Giorno 309

Avvertimenti amorevoli

Sapienziali Proverbi 26,23-27,4
Nuovo Testamento Ebrei 5,11-6,12
Antico Testamento Ezechiele 4,1-6,14

Introduzione

Gli avvertimenti sono indicazioni molto importanti. In ogni prodotto che acquistiamo troviamo avvertenze. A volte alcune ci sembrano un po' banali o addirittura assurde, come ad esempio:

Arachidi di Sainsbury: "Attenzione - Contiene frutta a guscio". Sonnifero notturno Nytol: "Attenzione - Può causare sonnolenza". Trapano per il fai-da-te: "Non destinato ad essere usato come trapano da dentista".

Il problema delle indicazioni banali è che possono portarci a trascurare quelle più importanti.

Il 13 marzo 1991, in una giornata di grande nebbia in Gran Bretagna, si verificò uno degli incidenti stradali più gravi di sempre. Sull'autostrada M4, quel giorno, morirono dieci persone e venticinque rimasero ferite. Nel mezzo dell'incidente, un uomo si distinse per il suo eroismo. Alan Bateman scese dalla sua auto danneggiata e corse lungo la strada per cercare di avvisare i veicoli in arrivo. Non tutti apprezzarono quel gesto. Alcuni automobilisti suonarono e proseguirono verso l'incidente.

Le segnalazioni di Alan non furono solo eroiche, ma anche un grande gesto d'amore. Gesù stesso metteva spesso in guardia dai pericoli (vedi ad esempio Matteo 7,13.19.26-27). Sapeva che avvertire le persone dicendo loro la verità si sarebbe rivelato un grande gesto d'amore.

Dio ci ama. Non vuole che ci facciamo del male. Nella Bibbia troviamo molti esempi di avvertimenti e tutti derivano dall'amore di Dio per noi.

Sapienziali

Proverbi 26,23-27,4

  23 Come patina d'argento su un coccio di creta
   sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
  24 Chi odia si maschera con le labbra,
   ma nel suo intimo cova inganni;
  25 anche se usa espressioni melliflue, non credergli,
   perché nel cuore egli ha sette obbrobri.
  26 Chi odia si nasconde con astuzia,
   ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
  27 Chi scava una fossa vi cadrà dentro
   e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.
  28 Una lingua bugiarda fa molti danni,
   una bocca adulatrice produce rovina.

  27 Non vantarti del domani,
   perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.

  2 Ti lodi un estraneo e non la tua bocca,
   uno sconosciuto e non le tue labbra.

  3 La pietra è greve, la sabbia è pesante,
   ma più d'entrambi la collera dello stolto.

  4 L'ira è crudele, il furore è impetuoso,
   ma alla gelosia chi può resistere?

Commento

Avvertimenti sulla natura umana

Uno dei principi universali della vita è che ciò che si semina ora si raccoglierà in futuro. Gran parte dell'insegnamento di questa sezione dei Proverbi è riassunto nel versetto: "Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso" (26,27). In altre parole, si raccoglie ciò che si è seminato.

L'autore mette in guardia dalla malizia (v.27, MSG). Per quanto cerchiamo di nascondere il nostro desiderio di ferire gli altri, alla fine verrà fuori e ne raccoglieremo le conseguenze.

Mette in guardia poi da "una lingua bugiarda" (v.28). Delle altre persone dovremmo dire solo la verità. A volte, sui nostri avversari, si è tentati di raccontare cose esagerate. Ma lo scrittore avverte: "Una lingua bugiarda fa molti danni, una bocca adulatrice produce rovina" (v.28).

Prosegue mettendo in guardia dal vanto (27,1). "Ti lodi un estraneo e non la tua bocca, uno sconosciuto e non le tue labbra". Ricevere lodi è positivo, ma queste non devono provenire dalle proprie labbra (v.2).

Mette in guardia dalle provocazioni: "La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più d'entrambi la collera dello stolto" (v.3).

Infine, mette in guardia dalla gelosia, che Shakespeare descrive come "il mostro dagli occhi verdi" che si prende gioco "della carne di cui si nutre". La gelosia è una forza ancora più potente e pericolosa dell'ira e del furore (v.4): "L'ira è crudele, il furore è impetuoso, ma alla gelosia chi può resistere?" (v.4, MSG)

Preghiera

Signore, ti prego di custodire il mio cuore. Perdona i miei peccati e aiutami a perdonare coloro che peccano contro di me. Non abbandonarmi alla tentazione, ma liberami dal male.

Nuovo Testamento

Ebrei 5,11-6,12

Adulti nella fede

11 Su questo argomento abbiamo molte cose da dire, difficili da spiegare perché siete diventati lenti a capire. 12 Infatti voi, che a motivo del tempo trascorso dovreste essere maestri, avete ancora bisogno che qualcuno v'insegni i primi elementi delle parole di Dio e siete diventati bisognosi di latte e non di cibo solido. 13 Ora, chi si nutre ancora di latte non ha l'esperienza della dottrina della giustizia, perché è ancora un bambino. 14 Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male.

6 Perciò, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è completo, senza gettare di nuovo le fondamenta: la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio, 2 la dottrina dei battesimi, l'imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio eterno. 3 Questo noi lo faremo, se Dio lo permette.

4 Quelli, infatti, che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro. 6 Tuttavia, se sono caduti, è impossibile rinnovarli un'altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia. 7 Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio; 8 ma se produce spine e rovi, non vale nulla ed è vicina alla maledizione: finirà bruciata!

9 Anche se a vostro riguardo, carissimi, parliamo così, abbiamo fiducia che vi siano in voi cose migliori, che portano alla salvezza. 10 Dio infatti non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. 11 Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, 12 perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.

Commento

Avvertenze sull'immaturità spirituale

Dio desidera che noi cresciamo in Cristo (6,1, MSG) fino a diventare discepoli di Gesù forti e spiritualmente maturi.

La maturità richiede un atteggiamento di ascolto. Spesso però come Cristiani e sebbene Dio ci parli continuamente (Matteo 4,4), siamo "lenti a capire" (5,11, MSG) e non ascoltiamo. Dovremmo invece essere regolari nell'ascoltarlo quando parla, soprattutto attraverso la Bibbia.

L'autore di Ebrei mette in guardia i suoi lettori dall'immaturità spirituale. Essi infatti dovrebbero "essere maestri" (Ebrei 5,12), ma non lo sono ancora. Non si tratta di diventare super esperti. Chiunque sia istruito nella fede può infatti insegnare agli altri (1 Pietro 3,15). Uno dei modi migliori per iniziare a crescere nella propria fede è trasmetterla agli altri. È per questo che ad Alpha siamo soliti invitare coloro che hanno incontrato Gesù a tornare per aiutare nel corso successivo.

Egli vuole che passino dal latte al cibo solido. L'insegnamento fa parte della maturità cristiana. Li incoraggia a passare oltre gli insegnamenti elementari su Cristo: pentimento, fede, battesimo, imposizione delle mani, risurrezione e giudizio (Ebrei 6,1-2).

Si tratta di un elenco impressionante di ciò che l'autore considera fondamentale, ed è una sfida per tutti noi che insegniamo nella Chiesa. Dobbiamo assicurarci di formare tutte le persone con queste cose, per poi farle passare al "cibo solido" (5,14). Ci si nutre, ad esempio, attraverso l'adorazione, la comunità ecclesiale, lo studio della Bibbia, la lettura di libri ispirati e l'ascolto di buoni insegnamenti.

Dice: "Il nutrimento solido è invece per gli adulti, per quelli che, mediante l'esperienza, hanno le facoltà esercitate a distinguere il bene dal male" (v.14). In altre parole, la maturità si ottiene con la pratica, applicando le parole di Dio alla vita. Come diceva John Wimber, "il cibo solido è sulla strada". La maturità non è solo conoscenza. Si impara vivendo la propria fede. Il discernimento si impara "per strada". È lì che riceviamo "cibo solido".

L'autore di Ebrei mette in guardia poi dal pericolo di abbandonare, o rinunciare, alla propria fede (6,4-8). Si tratta di un passaggio molto difficile, perché a prima vista sembrerebbe dire sia che un cristiano possa abbandonare, sia che esista un gruppo di persone per le quali il pentimento è impossibile. Due cose che il resto del Nuovo Testamento chiarisce non essere così (vedi in particolare Romani 5-8).

Il suo obiettivo principale è di incoraggiare alla perseveranza. La severità di questi avvertimenti (Ebrei 6,4-8) rende evidente l'importanza di questo aspetto. Tuttavia, il punto sulla caduta non viene sviluppato perché egli è fiducioso che non lo faranno: "Abbiamo fiducia che vi siano in voi cose migliori, che portano alla salvezza" (v.9, MSG).

Infine si congratula con loro per il frutto che stanno mostrando nella loro vita. I loro atti di bontà sono già considerati da Dio come se fossero a lui dedicati (v.10). Egli li ricompenserà.

Hanno iniziato bene e ora li incoraggia a finire bene: "Ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine" (v.11).

In genere, nella vita, iniziare le cose è relativamente facile. Più difficile è invece portarle a termine. Quando l'entusiasmo iniziale si esaurisce, continuare diviene più difficile, richiede duro lavoro, pazienza e coraggio. Il successo, la fecondità e la ricompensa arriveranno a coloro che "con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse" (v.12, MSG).

Preghiera

Signore, aiutami a crescere nella maturità spirituale. Aiutami a imitare coloro che "con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse" (v.12).

Antico Testamento

Ezechiele 4,1-6,14

Gesti simbolici: Assedio e distruzione di Gerusalemme

4 "Figlio dell'uomo, prendi una tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, disegnaci sopra una città, Gerusalemme, 2 e disponi intorno ad essa l'assedio: rizza torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno gli arieti. 3 Poi prendi una teglia di ferro e mettila come muro di ferro fra te e la città, e tieni fisso lo sguardo su di essa, che sarà assediata, anzi tu la assedierai! Questo sarà un segno per la casa d'Israele.

4 Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e io ti carico delle iniquità d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai su di esso, espierai le sue iniquità: 5 io ho computato per te gli anni della sua espiazione come un numero di giorni. Espierai le iniquità della casa d'Israele per trecentonovanta giorni.

6 Terminati questi, giacerai sul fianco destro ed espierai le iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un giorno per ogni anno. 7 Terrai fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio disteso e profeterai contro di essa. 8 Ecco, ti ho cinto di funi, in modo che tu non potrai voltarti né da una parte né dall'altra, finché tu non abbia ultimato i giorni della tua reclusione.

9 Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai durante tutti i giorni in cui tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per trecentonovanta giorni. 10 La razione che assumerai sarà del peso di venti sicli al giorno: la consumerai a ore stabilite. 11 Anche l'acqua che berrai sarà razionata: un sesto di hin , a ore stabilite. 12 Mangerai questo cibo fatto in forma di schiacciata d'orzo: la cuocerai sopra escrementi umani davanti ai loro occhi". 13 Il Signore mi disse: "In tale maniera mangeranno i figli d'Israele il loro pane impuro in mezzo alle nazioni fra le quali li disperderò".

14 Io esclamai: "Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro".

15 Egli mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane".

16 Poi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno con angoscia il pane razionato e berranno in preda all'affanno l'acqua misurata. 17 Mancando pane e acqua, languiranno tutti insieme e si consumeranno nelle loro iniquità.

Il rasoio del giudizio di Dio

5 Figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba. Poi prendi una bilancia e dividi i peli tagliati. 2 Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio. Prenderai un altro terzo e lo taglierai con la spada intorno alla città. Disperderai al vento l'ultimo terzo, mentre io sguainerò la spada dietro a loro. 3 Conservane solo alcuni e li legherai al lembo del tuo mantello; 4 ne prenderai ancora una piccola parte e li getterai sulla brace e da essi si sprigionerà il fuoco e li brucerai. A tutta la casa d'Israele riferirai:

5 Così dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle nazioni e circondata di paesi stranieri. 6 Essa si è ribellata con empietà alle mie norme più delle nazioni e alle mie leggi più dei paesi che la circondano: hanno disprezzato le mie norme e non hanno camminato secondo le mie leggi.

7 Perciò, dice il Signore Dio: Poiché voi siete più ribelli delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo le mie leggi, non avete osservato le mie norme e neppure avete agito secondo le norme delle nazioni che vi stanno intorno,

8 ebbene, così dice il Signore Dio: Ecco, anch'io sono contro di te! Farò giustizia di te di fronte alle nazioni. 9 Farò a te quanto non ho mai fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. 10 Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i figli divoreranno i padri. Porterò a compimento i miei giudizi contro di te e disperderò ai quattro venti quello che resterà di te. 11 Com'è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio: poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, anche io raderò tutto, il mio occhio non si impietosirà, non avrò compassione. 12 Un terzo dei tuoi morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada attorno a te e l'altro terzo lo disperderò a tutti i venti e li inseguirò con la spada sguainata.

13 Allora darò sfogo alla mia ira, scaricherò su di loro il mio furore e mi vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore.

14 Ti ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni circostanti, sotto gli sguardi di tutti i passanti. 15 Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano - io, il Signore, ho parlato - quando in mezzo a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta, 16 quando scoccherò contro di voi le terribili frecce della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e quando aumenterò la fame contro di voi, togliendovi la riserva del pane. 17 Allora manderò contro di voi la fame e le belve, che ti distruggeranno i figli; in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato".

Contro i monti d'Israele

6 Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, volgiti verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi: 3 Monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture. 4 I vostri altari saranno demoliti e quelli per l'incenso infranti, getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5 e disseminerò le vostre ossa intorno ai vostri altari. 6 Su tutto il vostro suolo dove abitate, le città saranno devastate, le alture verranno rese deserte, in modo che i vostri altari siano devastati e resi deserti, e siano frantumati e scompaiano i vostri idoli, siano spezzati i vostri altari per l'incenso e siano eliminate le vostre opere. 7 Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.

8 Tuttavia farò sopravvivere in mezzo alle nazioni alcuni di voi scampati alla spada, quando vi disperderò nei vari paesi. 9 I vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni in mezzo alle quali saranno deportati: io, infatti, spezzerò il loro cuore infedele, che si è allontanato da me, e i loro occhi, che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se stessi per le iniquità commesse e per tutti i loro abomini. 10 Sapranno allora che io sono il Signore e che non ho minacciato invano di infliggere loro questi mali.

11 Così dice il Signore Dio: Batti le mani, pesta i piedi e di': "Ohimè, per tutti i loro orribili abomini il popolo d'Israele perirà di spada, di fame e di peste! 12 Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno". 13 Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato profumi soavi ai loro idoli. 14 Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla, dal deserto fino a Ribla, dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore".

Commento

Avvertimenti sul giudizio

Avvertire le persone non è mai facile! In questo brano Dio avverte il suo popolo di ciò che sta per accadere. Vuole inoltre essere un avvertimento per le altre nazioni, per "le genti che ti circondano" (5,15).

A Ezechiele viene chiesto di creare segni visivi per mostrare la gravità del peccato e avvertire dell'imminente giudizio che sarebbe arrivato se il popolo non si fosse pentito.

Ciò che crea è a dir poco eccentrico ma molto efficace. Rimane sdraiato su un lato per 390 giorni e sull'altro per quaranta giorni (4,5-6). Anche oggi è così: se le persone vedono tendono a capire e a ricordare di più. Il giudizio è imminente perché il popolo di Dio non agisce neppure "secondo le norme delle nazioni che vi stanno intorno" (5,7).

Dio non minaccia mai a vuoto: "Non ho minacciato invano" (6,10). Gli avvertimenti di Dio sono sempre atti di amore. Egli desidera che tutti gli uomini si ravvedano e "giungano alla conoscenza della verità" (1 Timòteo 2,4).

Oggi siamo così preoccupati di sembrare negativi o giudicanti che rischiamo di non essere amorevoli, non avvertendo le persone dei pericoli che corrono.

Ezechiele realizza tutte queste dimostrazioni visive per amore di Dio e per il suo popolo. Gli viene detto di espiare "le iniquità della casa d'Israele" (Ezechiele 4,4-6). Questo aiuto visivo è anche un segno di ciò che sarebbe accaduto. Gesù farà ciò che Ezechiele ha solo prefigurato. Gesù porterà i nostri peccati sulla croce (1 Pietro 2,24). Prenderà su di sé il giudizio di Dio permettendo così, a me e a te, di ricevere tutte le meravigliose promesse di benedizione per coloro che sono in Cristo.

La vita, la morte e la risurrezione di Gesù hanno cambiato tutto, ma gli avvertimenti per noi sono ancora reali e validi. Anzi, questi avvertimenti rendono ancora più sorprendente la realtà della salvezza e le molte benedizioni ottenibili in Cristo. Il Vangelo è veramente una buona notizia.

Preghiera

Signore, ti prego di donarmi la sapienza nel comunicare la buona notizia di Gesù con sensibilità e fedeltà ed il coraggio di proclamare tutto il consiglio di Dio.

La moglie di Nicky dice

Ezechiele 4, 1-14

Povero Ezechiele! È rimasto sdraiato su un fianco per 390 giorni e ha mangiato cibo cucinato sullo sterco. Non credo che Dio mi abbia mai chiesto di fare cose simili. Per fortuna, a non tutti vengono chieste cose così stravaganti.

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