Giorno 149

Come reagire ai conflitti

Sapienziali Proverbi 13,10-19
Nuovo Testamento Giovanni 18,1-24
Antico Testamento 1 Samuele 21,1-23,28

Introduzione

Gli springbok sono antilopi di medie dimensioni simili a gazzelle. Sono animali in genere molto attenti ai predatori. Ricordo ancora quel documentario in Tv di qualche anno fa sugli animali selvatici. Le immagini mostravano il combattimento tra due springbok nel deserto del Kalahari. Concentrati sulla lotta, le due antilopi non si accorsero del leone che si aggirava nei paraggi e che da lì a poco avrebbe attaccato.

Quella scena in Tv mi apparve subito come un'immagine di avvertimento per la mia vita e soprattutto per la Chiesa. Spesso, nella vita della Chiesa, combattiamo fra di noi. Ma, così facendo, diventiamo molto vulnerabili agli attacchi esterni: "Il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare" (1 Pietro 5,8).

Quando Dio ci chiama a seguirlo, non ci offre una vita tranquilla. La vita sulla terra implica molte battaglie, per le quali Dio promette vittoria attraverso Gesù Cristo. Nel corso della nostra vita terrena, non ci sarà mai un momento in cui tutto sarà perfetto. Ci saranno sempre sfide, difficoltà e problemi da risolvere. E ci saranno momenti in cui tutto questo si intensificherà e ci sentiremo sotto attacco.

Martin Luther King ha detto che il valore di una persona non si misura dai "momenti di tranquillità", ma dai "momenti di sfida, di grandi crisi e controversie".

Sapienziali

Proverbi 13,10-19

10 L'insolenza provoca litigi,
  ma la sapienza sta con chi accetta consigli.

11 La ricchezza venuta dal nulla diminuisce,
  chi la accumula a poco a poco, la fa aumentare.

12 Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
  un desiderio soddisfatto è albero di vita.

13 Chi disprezza la parola si rende debitore,
  chi rispetta un ordine viene ricompensato.

14 L'insegnamento del saggio è fonte di vita
  per sfuggire ai lacci della morte.

15 Il senno procura favore,
  ma il contegno dei perfidi porta alla rovina.

16 La persona avveduta prima di agire riflette,
  lo stolto mette in mostra la sua stupidità.

17 Un cattivo messaggero causa sciagure,
  un inviato fedele porta salute.

18 Povertà e ignominia a chi rifiuta la correzione,
  chi tiene conto del rimprovero sarà onorato.

19 Desiderio appagato è dolcezza per l'anima;
  fa orrore agli stolti evitare il male.

Commento

Evitare litigi inutili

L'autore di Proverbi contrappone il saggio ("la sapienza sta con chi accetta consigli", v.10b) e lo stolto ("fa orrore agli stolti evitare il male", v.19b). Non sorprende il fatto che così spesso, nelle nostre vite, sperimentiamo situazioni di conflitto. In questo brano ne vediamo due esempi:

  1. Litigi
    "L'insolenza provoca litigi" (v.10a). Una delle esperienze più faticose della vita è il litigio. Lo vediamo nei matrimoni, tra amici, con i colleghi di lavoro o in Chiesa. In questi contesti, una delle cause più frequenti di litigio è l'orgoglio. Se siamo disposti ad ammettere i nostri errori e torti con umiltà, possiamo evitare molti litigi.

    Un'altra chiave per affrontare i litigi è ascoltarsi attentamente: "L'insolenza provoca litigi, ma la sapienza sta con chi accetta consigli" (v.10, MSG).

  2. Delusioni
    "Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore" (v.12a). O, come dice la versione della Bibbia The Message: "La delusione inesorabile ti lascia il cuore".

    Questo è un altro tipo di attacco doloroso. Quando un sogno o visione che abbiamo ricevuto per qualcosa viene interrotta o i nostri piani vengono ritardati a causa di qualche attacco o delusione, il nostro cuore ne soffre. Per i nostri piani e le nostre circostanze siamo sempre pronti a reagire e a combattere.

    Ma non c'è niente di più soddisfacente che attendere, perseverare e vedere realizzarsi una parte della propria visione: "Un desiderio soddisfatto è albero di vita" (v.12b). "Desiderio appagato è dolcezza per l'anima" (v.19a).

    Anche nel mezzo dei conflitti della vita, possiamo trovare momenti di grande gioia, appagamento e soddisfazione.

Preghiera

Signore, in mezzo alle sfide, aiutami a correre la corsa con perseveranza tenendo gli occhi fissi su Gesù (Ebrei 12,1-3).

Nuovo Testamento

Giovanni 18,1-24

Arresto di Gesù

18Dopo aver detto queste cose, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cedron, dove c'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli.

2 Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. 3 Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi.

4 Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: "Chi cercate?".

5 Gli risposero: "Gesù, il Nazareno".

Disse loro Gesù: "Sono io!". Vi era con loro anche Giuda, il traditore. 6 Appena disse loro "Sono io", indietreggiarono e caddero a terra.

7 Domandò loro di nuovo: "Chi cercate?".

Risposero: "Gesù, il Nazareno".

8 Gesù replicò: "Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano", 9 perché si compisse la parola che egli aveva detto: "Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato".

10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.

11 Gesù allora disse a Pietro: "Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?".

12 Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono 13 e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno. 14 Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: "È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo".

Rinnegamento di Pietro

15 Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. 16 Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro.

17 E la giovane portinaia disse a Pietro: "Non sei anche tu uno dei discepoli di quest'uomo?".

Egli rispose: "Non lo sono".

18 Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.

Gesù davanti al sommo sacerdote

19 Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento.

20 Gesù gli rispose: "Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. 21 Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto".

22 Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: "Così rispondi al sommo sacerdote?".

23 Gli rispose Gesù: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?". 24 Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.

Commento

Avere fiducia che Dio trasformerà il male in bene

A volte, i conflitti dipendono da noi, da ciò che diciamo o facciamo di sbagliato. Ma non è sempre così. Gesù ad esempio viene attaccato ma non per ciò che fa o che dice di sbagliato. Gli attacchi a lui indirizzati sono il risultato di azioni sbagliate di altre persone. Eppure Dio usa tutto per il bene (v.14).

Dopo aver pregato per l'unità, Gesù affronta un tempo di conflitto. Solo e vulnerabile, pieno di amore e gentilezza, viene arrestato e condannato a morte. Offre la sua vita per dare la vita.

  1. Tradimento
    Gesù affronta un momento terribile della sua vita. Il suo amico e discepolo Giuda, con il quale aveva trascorso tre anni, guida una divisione di soldati, ufficiali, sommi sacerdoti e Farisei. Il loro compito è arrestare Gesù (vv.1-3).

    Non c'è niente di più doloroso di ricevere un attacco da un amico o collega. La reazione dignitosa di Gesù è esemplare. Rimane calmo, rifiuta la violenza ed esercita un autocontrollo straordinario (vv.4-12).

    Per proteggere i suoi discepoli, Gesù si confronta apertamente con il gruppo di uomini armati guidato da Giuda. Reprime il tentativo di Pietro di ricorrere alla violenza nel tentativo di difenderlo. Rifiuta le maniere che il mondo è solito usare nei momenti di conflitto.

  2. Maltrattamento
    Le autorità che avrebbero dovuto proteggere gli innocenti si uniscono all'attacco di Gesù. Lo arrestano, lo legano (v.12) e lo conducono prima ad Anna e poi a Caifa. In piedi davanti al sommo sacerdote e ancora legato, Gesù viene colpito in faccia (vv.12-14,19-24).

    Se Gesù stesso è stato trattato in questo modo, non dovremmo sorprenderci se a volte anche noi veniamo attaccati da coloro che hanno autorità religiosa o laica.

  3. Rifiuto
    Il rinnegare di Pietro non viene da un cuore malvagio, ma semplicemente dalla debolezza umana. Alla domanda se fosse un discepolo di Gesù, risponde: "Non lo sono" (v.17).

    Capisco perfettamente come Pietro sia potuto arrivare a questo punto nonostante tutte le sue migliori intenzioni. Anch'io a volte ho detto o fatto cose sbagliate, puro frutto del mio poco coraggio.

    La realtà è che Gesù ha il pieno controllo della situazione. Conosce "tutto quello che doveva accadergli" (v.4). Agisce per portare a compimento la sua stessa preghiera vista nel capitolo precedente (v.9, vedi 17,12). Gesù va incontro alla morte per bere "il calice che il Padre \[gli\] ha dato", scontando la pena del nostro peccato e della nostra iniquità (18,11).

    Paga per noi l'intera penalità: "È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo" (v.14). La morte di Gesù è a nome di Pietro e di ciascuno di noi. Affronta l'attacco della morte e del giudizio al posto nostro. Gesù si lascia legare (vv.12,24) perché noi possiamo essere slegati e liberati.

Preghiera

Padre, ti prego di donarmi coraggio e sapienza per saper rispondere con dignità e grazia nei momenti di attacco . Aiutami a confidare che "tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno" (Romani 8,28).

Antico Testamento

1 Samuele 21,1-23,28

Davide a Nob

21Davide si alzò e partì, e Giònata tornò in città. 2 Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimèlec. Achimèlec, trepidante, andò incontro a Davide e gli disse: "Perché sei solo e non c'è nessuno con te?".

3 Rispose Davide al sacerdote Achimèlec: "Il re mi ha ordinato e mi ha detto: "Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico". Ai miei giovani ho dato appuntamento al tal posto. 4 Ora però se hai sottomano cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare".

5 Il sacerdote rispose a Davide: "Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri per i tuoi giovani, se si sono almeno astenuti dalle donne".

6 Rispose Davide al sacerdote: "Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti dall'altro ieri. Quando mi misi in viaggio, il sesso dei giovani era in condizione di santità, sebbene si trattasse d'un viaggio profano; tanto più oggi".

7 Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c'era là altro pane che quello dell'offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per mettervi pane fresco nel giorno in cui quello veniva tolto.

8 Ma era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Edomita, capo dei pastori di Saul.

9 Davide disse ad Achimèlec: "Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la mia spada né altre mie armi, perché l'incarico del re era urgente".

10 Il sacerdote rispose: "Guarda, c'è la spada di Golia il Filisteo, che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l'efod, avvolta in un manto. Se te la vuoi prendere, prendila, perché qui non c'è altra spada che questa".

Rispose Davide: "Non ce n'è una migliore. Dammela".

Davide a Gat

11 Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat.

12 I ministri di Achis gli dissero: "Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano a lui tra le danze dicendo:

 "Ha ucciso Saul i suoi mille
  e Davide i suoi diecimila"?".

13 Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis, re di Gat. 14 Allora cambiò comportamento ai loro occhi e faceva il folle tra le loro mani: tracciava segni strani sulle porte e lasciava colare la saliva sulla barba.

15 Achis disse ai ministri: "Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? 16 Non ho abbastanza pazzi io, perché mi conduciate anche costui per fare il pazzo davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?".

Davide ad Adullàm e Mispa

22Davide partì di là e si rifugiò nella grotta di Adullàm. Lo seppero i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre e scesero là da lui. 2 Si radunarono allora con lui quanti erano nei guai, quelli che avevano debiti e tutti gli scontenti, ed egli diventò loro capo. Vi furono così con lui circa quattrocento uomini.

3 Davide partì di là e andò a Mispa di Moab e disse al re di Moab: "Permetti che risiedano da voi mio padre e mia madre, finché sappia che cosa Dio vuol fare di me". 4 Li condusse al re di Moab e rimasero con lui finché Davide rimase nel rifugio.

5 Il profeta Gad disse a Davide: "Non restare più in questo rifugio. Parti e va' nel territorio di Giuda". Davide partì e andò nella foresta di Cheret.

Saul uccide i sacerdoti di Nob

6 Saul venne a sapere che era stato avvistato Davide con gli uomini che erano con lui. Saul era seduto a Gàbaa, sotto il tamerisco sull'altura, con la lancia in mano e i ministri intorno. 7 Saul disse allora ai ministri che gli stavano intorno: "Ascoltate, voi Beniaminiti. Il figlio di Iesse darà forse a tutti voi campi e vigne, vi farà tutti comandanti di migliaia e comandanti di centinaia 8 perché voi tutti siate d'accordo contro di me? Nessuno mi avverte dell'alleanza di mio figlio con il figlio di Iesse, nessuno di voi si affligge per me e mi confida che mio figlio ha sollevato il mio servo contro di me per ordire insidie, come avviene oggi".

9 Rispose Doeg l'Edomita, che stava tra i ministri di Saul: "Ho visto il figlio di Iesse. È venuto a Nob da Achimèlec, figlio di Achitùb, 10 e costui ha consultato il Signore per lui, gli ha dato da mangiare e gli ha consegnato la spada di Golia il Filisteo".

11 Il re subito convocò il sacerdote Achimèlec, figlio di Achitùb, e tutti i sacerdoti della casa di suo padre che erano in Nob, ed essi vennero tutti dal re. 12 Disse Saul: "Ascolta, figlio di Achitùb".

Rispose: "Eccomi, mio signore".

13 Saul gli disse: "Perché vi siete accordati contro di me, tu e il figlio di Iesse, dal momento che gli hai dato pane e spada e hai consultato Dio per lui, perché insorgesse contro di me insidiandomi, come avviene oggi?".

14 Achimèlec rispose al re: "E chi tra tutti i tuoi ministri è come Davide, fedele e genero del re e capo del tuo corpo di guardia e onorato in casa tua? 15 È forse oggi la prima volta che consulto Dio per lui? Non sia mai! Non imputi il re questo fatto al suo servo, a tutta la casa di mio padre, poiché il tuo servo non sapeva di questa faccenda cosa alcuna, né piccola né grande".

16 Ma il re disse: "Devi morire, Achimèlec, tu e tutta la casa di tuo padre".

17 Il re disse ai corrieri che stavano attorno a lui: "Scagliatevi contro i sacerdoti del Signore e metteteli a morte, perché hanno prestato mano a Davide e non mi hanno avvertito, pur sapendo che egli fuggiva".

Ma i ministri del re non vollero stendere le mani per colpire i sacerdoti del Signore.

18 Allora il re disse a Doeg: "Scàgliati tu contro i sacerdoti e colpiscili". Doeg l'Edomita si scagliò lui contro i sacerdoti e li colpì, e uccise in quel giorno ottantacinque uomini che portavano l'efod di lino. 19 Passò a fil di spada Nob, la città dei sacerdoti: uomini e donne, fanciulli e lattanti; anche buoi, asini e pecore passò a fil di spada.

20 Si salvò un figlio di Achimèlec, figlio di Achitùb, che si chiamava Ebiatàr, il quale fuggì presso Davide. 21 Ebiatàr narrò a Davide che Saul aveva trucidato i sacerdoti del Signore. 22 Davide rispose a Ebiatàr: "Quel giorno sapevo, data la presenza di Doeg l'Edomita, che avrebbe riferito tutto a Saul. Io mi sono scagliato contro tutte le vite della casa di tuo padre. 23 Rimani con me e non temere: chiunque vorrà la tua vita, vorrà la mia, perché tu presso di me sarai come un bene da custodire".

David salva Keila

23Riferirono a Davide: "Ecco, i Filistei stanno attaccando Keila e saccheggiano le aie". 2 Davide consultò il Signore chiedendo: "Devo andare? Riuscirò a sconfiggere questi Filistei?".

Rispose il Signore: "Va', perché sconfiggerai i Filistei e salverai Keila".

3 Ma gli uomini di Davide gli dissero: "Ecco, noi abbiamo già da temere qui in Giuda, tanto più se andremo a Keila contro le schiere dei Filistei".

4 Davide consultò di nuovo il Signore e il Signore gli rispose: "Muoviti e scendi a Keila, perché io metterò i Filistei nelle tue mani". 5 Davide con i suoi uomini scese a Keila, combatté con i Filistei, portò via il loro bestiame e inflisse loro una grande sconfitta. Così Davide salvò gli abitanti di Keila. 6 Poiché Ebiatàr, figlio di Achimèlec, si era rifugiato presso Davide, anche l'efod nelle sue mani era sceso a Keila.

Saul insegue Davide

7 Fu riferito a Saul che Davide era giunto a Keila e Saul disse: "Dio l'ha gettato nelle mie mani, poiché si è rinchiuso da sé venendo in una città con porte e sbarre". 8 Saul chiamò tutto il popolo alle armi per scendere a Keila e assediare Davide e i suoi uomini.

9 Quando Davide seppe che Saul veniva contro di lui macchinando il male, disse al sacerdote Ebiatàr: "Porta qui l'efod". 10 Davide disse: "Signore, Dio d'Israele, il tuo servo ha sentito dire che Saul cerca di venire a Keila per distruggere la città per causa mia. 11 Mi metteranno nelle sue mani i signori di Keila? Scenderà Saul, come ha saputo il tuo servo? Signore, Dio d'Israele, fallo sapere al tuo servo".

Il Signore rispose: "Scenderà".

12 Davide disse: "I signori di Keila mi consegneranno nelle mani di Saul con i miei uomini?".

Il Signore rispose: "Ti consegneranno".

13 Davide si alzò e uscì da Keila con i suoi uomini, circa seicento, vagando senza mèta. Fu riferito a Saul che Davide si era messo in salvo fuggendo da Keila, ed egli rinunciò all'azione.

14 Davide andò a dimorare nel deserto in luoghi impervi, in zona montuosa, nel deserto di Zif, e Saul lo cercava continuamente; ma Dio non lo mise mai nelle sue mani.

15 Davide vide che Saul era uscito per attentare alla sua vita. Davide stava nel deserto di Zif, a Corsa. 16 Allora Giònata, figlio di Saul, si alzò e andò da Davide a Corsa e ne rinvigorì il coraggio in nome di Dio. 17 Gli disse: "Non temere: la mano di Saul, mio padre, non potrà raggiungerti e tu regnerai su Israele mentre io sarò a te secondo. Anche Saul, mio padre, lo sa bene". 18 Essi strinsero un patto davanti al Signore. Davide rimase a Corsa e Giònata tornò a casa.

19 Ma alcuni di Zif vennero a Gàbaa da Saul per dirgli: "Non sai che Davide è nascosto presso di noi, nei luoghi impervi di Corsa sulla collina di Achilà, a meridione della steppa? 20 Ora, dato che il tuo animo desidera scendere, o re, scendi. A noi metterlo nelle mani del re!".

21 Rispose Saul: "Benedetti voi dal Signore, perché avete avuto compassione di me. 22 Andate dunque, accertatevi ancora, e cercate di conoscere il luogo dove muove i suoi passi e chi lo ha visto là, perché mi hanno detto che egli è molto astuto. 23 Cercate di conoscere tutti i nascondigli nei quali si rifugia, e tornate a me con la conferma. Allora verrò con voi e, se sarà nella zona, lo ricercherò in tutti i villaggi di Giuda".

24 Si alzarono e tornarono a Zif precedendo Saul. Davide e i suoi uomini erano nel deserto di Maon, nell'Araba a meridione della steppa. 25 Saul andò con i suoi uomini per cercarlo. Ma la cosa fu riferita a Davide, il quale scese presso la rupe, rimanendo nel deserto di Maon. Lo seppe Saul e inseguì Davide nel deserto di Maon.

26 Saul procedeva sul fianco del monte da una parte e Davide e i suoi uomini sul fianco del monte dall'altra parte. Davide correva via precipitosamente per sfuggire a Saul, e Saul e i suoi uomini accerchiavano Davide e i suoi uomini per catturarli. 27 Ma arrivò un messaggero a dire a Saul: "Vieni via in fretta, perché i Filistei hanno fatto incursione nella regione". 28 Allora Saul cessò di inseguire Davide e andò contro i Filistei. Per questo chiamarono quel luogo Rupe della Divisione.

Commento

Rafforzarsi a vicenda

Davide affronta un periodo di intenso conflitto.

L'esempio di Saul ci dimostra la pericolosità della gelosia e di come essa, se non contrastata, tenda a crescere sempre più. Spinge Saul a compiere atti sempre più diabolici e a sangue freddo. Non si preoccupa di distruggere una città piena di sacerdoti (22,19).

Per contenere gli attacchi, Davide è costretto ad attingere ad ogni risorsa. Mangia i pani sacri dell'offerta (21,1-9), finisce per fare il folle (v.14) e raduna un gruppo assortito di "quanti erano nei guai, quelli che avevano debiti e tutti gli scontenti" (22,2 MSG). Ma anche qui, sebbene sotto attacco, vediamo emergere le qualità di Davide.

  1. Lealtà
    Davide è famoso per la lealtà (v.14) ed è molto rispettato. Davide e Gionata sono assolutamente leali l'uno con l'altro: "Gionata, figlio di Saul, si alzò e andò da Davide a Corsa e ne rinvigorì il coraggio in nome di Dio" (23,16).

    Considerando che avrebbe potuto vedere se stesso come erede al trono, la lealtà di Gionata verso Davide è straordinaria: "Tu regnerai su Israele mentre io sarò a te secondo" (v.17). I due sono assolutamente leali tra loro: "Essi strinsero un patto davanti al Signore" (v.18).

    Nei tempi di conflitto, non c'è niente che aiuti di più della lealtà dei nostri amici e della famiglia. La loro vicinanza ci aiuta nei momenti difficili. E se sono loro ad essere sotto attacco, la nostra lealtà e incoraggiamento vengono loro in aiuto per trovare forza in Dio.

  2. Preghiera
    Quando i problemi si affacciano nella tua vita, qual è il tuo primo porto sicuro? Joyce Meyer ha detto: nei momenti di difficoltà "corri al telefono" o "corri al trono"? In questo periodo della sua vita, Davide impara l'importanza di rivolgersi a Dio prima di prendere decisioni. Sotto attacco, ancora e ancora, "Davide consultò il Signore" (vv.2.4 MSG). Gli attacchi si trasformano in opportunità per avvicinarsi di più a Dio.

    Una delle tragedie di questo racconto è che invece di combattere il vero nemico (v.27), il popolo di Dio combatte al suo interno, come i due springbok. Questo errore dà ai Filistei l'opportunità di attaccare. Ancora oggi la Chiesa corre questo pericolo.

    La bella notizia è che Dio può prendere ciò che Satana usa per il male e la divisione e trasformarlo in qualcosa di buono. Dio usa l'attacco dei Filistei per soccorrere Davide: "Allora Saul cessò di inseguire Davide e andò contro i Filistei" (v.28). Sarebbe meraviglioso se la Chiesa interrompesse le sue lotte interne e fronteggiasse in unità i veri nemici che cercano di distruggere il mondo, come l'ingiustizia, il traffico degli esseri umani, le malattie e la povertà.

Preghiera

Padre, aiutaci ad essere leali gli uni agli altri, a fermare le lotte interne alla Chiesa e ad unirci per affrontare i veri attacchi che vengono dall'esterno.

La moglie di Nicky dice

Proverbi 13,12

"Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita".

La delusione può davvero farti ammalare. Se la ignori, marcisce; altrimenti ti divora. L'unica risposta che mi viene è consegnarla a Dio, lasciando andare e confidando nella sovranità di Dio: non è sempre facile.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Joyce Meyer, New Day, New You (Faithwords, 2007), p.365

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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