Giorno 319

La corsa tracciata per noi

Sapienziali Salmi 125,1-5
Nuovo Testamento Ebrei 12,1-13
Antico Testamento Ezechiele 26,1-27,36

Introduzione

Nella mia vita ho commesso molti errori. A 19 anni, per capriccio e senza alcun allenamento, decisi di partecipare alla "Boundary Run". Era una corsa un po' più lunga di una maratona e consisteva nel correre intorno ai confini della città di Cambridge, per gran parte attraverso sentieri e campi arati.

Per le prime 14 miglia andò tutto bene, ma poi iniziai a risentirne. Sebbene riuscii a completare la gara in un tempo ragionevole, ci vollero settimane per recuperare. Correre una maratona senza allenamento non è una cosa saggia da fare.

L'autore di Ebrei dice che la vita cristiana è come una corsa. È più simile ad una maratona che ad uno sprint. Siamo corridori di lunga distanza (Ebrei 12,13, MSG). Richiede allenamento, resistenza e disciplina "perché non vi stanchiate perdendovi d'animo" (v.3). In ciascuno dei brani di oggi, vedremo cosa è necessario fare per correre la "corsa che ci sta davanti" (v.1) e quali risultati ne potrebbero derivare.

Sapienziali

Salmi 125,1-5

Salmo 125 (124)

Canto delle salite.

 1 Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
   non vacilla, è stabile per sempre.
  2 I monti circondano Gerusalemme:
   il Signore circonda il suo popolo,
   da ora e per sempre.

  3 Non resterà lo scettro dei malvagi
   sull'eredità dei giusti,
  perché i giusti non tendano le mani
   a compiere il male.

  4 Sii buono, Signore, con i buoni
   e con i retti di cuore.
  5 Ma quelli che deviano per sentieri tortuosi
   il Signore li associ ai malfattori.

Pace su Israele!

Commento

Rimanere sul sentiero e andare avanti

Santa Caterina da Siena ha detto: "Nulla di grande è mai stato fatto senza molto perseverare".

La chiave della perseveranza è nella fiducia in Dio: "Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre" (v.1). La perseveranza non si basa su un pensiero o un'illusione, ma sul carattere e sulla protezione del Dio in cui crediamo.

Dio è con noi, per noi, sopra di noi, in noi e attorno a noi: "Il Signore circonda il suo popolo" (v.2). Questa protezione è qualcosa su cui possiamo contare "ora e per sempre" (v.2).

La fede porta alla pace (v.5b) e alla giustizia (Romani 3,22). Il resto di questo salmo si concentra sulle prospettive a lungo termine sia per i giusti che per i malvagi. A prescindere da come in un certo momento possano sembrare le cose: "Non resterà lo scettro dei malvagi sull'eredità dei giusti" (Salmi 125,3a).

Il salmista mette in guardia dall'allontanarsi dal sentiero: "Ma quelli che deviano per sentieri tortuosi il Signore li associ ai malfattori" (v.5). Quando ci allontaniamo dal sentiero, perdiamo la pace. La preghiera del salmista è: "Pace su Israele" (v.5b).

Preghiera

Signore, grazie perché circondi coloro che confidano in te. Oggi desidero di nuovo fidarmi di te. Proteggimi e concedimi la tua pace.

Nuovo Testamento

Ebrei 12,1-13

Perseveranti nella fede

12 Anche noi dunque, circondati da tale moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, 2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio. 3 Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo.

4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato 5 e avete già dimenticato l'esortazione a voi rivolta come a figli:

  Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
   e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui;
  6 perché il Signore corregge colui che egli ama
   e percuote chiunque riconosce come figlio.

7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? 8 Se invece non subite correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete illegittimi, non figli! 9 Del resto noi abbiamo avuto come educatori i nostri padri terreni e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre celeste, per avere la vita? 10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di farci partecipi della sua santità. 11 Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.

12 Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche 13 e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

Commento

Correre la gara con perseveranza

C'è una corsa "tracciata" per noi a cui siamo invitati a correre "con perseveranza" (v.1). Una gara in cui siamo "circondati da tale moltitudine di testimoni" (v.1) che ci incoraggiano. Si tratta di uomini e donne di fede del passato, quelli elencati in Ebrei 11, ora nei cieli, ma anche del presente, che vivono con noi e che sono nostri esempi viventi di fede. Sono persone che hanno "deposto tutto ciò che è di peso e il peccato" (v.1) e che tifano per noi (MSG).

La corsa non è semplice. È piena di ostacoli, difficoltà, impedimenti e sfide. Il cammino è disseminato di cose che ci fanno inciampare: "Tutto ciò che è di peso e il peccato" (v.1).

Nel mondo antico, gli atleti nelle corse correvano nudi fino al perizoma, per essere leggeri. Nella fede anche noi gareggiamo come concorrenti, non siamo spettatori.

Come i troppi vestiti possono ostacolare un atleta, così il peccato, gli impedimenti e le difficoltà possono ostacolare la nostra corsa. Oggi, ad esempio, social media e dispositivi elettronici, pur essendo utili, sono spesso anche una distrazione.

La chiave per correre bene è tenere "fisso lo sguardo su Gesù" (v.2). Per un atleta, lo sguardo è fondamentale. Lo sguardo di un atleta è sul traguardo.

"Di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi", Gesù "si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio" (v.2, MSG). Gesù è colui che ci permette di camminare "diritti" (v.13, KJV). Gesù è il traguardo su cui fissare il nostro sguardo. Per ogni sguardo che rivolgiamo a noi stessi, dovremmo dedicarne dieci a Gesù.

A volte, in quanto discepoli di Cristo, riceveremo attacchi, critiche e parole negative, ma queste non sono assolutamente nulla in confronto a ciò che Gesù ha sopportato per noi.

Gesù è "colui che dà origine alla fede e la porta a compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio" (v.2, AMP). La chiave per perseverare è pensare "attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori", perché non ci stanchiamo "perdendoci d'animo" (v.3).

Tenere gli occhi fissi su Gesù dovrebbe aiutarci a vedere tutto nella giusta prospettiva. L'autore fa notare ai suoi lettori, e quindi a molto di noi, che finora non hanno ancora resistito "fino al sangue nella lotta contro il peccato" (v.4).

Correre una gara non è facile e richiede allenamento. L'allenamento è a sua volta difficile, richiede disciplina e può essere anche doloroso.

Qui l'autore usa l'immagine dei genitori che educano i loro figli. Per amore, "il Signore corregge colui che egli ama" (v.6a). La correzione è il segno che Dio ci "riconosce come \[figli\]" (v.6, MSG).

Dice: "È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Se invece non subite correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete illegittimi, non figli!" (vv.7-8, MSG)

"Del resto noi abbiamo avuto come educatori i nostri padri terreni e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre celeste, per avere la vita?" (v.9, MSG) Dio ci addestra per il nostro bene, affinché possiamo essere "partecipi della sua santità" (v.10). Può essere doloroso inizialmente ma "dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati" (v.11, MSG).

L'autore ci incoraggia a continuare la corsa: "Rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire!" (vv.12-13, MSG)

Preghiera

Signore, aiutaci a sopportare le difficoltà con disciplina e a non dimenticarci che siamo tuoi figli (v.7). Fa che possiamo condividere la tua santità e produrre un raccolto di giustizia e di pace.

Antico Testamento

Ezechiele 26,1-27,36

Contro Tiro

26 Nell'anno undicesimo, il primo del mese, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: "Bene! Eccola infranta la porta delle nazioni, verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata", 3 ebbene, così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Tiro. Manderò contro di te molti popoli, come il mare solleva le onde, 4 e distruggeranno le mura di Tiro, demoliranno le sue torri: spazzerò via da essa anche la polvere e la ridurrò a un arido scoglio. 5 Essa diverrà, in mezzo al mare, un luogo dove stendere le reti, poiché io ho parlato. Oracolo del Signore. Essa sarà data in preda alle nazioni 6 e le sue figlie in piena campagna saranno uccise di spada; allora sapranno che io sono il Signore.

7 Perché così dice il Signore Dio: Io mando da settentrione contro Tiro Nabucodònosor, re di Babilonia, il re dei re, con cavalli, carri e cavalieri e una folla, un popolo immenso. 8 Le tue figlie, in terraferma, ucciderà di spada, contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni, disporrà un tetto di scudi. 9 Con gli arieti colpirà le tue mura, demolirà le tue torri con i suoi ordigni. 10 La moltitudine dei suoi cavalli sarà tale che ti coprirà con la sua polvere, per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri tremeranno le tue mura, quando entrerà dalle tue porte come si entra in una città espugnata. 11 Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpesterà tutte le tue strade, passerà il tuo popolo a fil di spada, abbatterà le tue colonne protettrici. 12 Saccheggeranno le tue ricchezze, faranno bottino delle tue mercanzie. Abbatteranno le tue mura, demoliranno i tuoi splendidi palazzi: getteranno in mezzo al mare le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere. 13 Farò cessare lo strepito delle tue canzoni e non si udrà più il suono delle tue cetre. 14 Ti renderò simile a un arido scoglio, a un luogo dove stendere le reti; tu non sarai più ricostruita, poiché io, il Signore, ho parlato. Oracolo del Signore Dio.

15 Così dice a Tiro il Signore Dio: Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la strage infierirà in mezzo a te, le isole forse non tremeranno? 16 Tutti i prìncipi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e, seduti per terra, tremeranno ad ogni istante, spaventati per te. 17 Su di te alzeranno un lamento e diranno:

  "Come sei perita,
   travolta dai flutti,
  città famosa, potente sui mari!
   Essa e i suoi abitanti,
  incutevano terrore
   su tutta la terraferma.
  18 Ora le isole tremano,
   nel giorno della tua caduta,
  le isole del mare
   sono spaventate per la tua fine".

19 Poiché così dice il Signore Dio: Quando avrò fatto di te una città deserta, come sono le città disabitate, e avrò fatto salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno ricoperto, 20 allora ti farò scendere nella fossa, verso un popolo di tempi lontani, e ti farò abitare nelle regioni sotterranee, in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella fossa, perché tu non sia più abitata: allora io darò splendore alla terra dei viventi. 21 Ti renderò oggetto di spavento e più non sarai; ti si cercherà, ma né ora né mai sarai ritrovata". Oracolo del Signore Dio.

Lamento per la rovina di Tiro

27 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 "Orsù, figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. 3 Di' a Tiro, alla città situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con molte isole:

Così dice il Signore Dio:
Tiro, tu dicevi: "Io sono una nave di perfetta bellezza".
4 In mezzo ai mari è il tuo dominio.
I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima:
5 con cipressi del Senir
hanno costruito tutte le tue fiancate,
hanno preso il cedro del Libano
per farti l'albero maestro;
6 i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan;
il ponte te lo hanno fatto d'avorio,
intarsiato nell'abete delle isole di Chittìm.
7 Di lino ricamato d'Egitto
era la tua vela che ti servisse d'insegna;
di giacinto scarlatto delle isole di Elisa
era il tuo padiglione.
8 Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori,
i tuoi esperti, o Tiro, erano in te, come tuoi piloti.
9 Gli anziani di Biblo e i suoi esperti erano in te,
per riparare le tue falle.
Tutte le navi del mare e i loro marinai
erano in te per scambiare merci.

  10 Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
   erano nelle tue schiere,
  appendevano in te lo scudo e l'elmo,
   ti davano splendore.
  11 I figli di Arvad e il loro esercito
   erano intorno alle tue mura,
   vigilando sui tuoi bastioni;
  tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,
   rendendo perfetta la tua bellezza.

12 Tarsis commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e piombo.

13 Anche Iavan, Tubal e Mesec commerciavano con te e scambiavano le tue merci con schiavi e oggetti di bronzo.

14 Quelli di Togarmà ti fornivano in cambio cavalli da tiro, cavalli da corsa e muli.

15 Gli abitanti di Dedan trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani: ti davano in pagamento zanne d'avorio ed ebano.

16 Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con turchese, porpora, ricami, bisso, coralli e rubini.

17 Con te commerciavano Giuda e la terra d'Israele. Ti davano in cambio grano di Minnit, dolci, miele, olio e balsamo.

18 Damasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi beni di ogni specie, scambiando vino di Chelbon e lana di Sacar. 19 Vedan e Iavan da Uzal ti fornivano ferro lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti.

20 Dedan trafficava con te in coperte di cavalli.

21 L'Arabia e tutti i prìncipi di Kedar commerciavano con te: negoziavano con te agnelli, montoni e capri.

22 I mercanti di Saba e di Raamà trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di pietre preziose e con oro.

23 Carran, Canne, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Chilmad trafficavano con te. 24 Al tuo mercato scambiavano con te vesti di lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste.

  25 Le navi di Tarsis viaggiavano
   portando le tue mercanzie.
  Così divenisti ricca e gloriosa
   in mezzo ai mari.
  26 In alto mare
   ti condussero i tuoi rematori,
  ma il vento d'oriente ti ha travolto
   in mezzo ai mari.
  27 Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,
   i tuoi marinai e i tuoi piloti,
  i riparatori delle tue avarie,
   i trafficanti delle tue merci,
  tutti i guerrieri che sono in te
   e tutta la turba che è in mezzo a te
  piomberanno nel fondo dei mari,
   il giorno della tua caduta.
  28 All'udire il grido dei tuoi nocchieri
   tremeranno le spiagge.
  29 Scenderanno dalle loro navi
   quanti maneggiano il remo:
  i marinai e tutti i piloti del mare
   resteranno a terra.
  30 Faranno sentire il lamento su di te
   e grideranno amaramente,
  si getteranno sulla testa la polvere,
   si rotoleranno nella cenere.
  31 Si raderanno i capelli per te
   e vestiranno di sacco;
  per te piangeranno nell'amarezza dell'anima
   con amaro cordoglio.
  32 Piangendo intoneranno su di te un lamento,
   su di te comporranno elegie:
  "Chi era come Tiro,
   ora distrutta in mezzo al mare?
  33 Quando dai mari giungevano le tue mercanzie,
   saziavi tanti popoli;
  con l'abbondanza delle tue ricchezze
   e del tuo commercio arricchivi i re della terra.
  34 Ora tu giaci travolta dai flutti
   nelle profondità delle acque:
  il tuo carico e tutto il tuo equipaggio
   sono sommersi con te.
  35 Tutti gli abitanti delle isole
   sono rimasti spaventati per te
  e i loro re, colpiti dal terrore,
   hanno il viso sconvolto.
  36 I mercanti dei popoli fischiano di orrore su di te,
   sei divenuta oggetto di terrore,
   finita per sempre"".

Commento

Gettare ciò che ci rallenta

La società occidentale corre il pericolo di seguire la strada di Tiro. Tiro è ricca e potente. Una nazione di successo negli affari, con una rete commerciale efficiente e globale. Una situazione per molti versi simile a quella di molte realtà commerciali moderne. Nel suo libro God at Work (Dio al lavoro), Ken Costa dice: "Tiro era lo snodo di tutte le transazioni finanziarie e commerciali della regione. Oggi potrebbe essere paragonata alla City di Londra o Wall Street a New York o alla borsa di Tokyo".

Tiro è un esempio di società organizzata che ha fatto a meno di Dio. È di perfetta bellezza (27,3) ed è questo che la rende così seducente. Le ricchezze, gli imperi e il lusso sono realtà attraenti.

Noi però siamo chiamati a qualcosa di diverso: ad amare le persone e ad usare le cose. A volte però facciamo il contrario: usiamo le persone e amiamo le cose. Il consumismo è un grande pericolo oggi, e non è nemmeno una novità. Tiro è una nazione che ha finito per usare le persone e amare le cose, commerciando anche in schiavi (v.14).

Per condurre con successo la nostra gara dobbiamo "deporre tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia" (Ebrei 12,1).

I peccati di Tiro sono l'orgoglio, la sua dissolutezza e l'autosufficienza (Isaia 23; Ezechiele 27,3). Vi è inoltre slealtà e commercio degli schiavi (Amos 1,9; Ezechiele 27,13). Ezechiele mette in guardia sul giudizio di Dio che piomberà sulla nazione (Ezechiele 26,1-6). Il suo orgoglio sarà la sua rovina. Tito si vanta. Dice: "Io sono una nave di perfetta bellezza" (27,3).

Ma Dio avverte: "Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico, i tuoi marinai e i tuoi piloti, i riparatori delle tue avarie, i trafficanti delle tue merci, tutti i guerrieri che sono in te e tutta la turba che è in mezzo a te piomberanno nel fondo dei mari, il giorno della tua caduta" (v.27).

Questa profezia si sarebbe in parte realizzata nel 586-573 a.C., con l'assedio di Tiro da parte di Nabucodonosor, Re di Babilonia, per tredici anni. Nabucodonosor però non distrusse completamente Tiro. Fu Alessandro Magno a farlo nel 332 a.C.

L'attenzione al commercio, al denaro e ai beni di consumo che troviamo in Tiro è molto simile al consumismo moderno (specialmente in questo periodo dell'anno che precede il Natale). Per questo non dovremmo dimenticare che, per quanto possano sembrare allettanti, queste cose rimangono transitorie ed effimere.

Non dovremmo mai rimanerne intrappolati. Al contrario, dovremmo mantenere i nostri occhi fissi su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento (Ebrei 12,1-2). Dovremmo gettare tutto ciò che è di ostacolo e abbandonare il peccato che così spesso intrappola le nostre vite. Con perseveranza, dovremmo correre la corsa che ci è stata assegnata.

Preghiera

Signore, aiutami a correre con perseveranza la corsa che mi è posta dinanzi, fissando lo sguardo su Gesù senza stancarmi o scoraggiarmi.

La moglie di Nicky dice

Salmi 125,2

"I monti circondano Gerusalemme: il Signore circonda il suo popolo, da ora e per sempre".

Questa immagine descrive bene la potente protezione e l'amore senza limiti che Dio ha per noi.

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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Ken Costa, God at Work (Alpha International, 2013), p.174.

Henri Nouwen*, If I were to let my life be taken over by what is urgent, I might very well never get around to what is essential* in @HenriNouwen Twitter 31 July 2012, https://twitter.com/henrinouwen/status/230384864438919168 \[Last accessed November 2015\]

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
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