a Samuele: "Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l'ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d'olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re".
2 Samuele rispose: "Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà".
Il Signore soggiunse: "Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto per sacrificare al Signore". 3 Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò".
4 Samuele fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: "È pacifica la tua venuta?".
5 Rispose: "È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio". Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio.
6 Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: "Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!".
7 Il Signore replicò a Samuele: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l'ho scartato, perché non conta quel che vede l'uomo: infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore".
8 Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuele, ma questi disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". 9 Iesse fece passare Sammà e quegli disse: "Nemmeno costui il Signore ha scelto". 10 Iesse fece passare davanti a Samuele i suoi sette figli e Samuele ripeté a Iesse: "Il Signore non ha scelto nessuno di questi". 11 Samuele chiese a Iesse: "Sono qui tutti i giovani?".
Rispose Iesse: "Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge".
Samuele disse a Iesse: "Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui".
12 Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto.
Disse il Signore: "Àlzati e ungilo: è lui!".
13 Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi. Samuele si alzò e andò a Rama.
Davide entra al servizio di Saul
14 Lo spirito del Signore si era ritirato da Saul e cominciò a turbarlo un cattivo spirito, venuto dal Signore.
15 Allora i servi di Saul gli dissero: "Ecco, un cattivo spirito di Dio ti turba. 16 Comandi il signore nostro ai servi che gli stanno intorno e noi cercheremo un uomo abile a suonare la cetra. Quando il cattivo spirito di Dio sarà su di te, quegli metterà mano alla cetra e ti sentirai meglio".
17 Saul rispose ai ministri: "Ebbene, cercatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me".
18 Rispose uno dei domestici: "Ecco, ho visto il figlio di Iesse il Betlemmita: egli sa suonare ed è forte e coraggioso, abile nelle armi, saggio di parole, di bell'aspetto, e il Signore è con lui".
19 Saul mandò messaggeri a dire a Iesse: "Mandami tuo figlio Davide, quello che sta con il gregge". 20 Iesse prese un asino, del pane, un otre di vino e un capretto e, per mezzo di Davide, suo figlio, li inviò a Saul.
21 Davide giunse da Saul e cominciò a stare alla sua presenza. Questi gli si affezionò molto ed egli divenne suo scudiero. 22 E Saul mandò a dire a Iesse: "Rimanga Davide con me, perché ha trovato grazia ai miei occhi".
23 Quando dunque lo spirito di Dio era su Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui.
Davide e Golia
17I Filistei radunarono di nuovo le loro truppe per la guerra, si radunarono a Soco di Giuda e si accamparono tra Soco e Azekà, a Efes-Dammìm. 2 Anche Saul e gli Israeliti si radunarono e si accamparono nella valle del Terebinto e si schierarono a battaglia contro i Filistei. 3 I Filistei stavano sul monte da una parte, e Israele sul monte dall'altra parte, e in mezzo c'era la valle.
4 Dall'accampamento dei Filistei uscì uno sfidante, chiamato Golia, di Gat; era alto sei cubiti e un palmo. 5 Aveva in testa un elmo di bronzo ed era rivestito di una corazza a piastre, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo. 6 Portava alle gambe schinieri di bronzo e un giavellotto di bronzo tra le spalle. 7 L'asta della sua lancia era come un cilindro di tessitori e la punta dell'asta pesava seicento sicli di ferro; davanti a lui avanzava il suo scudiero.
8 Egli si fermò e gridò alle schiere d'Israele: "Perché siete usciti e vi siete schierati a battaglia? Non sono io Filisteo e voi servi di Saul? Sceglietevi un uomo che scenda contro di me. 9 Se sarà capace di combattere con me e mi abbatterà, noi saremo vostri servi. Se invece prevarrò io su di lui e lo abbatterò, sarete voi nostri servi e ci servirete". 10 Il Filisteo aggiungeva: "Oggi ho sfidato le schiere d'Israele. Datemi un uomo e combatteremo insieme". 11 Saul e tutto Israele udirono le parole del Filisteo; rimasero sconvolti ed ebbero grande paura.
12 Davide era figlio di un Efrateo di Betlemme di Giuda chiamato Iesse, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest'uomo era un vecchio avanzato negli anni. 13 I tre figli maggiori di Iesse erano andati con Saul in guerra. Di questi tre figli, che erano andati in guerra, il maggiore si chiamava Eliàb, il secondo Abinadàb, il terzo Sammà. 14 Davide era ancora giovane quando questi tre più grandi erano andati dietro a Saul. 15 Egli andava e veniva dal seguito di Saul e pascolava il gregge di suo padre a Betlemme.
16 Il Filisteo si avvicinava mattina e sera; continuò così per quaranta giorni.
17 Ora Iesse disse a Davide, suo figlio: "Prendi per i tuoi fratelli questa misura di grano tostato e questi dieci pani e corri dai tuoi fratelli nell'accampamento. 18 Al comandante di migliaia porterai invece queste dieci forme di formaggio. Infórmati della salute dei tuoi fratelli e prendi la loro paga. 19 Essi con Saul e tutto l'esercito d'Israele sono nella valle del Terebinto, a combattere contro i Filistei".
20 Davide si alzò di buon mattino: lasciò il gregge a un guardiano, prese il carico e partì come gli aveva ordinato Iesse. Arrivò ai carriaggi quando le truppe uscivano per schierarsi e lanciavano il grido di guerra. 21 Si disposero in ordine Israele e i Filistei: schiera contro schiera. 22 Davide si liberò dei bagagli consegnandoli al custode, poi corse allo schieramento e domandò ai suoi fratelli se stavano bene. 23 Mentre egli parlava con loro, ecco lo sfidante, chiamato Golia il Filisteo, di Gat. Avanzava dalle schiere filistee e tornò a dire le sue solite parole e Davide le intese. 24 Tutti gli Israeliti, quando lo videro, fuggirono davanti a lui ed ebbero grande paura.
25 Ora un Israelita disse: "Vedete quest'uomo che avanza? Viene a sfidare Israele. Chiunque lo abbatterà, il re lo colmerà di ricchezze, gli darà in moglie sua figlia ed esenterà la casa di suo padre da ogni gravame in Israele".
26 Davide domandava agli uomini che gli stavano attorno: "Che faranno dunque all'uomo che abbatterà questo Filisteo e farà cessare la vergogna da Israele? E chi è mai questo Filisteo incirconciso per sfidare le schiere del Dio vivente?".
27 Tutti gli rispondevano la stessa cosa: "Così e così si farà all'uomo che lo abbatterà".
28 Lo sentì Eliàb, suo fratello maggiore, mentre parlava con quegli uomini, ed Eliàb si irritò con Davide e gli disse: "Ma perché sei venuto giù e a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto giù per vedere la battaglia".
29 Davide rispose: "Che cosa ho dunque fatto? Era solo una domanda". 30 Si allontanò da lui, andò dall'altra parte e fece la stessa domanda, e tutti gli diedero la stessa risposta. 31 Sentendo le domande che Davide faceva, le riferirono a Saul e questi lo fece chiamare.
32 Davide disse a Saul: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo".
33 Saul rispose a Davide: "Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua adolescenza".
34 Ma Davide disse a Saul: "Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre e veniva talvolta un leone o un orso a portar via una pecora dal gregge. 35 Allora lo inseguivo, lo abbattevo e strappavo la pecora dalla sua bocca. Se si rivoltava contro di me, l'afferravo per le mascelle, l'abbattevo e lo uccidevo. 36 Il tuo servo ha abbattuto il leone e l'orso. Codesto Filisteo non circonciso farà la stessa fine di quelli, perché ha sfidato le schiere del Dio vivente". 37 Davide aggiunse: "Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo".
Saul rispose a Davide: "Ebbene va' e il Signore sia con te".
Commento
Credere in Dio
Dio ha donato a Davide qualità straordinarie, sia naturali che soprannaturali. È bello e in buona salute (16,12). Ha talento musicale (v.18) ed è un ottimo oratore (v.18). Ha capacità atletiche (17,1-37; 18,11) ed è un leader (18,13). Ha successo in ciò che fa (vv.14.30) ed è famoso (v.30).
Eppure non è per nessuna di queste ragioni che Dio si avvale di lui. A Samuele, il Signore dice: "Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura... infatti l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede al cuore" (16,7).
Davide si indigna nel vedere Golia sfidare il Dio vivente (17,26). È un leader coraggioso. Dice: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui " (v.32). Il suo modo di affrontare Golia ci offre alcuni spunti utili per affrontare i nostri giganti.
Respingere il rifiuto
A Davide, Eliàb dice: "Ma perché sei venuto giù e a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco la tua boria e la malizia del tuo cuore: tu sei venuto giù per vedere la battaglia" (v.28, MSG).Nel sentire questo, Davide si allontana da Eliàb (v.30).
Qui Davide ci offre un importante insegnamento: quando vieni respinto o maltrattato, non scoraggiarti. Joyce Meyer ha detto: "Dio non sta cercando qualcuno con capacità, ma qualcuno con disponibilità... mantieni il tuo cuore puro e fai in modo che odio, offesa, amarezza, risentimento o mancanza di perdono non ti fermino".
Mettersi in gioco
Davide si offre volontario. A Saul dice: "Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo" (v.32). Nel guardare le persone che nella nostra chiesa si mettono in gioco, rimango sempre colpito e commosso. Si offrono volontari e generosi nel pregare, nel servire e nel donare.Avere fede in Dio
A Davide, Saul dice: "Tu non puoi andare contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi fin dalla sua adolescenza" (v.33). Ma Davide risponde: "Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo" (v.37a). Si fida di Dio perché sa che Dio è con lui (vedi 16,18; 17,37b; 18,14).motivo per il quale Davide si dimostra capace di affrontare Golia è la benedizione ricevuta da Dio. Davide è stato unto da Dio. È scritto: "Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo Spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi" (16,13, MSG). Lo stesso vale per noi: l'unico modo che abbiamo di affrontare i giganti nella nostra vita, società e mondo, è attraverso l'unzione dello Spirito Santo.
Preghiera
Signore, nell'affrontare i giganti, abbiamo bisogno dell'unzione del tuo Spirito Santo su di noi e della tua presenza accanto a noi. Donaci il coraggio di non scappare, di non perderci d'animo e di non arrenderci.
La moglie di Nicky dice
Il Signore non guarda le cose come le guardiamo noi: "L'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore" (1 Samuele 16,7b).
Più volte, purtroppo, mi sono trovata a giudicare le persone dal loro aspetto esteriore. Ho spesso incontrato persone molto tranquille e poco appariscenti esteriormente, e a cui ricordo di aver prestato poca attenzione all'inizio. Persone però che poi si sono dimostrate incredibili nel cambiare il mondo attorno a loro e in modi meravigliosi.
Per Davide la situazione è diversa. Si presenta di bell'aspetto, con bei lineamenti e capelli rossicci. Una descrizione che colpisce fin da subito!
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Riferimenti
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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.
A.W. Tozer, The Knowledge of the Holy (New York: HarperCollins, 1978).
Joyce Meyer, The Everyday Life Bible (Faithwords, 2018) p.448.
http://www.globalissues.org/issue/2/causes-of-poverty \[updated 2012\]
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.
Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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