Sapienza divina nella gestione delle finanze
Introduzione
Una giovane mamma di due bambini un giorno mi disse: "Sono così felice. Parteciperemo a Focus! Non vedo l'ora di dirlo ai bambini e di vedere la loro reazione!"
Focus è la vacanza estiva della nostra comunità. Quella giovane mamma aveva appena saputo che avrebbe avuto uno sconto per partecipare a Focus con i suoi bambini. Alla fine di quella settimana estiva mi scrisse: "È stata la nostra vacanza piu bella di sempre. Sono così felice".
Amo il fatto che centinaia di persone ogni anno abbiano la possibilità di partecipare a Focus grazie ad uno sconto o addirittura senza pagare nulla. E questo grazie ad un aiuto offerto generosamente da altre persone.
Qualche mese dopo, quella giovane madre ricevette inaspettatamente del denaro da un lontano parente. Quel giorno decise di donare a sua volta in modo straordinariamente generoso. L'importo superava di gran lunga l'aiuto che lei e la sua famiglia avevano ricevuto.
Questo è un esempio pratico del principio del Nuovo Testamento secondo il quale chi ha più possibilità può aiutare chi ha meno possibilità e creare così uguaglianza: "Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza" (2 Corinzi 8,14).
Gran parte del nostro mondo è occupato a pensare, scrivere e a parlare di denaro, ricchezza e benessere. Su questi aspetti, la Bibbia ha molto da dire. Ma i principi della Bibbia sono spesso molto in contrasto con quelli della cultura contemporanea.
Nel brano di oggi del Nuovo Testamento, Paolo dirà che lo scopo dell'incarnazione di Gesù è che noi possiamo diventare "ricchi" (v.9). E tutti gli altri brani ci aiuteranno a ridefinire in modo totalmente nuovo la parola "ricco" rispetto al significato che il mondo dà a questa parola.
Proverbi 21,27-22,6
21
27 Il sacrificio dei malvagi è un orrore,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
28 Il falso testimone perirà,
ma chi ascolta potrà parlare sempre.
29 Il malvagio assume un'aria sfrontata,
l'uomo retto controlla la propria condotta.
30 Non c'è sapienza, non c'è prudenza,
non c'è consiglio di fronte al Signore.
31 Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.
22 Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze
e la benevolenza altrui vale più dell'argento e dell'oro.
2 Il ricco e il povero s'incontrano in questo:
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
3 L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
4 Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l'onore e la vita.
5 Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso se ne tiene lontano.
6 Indirizza il giovane sulla via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
Commento
Puntare sulla propria reputazione molto più che sulle proprie ricchezze
Per quanto denaro si possa accumulare, esso non garantirà il successo della propria vita: "Al Signore appartiene la vittoria" (v.31).
La reputazione è molto più importante della ricchezza. È meglio fare ciò che è giusto piuttosto che guadagnare ricchezze attraverso pratiche dubbie o avidità. "Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze" (22,1, MSG).
Nella nostra cultura, le persone che fanno parte della "lista dei ricchi" vengono considerate infinitamente di più di chi muore di fame nelle zone più povere del mondo. Ma l'autore di Proverbi dice: "Il ricco e il povero s'incontrano in questo: il Signore ha creato l'uno e l'altro" (v.2, MSG).
La via della vera ricchezza è "l'umiltà" e il "timore di Dio" (v.4a). Questo porta "ricchezza", "onore" e "vita" (v.4b, AMP). A volte può portare ricchezza materiale. Ma il Nuovo Testamento ci dice che porta sempre qualcosa di molto più duraturo: la ricchezza spirituale in Cristo.
Per questo dovremmo sempre mettere Dio al primo posto nella nostra vita. Mettere al primo posto i suoi piani per noi, "ciò che è buono, a lui gradito e perfetto" (Romani 12,2). Perché "non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio di fronte al Signore" (Proverbi 21,30).
Preghiera
Signore, aiutami a vivere una vita di integrità e generosità, umiltà e timore del tuo nome.
2 Corinzi 8,1-15
Offerta dei cristiani di Macedonia
8 Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia, 2 perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità. 3 Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, 4 domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi. 5 Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; 6 cosicché abbiamo pregato Tito che, come l'aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest'opera generosa. 7 E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest'opera generosa.
8 Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. 9 Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
10 E a questo riguardo vi do un consiglio: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dallo scorso anno siete stati i primi, non solo a intraprenderla ma anche a volerla. 11 Ora dunque realizzatela perché, come vi fu la prontezza del volere, così vi sia anche il compimento, secondo i vostri mezzi. 12 Se infatti c'è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede.
13 Non si tratta infatti di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. 14 Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: 15 Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno.
Commento
Seguire l'esempio di colui che è passato dalla ricchezza alla povertà
Nella suo brano The Fear, la cantante Lily Allen riassume il pensiero di molte persone oggi:
"Voglio essere ricca e voglio un sacco di soldi.
Non mi interessa essere intelligente,
non mi interessa essere divertente.
Voglio un sacco di vestiti e... un sacco di diamanti".
Molte persone sognano di diventare ricche. E molte persone in passato come oggi ci sono riuscite: sono passate dalla povertà alla ricchezza. Alcune però hanno scelto di fare diversamente. Liberamente, hanno scelto di fare il contrario: passare dalla ricchezza alla povertà!
Al cuore della nostra fede abbiamo un esempio luminoso di tutto questo. Paolo dice: "Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà" (v.9). Questo è il cuore del Vangelo.
Gesù è l'esempio luminoso. Non solo ha lasciato le ricchezze del cielo per la povertà di una vita terrena, ma in questa vita terrena ha scelto di nascere in povertà e di morire nella povertà più estrema.
È venuto sulla terra senza un posto dove posare il capo ed è stato appeso, nudo e in agonia su una croce. Lo ha fatto perché noi potessimo diventare ricchi e ricevere tutti i tesori spirituali di Cristo. Gesù ci ha testimoniato l'esempio assoluto di "ricca generosità" e di cosa significhi "diventare ricchi".
Le chiese macedoni hanno seguito il suo esempio: "Nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità. Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente, domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi" (vv.2-4, MSG).
Pur essendo estremamente poveri, hanno dato quanto potevano dare e hanno dato anche di più.
Paolo esorta i Corinzi a seguire il loro esempio. Già in molte aree della loro vita il loro comportamento è eccellente (v.7a). Paolo dice: "Siate larghi anche in quest'opera generosa" (v.7c).
Paolo espone poi il principio neotestamentario secondo cui chi ha deve dare per sostenere chi non ha (vv.13-15). Nella nostra chiesa cerchiamo di applicare questo principio in occasione di Focus, la settimana di vacanza estiva della nostra comunità, e in molte altre occasioni, compresi i weekend Alpha. Invitiamo coloro che non hanno possibilità economiche di venire gratuitamente (o pagando quello che possono). Durante il weekend, raccogliamo offerte, in modo che coloro che possono permetterselo contribuiscano a pagare per coloro che non possono farlo.
Preghiera
Signore, ti prego di aiutarmi a seguire l'esempio della generosità di Gesù e ad essere \"larghi\" nella generosità.
Isaia 8,11-10,19
8
11 Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di camminare per la via di questo popolo:
12 "Non chiamate congiura
ciò che questo popolo chiama congiura,
non temete ciò che esso teme
e non abbiate paura".
13 Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.
Egli sia l'oggetto del vostro timore,
della vostra paura.
14 Egli sarà insidia
e pietra di ostacolo
e scoglio d'inciampo
per le due case d'Israele,
laccio e trabocchetto
per gli abitanti di Gerusalemme.
15 Tra di loro molti inciamperanno,
cadranno e si sfracelleranno,
saranno presi e catturati.
16 Richiudi questa testimonianza,
e sigilla questo insegnamento nel cuore dei miei discepoli.
17 Io ho fiducia nel Signore,
che ha nascosto il suo volto alla casa di Giacobbe,
e spero in lui.
18 Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.
L'oscurità si trasforma in luce
19 Quando vi diranno: "Interrogate i negromanti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dèi? Per i vivi consultare i morti?", 20 attenetevi all'insegnamento, alla testimonianza. Se non faranno un discorso come questo, non ci sarà aurora per loro. 21 Egli si aggirerà oppresso e affamato, e, quando sarà affamato e preso dall'ira, maledirà il suo re e il suo dio. Guarderà in alto 22 e rivolgerà lo sguardo sulla terra ed ecco angustia e tenebre e oscurità desolante. Ma la caligine sarà dissipata,
23 poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti.
9 Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
2 Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta
quando si divide la preda.
3 Perché tu hai spezzato il giogo
che l'opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Madian.
4 Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati,
dati in pasto al fuoco.
5 Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
6 Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide
e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia,
ora e per sempre.
Questo farà
lo zelo del Signore degli eserciti.
Castigo subìto dal regno d’Israele
7 Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
8 La conoscerà tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
9 "I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomòri sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri".
10 Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,
eccitò i suoi avversari:
11 gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei,
che divorano Israele a grandi bocconi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
12 Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non hanno ricercato il Signore degli eserciti.
13 Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,
palma e giunco in un giorno.
14 L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
15 Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e quelli che esse guidano si sono perduti.
16 Perciò il Signore non avrà clemenza verso i suoi giovani,
non avrà pietà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
17 Sì, brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
18 Per l'ira del Signore degli eserciti
brucia la terra
e il popolo è dato in pasto al fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
19 Dilania a destra,
ma è ancora affamato,
mangia a sinistra,
ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
20 Manasse contro Èfraim ed Èfraim contro Manasse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
10 Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
2 per negare la giustizia ai miseri
e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,
per fare delle vedove la loro preda
e per defraudare gli orfani.
3 Ma che cosa farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
4 Non vi resterà che curvare la schiena in mezzo ai prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
Contro l’orgoglio dell’Assiria
5 Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno!
6 Contro una nazione empia io la mando
e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera,
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
7 Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
8 Anzi dice: "Forse i miei prìncipi non sono altrettanti re?
9 Forse Calno non è come Càrchemis,
Camat come Arpad,
Samaria come Damasco?
10 Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,
le cui statue erano più numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
11 non posso io forse, come ho agito con Samaria e i suoi idoli,
agire anche contro Gerusalemme e i suoi simulacri?".
12 Quando il Signore avrà terminato tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà il frutto orgoglioso del cuore del re d'Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi. 13 Poiché ha detto:
"Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un eroe coloro che sedevano sul trono.
14 La mia mano ha scovato, come in un nido,
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra.
Non vi fu battito d'ala,
e neppure becco aperto o pigolìo".
15 Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
16 Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio
come incendio di fuoco;
17 La luce d'Israele diventerà un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorerà e consumerà
in un giorno rovi e pruni,
18a la magnificenza della sua selva e del suo giardino.
19 Il resto degli alberi nella selva si conterà facilmente;
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.
18b esso consumerà anima e corpo
e sarà come un malato che sta spegnendosi.
Commento
Concentrarsi sul regno di Gesù e non sulle ricchezze
Nella canzone The Fear, Lily Allen dice che se ci concentreremo sulle cose sbagliate, "la paura ci travolgerà". Ma Isaia dice: "Non temete ciò che esso teme e non abbiate paura. Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo" (8,12-13, MSG). L'antidoto alle nostre paure e preoccupazioni irrazionali è la fede. Isaia scrive: "Io ho fiducia nel Signore... e spero in lui" (v.17).
Isaia mette in guardia dall'affidarsi all'occulto, ai cartomanti, agli spiritisti e alla consultazione dei morti (v.19). Dice: "Attenetevi all'insegnamento, alla testimonianza. Se non faranno un discorso come questo, non ci sarà aurora per loro. Egli si aggirerà oppresso e affamato, e, quando sarà affamato e preso dall'ira, maledirà il suo re e il suo dio. Guarderà in alto e rivolgerà lo sguardo sulla terra ed ecco angustia e tenebre e oscurità desolante" (vv.20-22, MSG).
Mette inoltre in guardia dall'"orgoglio" e dall'"arroganza del loro cuore" (9,8). Parla poi delle ricchezze.
In primo luogo, le ricchezze di per sé non soddisfano: "Dilania a destra, ma è ancora affamato, mangia a sinistra, ma senza saziarsi; ognuno mangia la carne del suo vicino" (v.19, MSG). Per quanto denaro si possa guadagnare, le ricchezze non potranno mai soddisfare la profonda fame spirituale di ogni cuore umano.
In secondo luogo, mette in guardia dal fare soldi a spese dei poveri (10,1-3). L'ingiustizia è alla base di tanta sofferenza nel mondo: "Guai a coloro che fanno decreti iniqui e scrivono in fretta sentenze oppressive, per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per defraudare gli orfani" (vv.1-2, MSG).
In molti paesi nel mondo, oggi, accade esattamente così. Alcune persone diventano molto ricche a spese dei poveri, delle vedove e degli orfani. Ci sono leggi ingiuste e nessuna giustizia per il popolo. Isaia pone la domanda sul giorno del giudizio: "Dove lascerete la vostra ricchezza?" (v.3d) Alla fine, tutto questo denaro si dimostrerà privo di significato.
In questo mondo di ingiustizia e disuguaglianza, il profeta Isaia vede sorgere una sovranità diversa, il cui compimento finale sarà in Gesù Cristo:
"Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine" (9,5-6a).
Quanto più permetteremo a Gesù di governare la nostra vita, e quanto più egli guiderà i nostri piani, le nostre decisioni, le nostre conversazioni e i nostri pensieri, tanto più diventeremo sapienti e, invece di essere "presi dalla paura", sperimenteremo la sua pace.
La pace non viene dal denaro, dalla ricchezza, dal successo, dalla promozione, dai vestiti o dai diamanti. Viene dal vivere sotto il governo di Gesù nella giustizia e nella rettitudine, seguendo il suo esempio di ricca generosità.
Preghiera
Signore, ti adoriamo, Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre per sempre e Principe della pace. Aiutaci a seguire il tuo esempio di generosità e a trovare la via della vera ricchezza, dell'onore e della vita.
La moglie di Nicky dice
Proverbi 22,6
"Indirizza il giovane sulla via da seguire; neppure da vecchio se ne allontanerà".
Sono così grata a tutti coloro che hanno dedicato il loro tempo, il loro amore e le loro preghiere ai nostri figli. Non si dovrebbe mai sottovalutare l'importanza del tempo dedicato ai propri figli, sia come genitori che come educatori, animatori o insegnanti. Il nostro investimento porterà ad un enorme profitto. Il nostro insegnamento e il nostro esempio contribuiranno a costruire persone di fede e di carattere.
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