Essere strumenti di benedizione
Introduzione
Ti sei mai chiesto, o chiesta, come potresti essere strumento di benedizione per le persone che ti circondano?
In un episodio del reality show The Secret Millionaire (Il milionario segreto), Kevin Green cercava persone ed iniziative a cui offrire il proprio sostegno finanziario. Donò circa 100.000 dollari ad una serie di persone che lavoravano con i senzatetto, gli adolescenti tossicodipendenti e i bambini disabili. La risposta di tutte queste persone fu profondamente commovente e le iniziative per cui lavoravano ne trassero un grande beneficio. Furono benedetti e messi in grado di portare maggiore benedizione agli altri.
Ma la cosa più interessante di quella vicenda fu la reazione di Kevin Green. Sperimentò in modo nuovo la gioia di benedire gli altri. La sua vita cambiò di conseguenza. Le parole di Gesù sono proprio vere: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!" (Atti 20,35)
Archie Coates, vicario della Chiesa di HTB (Holy Trinity Brompton), è solito dire che la Chiesa è uno "strumento di benedizione". Ed è proprio questo ciò che noi cristiani siamo chiamati ad essere, come chiesa e come individui. Essere strumenti di benedizione.
Salmi 115,12-18
12 Il Signore si ricorda di noi, ci benedice:
benedice la casa d'Israele,
benedice la casa di Aronne.
13 Benedice quelli che temono il Signore,
i piccoli e i grandi.
14 Vi renda numerosi il Signore,
voi e i vostri figli.
15 Siate benedetti dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
16 I cieli sono i cieli del Signore,
ma la terra l'ha data ai figli dell'uomo.
17 Non i morti lodano il Signore
né quelli che scendono nel silenzio,
18 ma noi benediciamo il Signore
da ora e per sempre.
Alleluia.
Commento
Dio è lo strumento di benedizione per eccellenza
Per fare la differenza nel mondo, è necessaria prima di tutto la benedizione di Dio sulla nostra vita. Dio è la fonte di ogni benedizione. Ama benedirci. Il salmista lo ripete in continuazione. Per cinque volte in rapida successione parla di come il Signore ci benedirà (vv.13-15).
Dio non è solo multimilionario. "Ha fatto cielo e terra... I cieli sono i cieli del Signore" (vv.15b-16a). Nella sua straordinaria generosità, ha donato la terra "ai figli dell'uomo" (v.16b).
Dio ama benedire e la risposta appropriata a questa benedizione è la gratitudine: "Noi benediciamo il Signore da ora e per sempre" (v.18, MSG).
Preghiera
Signore, desidero benedirti "da ora e per sempre" (v.18c). Signore, non potrò mai lodarti abbastanza: tu mi hai benedetto in Cristo "con ogni benedizione spirituale" (Efesini 1,3).
Filippesi 2,12-30
Tenendo salda la Parola di vita
12 Quindi, miei cari, voi che siete stati sempre obbedienti, non solo quando ero presente ma molto più ora che sono lontano, dedicatevi alla vostra salvezza con rispetto e timore. 13 È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo il suo disegno d'amore.
14 Fate tutto senza mormorare e senza esitare, 15 per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, 16 tenendo salda la parola di vita. Così nel giorno di Cristo io potrò vantarmi di non aver corso invano, né invano aver faticato. 17 Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull'offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. 18 Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.
Missione di Timòteo ed Epafrodito
19 Spero nel Signore Gesù di mandarvi presto Timòteo, per essere anch'io confortato nel ricevere vostre notizie. 20 Infatti, non ho nessuno che condivida come lui i miei sentimenti e prenda sinceramente a cuore ciò che vi riguarda: 21 tutti in realtà cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo. 22 Voi conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il Vangelo insieme con me, come un figlio con il padre. 23 Spero quindi di mandarvelo presto, appena avrò visto chiaro nella mia situazione. 24 Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch'io di persona.
25 Ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, fratello mio, mio compagno di lavoro e di lotta e vostro inviato per aiutarmi nelle mie necessità. 26 Aveva grande desiderio di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della sua malattia. 27 È stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio ha avuto misericordia di lui, e non di lui solo ma anche di me, perché non avessi dolore su dolore. 28 Lo mando quindi con tanta premura, perché vi rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato. 29 Accoglietelo dunque nel Signore con piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui, 30 perché ha sfiorato la morte per la causa di Cristo, rischiando la vita, per supplire a ciò che mancava al vostro servizio verso di me.
Commento
Essere strumenti di benedizione per gli altri
Ma in che modo, concretamente, possiamo fare la differenza nella vita delle persone che ci circondano?
Nel brano di oggi è scritto che siamo "figli di Dio innocenti" (v.15). Siamo chiamati ad essere come il nostro Padre nei cieli, che ama benedire. Abbiamo la responsabilità di operare la nostra salvezza, cioè di vedere la grazia di Dio agire in ogni ambito della nostra vita. Ma è lui che suscita in noi "il volere e l'operare secondo il suo disegno d'amore" (v.13).
Molte persone in passato come oggi sono riluttanti all'idea di affidare a Dio il proprio futuro. Temono che Dio chieda loro cose che non desiderano fare o che rovinino la loro vita. Naturalmente, entrambe queste paure sono prive di fondamento.
Se affideremo la nostra volontà a Dio, lui ci darà il desiderio di fare ogni cosa che ci chiamerà a fare. Se ci chiamerà a svolgere un ministero con i poveri, il nostro cuore sarà lì. Se ci chiamerà ad insegnare, ci darà il desiderio di farlo. Se ci abbandoneremo alla sua volontà, egli susciterà in noi il "volere e l'operare secondo il suo disegno d'amore" (v.13).
Ciò che Dio vuole per la nostra vita è buono. Molto probabilmente non sarà tutto facile e non potremo migliorare o cambiare il suo piano. Ma egli ci darà anche l'energia di cui avremo bisogno: "Questa è l'energia di Dio, un'energia che è nel nostro intimo, e che Dio stesso vuole che operi in noi perché porti a ciò che dà a lui più compiacimento" (MSG).
Paolo conosce la gioia di essere "strumento di benedizione". Scrive: "Fate tutto senza mormorare e senza esitare". In altre parole, non sono ammessi bisticci, né ripensamenti! Prosegue: "Per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti in mezzo a una generazione malvagia e perversa. In mezzo a loro voi risplendete come astri nel mondo, tenendo salda la parola di vita" (vv.14-16a, MSG).
Oggi, abbiamo l'immenso privilegio di poter dare alle persone non solo denaro, ma anche "la parola di vita" (v.16a). Non c'è gioia più grande del vedere persone spiritualmente morte riprendere vita attraverso Gesù.
Per questo privilegio, Paolo è disposto a dare la sua vita con gioia: "Ma, anche se io devo essere versato sul sacrificio e sull'offerta della vostra fede, sono contento e ne godo con tutti voi. Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me" (vv.17-18).
Paolo offre poi due esempi di suoi amici che hanno dimostrato come essere "veri strumenti di benedizioni":
Interessarsi genuinamente agli altri
Timòteo è uno dei più cari amici di Paolo. Viene spesso citato nelle sue lettere. La sua lealtà e il suo aiuto sono così grandi che Paolo lo descrive come "un figlio con il padre" (v.22).
\t Paolo rende omaggio al suo amico: "Prende sinceramente a cuore ciò che vi riguarda" (v.20, MSG). La paragona a coloro che hanno a cuore il solo interesse personale. Dicono: "Tutti in realtà cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo" (v.21, MSG).
\t Timòteo è uno "strumento di benedizione" con un interesse genuino per il benessere dei figli di Dio (v.20). L'interesse di Timòteo è totalmente autentico. Paolo dice che "ha servito il Vangelo insieme con me" (v.22).
Mostrare coraggio a favore degli altri
Anche Epafrodito è un amico fedele di Paolo e dei Filippesi. Il suo vero carattere emerge sia nelle grandi che nelle piccole cose, e spesso sono proprio le piccole cose ad essere più eloquenti. Ammalatosi gravemente, quasi in punto di morte, Epafrodito è turbato, non perché sia malato e prossimo alla morte, ma perché i suoi amici avrebbero potuto esserne turbati. È come le persone che si preoccupano non tanto della propria malattia ma del fatto che potrebbero essere un peso per la propria famiglia o per i propri amici.
\t Paolo descrive Epafrodito come "fratello mio, mio compagno di lavoro e di lotta" (v.25). Epafrodito è pronto a rischiare la vita per il bene dell'amico Paolo (v.30). Un termine, "rischiare la vita", che letteralmente può essere tradotto come "giocarsi la vita".
\t Nella Chiesa primitiva, c'erano persone che venivano chiamate "giocatori d'azzardo", e questo perché si occupavano dei malati e dei carcerati. Tra questi c'era Cipriano, vescovo di Cartagine, il quale durante la peste del 250 d.C. dimostrò un notevole coraggio. Mentre tutti fuggivano, Cipriano e altri cristiani misero a rischio la loro vita curando i malati e seppellendo i morti.
\t Epafrodito si gioca la vita associandosi a Paolo, che era in prigione per un'accusa capitale, rischiando così la stessa accusa di Paolo. Epafrodito mostra un coraggio temerario per Paolo, un coraggio che lo rende "strumento di benedizione".
Preghiera
Signore, aiutami a fare tutto senza lamentarmi o litigare e a portare la parola di vita alle persone che incontrerò oggi.
Geremia 2,31-4,9
2
31 Voi di questa generazione, fate attenzione alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra dov'è sempre notte?
Perché il mio popolo dice: "Siamo liberi,
non verremo più da te"?
32 Dimentica forse una vergine i suoi ornamenti,
una sposa la sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
da giorni innumerevoli.
33 Come sai scegliere bene la tua via in cerca di amore!
Anche alle donne peggiori hai insegnato le tue strade.
34 Sull'orlo delle tue vesti
si trova persino il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi a scassinare!
Eppure per tutto questo
35 tu protesti: "Io sono innocente,
perciò la sua ira si è allontanata da me".
Ecco, io ti chiamo in giudizio,
perché hai detto: "Non ho peccato!".
36 Con quale leggerezza
cambi strada?
Anche dall'Egitto
sarai delusa,
come fosti delusa dall'Assiria.
37 Anche di là tornerai
con le mani sul capo,
perché il Signore ha respinto coloro nei quali confidi;
da loro non avrai alcun vantaggio.
Conversione e ritorno
3 Se un uomo ripudia la moglie
ed ella si allontana da lui per appartenere a un altro,
tornerà il primo ancora da lei?
Quella terra non sarebbe tutta contaminata?
E tu, che ti sei prostituita con molti amanti,
osi tornare da me?
Oracolo del Signore.
2 Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non sei stata disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Così hai contaminato la terra
con la tua impudicizia e perversità.
3 Per questo sono state fermate le piogge
e gli acquazzoni di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
non vuoi arrossire.
4 E ora gridi verso di me: "Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5 Manterrà egli il rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?".
Così parli, ma intanto commetti
tutto il male che puoi".
6 Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: "Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7 E io pensavo: "Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me"; ma ella non è ritornata. La sua perfida sorella Giuda ha visto ciò, 8 ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore. Anzi, anche lei è andata a prostituirsi, 9 e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato la terra; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10 E nonostante questo, la sua perfida sorella Giuda non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna". Oracolo del Signore.
11 Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12 Va' e grida queste cose verso il settentrione:
Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso. Oracolo del Signore.
Non conserverò l'ira per sempre.
13 Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore, tuo Dio;
hai concesso il tuo amore agli stranieri
sotto ogni albero verde,
e non hai ascoltato la mia voce.
Oracolo del Signore.
14 Ritornate, figli traviati - oracolo del Signore - perché io sono il vostro padrone. Vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15 Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza. 16 Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - oracolo del Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore: non verrà più in mente a nessuno e nessuno se ne ricorderà, non sarà rimpianta né rifatta. 17 In quel tempo chiameranno Gerusalemme "Trono del Signore", e a Gerusalemme tutte le genti si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più caparbiamente il loro cuore malvagio. 18 In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa d'Israele e verranno insieme dalla regione settentrionale nella terra che io avevo dato in eredità ai loro padri.
19 Io pensavo:
"Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,
un'eredità che sia l'ornamento più prezioso delle genti!".
Io pensavo: "Voi mi chiamerete: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi".
20 Ma come una moglie è infedele a suo marito,
così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me".
Oracolo del Signore.
21 Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
hanno dimenticato il Signore, loro Dio.
22 "Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni".
"Ecco, noi veniamo a te,
perché tu sei il Signore, nostro Dio.
23 In realtà, menzogna sono le colline,
e le grida sui monti;
davvero nel Signore, nostro Dio,
è la salvezza d'Israele.
24 L'infamia ha divorato fin dalla nostra giovinezza
il frutto delle fatiche dei nostri padri,
le loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25 Corichiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,
perché abbiamo peccato contro il Signore, nostro Dio,
noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;
non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio".
4 "Se vuoi davvero ritornare, Israele,
a me dovrai ritornare.
Se vuoi rigettare i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2 Se giurerai per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia,
allora le nazioni si diranno benedette in te
e in te si glorieranno.
3 Infatti così dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
Dissodatevi un terreno
e non seminate fra le spine.
4 Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
L'invasione del nemico dal settentrione
5 Annunciatelo in Giuda,
fatelo udire in Gerusalemme;
suonate il corno nel paese,
gridate a piena voce e dite:
"Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate".
6 Alzate un segnale verso Sion;
cercate rifugio, non indugiate,
perché io faccio venire dal settentrione una sventura
e una grande rovina.
7 Il leone è balzato dalla sua boscaglia,
il distruttore di nazioni si è messo in marcia,
è uscito dalla sua dimora,
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8 Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata da noi
l'ira ardente del Signore.
9 E in quel giorno - oracolo del Signore -
verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti saranno sbigottiti".
Commento
Non allontanarsi dalla benedizione di Dio
Se stai sperimentando la benedizione di camminare in stretta relazione con Dio, coloro che ti circondano “in te si glorieranno" (4,2, MSG).
Il profeta Geremia esorta il popolo a tornare al Signore (v.1). Dio desidera benedirci. Ci chiede di sbarazzarci del nostro armamentario di peccato e di non allontanarci più da lui. Dice: "Se vuoi rigettare i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me. Se giurerai per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia, allora le nazioni si diranno benedette in te" (vv.1b-2a, MSG).
Dio desidera benedire il suo popolo e tutte le nazioni, ma essi si allontanano da questa benedizione. Geremia avverte il popolo dei pericoli che si corrono allontanandosi da Dio e adottando falsi idoli: "Rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, rifiutano di convertirsi" (5,3, MSG).
Il Signore li esorta ripetutamente a tornare: "Ritorna, Israele ribelle... perché io sono pietoso... Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza... Come vorrei considerarti tra i miei figli e darti una terra invidiabile, un'eredità che sia l'ornamento più prezioso delle genti! Io pensavo: 'Voi mi chiamerete: Padre mio, e non tralascerete di seguirmi'" (vv.12.15.19).
Il Signore è interessato al nostro cuore più che al nostro aspetto esteriore. Con Dio non si può fingere: "Giuda non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna" (v.10). Il Signore esorta: "Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore" (4,4). Già nell'Antico Testamento, Dio aveva detto che desiderava un cuore circonciso, cioè un cuore totalmente impegnato con lui.
Se in qualche modo ci siamo allontanati dal Signore, oggi possiamo tornare a lui con tutto il cuore.
Preghiera
Signore, oggi ti dono tutto ciò che ho: tempo, denaro, beni e tutto il resto. Ti ringrazio perché desideri benedirmi e benedire altre persone attraverso di me. Aiutami oggi ad essere tuo "strumento di benedizione".
La moglie di Nicky dice
Filippesi 2,14.15
"Fate tutto senza mormorare e senza esitare, per essere irreprensibili e puri, figli di Dio innocenti".
Da queste parole, sembra che non sia permesso nemmeno un piccolo brontolio. E per quanto riguarda l'essere "senza colpa"... diciamo che ho ancora molto su cui lavorare!
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