Giorno 251

Dieci motivi per donare con generosità

Sapienziali Salmi 106,1-15
Nuovo Testamento 2 Corinzi 9,6-15
Antico Testamento Isaia 14,1-16,14

Introduzione

Mick Hawkins è stata la persona più generosa che io abbia mai conosciuto. Era sempre pronto a donare e ad offrirsi per pagare in ogni occasione. Pensavamo fosse molto ricco. In realtà non lo era affatto. Era semplicemente molto generoso. La sua vita è stata un esempio inesauribile di gratitudine per i benefici ricevuti da Dio. Per questo le sue tasche ed il suo cuore erano sempre aperti e colpivano chiunque lo incontrasse.

Vorrei anch'io essere come Mick e vorrei ardentemente che la Chiesa di Gesù Cristo fosse piena di persone come lui perché, come vedremo nei brani di oggi, gratitudine e generosità sono aspetti molto legati tra loro.

Sapienziali

Salmi 106,1-15

Salmo 106

1 Alleluia.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
   perché il suo amore è per sempre.

2 Chi può narrare le prodezze del Signore,
   far risuonare tutta la sua lode?
3 Beati coloro che osservano il diritto
   e agiscono con giustizia in ogni tempo.

4 Ricòrdati di me, Signore, per amore del tuo popolo,
   visitami con la tua salvezza,
5 perché io veda il bene dei tuoi eletti,
   gioisca della gioia del tuo popolo,
   mi vanti della tua eredità.

6 Abbiamo peccato con i nostri padri,
   delitti e malvagità abbiamo commesso.
7 I nostri padri, in Egitto,
   non compresero le tue meraviglie,
non si ricordarono della grandezza del tuo amore
   e si ribellarono presso il mare, presso il Mar Rosso.
8 Ma Dio li salvò per il suo nome,
   per far conoscere la sua potenza.
9 Minacciò il Mar Rosso e fu prosciugato,
   li fece camminare negli abissi come nel deserto.
10 Li salvò dalla mano di chi li odiava,
   li riscattò dalla mano del nemico.
11 L'acqua sommerse i loro avversari,
   non ne sopravvisse neppure uno.
12 Allora credettero alle sue parole
   e cantarono la sua lode.

13 Presto dimenticarono le sue opere,
   non ebbero fiducia nel suo progetto,
14 arsero di desiderio nel deserto
   e tentarono Dio nella steppa.
15 Concesse loro quanto chiedevano
   e li saziò fino alla nausea.

Commento

Rendere grazie a Dio con la lode

La gratitudine è la risposta più naturale ed appropriata all'esperienza dell'amore di Dio. Il salmista è pieno di gratitudine e di desiderio di lodare Dio. Dice: "Rendete grazie al Signore, perché è buono, perché il suo amore è per sempre" (v.1).

Poi continua: "Abbiamo peccato con i nostri padri, delitti e malvagità abbiamo commesso… non si ricordarono della grandezza del tuo amore" (vv.6-7, MSG). Si "ribellarono" contro Dio (v.7d).

Anni fa, nel leggere questo salmo, a margine della mia Bibbia ho scritto: "Talvolta mi chiedo: se continuo a commettere gli stessi peccati... come potrà Dio continuare a perdonarmi?" Se anche tu ogni tanto ti senti così, sappi che non sei solo, o sola.

Il versetto successivo inizia con una parola importante: "Ma". Questa è la grazia di Dio. Malgrado tutto:

  • "Dio li salvò per il suo nome" (v.8a)
  • "Li fece camminare" (v.9b)
  • "Li riscattò" (v.10b)

Per la straordinaria grazia di Dio, "credettero alle sue parole e cantarono la sua lode" (v.12). Ma "presto dimenticarono le sue opere, non ebbero fiducia nel suo progetto" (v.13).

Sempre in quella pagina della mia Bibbia, più sotto ho scritto: "Questa è la storia della mia vita cristiana. A volte mi trovo a credere nelle sue promesse e lo ringrazio di cuore, ma solo per qualche giorno o una settimana… poi mi perdo e dimentico presto ciò che ha fatto per me, non mi affido più e smetto di chiedergli consiglio".

Ognuno di noi dovrebbe fare di tutto per evitare di comportarsi come quel popolo infedele, lamentandosi ad ogni passo del cammino e desiderando di avere ciò che non si ha (v.14). "Arsero di desiderio nel deserto" (v.14, AMP) e Dio "concesse loro quanto chiedevano e li saziò fino alla nausea" (v.15). A volte Dio dice: "Ok, sia fatto come vuoi tu!" e concede quello che chiediamo, anche se questa non è la cosa migliore. Invece di ardere di desiderio, dovremmo ringraziare Dio per quello che abbiamo, per il suo amore e per la bontà che ci dimostra.

Preghiera

Signore, grazie per la tua straordinaria grazia e il tuo perdono, per averci redenti e guidati. Aiutaci a credere alle tue promesse, cantare le tue lodi e a non dimenticare ciò che hai fatto per noi.

Nuovo Testamento

2 Corinzi 9,6-15

Intenzioni generose

6 Tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. 7 Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. 8 Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene. 9 Sta scritto infatti:

Ha largheggiato, ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno.

10 Colui che dà il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, darà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11 Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro.

12 Perché l'adempimento di questo servizio sacro non provvede solo alle necessità dei santi, ma deve anche suscitare molti ringraziamenti a Dio. 13 A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti. 14 Pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi. 15 Grazie a Dio per questo suo dono ineffabile!

Commento

Ringraziare Dio per la sua grazia con la generosità

In questo brano Paolo ci offre almeno dieci ragioni per cui dovremmo essere sempre generosi e donare con generosità:

  1. Donare è il nostro miglior investimento
    Donare è come piantare dei semi. "Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà" (v.6). In altre parole: "Un contadino avaro riceverà un raccolto avaro; ma chi semina abbondantemente avrà un raccolto abbondante" (MSG).

\t Questo è vero per tutto nella vita. Ogni cosa che diamo al Signore lui la moltiplica: il nostro tempo, i nostri doni, le nostre ambizioni e il nostro denaro.

  1. Donare dovrebbe essere divertente
    Non dovremmo mai donare perché forzati o controvoglia. Dovremmo invece sempre donare in modo libero e allegro in quanto "Dio ama chi dona con gioia" (v.7). La parola greca usata qui è hilaros. Nella nostra chiesa di HTB (Holy Trinity Brompton) scherziamo sempre dicendo che il nostro donare dovrebbe essere esilarante! Donare dovrebbe essere divertente. Perché la generosità porta alla felicità.

  2. Donare toglie il peso delle preoccupazioni economiche
    Paolo scrive: "Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene" (v.8). Donare non vuol dire cedere la responsabilità economica a Dio, ma affidare a lui qualsiasi preoccupazione o peso che ne derivi.

  3. Donare ci "arricchisce"
    Quando Dio ci invita a donare, non si appella semplicemente alle nostre emozioni ma anche alla nostra ragione: "Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché... possiate compiere generosamente tutte le opere di bene" (v.11, AMP). Materialmente, avremo abbastanza da poter donare generosamente (v.11). Il nostro carattere sarà arricchito (v.10). Dio sarà lodato (v.11).

  4. Donare trasforma il nostro carattere
    Paolo parla di "frutti della vostra giustizia" (v.10b). Donare purifica il nostro carattere dalle catene del materialismo che distrugge le nostre vite.

  5. Donare è d'ispirazione agli altri
    "Ogni generosità… farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro… A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio" (vv.11b-13a).

  6. Donare aiuta chi è nel bisogno
    Donare generosamente è una benedizione per gli altri e provvede ai bisogni del popolo di Dio (v.12, MSG). Suscita inoltre "molti ringraziamenti a Dio" (v.12).

  7. Donare è evidenza di vera fede
    Donare è un atto di obbedienza, che dovrebbe accompagnare "l'accettazione del vangelo di Cristo" (v.13). Donare è un atto di fiducia. È come se dicessimo che Dio, in fondo, provvede ai nostri bisogni, e non noi o nessun'altro.

  8. Donare ci rende partecipi della vita della chiesa
    Paolo parla della "generosità della vostra comunione con loro e con tutti" (v.13b). Come quando si condivide una casa si condividono anche le spese, allo stesso modo quando si condivide una comunità si condividono anche i bisogni e i frutti. Ad esempio, ogni volta che qualcuno viene a Gesù attraverso la comunità, condividiamo le benedizioni che ne derivano.

  9. Donare è una risposta al dono di Dio
    Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito così che noi potessimo avere la vita eterna (Giovanni 3,16). Il nostro donare è una risposta all'incredibile grazia di Dio, il suo "dono ineffabile" (2 Corinzi 9,15), suo Figlio. "Grazie a Dio per questo suo dono ineffabile" (v.15, MSG).

Preghiera

Signore, grazie per il dono ineffabile di tuo Figlio, Gesù Cristo. Aiutami oggi a rispondere con generosità e benevolenza alla tua grazia straordinaria.

Antico Testamento

Isaia 14,1-16,14

14 Certo, il Signore avrà pietà di Giacobbe
   e si sceglierà ancora Israele
   e li ristabilirà nella loro terra.
A loro si uniranno gli stranieri
   e saranno annessi alla casa di Giacobbe.
2 I popoli li accoglieranno
   e li ricondurranno nella loro terra,
e la casa d'Israele se li farà propri nella terra del Signore,
   rendendoli schiavi e schiave;
così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi
   e domineranno i loro avversari.

3 In quel giorno avverrà che il Signore ti libererà dalle tue pene, dal tuo affanno e dalla tua dura schiavitù a cui eri stato assoggettato.
4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:

"Ah, come è finito l'aguzzino,
   è finita l'aggressione!
5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
   il bastone dei dominatori,
6 che percuoteva i popoli nel suo furore,
   con colpi senza fine,
che dominava con furia le nazioni
   con una persecuzione senza respiro.
7 Riposa ora tranquilla tutta la terra
   ed erompe in grida di gioia.
8 Persino i cipressi gioiscono per te
   e anche i cedri del Libano:
"Da quando tu sei prostrato,
   non sale più nessuno a tagliarci".

9 Gli inferi di sotto si agitano per te,
   per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
   tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni
   tutti i re delle nazioni.
10 Tutti prendono la parola per dirti:
"Anche tu sei stato abbattuto come noi,
   sei diventato uguale a noi".
11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto
   e la musica delle tue arpe.
Sotto di te v'è uno strato di marciume,
   e tua coltre sono i vermi.

12 Come mai sei caduto dal cielo,
   astro del mattino, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato gettato a terra,
   signore di popoli?
13 Eppure tu pensavi nel tuo cuore:
   "Salirò in cielo,
sopra le stelle di Dio
   innalzerò il mio trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
   nella vera dimora divina.
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
   mi farò uguale all'Altissimo".
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
   nelle profondità dell'abisso!

16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
   ti osservano attentamente:
"È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
   che faceva tremare i regni,
17 che riduceva il mondo a un deserto,
   che ne distruggeva le città,
   che non apriva la porta del carcere ai suoi prigionieri?".

18 Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore,
   ognuno nella sua tomba.
19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
   come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
   deposti sulle pietre della fossa,
   come una carogna calpestata.
20 Tu non sarai unito a loro nella sepoltura,
   perché hai rovinato la tua terra,
   hai assassinato il tuo popolo.

Non sarà più nominata
   la discendenza degli iniqui.
21 Preparate il massacro dei suoi figli
   a causa dell'iniquità dei loro padri,
e non sorgano più a conquistare la terra
   e a riempire il mondo di rovine".

22 "Io insorgerò contro di loro -
   oracolo del Signore degli eserciti -,
sterminerò il nome e il resto di Babilonia,
   la prole e la stirpe -
   oracolo del Signore.
23 Io la ridurrò a dominio del riccio,
   a palude stagnante;
la spazzerò con la scopa della distruzione".
   Oracolo del Signore degli eserciti.

24 Il Signore degli eserciti ha giurato dicendo:

"In verità, come ho pensato, accadrà,
   e come ho deciso, succederà.
25 Io spezzerò l'Assiria nella mia terra
   e sui miei monti la calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
   il suo peso dalle loro spalle sarà rimosso".

26 Questa è la decisione presa per tutta la terra
   e questa è la mano stesa su tutte le nazioni.
27 Poiché il Signore degli eserciti lo ha deciso;chi potrà renderlo vano?
   La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

Oracolo contro i Filistei

28 Nell'anno in cui morì il re Acaz fu pronunciato questo oracolo:

29 "Non gioire, Filistea tutta,
   perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice della serpe uscirà una vipera
   e il suo frutto sarà un drago alato.
30 I più poveri si sazieranno sui miei prati
   e i miseri riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
   e ucciderò il tuo resto.

31 Urla, o porta, grida, o città;
   trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
   e non c'è disertore tra le sue schiere".
32 Che cosa si risponderà
   ai messaggeri delle nazioni?
"Il Signore ha fondato Sion
   e in essa si rifugiano gli umili del suo popolo".

Distruzione di Moab

15 Oracolo su Moab.

Sì, è stata devastata di notte,
   Ar-Moab è stata distrutta;
è stata devastata di notte,
   Kir-Moab è stata distrutta.
2 È salita la gente di Dibon
   sulle alture, per piangere;
   sul Nebo e su Màdaba
Moab innalza un lamento;
   ogni testa è rasata, ogni barba è tagliata.
3 Nelle sue strade si indossa il sacco,
   sulle sue terrazze e nelle sue piazze
ognuno fa il lamento
   e si scioglie in lacrime.
4 Emettono urla Chesbon ed Elalè,
   la loro eco giunge fino a Iaas.
Per questo gli armati di Moab alzano lamenti,
   e il loro animo freme.

5 Il mio cuore geme per Moab;
   i suoi fuggiaschi giungono fino a Soar.
Piangendo,
   salgono la salita di Luchìt.
Sulla via di Coronàim
   mandano grida strazianti.
6 Le acque di Nimrìm sono un deserto,
   l'erba si è seccata,
finita è la pastura;
   non c'è più nulla di verde.
7 Per questo fanno provviste,
   trasportano le loro riserve al di là del torrente dei Salici.
8 Risuonano grida per tutto il territorio di Moab;
   il suo urlo giunge fino a Eglàim,
   fino a Beer-Elìm il suo urlo.
9 Le acque di Dimon sono piene di sangue,
   eppure colpirò Dimon con altri mali:
un leone per i fuggiaschi di Moab
   e per il resto della regione.

16 Mandate l'agnello
   al signore della regione,
da Sela del deserto
   al monte della figlia di Sion.
2 Come un uccello fuggitivo,
   come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
   ai guadi dell'Arnon.

3 Dacci un consiglio,
   prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
   in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
   non tradire i fuggiaschi.
4 Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab;
   sii loro rifugio di fronte al devastatore.

Quando sarà estinto il tiranno
   e finita la devastazione,
   scomparso il distruttore della regione,
5 allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
   vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
   e pronto alla giustizia.

6 Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso, la sua alterigia, il suo orgoglio, la sua tracotanza,
l'inconsistenza delle sue chiacchiere.
7 Per questo i Moabiti
   innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti;
   per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati.
8 Sono squallidi i campi di Chesbon,
   come pure la vigna di Sibma.
Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci
   che raggiungevano Iazer,
penetravano fin nel deserto;
   i loro rami si estendevano liberamente,
   arrivavano al mare.
9 Per questo io piangerò con il pianto di Iazer
   sulla vigna di Sibma.
Ti inonderò con le mie lacrime,
   o Chesbon, o Elalè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
   è piombato un grido.
10 Sono scomparse gioia
   e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori
   né si grida più allegramente.
Il vino nei tini non lo pigia il pigiatore,
   il grido di gioia è finito.
11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra,
   il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12 Si vedrà Moab affaticarsi sulle alture
   e venire nel suo santuario per pregare,
   ma senza successo.

13 Questo è il messaggio che pronunciò un tempo il Signore su Moab. 14 Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli anni di un salariato, sarà svilita la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e insignificante".

Commento

Ringraziare Dio per la sua grazia nella nostra vita

Come è possibile spiegare oggi la malvagità di gruppi come l'Isis, le decapitazioni e le crocifissioni di cristiani e del popolo yazida? Come è possibile spiegare la schiavitù ed il commercio di uomini, donne e bambini? Come è possibile spiegare tragedie come l'Olocausto, i campi di sterminio di Stalin o il genocidio in Ruanda?

In questo brano troviamo uno dei pochi accenni in tutta la Bibbia all'origine di Satana e delle potenze demoniache.

Come la bellezza di un diamante risalta ancora di più se posto al di sopra di un panno di velluto nero, così è la bellezza e la grazia di Dio. La grazia di Dio risplende ancora di più se posta a confronto con le tenebre del male. ll profeta Isaia parla della meravigliosa pietà di Dio (14,1). Le tenebre qui sono la malvagità delle nazioni circostanti; in particolare, la crudeltà di Babilonia, le torture, le persecuzioni e il commercio di schiavi.

Isaia descrive la caduta di Babilonia: "Eppure tu pensavi nel tuo cuore: 'Salirò in cielo, sopra le stelle di Dio innalzerò il mio trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nella vera dimora divina. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo'. E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso!"

Allo stesso modo Gesù descrive la caduta di Satana (Luca 10,18). Sembra che sia stato l'orgoglio e l'arroganza ad aver portato alla caduta di alcuni angeli prima della caduta di Adamo ed Eva.

Ma assieme a questo sfondo tenebroso troviamo qualcosa di grande e splendente, come un diamante bellissimo.

"Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
  scomparso il distruttore della regione,
allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,
  vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,
un giudice sollecito del diritto
  e pronto alla giustizia" (Isaia, 16,4b-5, MSG).

In tutta la storia, c'è solo una persona che risponde perfettamente a questa descrizione: Gesù il Messia, nato dalla discendenza di Davide, che ha riconciliato l'amore e la giustizia di Dio. Satana ha detto: "Salirò... innalzerò... dimorerò" (14,13.14). Gesù, invece: "Non come voglio io, ma come vuoi tu" (Matteo 26,39).

A questa meravigliosa grazia di Dio rivelata in Gesù Cristo non possiamo che ringraziare, lodare, offrire la nostra lode e le nostre offerte, e dire: "Signore, mi arrendo a te. Sono disposto, o disposta, a fare tutto ciò che mi chiederai".

Qualsiasi cosa o sfida oggi affronteremo, possiamo essere certi che gli obiettivi di Dio saranno raggiunti: "Poiché il Signore degli eserciti lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?" (Isaia 14,27)

Preghiera

Signore, grazie perché ogni giorno possiamo sperimentare la tua grazia, il tuo amore e la tua fedeltà in Gesù. Aiutami, come Gesù, ad avere sollecitudine per i più poveri e più bisognosi (v.30) perché possa imparare a donarmi con generosità.

La moglie di Nicky dice

2 Corinzi 9,6

"Tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà".

Questa è la differenza tra seminare facendo attenzione che i semi cadano uno dietro l'altro in fila e seminare dappertutto, senza preoccuparsi se alcuni mancheranno l'obiettivo.

Per natura sono un po' cauta e probabilmente dovrei rischiare un po' di più. La straordinaria generosità che sperimento nella comunità cristiana è spesso travolgente ed è per me una sfida continua a migliorarmi.

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