Giorno 318

Tre modi per esercitare la fede

Sapienziali Salmi 124,1-8
Nuovo Testamento Ebrei 11,17-40
Antico Testamento Ezechiele 24,1-25,17

Introduzione

Gli abitanti di quelle isole erano cannibali. Nessuno si fidava di nessuno. La sua vita era in costante pericolo. Era venuto a portare la buona notizia di Gesù. Voleva tradurre il Vangelo di Giovanni nella loro lingua.

John Paton (1824-1907), scozzese, decise di recarsi nelle Nuove Ebridi (un gruppo di isole nel Pacifico sud-occidentale) con l'intento di parlare di Gesù alle popolazioni tribali. Ma nella loro lingua, non esisteva una parola per dire "fede". Un giorno, all'arrivo di un suo aiutante indigeno, Paton si sedette sulla sedia, sollevò entrambi i piedi dal pavimento e chiese: "Cosa sto facendo?" L'uomo rispose con una parola che significava "appoggiare tutto il proprio peso". Questa parola divenne quella che Paton usò per spiegare il significato di fede. La fede è appoggiare tutto il proprio peso su Gesù.

Sapienziali

Salmi 124,1-8

Salmo 124

1 Canto delle salite. Di Davide.

  Se il Signore non fosse stato per noi
   - lo dica Israele -,
  2 se il Signore non fosse stato per noi,
   quando eravamo assaliti,
  3 allora ci avrebbero inghiottiti vivi,
   quando divampò contro di noi la loro collera.
  4 Allora le acque ci avrebbero travolti,
   un torrente ci avrebbe sommersi;
  5 allora ci avrebbero sommersi
   acque impetuose.

  6 Sia benedetto il Signore,
   che non ci ha consegnati in preda ai loro denti.
  7 Siamo stati liberati come un passero
   dal laccio dei cacciatori:
  il laccio si è spezzato
   e noi siamo scampati.
  8 Il nostro aiuto è nel nome del Signore:
   egli ha fatto cielo e terra.

Commento

Fede come fiducia nei momenti di attacco

Sir Rabindranath Tagore ha detto: "La fede è l'uccello che canta quando l'alba è ancora buia".

Ci sono momenti nella vita in cui la nostra fede viene messa alla prova. Veniamo "assaliti" (v.2, MSG), come travolti da un "torrente" (v.4) di "acque impetuose" (v.5): tentazioni, dubbi e paure.

Tutte queste cose hanno il potere di travolgerci, ma il Creatore del cielo e della terra è dalla nostra parte (v.1). Fede significa confidare che egli non ci lascerà senza difesa. Ci libererà dalle trappole: "Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori" (v.7, MSG).

Davide è una delle figure più provate della Bibbia. Nonostante gli attacchi e le prove, rimane fedele a Dio. Anche noi, come lui, dovremmo rimanere fedeli a Dio e confidare in lui. Egli ci proteggerà dai torrenti impetuosi e dall'essere "inghiottiti vivi" (v.3). "Il nostro aiuto è nel nome del Signore, egli ha fatto cielo e terra" (v.8).

Preghiera

Signore, aiutami…

Nuovo Testamento

Ebrei 11,17-40

17 Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, 18 del quale era stato detto: Mediante Isacco avrai una tua discendenza. 19 Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.

20 Per fede, Isacco benedisse Giacobbe ed Esaù anche in vista di beni futuri.

21 Per fede, Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e si prostrò, appoggiandosi sull'estremità del bastone.

22 Per fede, Giuseppe, alla fine della vita, si ricordò dell'esodo dei figli d'Israele e diede disposizioni circa le proprie ossa.

23 Per fede, Mosè, appena nato, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perché videro che il bambino era bello; e non ebbero paura dell'editto del re.

24 Per fede, Mosè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del faraone, 25 preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio piuttosto che godere momentaneamente del peccato. 26 Egli stimava ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto l'essere disprezzato per Cristo; aveva infatti lo sguardo fisso sulla ricompensa. 27 Per fede, egli lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re; infatti rimase saldo, come se vedesse l'invisibile. 28 Per fede, egli celebrò la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, perché colui che sterminava i primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti.

29 Per fede, essi passarono il Mar Rosso come fosse terra asciutta. Quando gli Egiziani tentarono di farlo, vi furono inghiottiti.

30 Per fede, caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano fatto il giro per sette giorni.

31 Per fede, Raab, la prostituta, non perì con gli increduli, perché aveva accolto con benevolenza gli esploratori.

32 E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti; 33 per fede, essi conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, 34 spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. 35 Alcune donne riebbero, per risurrezione, i loro morti. Altri, poi, furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. 36 Altri, infine, subirono insulti e flagelli, catene e prigionia. 37 Furono lapidati, torturati, tagliati in due, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati - 38 di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.

39 Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso: 40 Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio, affinché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.

Commento

Fede come scelta, perseveranza e attesa fiduciosa

Cosa significa fede eroica? Mosè è stato una figura suprema nella storia di Israele. Ha salvato il popolo dalla schiavitù. Ha dato loro la Legge. Nel brano di oggi, l'autore mostra che Mosè è soprattutto un uomo di fede.

Come abbiamo visto, la parola "fede" può avere significati diversi. Descrive la relazione con Dio in tutti i suoi aspetti: confidare in lui, appoggiare tutto il proprio peso su Gesù e avere il coraggio di agire con coraggio per lui. Attraverso l'esempio di Mosè, vediamo tre modi in cui anche noi possiamo esercitare la fede:

  1. La fede come scelta

    Mosè non vive un'infanzia ordinaria. Cresce nella casa reale egiziana e riceve un'educazione e formazione di prim'ordine. È anche fisicamente "bello" (Esodo 2,2). Oggi come allora, molti aspirano al denaro, al sesso e al potere. Mosè potrebbe avere tutto in abbondanza.

    Ha inoltre un altro grande vantaggio: la fede dei suoi genitori (Ebrei 11,23). La figlia del faraone affida alla madre di Mosè il compito di allevarlo. Ma Mosè, come me e come te, deve fare delle scelte.

    Potrebbe scegliere di "godere momentaneamente del peccato” (v.25), ma sceglie di "essere maltrattato con il popolo di Dio" (v.25). Sceglie di identificarsi con il popolo di Dio, una nazione schiava, un gruppo ostile alle persone del suo rango. Si identifica con loro, accetta il pericolo, il disprezzo e la sofferenza.

    Sceglie questo perché "stimava ricchezza maggiore dei tesori d'Egitto l'essere disprezzato per Cristo" (v.26). Rispetto ai piaceri del mondo, che sono fugaci, Dio ci offre una ricompensa eterna.

    La fede come scelta è la fede che giustifica. Questo atto di fede iniziale può essere riassunto in questa breve frase: "Rinuncio a tutto, per ottenere lui" (FEDE).

  2. Fede come perseveranza

    Mosè lascia l'Egitto due volte. La prima come criminale dopo aver ucciso un egiziano. La seconda come capo del popolo di Dio. Nel frattempo, persevera con coraggio e determinazione. Egli "lasciò l'Egitto, senza temere l'ira del re" (v.27). I suoi occhi si aprono all'intero regno spirituale.

    Dal momento della scelta al momento del trionfo passeranno anni e molte tribolazioni. Uno schema questo ricorrente nella Bibbia. Prima viene la chiamata, poi i problemi ed infine il compimento. Nel mezzo, la perseveranza e la fiducia in Dio.

    Questo tipo di fede può essere riassunto in un'altra breve frase:

\t\t"Nella paura, mi fido di lui" (FEDE).

Questo aspetto della fede è centrale per l'autore di Ebrei. Probabilmente è anche quello a cui Paolo pensa quando elenca la *fedeltà* come frutto dello Spirito (Galati 5,22).

\t\t 3. Fede come attesa fiduciosa

Ricordo ancora quella volta alla Leadership Conference di Londra quando intervistai il pastore Rick Warren. Disse: "Perché Dio si serve di me? Perché mi *aspetto* che lo farà". Joyce Meyer definisce questa *aspettativa* come "*un'attesa* piena di gioia di ricevere un risultato desiderato".

Mosè ascolta Dio. Fa ciò che Dio gli dice di fare. Sa che Dio ha il potere di uccidere, ma crede che sarebbe passato sopra le case degli israeliti cosparse di sangue (Ebrei 11,28). Crede nel potere di Dio di compiere segni e prodigi, come il passaggio del Mar Rosso (v.29).

L'attesa fiduciosa è quello slancio misterioso di fiducia che Dio compirà un'opera potente. Nei primi tre Vangeli, quasi due terzi dei riferimenti alla fede avvengono in relazione ai miracoli. La fede deve essere intesa come fiducia nella potenza di Dio.

L'autore prosegue con molti altri esempi di fede nell'Antico Testamento, tra cui quelli che "per fede… conquistarono regni, esercitarono la giustizia, ottennero ciò che era stato promesso, chiusero le fauci dei leoni, spensero la violenza del fuoco, sfuggirono alla lama della spada, trassero vigore dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri" (vv.33-34). Amo il fatto che Dio trasformi le nostre debolezze in forza.

Conclude questa carrellata dicendo qualcosa di straordinario: "Dio infatti per noi aveva predisposto qualcosa di meglio" (v.40, MSG). Sta dicendo che noi siamo in una posizione più favorevole rispetto a Noè, Abramo, Mosè, Giosuè, Sansone, Davide e tutti gli altri. "Tutti costoro, pur essendo stati approvati a causa della loro fede, non ottennero ciò che era stato loro promesso" (v.39, MSG). Mentre loro potevano solo aspettare qualcosa di meglio, noi viviamo nell'era dello Spirito e abbiamo ricevuto la rivelazione migliore e più piena in Cristo.

Preghiera

Signore, ti prego di aiutarmi ad avere fiducia in te, a perseverare e ad avere una fede piena di aspettativa in te che compi guarigioni e prodigi.

Antico Testamento

Ezechiele 24,1-25,17

Parabola della pentola

24 Nell'anno nono, nel decimo mese, il dieci del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, metti per iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Babilonia punta contro Gerusalemme. 3 Proponi una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio:

  Metti su la pentola,
   mettila e versaci acqua.
  4 Mettici dentro i pezzi di carne,
   tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla,
  e riempila di ossi scelti;
   5 prendi il meglio del gregge.
  Mettici sotto la legna
   e falla bollire molto,
   sì che si cuociano dentro anche gli ossi.

6 Poiché così dice il Signore Dio:

  Guai alla città sanguinaria,
   alla pentola arrugginita,
   da cui non si stacca la ruggine!
  Vuotala pezzo per pezzo,
   senza tirare su di essa la sorte,

  7 poiché il suo sangue è dentro,
   lo ha versato sulla nuda roccia,
  non l'ha sparso in terra
   per ricoprirlo di polvere.
  8 Per provocare la mia collera,
   per farne vendetta,
  ha posto il suo sangue sulla nuda roccia,
   senza ricoprirlo.

9 Perciò così dice il Signore Dio:

  Guai alla città sanguinaria!
   Anch'io farò grande il rogo.
  10 Ammassa la legna,
   fa' divampare il fuoco,
  fa' consumare la carne,
   versa il brodo e le ossa siano riarse.
  11 Vuota la pentola sulla brace,
   perché si riscaldi e il rame si arroventi;
  si distrugga l'impurità che c'è dentro
   e si consumi la sua ruggine.
  12 Quanta fatica!
   Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca,
   non scompare da essa neppure con il fuoco.

13 La tua impurità è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua impurità non sarai purificata, finché non avrò sfogato su di te la mia collera.

14 Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti". Oracolo del Signore Dio.

Morte della moglie del profeta

15 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16 "Figlio dell'uomo, ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. 17 Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto".

18 La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato

19 e la gente mi domandava: "Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?".

20 Io risposi: "La parola del Signore mi è stata rivolta in questi termini: 21 Annuncia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e anelito delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. 22 Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. 23 Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete, ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. 24 Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete proprio come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore.

25 Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, 26 allora verrà a te un profugo per dartene notizia. 27 In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore".

Contro Ammon

25 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, rivolgiti agli Ammoniti e profetizza contro di loro. 3 Annuncerai agli Ammoniti: Udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio: Poiché tu hai esclamato: "Bene!", quando il mio santuario è stato profanato, quando la terra d'Israele è stata devastata e quando la casa di Giuda è stata condotta in esilio, 4 per questo, ecco, io ti do in mano ai figli d'oriente. Metteranno in te i loro accampamenti e in mezzo a te pianteranno le loro tende, mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte. 5 Farò di Rabbà un pascolo per cammelli e delle città di Ammon un ovile per pecore. Allora saprete che io sono il Signore. 6 Perché così dice il Signore Dio: Poiché hai battuto le mani, hai pestato i piedi e hai gioito in cuor tuo con totale disprezzo per la terra d'Israele, 7 per questo, eccomi: io stendo la mano su di te e ti darò in preda alle genti; ti sterminerò dai popoli e ti cancellerò dal numero delle nazioni. Ti annienterò e allora saprai che io sono il Signore.

Contro Moab

8 Così dice il Signore Dio: Poiché Moab e Seir hanno detto: "Ecco, la casa di Giuda è come tutti gli altri popoli", 9 ebbene, io tiro un fendente sulle spalle di Moab, in tutto il suo territorio anniento le sue città, decoro del paese, Bet-Iesimòt, Baal-Meon, Kiriatàim, 10 e le do in possesso ai figli d'oriente, come diedi loro gli Ammoniti, perché non siano più ricordati fra i popoli. 11 Così farò giustizia di Moab e sapranno che io sono il Signore.

Contro Edom

12 Così dice il Signore Dio: Poiché Edom ha sfogato crudelmente la sua vendetta contro la casa di Giuda e s'è reso colpevole vendicandosi su di essa, 13 per questo, così dice il Signore Dio: Anch'io stenderò la mano su Edom, vi sterminerò uomini e bestie, ne farò un deserto. Da Teman fino a Dedan cadranno di spada. 14 La mia vendetta su Edom la compirò per mezzo del mio popolo, Israele, che tratterà Edom secondo la mia ira e il mio sdegno. Si conoscerà così la mia vendetta. Oracolo del Signore Dio.

Contro i Filistei

15 Così dice il Signore Dio: Poiché i Filistei si sono vendicati con animo pieno di odio e si sono abbandonati allo sterminio, mossi da antico rancore, 16 per questo, così dice il Signore Dio: Ecco, io stendo la mano sui Filistei; sterminerò i Cretei e annienterò il resto della costa del mare. 17 Farò su di loro terribili vendette con castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore, quando eseguirò su di loro la vendetta".

Commento

Fede in tempi di tragedia

Paul Tournier ha detto: "La fede non è un riparo contro le difficoltà ma un credere di fronte a tutte le contraddizioni".

La fede di Ezechiele è notevole. Il suo messaggio è molto forte. Al suo popolo, che ha cercato di purificare, ma che non si è lasciato purificare, Dio dice: "Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti" (24,14). Se rifiutiamo di accettare il perdono di Dio (che ora sappiamo essere possibile attraverso la croce di Cristo), saremo giudicati in base alla nostra condotta e alle nostre azioni.

La fede di Ezechiele sopravvive alla tragica perdita della moglie ("la delizia dei tuoi occhi", v.16). Dio dice che porterà via il santuario di Israele, che è la delizia dei loro occhi, l'oggetto del loro affetto (v.21). Sta preannunciando la terribile distruzione di Gerusalemme da parte dei Babilonesi.

Avverte le altre nazioni di non rallegrarsi con la malizia nel cuore (25,6.15). Dio disapprova fortemente quel sentimento di gioia segreta, da cui possiamo essere tentati, quando vediamo gli altri finire nei guai. Questo è il contrario dell'amore.

Quando qualcuno ci ferisce, non dovremmo mai reagire di vendetta. Dovremmo invece confidare in Dio che ha promesso che, alla fine, farà in modo che sia fatta giustizia (vv.15-17).

In mezzo alle tenebre di questo brano, troviamo un raggio di luce. All'arrivo del messaggero con la notizia della distruzione di Gerusalemme, il silenzio forzato di Ezechiele (vedi Ezechiele 3,24-27) termina. Questo fatto annuncia un cambiamento notevole nel suo ministero. Quando la sua attenzione torna alla nazione di Israele (capitolo 33), il profeta di sventura si trasforma in messaggero di speranza, e il Dio della giustizia si rivela come Dio di grazia e di salvezza.

Gesù ha preso di sé il giudizio. Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato. Lo Spirito Santo vive in noi. Per questo, se appoggeremo tutto il nostro peso su di lui, potremo essere fiduciosi che attraverso di noi egli farà grandi cose.

Preghiera

Signore, oggi ti porto tutte le mie paure, le ansie e le sfide che mi attendono. Ripongo la mia fiducia in te e appoggio tutto il mio peso su di te.

La moglie di Nicky dice

In Ebrei 11,31 Raab, che era prostituta, è ricordata come una persona di grande fede, tra le più grandi nella storia del popolo di Dio.

La fede può trovarsi ovunque, anche nelle persone più impensabili.

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