La differenza che Gesù può fare
Introduzione
Nella mia vita ho avuto l'occasione di intervistare centinaia di persone da tutto il mondo. Persone che hanno riposto la loro fede in Gesù. La domanda che ho fatto praticamente a tutti è: "Che differenza ha fatto Gesù nella tua vita?" Tra le molte risposte ricevute ricordo:
"La mia vita è cambiata completamente. Ora guardo al mondo con occhi diversi... Provo amore per tutti e una pace interiore che non pensavo esistesse".
"Vivevo la mia vita come in un buco nero, portavo un pesante fardello sulle spalle che adesso è sparito... sono pieno di speranza, gioia, entusiasmo ed amore, e tutto quello che desidero fare è servire Cristo in qualunque modo egli desideri".
"Mi sento come se avessi trovato l'amore e conquistato la morte in un solo giorno".
La differenza che Gesù può fare nella vita delle persone è enorme, eterna e impossibile da comprendere completamente.
Salmi 110,1-7
Salmo 110
1 Di Davide. Salmo.
"Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi".
2 Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion:
domina in mezzo ai tuoi nemici!
3 A te il principato
nel giorno della tua potenza
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora,
come rugiada, io ti ho generato.
4 Il Signore ha giurato
e non si pente:
"Tu sei sacerdote per sempre
al modo di Melchìsedek".
5 Il Signore è alla tua destra!
Egli abbatterà i re nel giorno della sua ira,
6 sarà giudice fra le genti, ammucchierà cadaveri,
abbatterà teste su vasta terra;
7 lungo il cammino si disseta al torrente,
perciò solleva alta la testa.
Commento
Perdono permanente
Attraverso il suo sacrificio perfetto, Gesù ha reso possibile il perdono dei nostri peccati. In quanto "Re dei re" e "Grande Sommo Sacerdote" solo lui poteva farlo.
Gesù sapeva che questo salmo regale di Davide si riferiva a lui (v.1, vedi Matteo 22,42-45; Luca 20,42-44). I suoi versetti sono tra le citazioni più frequenti nel Nuovo Testamento. In esso si fondono due linee di profezia dell'Antico Testamento.
Re dei re
Sebbene si tratti di un re umano, il salmo anticipa la venuta di un re divino che sarà re di tutti i re (Salmi 110,5).
Grande sommo sacerdote
L'autore di Ebrei cita questo salmo per riferirsi a Gesù (vedi Ebrei 7,17-22) come colui che è "sacerdote per sempre al modo di Melchìsedek" (Salmi 110,4). Né Melchìsedek né Gesù erano leviti, ma entrambi erano sacerdoti, non "secondo una legge prescritta dagli uomini, ma per la potenza di una vita indistruttibile" (Ebrei 7,16).
Mentre i sacerdoti dell'Antico Testamento erano temporanei, il sacerdozio di Gesù è permanente: "Egli non ha bisogno… di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso" (v.27). "Tu sei sacerdote per sempre" (Salmi 110,4, MSG).
Preghiera
Gesù, nostro re, grazie per aver compiuto l'unico sacrificio perfetto per i nostri peccati affinché potessimo essere perdonati e la nostra vita completamente trasformata.
Efesini 2,1-22
Dalla morte alla vita
2 Anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2 nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell'aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. 3 Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. 4 Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, 5 da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. 6 Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, 7 per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. 8 Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; 9 né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. 10 Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
Giudei e pagani uniti a Cristo
11 Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani nella carne, chiamati non circoncisi da quelli che si dicono circoncisi perché resi tali nella carne per mano d'uomo, 12 ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. 13 Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
14 Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l'inimicizia, per mezzo della sua carne. 15 Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16 e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l'inimicizia. 17 Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. 18 Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
19 Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, 20 edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù. 21 In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; 22 in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Commento
Pace e riconciliazione
"Pace" è una parola che riassume tutte le benedizioni che Gesù porta nella nostra vita. Cristo è venuto e ha predicato la possibilità della "pace" a tutti (v.17).
Come profetizzato nel salmo di oggi (Salmi 110,1), dopo la sua risurrezione, Gesù siede alla destra di Dio. Essere seduti implica riposo e pace. Siamo morti con Cristo, siamo stati sepolti con lui, siamo risorti con lui e ora sediamo con lui nei cieli (Efesini 2,6). Durante la nostra vita, possiamo godere della sua pace e del suo riposo.
Paolo descrive la vita senza Cristo. Dice che senza Cristo:
- siamo morti per le nostre "colpe" e i nostri "peccati" (v.1)
- viviamo secondo "la maniera di questo mondo" (v.2)
- siamo schiavi delle "nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi" (v.3a)
- "meritevoli d'ira" (v.3b)
- "senza Cristo" (v.12a)
- "esclusi dalla cittadinanza d'Israele" (v.12, MSG)
- "estranei ai patti della promessa" (v.12b)
- "senza speranza" (v.12c)
- "senza Dio nel mondo" (v.12c)
- "lontani" (v.13)
- separati dal "muro di separazione" che ci divide (v.14b)
- "stranieri" e "ospiti" (v.19, MSG).
Con Gesù invece:
- siamo risuscitati (v.6)
- sediamo "nei cieli, in Cristo Gesù" (v.6)
- siamo "opera sua" (v.10, NLT)
- "creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo" (v.10)
- "diventati vicini, grazie al sangue di Cristo" (v.13)
- riconciliati "con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce" (v.16)
- "concittadini dei santi... di Dio" (v.19)
- "familiari di Dio" (v.19)
- "edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito" (v.22).
Il contrasto tra l'essere senza Gesù e con Gesù non potrebbe essere più grande. È Gesù che fa la differenza. Siamo resi vivi con Cristo (v.5). Siamo risuscitati con Cristo (v.6). Siamo salvati per mezzo della fede in Cristo (v.8). È in Cristo Gesù che ci siamo avvicinati (v.13). È attraverso Gesù che abbiamo accesso al Padre per mezzo di un unico Spirito (v.18). Gesù Cristo stesso è la pietra angolare del nuovo tempio, la Chiesa.
L'unico comando che Paolo dà qui è di "ricordarsi" (vv.12-13). Spesso tendiamo a dimenticare che essere cristiani riguarda tutto ciò che Gesù ha fatto per noi e non cio che facciamo noi. Questo brano ci aiuta a fermarci, a ricordare e a rendere grazie al nostro straordinario Salvatore per tutto ciò che ha fatto per noi.
Preghiera
Signore, grazie per il tuo grande amore. Grazie per la trasformazione piena e completa che porti alla nostra vita.
Isaia 55,1-57,13
Invito al banchetto della vita
55 O voi tutti assetati,
venite all'acqua,
voi che non avete denaro, venite,
comprate e mangiate;
venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
2 Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
3 Porgete l'orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
4 Ecco, l'ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
5 Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d'Israele, che ti onora.
6 Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
7 L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
8 Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie.
Oracolo del Signore.
9 Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
10 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia,
11 così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
12 Voi dunque partirete con gioia,
sarete ricondotti in pace.
I monti e i colli
davanti a voi eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi
batteranno le mani.
13 Invece di spini cresceranno cipressi,
invece di ortiche cresceranno mirti;
ciò sarà a gloria del Signore,
un segno eterno
che non sarà distrutto.
Promessa agli stranieri
56 Così dice il Signore:
"Osservate il diritto
e praticate la giustizia,
perché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per rivelarsi".
2 Beato l'uomo che così agisce
e il figlio dell'uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
3 Non dica lo straniero che ha aderito al Signore:
"Certo, mi escluderà il Signore dal suo popolo!".
Non dica l'eunuco:
"Ecco, io sono un albero secco!".
4 Poiché così dice il Signore:
"Agli eunuchi che osservano i miei sabati,
preferiscono quello che a me piace
e restano fermi nella mia alleanza,
5 io concederò nella mia casa
e dentro le mie mura un monumento e un nome
più prezioso che figli e figlie;
darò loro un nome eterno
che non sarà mai cancellato.
6 Gli stranieri, che hanno aderito al Signore
per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
7 li condurrò sul mio monte santo
e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli".
8 Oracolo del Signore Dio,
che raduna i dispersi d'Israele:
"Io ne radunerò ancora altri,
oltre quelli già radunati".
Contro i capi della comunità
9 Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare;
voi tutte, bestie della foresta, venite.
10 I suoi guardiani sono tutti ciechi,
non capiscono nulla.
Sono tutti cani muti,
incapaci di abbaiare;
sonnecchiano accovacciati,
amano appisolarsi.
11 Ma questi cani avidi,
che non sanno saziarsi,
sono i pastori che non capiscono nulla.
Ognuno segue la sua via,
ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.
12 "Venite, io prenderò del vino
e ci ubriacheremo di bevande inebrianti.
Domani sarà come oggi,
e molto più ancora".
57 Perisce il giusto,
nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo,
nessuno ci fa caso.
Il giusto è tolto di mezzo
a causa del male.
2 Egli entra nella pace:
riposa sul suo giaciglio
chi cammina per la via diritta.
3 Ora, venite qui, voi, figli della maliarda,
progenie di un adultero e di una prostituta.
4 Di chi vi prendete gioco?
Contro chi allargate la bocca
e tirate fuori la lingua?
Non siete voi forse figli del peccato,
prole bastarda?
5 Voi, che spasimate fra i terebinti,
sotto ogni albero verde,
che sacrificate bambini nelle valli,
tra i crepacci delle rocce.
6 Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta:
esse sono la porzione che ti è toccata.
Anche ad esse hai offerto libagioni,
hai portato offerte sacrificali.
E di questo dovrei forse avere pietà?
7 Su un monte alto ed elevato hai posto il tuo giaciglio;
anche là sei salita per fare sacrifici.
8 Dietro la porta e gli stipiti
hai posto il tuo emblema.
Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio,
vi sei salita, lo hai allargato.
Hai patteggiato con coloro
con i quali amavi trescare; guardavi la mano.
9 Ti sei presentata al re con olio,
hai moltiplicato i tuoi profumi;
hai inviato lontano i tuoi messaggeri,
ti sei abbassata fino agli inferi.
10 Ti sei stancata in tante tue vie,
ma non hai detto: "È inutile".
Hai trovato come ravvivare la mano;
per questo non ti senti esausta.
11 Chi hai temuto?
Di chi hai avuto paura per farti infedele?
E di me non ti ricordi,
non ti curi?
Non sono io che uso pazienza da sempre?
Ma tu non hai timore di me.
12 Io divulgherò la tua giustizia
e le tue opere, che non ti gioveranno.
13 Alle tue grida ti salvino i tuoi idoli numerosi.
Tutti se li porterà via il vento,
un soffio se li prenderà.
Chi invece confida in me possederà la terra,
erediterà il mio santo monte.
Commento
Scopo e significato
La Bibbia è un lungo invito ad andare verso Dio. Inizia con la chiamata di Dio ad Adamo, piena di amore e di angoscia: "Dove sei?" (Genesi 3,9) Si conclude con l'invito dello Spirito e della Sposa che dicono: "Vieni!" (Apocalisse 22,17)
Gesù invitava spesso le persone: "Venite a me" (Matteo 11,28), "Venite alle nozze" (22,4), "Venga a me e beva" (Giovanni 7,37). In questo capitolo, Dio rivolge ancora una volta un invito a venire.
"O voi tutti assetati, venite all'acqua,
voi che non avete denaro, venite,
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte" (Isaia 55,1).
L'invito è urgente e universale. Nel Nuovo Testamento è l'invito che Gesù rivolge a noi (vedi Atti 13,34-35). Ma perché dovremmo accogliere questo invito?
Solo Gesù può saziare la fame del nostro cuore
Senza Gesù viviamo nella sete (Isaia 55,1). Ci affanniamo per ciò che non ci soddisfa (v.2). I versetti iniziali riecheggiano le grida di coloro che vendevano le loro merci a Babilonia, il centro del commercio del mondo antico. Il messaggio è questo: le cose materiali non soddisfano. Senza Dio siamo sempre parzialmente vuoti, sperimentiamo una mancanza di realizzazione e un senso di insoddisfazione.
L'offerta di Gesù è gratis. È rivolta a noi che non abbiamo "denaro" (v.1). La sua promessa è che, venendo a lui, mangeremo "cose buone" e gusteremo "cibi succulenti" (vv.2-3). Coloro che vengono a lui sono profondamente soddisfatti. Dio non ci offre cibo spazzatura, ma un banchetto. Le sue parole sono "vivificanti" e "nutrienti" (MSG).
Il suo amore e la sua misericordia sono grandi
Per godere pienamente della presenza di Dio è necessario il pentimento (vv.6-9) e il prendere le distanze dal peccato: "L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri" (v.7a). Amo questa definizione di pentimento per bambini: "Essere abbastanza dispiaciuti da smettere".
Il pentimento implica anche il rivolgersi a Dio: "Ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona" (v.7b). Non importa quanto siamo caduti in basso, Dio ci perdonerà. Egli "largamente perdona" (v.7, MSG).
Gesù è colui che trasforma la vita
"Voi dunque partirete con gioia, sarete ricondotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spini cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti" (vv.12-13).
Questo passo si riferisce alla partenza degli ebrei da Babilonia. Il popolo di Israele è esortato ad "uscire" da Babilonia e tornare a Gerusalemme nella "gioia" e nella "pace".
Una profezia questa che raggiungerà il suo completo adempimento solo al ritorno di Gesù Cristo. In quel giorno, la natura stessa sarà rinnovata e restaurata. Avremo cieli nuovi e terra nuova. In questa vita ne abbiamo già un assaggio.
La Bibbia non è solo la storia del genere umano, ma la storia dell'intera creazione in cui l'essere umano ricopre un ruolo centrale e cruciale.
Gesù ha uno scopo per la nostra vita
Le benedizioni di Dio non sono mai per una sola persona e per suo uso esclusivo (vv.3b-5). Sono donate da Dio a qualcuno per raggiungere molti. Quando riceviamo una benedizione, siamo chiamati a trasmetterla.
Nei brani di oggi del Nuovo Testamento, noi siamo "l'opera di Dio". Egli ci ha creati di nuovo in Cristo Gesù affinché potessimo compiere le opere buone che ha pensato per noi molto tempo fa (vedi Efesini 2,10, NLT). La nostra vita ha uno scopo. La nostra storia è importante. I nostri sogni contano. La nostra voce è importante. Siamo nati per fare la differenza.
Preghiera
Signore, grazie perché ci inviti a venire da te per bere l'acqua della vita. Grazie per l'enorme differenza che fai nella nostra vita… ora e nell'eternità.
La moglie di Nicky dice
Efesini 2,10
"Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo".
Uno dei motivi per i quali siamo stati creati è per fare opere buone. Mi chiedo: quale opera buona potrei fare e che Dio ha pensato per me oggi?
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