Parole, Parola di Dio e parole profetiche
Introduzione
Alcuni fa l'attore David Suchet, noto per il suo ruolo di protagonista in Poirot, ebbe un improvviso desiderio di leggere la Bibbia. Si trovava sdraiato in una vasca da bagno in un hotel in America. Cercò in camera e nel cassetto del comodino trovò una Bibbia. La sfogliò e iniziò a leggere il Nuovo Testamento. Nel leggere quelle parole, incontrò Gesù Cristo. Di quel momento Suchet ricorda:
"All'improvviso ho sentito il desiderio di leggere la Bibbia. È stato il momento chiave della mia vita. Ho iniziato con gli Atti degli Apostoli e poi con le Lettere di Paolo - Romani e Corinzi. Sono così passato ai Vangeli. Nel Nuovo Testamento ho improvvisamente scoperto il modo in cui la vita dovrebbe essere vissuta".
La Bibbia contiene le parole più potenti al mondo. Le parole sono importanti e la parola "parola", nei brani di oggi, è usata con significati diversi.
- Primo, nel significato di nostre parole. Le cose che diciamo possono essere buone o cattive (Proverbi 25,11-20).
- Secondo, nel significato di Parola di Dio. Questa si riferisce soprattutto a Gesù Cristo (Giovanni 1,1; Ebrei 1,2), ma anche alla Parola di Dio nelle Scritture, nella predicazione e nell'insegnamento (1 Timòteo 4,1-16).
- Terzo, nel significato di profezia. La Bibbia usa l'espressione "parola del Signore" nel senso di profezia (Geremia 42,7). Dio continua a parlare alla Chiesa attraverso messaggi profetici (1 Timòteo 4,14). Naturalmente, è necessario distinguere i profeti dell'Antico Testamento, le cui "parole" erano sicuramente "parola del Signore" e sono ora parte della Scrittura, dalle "parole" profetiche di oggi, che devono essere verificate attraverso la Scrittura.
Proverbi 25,11-20
11 Come mele d'oro su vassoio d'argento cesellato,
è una parola detta a suo tempo.
12 Come anello d'oro e collana preziosa
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
13 Come il fresco di neve al tempo della mietitura
è un messaggero fedele per chi lo manda:
egli rinfranca l'animo del suo signore.
14 Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa.
15 Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
16 Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta,
per non esserne nauseato e poi vomitarlo.
17 Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché, stanco di te, non ti prenda in odio.
18 Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
19 Quale dente cariato e quale piede slogato,
tale è l'appoggio del perfido nel giorno della sventura.
20 Come chi toglie il mantello in un giorno di freddo
e come chi versa aceto su una piaga viva,
tale è colui che canta canzoni a un cuore afflitto.
Commento
Usare le parole in modo efficace
Parole buone
Le parole che pronunciamo sono davvero importanti. A volte hanno un effetto molto positivo. È davvero bello quando qualcuno trova le parole giuste per l'occasione giusta: "Come mele d'oro su vassoio d'argento cesellato, è una parola detta a suo tempo" (v.11, MSG).
Altrettanto prezioso ma più difficile è invece ascoltare. Ricevere osservazioni o critiche non è mai facile ma, come dice l'autore di Proverbi, "collana preziosa è un saggio che ammonisce un orecchio attento" (v.12, MSG). Avere degli amici che ci amano e ogni tanto ci correggono quando serve è qualcosa di molto prezioso.
Avere amici e persone fidate che mantengono la parola data è altrettanto importante: sono "come il fresco di neve al tempo della mietitura" (v.13, MSG).
La lingua è un organo molto potente: "Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, una lingua dolce spezza le ossa" (v.15). O, come dice la versione The Message della Bibbia: "La parola gentile abbatte le difese rigide".
Parole cattive
L'autore di Proverbi mette in guardia da alcune parole pericolose. Le promesse vuote portano alla delusione: "Come nuvole e vento ma senza pioggia, è l'uomo che si vanta di regali che non fa" (v.14).
In genere, non è bene passare troppo tempo a parlare con una sola persona o un gruppo di persone: "Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché, stanco di te, non ti prenda in odio" (v.17, MSG). Nelle nostre relazioni abbiamo bisogno di equilibrio. Le parole devono essere condivise con sapienza.
Un altro uso cattivo delle parole è attraverso la falsa testimonianza, cioè il dire cose non vere (v.18). Questo può avvenire in tribunale o semplicemente nelle nostre conversazioni o online: "Mazza, spada e freccia acuta è colui che depone il falso contro il suo prossimo" (v.18, MSG). Leggere o sentire cose semplicemente false è qualcosa di molto doloroso.
Preghiera
Signore, ti ringrazio per il potere delle parole nel portare benedizione. Oggi, ti prego di mettere una guardia sulle mie labbra e sorvegliare la mia lingua affinché io possa dire solo parole buone.
1 Timòteo 4,1-16
Contro gli impostori
4 Lo Spirito dice apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche, 2 a causa dell'ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza: 3 gente che vieta il matrimonio e impone di astenersi da alcuni cibi, che Dio ha creato perché i fedeli, e quanti conoscono la verità, li mangino rendendo grazie. 4 Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, 5 perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera.
6 Proponendo queste cose ai fratelli, sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. 7 Evita invece le favole profane, roba da vecchie donnicciole. Allénati nella vera fede, 8 perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura. 9 Questa parola è degna di fede e di essere accolta da tutti. 10 Per questo infatti noi ci affatichiamo e combattiamo, perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono.
11 E tu prescrivi queste cose e inségnale. 12 Nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza. 13 In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. 14 Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l'imposizione delle mani da parte dei presbìteri.
15 Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. 16 Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
Commento
Dedicarsi alla Parola di Dio
Vedere un cristiano che abbandona la propria fede è qualcosa di molto triste. Paolo dice che: "Alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche" (v.1, MSG).
Per questo dovremmo guardarci dall'inganno studiando la verità, che è rivelata dallo Spirito Santo nella Parola di Dio.
Paolo mette in guardia dai falsi insegnamenti che vietano il "matrimonio" o impongono di "astenersi da alcuni cibi" (v.3, MSG). Scrive: "Lo Spirito dice apertamente..." (v.1) e "Infatti ogni creazione di Dio è buona e nulla va rifiutato, se lo si prende con animo grato, perché esso viene reso santo dalla parola di Dio e dalla preghiera" (vv.4-5, MSG).
Paolo esorta Timòteo a trasmettere la "buona dottrina" che ha ricevuto (v.6). Una "parola" che "è degna di fede e di essere accolta da tutti" (v.9) secondo la quale Dio "è il salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono" (v.10).
Timòteo è chiamato a prescrivere queste cose e a insegnarle (v.11, MSG). Deve essere esempio per i credenti nella parola (così come nella vita, nell'amore, nella fede e nella purezza). Paolo lo esorta a dedicarsi alla lettura pubblica delle Scritture, alla predicazione e all'insegnamento (v.13). Un'attività questa che deve essere sempre prioritaria per ogni leader cristiano (vedi 5,17).
Lo esorta anche ad allenarsi: "Allénati nella vera fede" (4,7). Fare esercizio fisico e tenersi in forma è importante. Tuttavia "è utile a poco" (v. 8a). L'allenamento alla "pietà" è molto più importante dell'allenamento fisico. Perché “la vera fede è utile a tutto, portando con sé la promessa della vita presente e di quella futura" (v.8b, MSG).
Nella vita cristiana, l'età anagrafica non definisce la maturità. Paolo scrive: "Nessuno disprezzi la tua giovane età" (v.12, MSG). Qualunque sia la nostra età, possiamo sempre dare l'esempio con la nostra vita. L'età non è neppure un ostacolo all'insegnamento della Parola di Dio.
Paolo esorta Timòteo a sorvegliare attentamente la sua vita e la sua dottrina (v.16). "Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano" (v.16, MSG).
Paolo sta facendo riferimento ad un dono dato a Timòteo attraverso un messaggio profetico ricevuto dagli anziani nel momento dell'imposizione delle mani su di lui. Un esempio neotestamentario di una "parola" del Signore data attraverso il dono della profezia.
Preghiera
Signore, ti prego di aiutarmi a crescere nella pietà (v.7b), a dedicarmi alle Scritture e a dare un buon esempio in ogni ambito della mia vita (vv.12-13).
Geremia 40,7-42,22
Godolia assassinata
7 Tutti i capi delle bande armate, che si erano dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia, figlio di Achikàm, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia. 8 Si recarono allora da Godolia, a Mispa, Ismaele, figlio di Netania, Giovanni e Giònata, figli di Karèach, Seraià, figlio di Tancùmet, i figli di Efài, il Netofatita, e Iezania, figlio del Maacatita, con i loro uomini. 9 Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan, giurò a loro e ai loro uomini: "Non temete gli ufficiali dei Caldei; rimanete nella terra e servite il re di Babilonia e vi troverete bene. 10 Quanto a me, ecco, io mi stabilisco a Mispa come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che verranno da noi; ma voi fate pure la raccolta del vino, della frutta e dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle città da voi occupate".
11 Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il re di Babilonia aveva lasciato un resto di Giuda e vi aveva messo a capo Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan. 12 Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi e vennero nel paese di Giuda presso Godolia a Mispa. Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza.
13 Ora Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che si erano dispersi per la regione, si recarono da Godolia a Mispa 14 e gli dissero: "Non sai che Baalìs, re degli Ammoniti ha mandato Ismaele, figlio di Netania, per toglierti la vita?". Ma Godolia, figlio di Achikàm, non credette loro.
15 Allora Giovanni, figlio di Karèach, disse segretamente a Godolia, a Mispa: "Io andrò a colpire Ismaele, figlio di Netania, senza che nessuno lo sappia. Perché egli dovrebbe toglierti la vita? Si disperderebbero allora tutti i Giudei che si sono raccolti intorno a te e perirebbe il resto di Giuda!".
16 Ma Godolia, figlio di Achikàm, rispose a Giovanni, figlio di Karèach: "Non commettere una cosa simile, perché è una menzogna quanto tu dici di Ismaele".
41 Ora, nel settimo mese, Ismaele, figlio di Netania, figlio di Elisamà, di stirpe regale, si recò con dieci uomini da Godolia, figlio di Achikàm, a Mispa, e mentre là a Mispa prendevano cibo insieme, 2 Ismaele, figlio di Netania, si alzò con i suoi dieci uomini e colpì di spada Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese. 3 Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mispa e i Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano là.
4 Due giorni dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva della cosa, 5 giunsero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6 Ismaele, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa, mentre essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di Achikàm". 7 Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele, figlio di Netania, con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna. 8 Fra quelli si trovavano dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi: grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9 La cisterna in cui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva ucciso era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruito quando era in guerra contro Baasà, re d'Israele; Ismaele, figlio di Netania, la riempì dei cadaveri.
10 Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava a Mispa, le figlie del re e tutto il popolo rimasto a Mispa, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia, figlio di Achikàm. Ismaele, figlio di Netania, li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.
11 Intanto Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele, figlio di Netania. 12 Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele, figlio di Netania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon. 13 Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò. 14 Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mispa si voltò e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni, figlio di Karèach. 15 Ma Ismaele, figlio di Netania, sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti.
Fuga in Egitto
16 Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa dopo aver ucciso Godolia, figlio di Achikàm, uomini d'arme, donne, fanciulli e cortigiani, e li condussero via da Gàbaon. 17 Essi partirono e sostarono a Gherut-Chimàm, che si trova vicino a Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18 lontano dai Caldei. Avevano infatti paura di loro, poiché Ismaele, figlio di Netania, aveva ucciso Godolia, figlio di Achikàm, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.
42 Tutti i capi delle bande armate e Giovanni, figlio di Karèach, e Azaria, figlio di Osaià, e tutto il popolo, piccoli e grandi, si presentarono 2 al profeta Geremia e gli dissero: "Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore, tuo Dio, in favore di tutto questo resto, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi con i tuoi occhi. 3 Il Signore, tuo Dio, ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare".
4 Il profeta Geremia rispose loro: "Comprendo! Ecco, pregherò il Signore, vostro Dio, secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore mi risponderà per voi; non vi nasconderò nulla".
5 Essi allora dissero a Geremia: "Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore, tuo Dio, ti dirà che dobbiamo fare. 6 Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore, nostro Dio, al quale ti mandiamo, obbediremo alla voce del Signore, nostro Dio, perché ce ne venga del bene".
7 Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8 Questi chiamò Giovanni, figlio di Karèach, e tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, piccoli e grandi, 9 e riferì loro: "Così dice il Signore, Dio d'Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10 Se continuate ad abitare in questa regione, vi edificherò e non vi abbatterò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché mi pento del male che vi ho arrecato. 11 Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - oracolo del Signore -, perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12 Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nella vostra terra.
13 Se invece, non dando retta alla voce del Signore, vostro Dio, voi direte: "Non vogliamo abitare in questo paese", 14 e direte: "No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perché là non vedremo guerre e non udremo il suono del corno né soffriremo carestia di pane: là abiteremo", 15 in questo caso ascoltate la parola del Signore, o resto di Giuda: Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Se voi decidete veramente di andare in Egitto e vi andate per dimorarvi, 16 ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nella terra d'Egitto, e la fame che temete vi si attaccherà addosso laggiù in Egitto e là morirete. 17 Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura che io manderò su di loro. 18 Poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Come si è riversato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si riverserà contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di obbrobrio e non vedrete mai più questo luogo".
19 Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: "Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente avvertiti, 20 poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore, vostro Dio, dicendomi: "Intercedi per noi presso il Signore, nostro Dio, riferiscici ciò che il Signore, nostro Dio, dirà e noi lo eseguiremo". 21 Oggi ve l'ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore, vostro Dio, riguardo a tutto ciò per cui mi ha inviato a voi. 22 Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui volete andare a dimorare".
Commento
Ascoltare attentamente le "parole" dei profeti
Vi siete mai trovati in una situazione in cui avete deciso cosa fare e solo dopo avete cercato una parola di Dio che confermasse ciò che avevate già deciso?
Io sì, purtroppo. Anche il popolo di Dio si trova nella medesima condizione. Sceglie di scendere in Egitto e vuole che Geremia confermi la scelta attraverso un messaggio di Dio. Questo li conduce al disastro.
Geremia è un profeta dell'Antico Testamento che gode della reputazione di saper ascoltare "la parola del Signore" (42,7).
Israele qui raggiunge uno dei punti più bassi della sua storia. Godalia, che era stato nominato governatore del resto del popolo che non era andato in esilio (40,7), viene assassinato (40,7-41,15). Ismaele compie un massacro e avvelena la cisterna. Un gesto di vandalismo particolarmente irresponsabile (41,9) soprattutto perché l'approvvigionamento idrico era molto importante in Palestina.
Giovanni è perfettamente in grado di affrontare Ismaele e la situazione militare. Ma il suo unico pensiero è di fuggire in Egitto, lontano da quella che immagina essere un'inevitabile rappresaglia babilonese. Ma questo pensiero si scontrerà con Geremia.
Giovanni e tutti gli ufficiali dell'esercito giungono da Geremia. Gli dicono: "Il Signore… ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare" (42,3).
Geremia risponde: "Ecco, pregherò il Signore, vostro Dio, secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore mi risponderà per voi; non vi nasconderò nulla" (v.4).
E Giovanni: "Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore, nostro Dio" (v.6).
È interessante qui osservare che anche per Geremia la guida di Dio non arriva subito. È scritto: "Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia" (v.7).
Geremia condivide fedelmente il messaggio. Riferisce: "Così dice il Signore" (v.9). Promette la sua benedizione se rimarranno nel paese (vv.10-12) e il suo giudizio se andranno in Egitto (v.13 e seguenti).
Giovanni e tutti gli ufficiali avevano già deciso cosa fare e volevano solo che il Signore confermasse. Commettono così l'errore di non obbedire alla parola del Signore (v.21). Quanto è importante chiedere al Signore un parere prima di prendere le nostre decisioni e non dopo!
Preghiera
Signore, ti ringrazio perché ci parli attraverso le Scritture e i profeti. Aiutami ad ascoltare e a seguire attentamente le tue parole.
La moglie di Nicky dice
Proverbi 25,17
"Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché, stanco di te, non ti prenda in odio".
La recente pandemia ha cambiato molte cose. Prima pensavo che avessimo quasi sempre troppe persone a casa nostra, ma poi, quando sono arrivati i lockdown, tutte queste persone mi sono mancate. Non darò mai più per scontata la libertà di stare insieme alle persone.
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Riferimenti
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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.
Bill Bradfield, On Reading the Bible: Thoughts and Reflections of Over 500 Men and Women (Dover Publications, 2005), p.121.
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.
Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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