Giorno 242

Quando lo Spirito Santo viene

Sapienziali Salmi 104,1-18
Nuovo Testamento 2 Corinzi 2,12-3,6
Antico Testamento 2 Cronache 33,21-35,19

Introduzione

Ricordo molto bene la prima volta che ho pregato la preghiera: "Vieni Spirito Santo". Eravamo ad un weekend Alpha. Sapevo bene che ogni volta che coloro che avevano guidato i weekend Alpha prima di me e lo avevano invocato, lo Spirito Santo era "venuto". Tuttavia, non pensavo che potesse succedere anche in risposta alle mie preghiere. Così, mentre pregavo "Vieni Spirito Santo", ho chiuso gli occhi. Non volevo vedere lo Spirito Santo "non venire"!

Ma poi, quando ho aperto gli occhi, ho visto davanti a me uno spettacolo meraviglioso. Lo Spirito Santo era venuto in modo potente: le persone erano state riempite di Spirito Santo. Le vite di quelle persone sembravano trasformate. Avevo fatto esperienza del ministero dello Spirito Santo. Ecco perché a un certo punto di quasi tutte le nostre funzioni ci fermiamo e preghiamo la preghiera: "Vieni Spirito Santo". Cerchiamo sempre di lasciare un po' di tempo perché lo Spirito Santo svolga questo ministero.

Spesso, alla parola "ministero" associamo la parola leadership, sia che si tratti di ministri del governo che di ministri della Chiesa. In realtà, la parola significa "servire". I politici sono chiamati a servire i loro paesi. I pastori sono chiamati a servire la Chiesa. I medici, che somministrano cure ai loro pazienti, sono chiamati a servire i malati e i moribondi.

Lo Spirito Santo è al nostro servizio. Egli porta un'autorità più grande di qualsiasi politico, un conforto più profondo di qualsiasi pastore e una guarigione più completa di qualsiasi medico. Attraverso lo Spirito Santo, Dio ci assiste nella parte più profonda della nostra vita.

L'apostolo Paolo parla di "ministero dello Spirito" (2 Corinzi 3,8). John Wimber ha definito questo tipo di ministero come: "Rispondere ai bisogni dell'altro con le risorse di Dio". Questo tipo di ministero è ora disponibile a me e a te.

Sapienziali

Salmi 104,1-18

Salmo 104

1 Benedici il Signore, anima mia!

Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
  Sei rivestito di maestà e di splendore,

2 avvolto di luce come di un manto,
  tu che distendi i cieli come una tenda,
3 costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
  cammini sulle ali del vento,
4 fai dei venti i tuoi messaggeri
  e dei fulmini i tuoi ministri.

5 Egli fondò la terra sulle sue basi:
  non potrà mai vacillare.
6 Tu l'hai coperta con l'oceano come una veste;
  al di sopra dei monti stavano le acque.
7 Al tuo rimprovero esse fuggirono,
  al fragore del tuo tuono si ritrassero atterrite.
8 Salirono sui monti,
  discesero nelle valli,
  verso il luogo che avevi loro assegnato;
9 hai fissato loro un confine da non oltrepassare,
  perché non tornino a coprire la terra.

10 Tu mandi nelle valli acque sorgive
  perché scorrano tra i monti,
11 dissetino tutte le bestie dei campi
  e gli asini selvatici estinguano la loro sete.
12 In alto abitano gli uccelli del cielo
  e cantano tra le fronde.
13 Dalle tue dimore tu irrighi i monti,
  e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.
14 Tu fai crescere l'erba per il bestiame
  e le piante che l'uomo coltiva
  per trarre cibo dalla terra,
15 vino che allieta il cuore dell'uomo,
  olio che fa brillare il suo volto
  e pane che sostiene il suo cuore.
16 Sono sazi gli alberi del Signore,
  i cedri del Libano da lui piantati.
17 Là gli uccelli fanno il loro nido
  e sui cipressi la cicogna ha la sua casa;
18 le alte montagne per le capre selvatiche,
  le rocce rifugio per gli iràci.

Commento

Ministero del "vento" e del "fuoco"

Questo salmo è meraviglioso. Loda Dio per la sua intera creazione. Tutto ciò che Dio ha creato è buono. Amo il fatto che assieme all'"olio che fa brillare il suo volto" e al "pane che sostiene il suo cuore", Dio abbia fatto anche il "vino che allieta il cuore dell'uomo" (v.15).

Naturalmente, come per ogni dono di Dio, del vino se ne può abusare. La Bibbia mette spesso in guardia dall'ubriachezza. Tuttavia, il vino, come l'olio e il pane, è dato da Dio per il nostro piacere e per rallegrare il cuore degli esseri umani.

Il salmista dice: "Fai dei venti i tuoi messaggeri e dei fulmini i tuoi ministri" (v.4). La parola "ministri" ha il significato di "servi" (vedi anche RSV, ESV, KJV).

Questo passo è un affascinante sfondo veterotestamentario del racconto del giorno di Pentecoste. "Venne all'improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso" e "apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro" (Atti 2,2-4).

Il "vento" e le "lingue come di fuoco" sono i ministri di Dio. Simboleggiano la potenza, la passione e la purezza di Dio. Quando preghiamo la preghiera "Vieni Spirito Santo", dovremmo aspettarci che Dio mandi il vento e il fuoco dello Spirito Santo e che il ministero dello Spirito Santo sia potente e cambi la vita delle persone.

Preghiera

Signore, grazie per la trasformazione che operi nella vita delle persone che sperimentano il potere, la passione e la purezza di Dio. Vieni Spirito Santo e riempi il nostro cuore oggi.

Nuovo Testamento

2 Corinzi 2,12-3,6

Inquietudine di Paolo

12 Giunto a Tròade per annunciare il vangelo di Cristo, sebbene nel Signore mi fossero aperte le porte, 13 non ebbi pace nel mio spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; perciò, congedatomi da loro, partii per la Macedonia.

14 Siano rese grazie a Dio, il quale sempre ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde ovunque per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza! 15 Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo per quelli che si salvano e per quelli che si perdono; 16 per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita. E chi è mai all'altezza di questi compiti? 17 Noi non siamo infatti come quei molti che fanno mercato della parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.

3 Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? 2 La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. 3 È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani.

4 Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5 Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6 il quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.

Commento

Un ministero che dà vita

Come possiamo portare vita agli altri? In questo passo, Paolo si descrive come ministro di "una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita" (3,6).

  1. Attraverso di noi, le persone sentono il dolce profumo di Cristo

    Il ministero "diffonde ovunque per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza" (2,14b, MSG). Paolo descrive il suo ministero come un "partecipare al suo trionfo" (v.14a, MSG). Quando un re o un generale ottenevano una vittoria importante, tutta la città si riuniva per dar loro il benvenuto a casa. Portavano con sé i prigionieri che avevano preso. Il tutto poteva essere accompagnato dal "dolce profumo dell'incenso".

    Per alcuni, i prigionieri, era "odore di morte" (v.16a), per altri, i vincitori, era "odore di vita" (v.16b). Paolo scrive: "Diffonde ovunque per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza! Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo per quelli che si salvano e per quelli che si perdono" (vv.14-15, MSG).

  2. Attraverso di noi, le persone leggono di Gesù

    L'unica Bibbia che alcune persone attorno a noi avranno la possibilità di leggere nella loro vita è la nostra vita. Ai Corinzi, Paolo dice: "La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani" (3,2-3, MSG).

    Non tutti possono o vogliono leggere i libri, ma tutti quelli che incontriamo possono e desiderano leggere la nostra vita.

  3. Attraverso di noi, le persone vengono a sapere della relazione con Gesù

    Nessuno di noi dovrebbe mai dire: "Sono inutile", "Non posso fare nulla". Attraverso il ministero dello Spirito Santo, siamo tutti in grado di portare la buona notizia di Gesù agli altri. Questo dovrebbe donarci grande fiducia, non in noi stessi ma in Dio.

\t "Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio" (vv.4-5).

\t Lo Spirito Santo non ci dà solo un nuovo inizio di vita, ma anche una nuova vita da cui partire. L'antica alleanza, stipulata da Dio attraverso Mosè, non ha il potere di rendere il popolo totalmente come Dio desidera che sia.

\t E poiché il popolo non può osservare completamente la Legge scritta su tavole di pietra, essa, alla fine, conduce alla morte: "Perché la lettera uccide" (v.6). Il ministero dello Spirito Santo, invece, che è scritto nel cuore, è un ministero che "dà vita" (v.6).

\t Lo Spirito Santo porta un cambiamento nella natura umana. Per questo non dovremmo mai dire: "Non posso cambiare". Perché con lo Spirito Santo tutto può cambiare.

\t La differenza è grande: da un lato una religione di regole e di norme, che alla fine nessuno è in grado di rispettare, da un altro una relazione con Dio attraverso Gesù, che porta la vita, e la vita in tutta la sua pienezza (Giovanni 10,10).

Preghiera

Signore, desidero ringraziarti per questo ministero nel quale vediamo sempre di più lo Spirito dare vita a persone che erano morte spiritualmente.

Antico Testamento

2 Cronache 33,21-35,19

Amon re di Giuda

21 Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni a Gerusalemme. 22 Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore, come Manasse, suo padre. Amon offrì sacrifici a tutti gli idoli eretti da Manasse, suo padre, e li servì. 23 Non si umiliò davanti al Signore, come si era umiliato Manasse, suo padre; anzi Amon aumentò le sue colpe.

24 I suoi ufficiali congiurarono contro di lui e l'uccisero nel suo palazzo. 25 Ma il popolo della terra colpì quanti avevano congiurato contro il re Amon e proclamò re, al suo posto, suo figlio Giosia.

Giosia re

34 Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni a Gerusalemme. 2 Fece ciò che è retto agli occhi del Signore, seguendo le vie di Davide, suo padre, senza deviare né a destra né a sinistra.

3 Nell'anno ottavo del suo regno, quando era ancora un ragazzo, cominciò a cercare il Dio di Davide, suo padre. Nel dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dalle alture, dai pali sacri e dalle immagini scolpite o fuse. 4 Sotto i suoi occhi furono demoliti gli altari dei Baal, infranse gli altari per l'incenso che vi erano sopra, distrusse i pali sacri e le immagini scolpite o fuse, riducendoli in polvere, che sparse sui sepolcri di coloro che avevano sacrificato a tali cose. 5 Le ossa dei sacerdoti le bruciò sui loro altari; così purificò Giuda e Gerusalemme. 6 Lo stesso fece nelle città di Manasse, di Èfraim e di Simeone fino a Nèftali, nei loro villaggi circostanti. 7 Demolì gli altari, fece a pezzi i pali sacri e gli idoli, in modo da ridurli in polvere, demolì tutti gli altari per l'incenso in tutta la terra d'Israele; poi fece ritorno a Gerusalemme.

8 Nell'anno diciottesimo del suo regno, dopo aver purificato la terra e il tempio, mandò Safan, figlio di Asalia, Maasia, governatore della città, e Iòach, figlio di Ioacàz, archivista, per restaurare il tempio del Signore, suo Dio.

9 Costoro si presentarono al sommo sacerdote Chelkia e gli consegnarono il denaro depositato nel tempio di Dio; l'avevano raccolto i leviti custodi della soglia da Manasse, da Èfraim e da tutto il resto d'Israele, da tutto Giuda, da Beniamino e dagli abitanti di Gerusalemme. 10 Lo misero in mano agli esecutori dei lavori, sovrintendenti al tempio del Signore, ed essi lo diedero agli esecutori dei lavori che lavoravano nel tempio del Signore per consolidare e riparare il tempio. 11 Lo diedero ai falegnami e ai muratori per l'acquisto di pietre da taglio e di legname per l'armatura e la travatura dei locali lasciati rovinare dai re di Giuda.

12 Quegli uomini lavoravano con onestà; erano stati loro preposti per la direzione Iacat e Abdia, leviti dei figli di Merarì, Zaccaria e Mesullàm, dei figli di Keat. Leviti esperti di strumenti musicali 13 sorvegliavano i portatori e dirigevano quanti compivano lavori di qualsiasi genere; altri leviti erano scribi, ispettori e portieri.

Il libro della Legge ritrovato nel tempio

14 Mentre si prelevava il denaro depositato nel tempio del Signore, il sacerdote Chelkia trovò il libro della legge del Signore, data per mezzo di Mosè. 15 Chelkia prese a parlare e disse allo scriba Safan: "Ho trovato nel tempio del Signore il libro della legge". Chelkia diede il libro a Safan.

16 Safan portò il libro dal re; egli inoltre lo informò dicendo: "Quanto è stato ordinato, i tuoi servitori lo eseguono. 17 Hanno versato il denaro trovato nel tempio del Signore e l'hanno consegnato in mano ai sorveglianti e agli operai". 18 Poi lo scriba Safan annunciò al re: "Il sacerdote Chelkia mi ha dato un libro". Safan ne lesse una parte davanti al re.

19 Udite le parole della legge, il re si stracciò le vesti. 20 Il re comandò a Chelkia, ad Achikàm, figlio di Safan, ad Abdon, figlio di Mica, allo scriba Safan e ad Asaià, ministro del re: 21 "Andate, consultate il Signore per me e per quanti sono rimasti in Israele e in Giuda riguardo alle parole del libro che è stato trovato; grande infatti è la collera del Signore, che si è riversata su di noi, perché i nostri padri non hanno ascoltato le parole del Signore, mettendo in pratica quanto sta scritto in questo libro".

22 Chelkia, insieme con coloro che il re aveva designato, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tokat, figlio di Casra, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme. Le parlarono in tal senso

23 ed ella rispose loro: "Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Riferite all'uomo che vi ha inviati da me: 24 Così dice il Signore: Ecco, io farò venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, tutte le maledizioni scritte nel libro letto davanti al re di Giuda, 25 perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi per provocarmi a sdegno con tutte le opere delle loro mani; la mia collera si riverserà contro questo luogo e non si spegnerà!". 26 Al re di Giuda, che vi ha inviati a consultare il Signore, riferirete questo: "Così dice il Signore, Dio d'Israele: Quanto alle parole che hai udito, 27 poiché il tuo cuore si è intenerito e ti sei umiliato davanti a Dio, all'udire le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, poiché ti sei umiliato davanti a me, ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ho ascoltato, oracolo del Signore! 28 Ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai loro riunito nel tuo sepolcro in pace e i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò venire su questo luogo e sui suoi abitanti"".

Quelli riferirono il messaggio al re.

29 Allora il re mandò a radunare tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 30 Il re salì al tempio; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i leviti e tutto il popolo, dal più grande al più piccolo. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore. 31 Il re, in piedi presso la colonna, concluse l'alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima, per mettere in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro.

32 Fece impegnare quanti si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino. Gli abitanti di Gerusalemme agirono secondo l'alleanza di Dio, Dio dei loro padri.

33 Giosia rimosse tutti gli abomini da tutti i territori appartenenti agli Israeliti; costrinse quanti si trovavano in Israele a servire il Signore, loro Dio. Finché egli visse, non desistettero dal seguire il Signore, Dio dei loro padri.

Celebrazione della Pasqua

35 Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. La Pasqua fu immolata il quattordici del primo mese. 2 Egli ristabilì i sacerdoti nei loro uffici e li incoraggiò al servizio del tempio del Signore. 3 Egli disse ai leviti che ammaestravano tutto Israele e che si erano consacrati al Signore: "Collocate l'arca santa nel tempio costruito da Salomone, figlio di Davide, re d'Israele; essa non costituirà più un peso per le vostre spalle. Ora servite il Signore, vostro Dio, e il suo popolo Israele. 4 Disponetevi, secondo il vostro casato, secondo le vostre classi, in base alla prescrizione di Davide, re d'Israele, e alla prescrizione di Salomone, suo figlio.

5 State nel santuario a disposizione dei casati dei vostri fratelli, dei figli del popolo; per i leviti ci sarà una parte in ogni casato. 6 Immolate la Pasqua, santificatevi e mettetevi a disposizione dei vostri fratelli, secondo la parola del Signore comunicata per mezzo di Mosè".

7 Giosia diede ai figli del popolo, a quanti erano lì presenti, del bestiame minuto, cioè trentamila agnelli e capretti, come vittime pasquali, e in più tremila giovenchi. Ciò proveniva dai beni del re.

8 I suoi capi fecero offerte spontanee per il popolo, per i sacerdoti e per i leviti. Chelkia, Zaccaria e Iechièl, sovrintendenti al tempio di Dio, diedero ai sacerdoti, per i sacrifici pasquali, duemilaseicento agnelli e trecento giovenchi. 9 Conania, Semaià e Netanèl suoi fratelli, Casabia, Ieièl e Iozabàd, capi dei leviti, diedero ai leviti, per i sacrifici pasquali, cinquemila agnelli e cinquecento giovenchi.

10 Così tutto fu pronto per il servizio; i sacerdoti si misero al loro posto, così anche i leviti secondo le loro classi, conformemente al comando del re. 11 Immolarono la Pasqua: i sacerdoti spargevano il sangue, mentre i leviti scorticavano. 12 Misero da parte l'olocausto da distribuire ai figli del popolo, secondo le divisioni per casato, perché lo presentassero al Signore, come sta scritto nel libro di Mosè. Lo stesso fecero per i giovenchi. 13 Secondo la regola arrostirono la Pasqua sul fuoco; le parti consacrate le cossero in pentole, in caldaie e in tegami e le distribuirono sollecitamente a tutto il popolo. 14 Dopo, prepararono la Pasqua per se stessi e per i sacerdoti, poiché i sacerdoti, figli di Aronne, furono occupati fino a notte nell'offrire gli olocausti e le parti grasse; per questo i leviti la prepararono per se stessi e per i sacerdoti, figli di Aronne.

15 I cantori, figli di Asaf, occupavano il loro posto, secondo le prescrizioni di Davide, di Asaf, di Eman e di Iedutùn, veggente del re; i portieri erano alle varie porte. Costoro non dovettero allontanarsi dal loro posto, perché i leviti loro fratelli prepararono per loro.

16 Così in quel giorno fu disposto tutto il servizio del Signore per celebrare la Pasqua e per offrire gli olocausti sull'altare del Signore, secondo l'ordine del re Giosia. 17 Gli Israeliti presenti celebrarono allora la Pasqua e la festa degli Azzimi per sette giorni. 18 Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una Pasqua simile in Israele; nessuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua come questa, celebrata da Giosia insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda e d'Israele presenti e gli abitanti di Gerusalemme. 19 Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno del regno di Giosia.

Commento

Ministri di una nuova alleanza

Tim Keller ha definito un'alleanza come: "La solenne, permanente, totale donazione di due parti l'una all'altra. È una miscela sorprendente di legge e amore... una relazione molto più intima e affettuosa di quanto possa creare un semplice contratto legale, ma più duratura e vincolante di quanto possa fare il solo affetto personale".

Paolo scrive che Dio "ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza" (2 Corinzi 3,6). Contrappone la nuova alleanza con l'antica alleanza. In questo brano vediamo cenni di questa antica alleanza.

Dopo Amon, un re malvagio che "non si umiliò davanti al Signore" (2 Cronache 33,23), Giosia diviene re all'età di otto anni (34,1). All'età di sedici, inizia un cammino di fede: "Cominciò a cercare il Dio di Davide, suo padre" (v.3). Ripulisce Giuda e Gerusalemme da tutte le cose cattive e risana quei luoghi (vv.3-7, MSG). Lavora "per consolidare e riparare il tempio" (v.10).

Nel farlo, "trovò il libro della legge del Signore, data per mezzo di Mosè" (v.14). Si accorge così che il popolo non aveva "ascoltato le parole del Signore, mettendo in pratica quanto sta scritto in questo libro" (v.21).

Dio parla loro attraverso la profetessa Huldah (v.22). Ancora una volta, troviamo un esempio di donna in una posizione di rilievo nel ministero.

All'udienza degli uomini di Giuda, del popolo di Gerusalemme, dei sacerdoti e dei leviti, Giosia legge "tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore" (v.30) e conclude "l'alleanza davanti al Signore, per seguire il Signore e osservare i suoi comandi, le istruzioni e le leggi con tutto il suo cuore e con tutta la sua anima, per mettere in pratica le parole dell'alleanza scritte in quel libro" (v.31, MSG).

L'antica alleanza è una buona alleanza. È scritta su tavole di pietra. Tuttavia anche quando il popolo cerca di osservare la Legge, non riesce a farlo per molto tempo. La riforma esteriore durerà finché ci sarà Giosia a farla rispettare. Ma poi sarà abbandonata di nuovo (vedi Geremia 11-13).

La Legge rivela il nostro bisogno di un salvatore. L'alleanza di Dio può essere osservata solo quando si riceve il perdono di Gesù. Attraverso il ministero dello Spirito Santo, la Legge viene scritta nel nostro cuore.

Preghiera

Signore, grazie perché siamo "ministri della nuova alleanza" e perché la tua Legge è scritta ora nei nostri cuori per mezzo dello Spirito che ci permette di camminare in lui e di servire nella sua potenza.

La moglie di Nicky dice

2 Cronache 34,3

"Nell'anno ottavo del suo regno, quando era ancora un ragazzo, \[Giosia\] cominciò a cercare il Dio di Davide, suo padre".

Giosia ha sedici anni. Non si è mai troppo giovani per iniziare una relazione con Dio o ricevere da lui l'unzione per essere suoi leader.

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Timothy Keller, Preaching: Communicating Faith in an Age of Skepticism (Viking, 2015) p.104

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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