Come rimanere sui sentieri di Dio
Introduzione
Ricordo ancora quell'articolo di giornale alcuni fa. Parlava di un incidente avvenuto sulla riviera italiana. Un giovane stava guidando la sua auto sportiva lungo una strada vicino al mare. Era una strada bellissima e panoramica, ma anche pericolosa.
Il percorso era pieno di segnalazioni di pericolo. Eppure, agli occhi di quel giovane, la strada sembrava in perfetto stato. Lo attendeva un disastro. Una frana aveva recentemente creato un precipizio. Nessuno si sarebbe dovuto trovare su quella strada. Continuò a gran velocità. Ignorò tutti i segnali di pericolo, uscì di strada finendo sulla scogliera.
A volte percorriamo strade la cui meta è a noi sconosciuta. Altre volte, la meta è ben conosciuta e pericolosa, ma decidiamo di seguirla lo stesso.
Gesù ha detto che c'è una via che conduce alla vita, ma anche una via che "conduce alla perdizione" (Matteo 7,13-14). I segnali di pericolo ci vengono dati per amore e non come minaccia. I cartelli sulla riviera italiana sono stati messi per proteggere le persone. Le parole di Gesù, il Nuovo Testamento e la Bibbia nel suo insieme hanno lo scopo di mantenerci sulla via che conduce alla vita.
La domanda è: come possiamo assicurarci di essere sui sentieri di Dio? E una volta entrati, come possiamo rimanerci?
Salmi 107,1-9
Salmo 107
1 Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
2 Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato,
che ha riscattato dalla mano dell'oppressore
3 e ha radunato da terre diverse,
dall'oriente e dall'occidente, dal settentrione e dal mezzogiorno.
4 Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute,
senza trovare una città in cui abitare.
5 Erano affamati e assetati,
veniva meno la loro vita.
6 Nell'angustia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
7 Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare.
8 Ringrazino il Signore per il suo amore,
per le sue meraviglie a favore degli uomini,
9 perché ha saziato un animo assetato,
un animo affamato ha ricolmato di bene.
Commento
Prendere la "strada sicura"
"Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre" (v.1, MSG). L'obiettivo di Dio per la nostra vita è più grande di ogni nostro desiderio. Ci ama. Vuole il meglio per la nostra vita. Ha una "strada sicura" per noi.
Desidera che camminiamo sui suoi sentieri: "Li guidò per una strada sicura perché andassero verso una città in cui abitare" (v.7, MSG). Non vuole che vaghiamo per anni nel deserto, cercando ma non trovando un posto dove abitare, mezzi affamati e stremati dalla sete, barcollando e inciampando, sull'orlo dello sfinimento (vv.4-5, MSG).
La bella notizia è che ovunque ci troviamo, possiamo sempre gridare al Signore (v.6a). Quando lo facciamo, Dio sazia il nostro "animo assetato" e ci ricolma "di bene" (v.9, MSG).
Questo salmo è di ringraziamento a Dio per aver liberato, in diverse occasioni, il suo popolo. Per quattro volte il salmista ripete che Dio ci libera e ci salva dalla nostra "angoscia" (vv.6.13.19.28).
Nulla di ciò che abbiamo fatto in passato ci può escludere dall'essere parte del popolo di Dio. L'unica condizione è invocare Dio e lasciarci da lui riscattare (v.2). Riscatto significa "essere liberati". Gesù è venuto per rendere possibile questo riscatto.
Il salmista dice: "Lo dicano quelli che il Signore ha riscattato" (v.2). Un invito per noi a parlare e a raccontare agli altri la nostra storia e come il Signore ci ha salvati.
Preghiera
Signore, grazie per le tante volte nella nostra vita in cui abbiamo gridato a te, e tu, nella nostra angoscia, ci hai riscattati. Ti prego di guidarci lungo i tuoi sentieri.
2 Corinzi 12,11-21
Non cerco i vostri beni, ma voi
11 Sono diventato pazzo; ma siete voi che mi avete costretto. Infatti io avrei dovuto essere raccomandato da voi, perché non sono affatto inferiore a quei superapostoli, anche se sono un nulla. 12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli. 13 In che cosa infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo: che io non vi sono stato di peso? Perdonatemi questa ingiustizia!
14 Ecco, è la terza volta che sto per venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli. 15 Per conto mio ben volentieri mi prodigherò, anzi consumerò me stesso per le vostre anime. Se vi amo più intensamente, dovrei essere riamato di meno? 16 Ma sia pure che io non vi sono stato di peso. Però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno. 17 Vi ho forse sfruttato per mezzo di alcuni di quelli che ho inviato tra voi? 18 Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e insieme con lui ho mandato quell'altro fratello. Tito vi ha forse sfruttati in qualche cosa? Non abbiamo forse camminato ambedue con lo stesso spirito, e sulle medesime tracce?
19 Da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione. 20 Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che, a mia volta, venga trovato da voi quale non mi desiderate. Temo che vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini, 21 e che, alla mia venuta, il mio Dio debba umiliarmi davanti a voi e io debba piangere su molti che in passato hanno peccato e non si sono convertiti dalle impurità, dalle immoralità e dalle dissolutezze che hanno commesso.
Commento
Vivere camminando nell'amore
L'apostolo Paolo si dimostra assolutamente determinato a fare la cosa giusta. Desidera camminare sulle giuste tracce (v.18).
È stato accusato falsamente. Alcuni "superapostoli" (v.11) hanno cercato di screditarlo. Per questo è stato frainteso ed accusato anche dalle persone che avrebbero dovuto conoscerlo di più. È stato addirittura accusato di non amare i Corinzi per non aver accettato il loro denaro (v.13).
Paolo spiega che non vuole essere di peso per loro. Dice: "Non cerco i vostri beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i genitori, ma ai genitori per i figli" (v.14b).
È proprio a causa del suo amore per loro che desidera prodigarsi generosamente fino a consumare tutto se stesso per loro (v.15), agendo alla luce del sole, con onestà (v.18, MSG) e per la loro edificazione (v.19). Paolo non agisce per denaro o per ottenere qualcosa per sé, ma solo per le loro anime.
Paolo vuole poi che i Corinzi lo imitino, seguendo come lui la strada giusta, camminando sulla via dell'amore di Dio. Teme che alcuni di loro possano abbandonare la strada, che ci siano tra loro "contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini" (v.20, MSG).
Teme che alla sua venuta tra loro "debba piangere su molti che in passato hanno peccato e non si sono convertiti dalle impurità, dalle immoralità e dalle dissolutezze che hanno commesso" (v.21, MSG).
Questo di Paolo è un invito anche per noi, ad abbandonare per sempre tutte queste cose per essere sicuri di camminare sulla strada giusta, la via che ci porta alla vita. La via che porta alla vita è la via dell'amore di Dio, lo stesso amore che Paolo ha per i Corinzi.
Preghiera
Signore, ti prego di aiutarci ad agire sempre con amore e preoccupazione per coloro che serviamo. Aiutaci a non agire mai per il nostro tornaconto personale e a fare dell'amore la nostra unica motivazione. Signore, tienici saldi e sicuri sui tuoi sentieri.
Isaia 29,1-30,18
Assedio e liberazione di Gerusalemme
29 Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove si accampò Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2 Io metterò alle strette Arièl,
ci saranno gemiti e lamenti.
Sarà per me come Arièl:
3 io mi accamperò tutt'intorno contro di te
e ti circonderò di trincee,
innalzerò contro di te un vallo.
4 Allora prostrata parlerai dalla terra,
e dalla polvere saliranno le tue parole;
sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra,
e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.
5 Sarà come polvere fine la massa dei tuoi nemici
e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6 dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,
con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.
7 E sarà come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni che marciano contro Arièl,
di quanti l'attaccano e la stringono d'assedio.
8 Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,
ma si sveglia con lo stomaco vuoto,
e come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
così succederà alla massa di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9 Fermatevi e stupitevi,
accecatevi e rimanete ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,
barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.
10 Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi, cioè i profeti,
e ha velato i vostri capi, cioè i veggenti.
11 Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: "Per favore, leggilo", ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato". 12 Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: "Per favore, leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere".
13 Dice il Signore:
"Poiché questo popolo si avvicina a me solo con la sua bocca
e mi onora con le sue labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e la venerazione che ha verso di me
è un imparaticcio di precetti umani,
14 perciò, eccomi, continuerò
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi sapienti
e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti".
15 Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
"Chi ci vede? Chi ci conosce?".
16 Che perversità! Forse che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore:
"Non mi ha fatto lui"?
E un vaso può dire del vasaio:
"Non capisce"?
17 Certo, ancora un po' e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
18 Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
19 Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d'Israele.
20 Perché il tiranno non sarà più,
sparirà l'arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore, che riscattò Abramo:
"D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
23 poiché vedendo i suoi figli
l'opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d'Israele.
24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione".
Contro la politica di alleanze militari
30 Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti senza di me,
vi legate con alleanze che io non ho ispirato,
così da aggiungere peccato a peccato.
2 Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone
e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.
3 La protezione del faraone sarà la vostra vergogna
e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.
4 Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canes,
5 tutti saranno delusi
di un popolo che è inutile,
che non porterà loro né aiuto né vantaggio,
ma solo confusione e ignominia.
6 Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
della leonessa e del leone che ruggisce,
di aspidi e draghi volanti,
essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,
i loro tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
7 Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo
"Raab l'ozioso".
8 Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento,
perché resti per il futuro
in testimonianza perenne.
9 Poiché questo è un popolo ribelle.
Sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.
10 Essi dicono ai veggenti:
"Non abbiate visioni"
e ai profeti:
"Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli,
profetateci illusioni!
11 Scostatevi dalla retta via,
uscite dal sentiero,
toglieteci dalla vista
il Santo d'Israele".
12 Pertanto dice il Santo d'Israele:
"Poiché voi rigettate questa parola
e confidate nella vessazione dei deboli e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
13 ebbene questa colpa diventerà per voi
come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvvisamente,
14 e s'infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
così che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna".
15 Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d'Israele:
"Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza".
Ma voi non avete voluto,
16 anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli".
Ebbene, fuggite!
"Cavalcheremo su destrieri veloci".
Ebbene, più veloci saranno i vostri inseguitori.
17 Mille saranno come uno solo di fronte alla minaccia di un altro,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finché resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.
18 Eppure il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia,
per questo sorge per avere pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui.
Commento
Chiedere a Dio quali sono i suoi progetti per noi
Nell'affrontare problemi e sfide, molti di noi sono soliti mettersi alla ricerca di soluzioni o correre da qualcuno in cerca d'aiuto. Fare questo non è sbagliato, ma prima di ogni altra cosa dovremmo chiedere aiuto a Dio. Joyce Meyer ha detto: "Quando hai un problema, lascia giù il telefono e vai direttamente nella stanza del Re".
Il profeta Isaia rimprovera il popolo di Dio nel modo in cui pianifica le cose. Non si rivolgono a lui (30,1-2). Prendono la strada sbagliata. Senza consultare Dio, decidono di andare in Egitto e di mettersi sotto la protezione del faraone.
Il vero guaio è che non vogliono minimamente conoscere il parere di Dio. La loro preghiera è solo formalità (29,13): "Questo popolo si avvicina a me solo con la sua bocca e mi onora con le sue labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e la venerazione che ha verso di me è un imparaticcio di precetti umani" (v.13, MSG).
Gesù dice che queste parole sono state scritte non solo per il popolo ai tempi di Isaia. Ai Farisei ed ai dottori della legge dice: "Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: 'Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini'" (Matteo 15,7-9).
I loro cuori sono lontani da Dio. Essi "vogliono sottrarsi alla vista del Signore per dissimulare i loro piani... agiscono nelle tenebre, dicendo: 'Chi ci vede? Chi ci conosce?' Che perversità! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta? Un oggetto può dire del suo autore: 'non mi ha fatto lui?' E un vaso può dire al vasaio: 'Non capisce?'" (Isaia 29,15-16, MSG)
E ancora: "Fate progetti senza di me, vi legate con alleanze che io non ho ispirato... Siete partiti per scendere in Egitto senza consultarmi" (30,1b-2a, MSG).
Questo popolo ribelle non vuole "ascoltare la legge del Signore. Essi dicono ai veggenti: 'Non abbiate visioni' e ai profeti: 'Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni! Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo d'Israele!'" (vv.9a-11)
Non vogliono che i profeti li mettano in guardia. Ignorano ogni segnale di pericolo, anche se si trattasse di uscire dalla "retta via" o di abbandonare il "sentiero sicuro" (v.11). Anzi, dicono: "No, noi fuggiremo sui cavalli... cavalcheremo su destrieri veloci!" (v.16, MSG)
Quante volte nella mia vita mi sono trovato nei guai per aver fatto di testa mia e non aver cercato prima il consiglio di Dio.
Ma in questo brano c'è anche una speranza: "Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza, quelli che mormorano impareranno la lezione" (29,24, MSG). Dio dice: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza" (30,15, MSG).
Dio non si stanca di aspettarci per donarci la sua benedizione: "Il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi, perchè un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui" (v.18). Davvero beati, cioè felici e fortunati, sono coloro che sperano in Dio, nella sua vittoria, aspettando i suoi doni, il suo amore, la sua pace, la sua gioia, la sua impagabile presenza (AMP).
Preghiera
Signore, desidero conoscere i tuoi progetti. Aiutami ad ascoltare la tua voce. Aiutami ad accostarmi a te "nella conversione e nella calma" per camminare sui tuoi sentieri nell'abbandono confidente (v.15).
La moglie di Nicky dice
Salmi 107,4
"Alcuni vagavano nel deserto su strade perdute, senza trovare una città in cui abitare. Erano affamati e assetati, veniva meno la loro vita. Nell'angustia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angosce".
Ogni giorno, migliaia di profughi fuggono da paesi devastati dalle guerre, disperati alla ricerca di un luogo sicuro, spesso con bambini piccoli al seguito. Purtroppo molti non ce la fanno. Nel nostro paese come in altri siamo siamo chiamati ad avere compassione e sapienza per sapere come aiutarli ad integrarsi nella nostra società, a superare i traumi subiti e a ricostruirsi una vita.
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Joyce Meyer, @JoyceMeyer: https://twitter.com/joycemeyer/status/367322178749857792 \[Last accessed: September 2015\]
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