Giorno 314

Una volta per sempre

Sapienziali Salmi 121,1-8
Nuovo Testamento Ebrei 9,16-28
Antico Testamento Ezechiele 17,1-18,32

Introduzione

Il giorno 7 gennaio 1978, mi presentai come sposo davanti alla chiesa di HTB (Holy Trinity Brompton) a Londra. La sposa, Pippa Hislop, percorse la navata con suo padre e mi raggiunse davanti all'altare. Dopo avere pronunciato le nostre promesse davanti a Dio, ci unimmo in matrimonio. All'uscita dalla chiesa eravamo "Mr e Mrs Gumbel". Fu un evento "unico", che ebbe un impatto enorme su di noi. Quel giorno, ci impegnammo ad amarci fino alla fine della nostra vita.

Quasi quattro anni prima, il 16 febbraio 1974, incontrai Gesù Cristo per la prima volta. Lì iniziò una relazione d'amore che trasformò completamente la mia esistenza. Fu un altro evento "unico" con implicazioni ed effetti continui e onnicomprensivi sulla mia vita. Quel giorno sperimentai l'amore di Dio per me e mi impegnai ad amarlo per sempre.

Nel brano di oggi del Nuovo Testamento, l'autore di Ebrei parla del più grande evento "unico" di tutti i tempi. Un evento che ha cambiato il corso della storia e che ha il potere di cambiare tutte le nostre vite. Gesù è apparso nella storia "una volta sola" (Ebrei 9,26). "Una sola volta" si è offerto (v.28). "In virtù del proprio sangue" è entrato "una volta per sempre nel Santuario" (v.12). Noi "siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre" (10,10). Questo evento "unico" deriva dal grande amore di Dio per noi e ha enormi effetti sulla mia e sulla tua vita.

Sapienziali

Salmi 121,1-8

Salmo 121

1 Canto delle salite.

  Alzo gli occhi verso i monti:
   da dove mi verrà l'aiuto?
  2 Il mio aiuto viene dal Signore:
   egli ha fatto cielo e terra.

  3 Non lascerà vacillare il tuo piede,
   non si addormenterà il tuo custode.
  4 Non si addormenterà,
   non prenderà sonno il custode d'Israele.

  5 Il Signore è il tuo custode,
   il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra.
  6 Di giorno non ti colpirà il sole,
   né la luna di notte.

  7 Il Signore ti custodirà da ogni male:
   egli custodirà la tua vita.
  8 Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
   da ora e per sempre.

Commento

Dio ci custodirà e proteggerà

Quando ti trovi in difficoltà o non sai cosa fare, dove volgi il tuo primo sguardo? Agli amici, alla famiglia, ad un medico? Non c'è nulla di sbagliato nel cercare aiuto in queste persone. Ma il primo posto a cui il salmista guarda è il cielo.

Il rimpianto guarda indietro. La paura guarda attorno. La preoccupazione guarda dentro. La fede guarda in alto.

Il salmista guarda in alto: "Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto?" (v.1) L'aiuto, la forza e la protezione vengono dal Creatore dell'universo: "Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra" (v.2, MSG). "Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode" (v.3).

Questo bellissimo salmo parla dell'amore del Signore per noi e della sua protezione sulla nostra vita.

  "Il Signore è il tuo custode,
   il Signore è la tua ombra
   e sta alla tua destra.
   Di giorno non ti colpirà il sole,
   né la luna di notte.

  Il Signore ti custodirà da ogni male:
   egli custodirà la tua vita.
   Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
   da ora e per sempre" (vv.5-8, MSG).

A volte ho usato questo salmo come preghiera per i nostri familiari o amici che stanno affrontando difficoltà nella loro vita.

La promessa di questo salmo è che il Signore ci proteggerà da ogni male definitivo. Il salmista non poteva sapere che questo sarebbe stato reso possibile dal sacrificio "una volta per sempre" di Gesù, il quale un giorno sarebbe venuto "a coloro che l'aspettano per la loro salvezza" (Ebrei 9,28).

Preghiera

Signore, grazie perché vegli su di me giorno e notte. Grazie perché mi custodisci quando entro e quando esco, da ora e per sempre.

Nuovo Testamento

Ebrei 9,16-28

16 Ora, dove c'è un testamento, è necessario che la morte del testatore sia dichiarata, 17 perché un testamento ha valore solo dopo la morte e rimane senza effetto finché il testatore vive. 18 Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. 19 Infatti, dopo che tutti i comandamenti furono promulgati a tutto il popolo da Mosè, secondo la Legge, questi, preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issòpo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, 20 dicendo: Questo è il sangue dell'alleanza che Dio ha stabilito per voi. 21 Alla stessa maniera con il sangue asperse anche la tenda e tutti gli arredi del culto. 22 Secondo la Legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue, e senza spargimento di sangue non esiste perdono.

23 Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti fossero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi. 24 Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore. 25 E non deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui: 26 in questo caso egli, fin dalla fondazione del mondo, avrebbe dovuto soffrire molte volte. Invece ora, una volta sola, nella pienezza dei tempi, egli è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come per gli uomini è stabilito che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio, 28 così Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza.

Commento

Gesù si è sacrificato per noi

Hai mai pensato a quanto Dio ti ami? Lo sapevi che Gesù ha versato il suo sangue affinché io e te potessimo ricevere un perdono totale? E che lui ha già pagato il prezzo per ogni peccato che hai commesso in passato e per ogni peccato che commetterai in futuro?

Ma perché era necessaria la morte di Gesù? L'autore sottolinea che sia un testamento che un'alleanza (per entrambi i termini viene usata la medesima parola greca) non entrano in vigore senza che avvenga una morte. La morte porta ad una eredità per gli altri.

"Neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue" (v.18). Descrive poi e in dettaglio il sangue dell'antica alleanza e che "senza spargimento di sangue non esiste perdono" (vv.19-22).

L'autore fa poi tre affermazioni che contrappongono il sacrificio di Gesù ai sacrifici inferiori della legge:

  1. Gesù si occupava di cose reali

    "Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura di quello vero, ma nel cielo stesso, per comparire ora al cospetto di Dio in nostro favore" (v.24, MSG).

\t\t 2. Il sacrificio di Gesù è stato "una volta e per sempre"

"E *non* deve offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra nel santuario ogni anno con sangue altrui" (v.25). Piuttosto, "per gli uomini è stabilito che muoiano *una sola volta*, dopo di che viene il giudizio". "Così Cristo, dopo essersi offerto *una sola volta* per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'*aspettano per la loro salvezza*" (vv.27-28, MSG).
  1. Gesù ha versato il proprio sangue

    Gesù non ha offerto "sangue altrui" (v.25). A differenza del Sommo Sacerdote, ha versato il suo stesso sangue (v.12).

"Era dunque necessario che le cose raffiguranti le realtà celesti venissero purificate con tali mezzi; ma le stesse realtà celesti, poi, dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi" (v.23, MSG). Come dice il Book of Common Prayer, il sacrificio una volta per sempre di Gesù è stato "un sacrificio pieno, perfetto e sufficiente, un'oblazione e una soddisfazione per i peccati di tutto il mondo". Come Gesù ha gridato sulla croce: "È compiuto" (Giovanni 19,30).

Quando Gesù ritornerà, non sarà "per togliere il peccato di molti" ma per portare salvezza a "coloro che l'aspettano" (Ebrei 9,28).

Preghiera

Signore, desidero ringraziarti per Gesù. Grazie per il suo sacrificio, offerto una volta per sempre affinché potessi ricevere il perdono totale. Aiutami a ricordare oggi che tutto questo "è compiuto".

Antico Testamento

Ezechiele 17,1-18,32

Parabola dell'aquila, del cedro e della vite

17 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele. 3 Tu dirai: Così dice il Signore Dio: Un'aquila grande, dalle grandi ali e dalle lunghe penne, folta di piume dal colore variopinto, venne sul Libano e strappò la cima del cedro; 4 stroncò il ramo più alto e lo portò in un paese di mercanti, lo depose in una città di negozianti.

5 Scelse un germoglio del paese e lo depose in un campo da seme; lungo il corso di grandi acque, lo piantò come un salice, 6 perché germogliasse e diventasse una vite estesa, poco elevata, che verso l'aquila volgesse i rami e le radici crescessero sotto di essa. Divenne una vite, che fece crescere i tralci e mise i rami.

7 Ma c'era un'altra aquila grande, larga di ali, ricca di piume. E allora quella vite, dall'aiuola dove era piantata, rivolse verso di essa le radici e tese verso di essa i suoi tralci, perché la irrigasse. 8 In un campo fertile, lungo il corso di grandi acque, essa era piantata, per mettere rami e dare frutto e diventare una vite magnifica.

9 Di': Così dice il Signore Dio: Riuscirà a prosperare? O forse l'aquila non sradicherà le sue radici e vendemmierà il suo frutto e seccheranno tutti i tralci che ha messo? Non ci vorrà un grande sforzo né ci vorrà molta gente per sradicare dalle radici. 10 Ecco, essa è piantata: riuscirà a prosperare? O non seccherà del tutto, non appena l'avrà sfiorata il vento d'oriente? Proprio nell'aiuola dove è germogliata, seccherà!".

11 Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 12 "Parla dunque a quella genìa di ribelli: Non sapete che cosa significa questo? Di': Ecco, il re di Babilonia è giunto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i prìncipi e li ha portati con sé a Babilonia. 13 Si è scelto uno di stirpe regale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con giuramento. Ha deportato i potenti del paese, 14 perché il regno fosse debole e non potesse innalzarsi e osservasse e mantenesse l'alleanza con lui. 15 Ma questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto potrà uscirne senza danno?

16 Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, proprio nel paese del re che gli aveva dato il trono, di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza, presso di lui, in piena Babilonia, morirà. 17 Il faraone, con le sue grandi forze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si costruiranno baluardi per distruggere tante vite umane. 18 Ha disprezzato un giuramento, ha infranto un'alleanza: ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà trovare scampo.

19 Perciò così dice il Signore Dio: Com'è vero che io vivo, farò ricadere sopra il suo capo il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza che ha infranta. 20 Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio: lo condurrò a Babilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà commessa contro di me. 21 Tutti i migliori delle sue schiere cadranno di spada e i superstiti saranno dispersi ai quattro venti: così saprete che io, il Signore, ho parlato.

22 Così dice il Signore Dio: Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; 23 lo pianterò sul monte alto d'Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposerà. 24 Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso, faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco.

Io, il Signore, ho parlato e lo farò".

Giustizia di Dio, responsabilità degli uomini

18 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Perché andate ripetendo questo proverbio sulla terra d'Israele:

  "I padri hanno mangiato uva acerba
   e i denti dei figli si sono allegati"?

3 Com'è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.

  5 Se uno è giusto
   e osserva il diritto e la giustizia,
  6 se non mangia sui monti
   e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele,
  se non disonora la moglie del suo prossimo
   e non si accosta a una donna durante il suo stato d'impurità,
  7 se non opprime alcuno,
   restituisce il pegno al debitore,
  non commette rapina,
   divide il pane con l'affamato
   e copre di vesti chi è nudo,
  8 se non presta a usura
   e non esige interesse,
  desiste dall'iniquità
   e pronuncia retto giudizio fra un uomo e un altro,
  9 se segue le mie leggi
   e osserva le mie norme
  agendo con fedeltà,
   egli è giusto ed egli vivrà,
    oracolo del Signore Dio.

10 Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette azioni inique, 11 mentre egli non le commette,

  e questo figlio mangia sui monti,
   disonora la donna del prossimo,
  12 opprime il povero e l'indigente,
   commette rapine,
  non restituisce il pegno,
   volge gli occhi agli idoli,
  compie azioni abominevoli,
   13 presta a usura ed esige gli interessi,

questo figlio non vivrà; poiché ha commesso azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte.

14 Ma se uno ha generato un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, sebbene li veda, non li commette,

  15 non mangia sui monti,
   non volge gli occhi agli idoli d'Israele,
  non disonora la donna del prossimo,
   16 non opprime alcuno,
   non trattiene il pegno,
  non commette rapina,
   dà il pane all'affamato
   e copre di vesti chi è nudo,
  17 desiste dall'iniquità,
   non presta a usura né a interesse,
   osserva le mie norme,
  cammina secondo le mie leggi,

costui non morirà per l'iniquità di suo padre, ma certo vivrà. 18 Suo padre invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito bene in mezzo al popolo, morirà per la sua iniquità.

19 Voi dite: "Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre?". Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha osservato tutte le mie leggi e le ha messe in pratica: perciò egli vivrà. 20 Chi pecca morirà; il figlio non sconterà l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio. Sul giusto rimarrà la sua giustizia e sul malvagio la sua malvagità.

21 Ma se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. 22 Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. 23 Forse che io ho piacere della morte del malvagio - oracolo del Signore - o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?

24 Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l'empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.

25 Voi dite: "Non è retto il modo di agire del Signore". Ascolta dunque, casa d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? 26 Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. 27 E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. 28 Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. 29 Eppure la casa d'Israele va dicendo: "Non è retta la via del Signore". O casa d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre?

30 Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d'Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. 31 Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d'Israele? 32 Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.

Commento

Dare un taglio netto!

La morte di Gesù è stata per noi un evento "unico", compiuto una volta per sempre. A tutto questo Dio, nel suo amore, aveva preparato il suo popolo. Aveva insegnato loro le gravi conseguenze del peccato e indicato loro un Salvatore.

Nel brano di oggi, la parola di Dio viene condivisa al popolo attraverso un'allegoria e una parabola (17,1). L'allegoria riguarda la "grande aquila" (v.3) di Babilonia, che portò re Ioiachin da Giuda a Babilonia nel 597 a.C. La sua applicazione però è molto più ampia.

Nel brano troviamo due tipi di tralci, due tipi di viti e due tipi di regno. Da una parte il regno di questo mondo, fatto dall'uomo, apparentemente molto forte, che utilizza tutte le migliori risorse, che sembra prosperare, ma che alla fine avvizzisce, muore ed è completamente inutile. Dall'altro il regno di Dio, inizialmente molto piccolo, che contro ogni previsione fiorisce e porta frutti permanenti (vedi Matteo 13,31-32 e Apocalisse 22).

Letto alla luce di Gesù, questo brano mostra alcuni accenni al suo sacrificio "unico" per il peccato. Il "germoglio" (Ezechiele 17,22) è il termine messianico che il profeta Isaia usa per preannunciare la venuta di Gesù (Isaia 53,2). Gesù è colui che è stato trafitto per le nostre trasgressioni (v.5) e sul quale il Signore ha riversato l'iniquità di tutti noi (v.6). È colui che ha sacrificato se stesso "una volta per sempre" per i nostri peccati.

Ezechiele continua dicendo: "Il figlio non sconterà l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio" (Ezechiele 18,20, MSG). "Chi pecca morirà" (v.20). Prima Ezechiele ha parlato di responsabilità sociale (17,12), ora di responsabilità individuale. Tutti noi dovremo assumerci la responsabilità della nostra vita. Non saremo giudicati per i peccati dei nostri genitori o dei nostri figli (18,20), ma per i nostri.

Dio ama tutti. Vuole che nessuno cada sotto il suo giudizio: "Forse che io ho piacere della morte del malvagio… o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?" (18,23)

Attraverso il profeta, Dio conclude così: "Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d'Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d'Israele?" (vv.30-31, MSG) E infine: "Convertitevi e vivrete!" (v.32)

Questa è la bella notizia. Per quanto possiamo cadere in basso, qualsiasi sia il caos nella nostra vita, abbiamo sempre la possibilità di dare un taglio netto al passato. Basta "pentirsi", abbandonare le cattive abitudini e guardare a Gesù. Così facendo, riceveremo il perdono totale, un cuore nuovo e uno spirito nuovo e potremo godere del rapporto con Dio reso possibile dal sacrificio di Gesù una volta per sempre per i nostri peccati.

Preghiera

Signore, grazie perché mi concedi di "pentirmi e vivere". Grazie perché mi prometti un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Aiutami a dare una svolta netta alla mia vita e godere della relazione con Dio, che tu hai reso possibile, attraverso il tuo sacrificio "una volta per sempre".

La moglie di Nicky dice

Salmi 121,7-8

"Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre".

Molte volte nella mia vita ho pregato questi versetti, per me, per la mia famiglia e per i miei amici. Sono parole così incoraggianti e confortanti.

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