Come migliorare il nostro gioco
Introduzione
Nel centro sportivo che frequento, si allenano giocatori di squash molto bravi, alcuni tra i più bravi del mondo. Una volta ebbi l'occasione di assistere da vicino ad un allenamento tra giocatori di altissimo livello. A giocare era il numero 11 del mondo, figlio di uno dei membri del nostro gruppo, e il numero 2.
Eravamo tutti lì a guardare meravigliati. Non avevamo mai visto nulla di simile. In effetti, se quello era squash, quello che giocavamo noi era di sicuro qualcos'altro!
Quell'esperienza rivoluzionò completamente il nostro modo di giocare. Nel guardarli giocare, ci rendemmo conto che era possibile restituire praticamente ogni colpo, indipendentemente dalla bravura dell'avversario. Ci accorgemmo quanto fosse cruciale tornare al centro del campo dopo ogni tiro e colpire la palla in profondità. E fu interessante vedere che c'erano colpi che loro stessi evitavano di giocare.
Quando poi toccò a noi scendere in campo, fu incredibile vedere il cambiamento nel nostro gioco. Ispirati dal loro esempio, giocammo molto meglio del solito.
Durante la mia vita cristiana, ho vissuto situazioni simili più e più volte. Ad esempio, nel lavorare con Sandy Millar per diciannove anni, osservando la sua vita e ascoltandolo predicare, ho trovato in lui esempio ed ispirazione. Anche se raggiungere il livello di coloro che sono esempi per noi potrebbe non essere sempre possibile, la cosa più importante è esserne ispirati ed alzare il proprio livello.
Essere cristiani significa credere in Gesù, riporre la propria fede in lui, conoscerlo e vivere "in Cristo". Significa anche seguire il suo esempio.
Non c'è esempio più grande nella storia dell'esempio di Cristo. Paolo scrive: "Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo" (1 Corinzi 11,1).
Proverbi 20,5-14
5 Acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
6 Molti proclamano la propria bontà,
ma una persona fidata chi la trova?
7 Chi cammina nella sua integrità è giusto;
beati i figli che lascia dietro di sé!
8 Il re che siede in tribunale
con il suo sguardo dissipa ogni male.
9 Chi può dire: "Ho la coscienza pulita,
sono puro dal mio peccato?".
10 Doppio peso e doppia misura sono due cose
che il Signore aborrisce.
11 Già con le sue azioni il fanciullo rivela
se è puro e retto il suo comportamento.
12 L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro li ha fatti il Signore.
13 Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
14 "Robaccia, robaccia" dice chi compra,
ma quando se ne va, allora se ne vanta.
Commento
L'esempio delle nostre vite
Il nostro modo di vivere influenza la vita degli altri. Noi guardiamo gli altri e gli altri guardano noi. Che ci piaccia o no, questo è esattamente ciò che di solito succede.
Un esempio di tutto questo si ha nel rapporto genitori-figli. Molte delle cose del mio carattere, ad esempio, sono simili a quelle di mio padre. Con il loro esempio, i genitori trasmettono ai loro figli insegnamenti e valori: "Chi cammina nella sua integrità è giusto; beati i figli che lascia dietro di sé!" (v.7)
I genitori che conducono una vita integra portano grandi benedizioni ai loro figli. Billy Graham ha detto: "L'integrità è il collante che tiene insieme il nostro modo di vivere. Dovremmo tutti impegnarci costantemente a mantenere intatta la nostra integrità. Quando si perde la ricchezza, non si perde nulla; quando si perde la salute, si perde qualcosa; ma quando si perde il carattere, si perde tutto".
Per essere un buon esempio per gli altri, non è necessario essere perfetti. A parte Gesù, nessuno può affermare "Ho la coscienza pulita, sono puro dal mio peccato" (v.9). Tuttavia ognuno può cercare di vivere una vita che sia di buon esempio.
I genitori ad esempio devono dimostrarsi amore e fedeltà reciproci, trattandosi con pazienza e rispetto, risolvendo i propri conflitti con grazia, sostenendosi a vicenda nelle difficoltà e standosene alla larga dal pericolo di relazioni inappropriate con altre persone. "Molti proclamano la propria bontà, ma una persona fidata chi la trova?" (v.6)
Un’altra occasione in cui si può essere d'esempio è ascoltando ciò che gli altri dicono e attingendo dai loro pensieri: "Acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere" (v.5).
Penso spesso a questo versetto in riferimento ai piccoli gruppi ad Alpha. Ad Alpha, il leader di gruppo incoraggia la condivisione delle persone. Come un buon intervistatore, cerca di far emergere in superficie le "acque profonde" presenti nel cuore dei partecipanti.
È un compito estremamente importante, sia ad Alpha sia in famiglia o con i propri amici e conoscenti. In ogni essere umano ci sono grandi profondità. L'abilità di un leader consiste nel fare emergere queste profondità.
Preghiera
Signore, ti prego di aiutarci a vivere una vita che sia di buon esempio per gli altri. Aiutaci a dimostrare purezza, fedeltà e dedizione.
1 Corinzi 10,14-11,1
Banchetti sacri e mensa eucaristica
14 Perciò, miei cari, state lontani dall'idolatria. 15 Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: 16 il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? 17 Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane.
18 Guardate l'Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l'altare? 19 Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? 20 No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; 21 non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. 22 O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?
La libertà del credente
23 "Tutto è lecito!". Sì, ma non tutto giova. "Tutto è lecito!". Sì, ma non tutto edifica. 24 Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri.
25 Tutto ciò che è in vendita sul mercato mangiatelo pure, senza indagare per motivo di coscienza, 26 perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene.
27 Se un non credente vi invita e volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti, senza fare questioni per motivo di coscienza. 28 Ma se qualcuno vi dicesse: "È carne immolata in sacrificio", non mangiatela, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza; 29 della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro. Per quale motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe essere sottoposta al giudizio della coscienza altrui? 30 Se io partecipo alla mensa rendendo grazie, perché dovrei essere rimproverato per ciò di cui rendo grazie?
31 Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. 32 Non siate motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; 33 così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza. 11Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo.
Commento
L'esempio di Paolo
L'esperto di leadership John Maxwell ha detto: "La gente fa quello che vede. Più le persone sentono e vedono i propri leader vivere con coerenza ciò che dicono e fanno, maggiore è la coerenza e la fedeltà che dimostrano nei loro confronti. Comprendono ciò che ascoltano. Credono ciò che vedono!"
In modo piuttosto audace, Paolo scrive: "Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo" (11,1). La prima metà di questo messaggio dipende dalla seconda. Seguire l'esempio di Paolo va bene nella misura in cui seguiamo Cristo. Paolo è audace perché dice e crede di farlo. Dice di essere un esempio da seguire.
Questo versetto è posto al termine di una sezione in cui ha esortato i Corinzi a rimanere "lontani dall'idolatria" (10,14). Nel partecipare con il servizio della comunione al corpo e sangue di Cristo, devono mantenersi puri (v.16). Questo è il centro della nostra unità: "Tutti infatti partecipiamo all'unico pane" (v.17).
Dice: "Il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all'unico pane" (vv.16-17). Cristo non si frammenta né si divide in noi. Al contrario, noi diventiamo uno in lui. Cristo non si riduce a ciò che siamo noi. Al contrario ci eleva a ciò che è lui.
Sebbene siamo liberi e "tutto è lecito" (v.23), dovremmo porre molta attenzione a ciò che diciamo e facciamo perché "non tutto edifica" (v.23c). Dice: "Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri" (v.24).
In Cristo, godiamo di una libertà enorme, ma questa libertà deve essere usata a beneficio degli altri e per la gloria di Dio: "Dunque, sia che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio" (v.31).
Tutto quello che facciamo deve essere "per la gloria di Dio". L'intero scopo della nostra vita dovrebbe essere utilizzare la nostra libertà per cercare la gloria di Dio e il bene degli altri.
È proprio così che l'apostolo Paolo vive la sua vita, pur cercando di accontentare tutti. Dice: "Così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare il mio interesse ma quello di molti, perché giungano alla salvezza" (v.33). E aggiunge: "Diventate miei imitatori, come io lo sono di Cristo" (11,1).
Preghiera
Signore, grazie per l'esempio di Gesù. Aiutaci a seguirne le orme come Paolo, in qualunque cosa facciamo, compiendo tutto per la gloria di Dio.
2 Cronache 5,2-7,10
Trasporto dell'arca e dedicazione del tempio
2 Salomone allora convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per far salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion. 3 Si radunarono presso il re tutti gli Israeliti nel settimo mese, durante la festa.
4 Quando furono giunti tutti gli anziani d'Israele, i leviti sollevarono l'arca 5 e fecero salire l'arca, con la tenda del convegno e con tutti gli oggetti sacri che erano nella tenda; li facevano salire i sacerdoti leviti. 6 Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.
7 I sacerdoti introdussero l'arca dell'alleanza del Signore al suo posto nel sacrario del tempio, nel Santo dei Santi, sotto le ali dei cherubini. 8 Difatti i cherubini stendevano le ali sul luogo dell'arca; i cherubini, cioè, coprivano l'arca e le sue stanghe dall'alto. 9 Le stanghe sporgevano e le punte delle stanghe si vedevano dall'arca di fronte al sacrario, ma non si vedevano di fuori. Vi è rimasta fino ad oggi. 10 Nell'arca non c'era nulla se non le due tavole, che vi aveva posto Mosè sull'Oreb, dove il Signore concluse l'alleanza con gli Israeliti quando uscirono dall'Egitto.
11 Appena i sacerdoti furono usciti dal santuario - tutti i sacerdoti presenti infatti si erano santificati senza badare alle classi - 12 mentre tutti i leviti cantori, cioè Asaf, Eman, Iedutùn e i loro figli e fratelli, vestiti di bisso, con cimbali, arpe e cetre stavano in piedi a oriente dell'altare e mentre presso di loro centoventi sacerdoti suonavano le trombe, 13 avvenne che, quando i suonatori e i cantori fecero udire all'unisono la voce per lodare e celebrare il Signore e il suono delle trombe, dei cimbali e degli altri strumenti si levò per lodare il Signore
perché è buono,
perché il suo amore è per sempre,
allora il tempio, il tempio del Signore, si riempì di una nube, 14 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio di Dio.
6Allora Salomone disse: "Il Signore ha deciso di abitare nella nube oscura. 2 Ti ho costruito una casa eccelsa, un luogo per la tua dimora in eterno".
3 Il re si voltò e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, mentre tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi, 4 e disse:
"Benedetto il Signore, Dio d'Israele, che ha adempiuto con le sue mani quanto con la bocca ha detto a Davide, mio padre: 5 "Da quando feci uscire il mio popolo dalla terra d'Egitto, io non ho scelto una città fra tutte le tribù d'Israele per costruire una casa, perché vi dimorasse il mio nome, e non ho scelto nessuno perché fosse condottiero del mio popolo Israele; 6 ma ho scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e ho scelto Davide perché governi il mio popolo Israele".
7 Davide, mio padre, aveva deciso di costruire una casa al nome del Signore, Dio d'Israele, 8 ma il Signore disse a Davide, mio padre: "Poiché hai deciso di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene a deciderlo; 9 solo che non costruirai tu la casa, ma tuo figlio, che uscirà dai tuoi fianchi, lui costruirà una casa al mio nome".
10 Il Signore ha attuato la parola che aveva pronunciato: sono succeduto infatti a Davide, mio padre, e siedo sul trono d'Israele, come aveva preannunciato il Signore, e ho costruito la casa al nome del Signore, Dio d'Israele. 11 Vi ho collocato l'arca, dove c'è l'alleanza che il Signore aveva concluso con gli Israeliti".
Preghiera al Signore
12 Egli si pose poi davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea d'Israele, e stese le mani. 13 Salomone, infatti, aveva eretto una tribuna di bronzo e l'aveva collocata in mezzo al grande cortile; era lunga cinque cubiti, larga cinque e alta tre. Egli vi salì e si inginocchiò di fronte a tutta l'assemblea d'Israele. Stese le mani verso il cielo 14 e disse:
"Signore, Dio d'Israele, non c'è un Dio come te in cielo e sulla terra. Tu mantieni l'alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 15 Tu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l'hai adempiuto con la tua mano, come appare oggi.
16 Ora, Signore, Dio d'Israele, mantieni nei riguardi del tuo servo Davide, mio padre, quanto gli hai promesso, dicendo: "Non ti mancherà mai un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono d'Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta camminando secondo la mia legge, come hai camminato tu davanti a me". 17 Ora, Signore, Dio d'Israele, si adempia la tua parola, che hai rivolto al tuo servo Davide!
18 Ma è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito! 19 Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo innalza davanti a te! 20 Siano aperti i tuoi occhi giorno e notte verso questa casa, verso il luogo dove hai promesso di porre il tuo nome, per ascoltare la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo. 21 Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele, quando pregheranno in questo luogo. Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal cielo; ascolta e perdona!
22 Se uno pecca contro il suo prossimo e, perché gli è imposto un giuramento imprecatorio, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, 23 tu ascoltalo dal cielo, intervieni e fa' giustizia con i tuoi servi; condanna il malvagio, facendogli ricadere sul capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente, rendendogli quanto merita la sua giustizia.
24 Quando il tuo popolo Israele sarà sconfitto di fronte al nemico perché ha peccato contro di te, ma si converte e loda il tuo nome, prega e supplica davanti a te in questo tempio, 25 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato del tuo popolo Israele e fallo tornare sul suolo che hai dato a loro e ai loro padri.
26 Quando si chiuderà il cielo e non ci sarà pioggia perché hanno peccato contro di te, ma ti pregano in questo luogo, lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perché tu li hai umiliati, 27 tu ascolta nel cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, ai quali indicherai la strada buona su cui camminare, e concedi la pioggia alla terra che hai dato in eredità al tuo popolo.
28 Quando nella terra ci sarà fame o peste, carbonchio o ruggine, invasione di locuste o di bruchi, quando il suo nemico lo assedierà nel territorio delle sue città o quando vi sarà piaga o infermità d'ogni genere, 29 ogni preghiera e ogni supplica di un solo individuo o di tutto il tuo popolo Israele, di chiunque abbia patito piaga e dolore e stenda le mani verso questo tempio, 30 tu ascoltala dal cielo, luogo della tua dimora, perdona e da' a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il suo cuore, poiché solo tu conosci il cuore degli uomini, 31 perché ti temano e camminino nelle tue vie tutti i giorni della loro vita sul suolo che hai dato ai nostri padri.
32 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se viene da una terra lontana a causa del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, se egli viene a pregare in questo tempio, 33 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, e fa' tutto quello per cui ti avrà invocato lo straniero, perché tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome, ti temano come il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome è stato invocato su questo tempio che io ho costruito.
34 Quando il tuo popolo uscirà in guerra contro i suoi nemici, seguendo la via sulla quale l'avrai mandato, e ti pregheranno rivolti verso questa città che tu hai scelto e verso il tempio che ho costruito al tuo nome, 35 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia.
36 Quando peccheranno contro di te, poiché non c'è nessuno che non pecchi, e tu, adirato contro di loro, li consegnerai a un nemico e i loro conquistatori li deporteranno in una terra lontana o vicina, 37 se nella terra in cui saranno deportati, rientrando in se stessi, torneranno a te, supplicandoti nella terra della loro prigionia, dicendo: "Abbiamo peccato, siamo colpevoli, siamo stati malvagi", 38 se torneranno a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nella terra della loro prigionia dove li avranno deportati, e supplicheranno rivolti verso la loro terra che tu hai dato ai loro padri, verso la città che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, 39 tu ascolta dal cielo, luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica e rendi loro giustizia. Perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te.
40 Ora, mio Dio, i tuoi occhi siano aperti e le tue orecchie attente alla preghiera innalzata in questo luogo.
41 Ora sorgi, Signore Dio, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti, Signore Dio, si rivestano di salvezza e i tuoi fedeli gioiscano nella prosperità. 42 Signore Dio, non respingere il volto del tuo consacrato; ricòrdati i favori fatti a Davide, tuo servo".
Dedicazione del tempio
7Appena Salomone ebbe finito di pregare, cadde dal cielo il fuoco, che consumò l'olocausto e le altre vittime, mentre la gloria del Signore riempiva il tempio. 2 I sacerdoti non potevano entrare nel tempio del Signore, perché la gloria del Signore lo riempiva. 3 Tutti gli Israeliti, quando videro scendere il fuoco e la gloria del Signore sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento, adorarono e celebrarono il Signore
perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
4 Il re e tutto il popolo offrirono un sacrificio davanti al Signore. 5 Il re Salomone offrì in sacrificio ventiduemila giovenchi e centoventimila pecore; così il re e tutto il popolo dedicarono il tempio di Dio. 6 I sacerdoti attendevano al servizio e così pure i leviti, con tutti gli strumenti musicali che il re Davide aveva fatto per celebrare il Signore, perché il suo amore è per sempre, quando salmodiava per mezzo loro. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte ai leviti, mentre tutti gli Israeliti stavano in piedi.
7 Salomone consacrò il centro del cortile che era di fronte al tempio del Signore; infatti lì offrì gli olocausti e il grasso dei sacrifici di comunione, perché l'altare di bronzo, eretto da Salomone, non poteva contenere l'olocausto, l'offerta e i grassi.
8 In quel tempo Salomone celebrò la festa per sette giorni: tutto Israele, dall'ingresso di Camat al torrente di Egitto, un'assemblea grandissima, era con lui. 9 Nel giorno ottavo ci fu una riunione solenne, essendo durata la dedicazione dell'altare sette giorni e sette giorni anche la festa. 10 Il ventitré del settimo mese Salomone congedò il popolo, perché tornasse alle sue tende contento e con la gioia nel cuore per il bene concesso dal Signore a Davide, a Salomone e a Israele, suo popolo.
Commento
Come puntare più in alto
Tutti siamo chiamati ad essere buoni esempi. Tuttavia, alcuni hanno delle responsabilità speciali. Il popolo di Dio è chiamato ad essere esempio per il mondo. Ha ricevuto benedizioni speciali da Dio ed è chiamato ad essere buon esempio per le altre nazioni. Grazie alla sua buona reputazione, altri popoli seguono il suo esempio e, di conseguenza, conoscono il Signore (6,32-33, MSG).
Gerusalemme, in particolare, viene scelta come esempio per il suo "nome" (v.6). Dio sceglie anche Davide e Salomone come esempio per governare il suo popolo d'Israele (vv.6-7.10).
Diversi altri leader vengono scelti per dare l'esempio. I leviti, ad esempio, svolgono un ruolo come guida nel culto del tempio (5,2 e successivi). Anche i trombettieri ed i cantori hanno un ruolo di guida (6,13).
Salomone offre il suo esempio nel culto e nella preghiera: "Egli vi salì e si inginocchiò di fronte a tutta l'assemblea d'Israele. Stese le mani verso il cielo" (v.13, MSG).
Parla della grandezza di Dio, lo loda e gli rende grazie. Sa bene che Israele avrebbe spesso fallito in questo ruolo. Per questo prega più volte affinché Dio perdoni il suo popolo ogni volta che ritornerà a lui (vv.21.25.27.30.39).
Dopo la preghiera di Salomone, il Signore riempie il tempio con la sua gloria. È scritto: "Tutti gli Israeliti, quando videro scendere il fuoco e la gloria del Signore sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento, adorarono e celebrarono il Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre" (7,3, MSG).
Oggi, con la nuova alleanza, siamo il tempio di Dio (1 Corinzi 6,19). Joyce Meyer ha detto: "Dio vuole mostrare la sua gloria in e attraverso di noi in modo potente, come nel tempio il giorno di Salomone. Quando la gloria di Dio si manifesterà nella tua vita, altri ti guarderanno e diranno: 'Wow, che grande è il tuo Dio, il Dio che servi'. La potenza della sua bontà verso di te sarà chiaramente visibile a tutti".
Preghiera
Signore, grazie perché vuoi mostrare la tua gloria in noi e attraverso di noi. Riempici oggi con il tuo Spirito Santo e concedici di seguire l'esempio di Gesù e di essere esempio per gli altri.
La moglie di Nicky dice
Proverbi 20,13
"Non amare il sonno per non diventare povero". Oh no! A me piace moltissimo dormire!
App
Scarica l'app La Bibbia in un anno per dispositivi iOS o Android e leggi ogni giorno.
Iscriviti ora per ricevere la Bibbia in un anno nella tua casella di posta ogni mattina. Riceverai un'email al giorno.
Book
The Bible with Nicky and Pippa Gumbel Commentary è disponibile come libro.
Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.
Billy Graham, quoted from: John C Maxwell, Developing the Leader Within You (Thomas Nelson Publishing, 2012) p.45.
John C Maxwell, Developing the Leader Within You (Thomas Nelson Publishing, 2012) p 38.
Joyce Meyer, The Everyday Life Bible (Faithwords, 2018), p.663.
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.
Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation
NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson
NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation
Tutti i diritti riservati.