Giorno 342

Dio ha davvero il controllo?

Sapienziali Salmi 139,11-16
Nuovo Testamento 3 Giovanni 1,1-15
Antico Testamento Zaccaria 1,1-4,14

Introduzione

Ti chiedi mai se Dio abbia davvero il controllo sulle cose e le situazioni? Ogni giorno affrontiamo sfide, battaglie e difficoltà, ad esempio nelle relazioni, al lavoro o riguardo la salute. In queste situazioni, è facile chiedersi: ma Dio ne è al corrente? Gli importa qualcosa? Può fare qualcosa a riguardo?

Una delle cose che ricordo bene del vescovo Sandy Millar negli anni in cui era vicario nella chiesa di HTB (Holy Trinity Brompton) è come affrontava i momenti di difficoltà e crisi. In queste situazioni era solito dire: "Il Signore regna". Dio non solo ci ama, ma è anche il Signore sovrano che ha il controllo finale della nostra vita. Ha anche il controllo degli eventi e della storia.

A.W. Tozer ha detto: "Dio è amore e Dio è sovrano. Il suo amore lo dispone a desiderare il nostro benessere eterno, e la sua sovranità gli permette di ottenerlo". Il Signore regna!

Sapienziali

Salmi 139,11-16

  11 Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano
   e la luce intorno a me sia notte",
  12 nemmeno le tenebre per te sono tenebre
   e la notte è luminosa come il giorno;
   per te le tenebre sono come luce.

  13 Sei tu che hai formato i miei reni
   e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
  14 Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda;
   meravigliose sono le tue opere,
   le riconosce pienamente l'anima mia.
  15 Non ti erano nascoste le mie ossa
   quando venivo formato nel segreto,
   ricamato nelle profondità della terra.
  16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
   erano tutti scritti nel tuo libro i giorni
   che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno.

Commento

Il Signore regna dal concepimento alla morte

La morte può far paura, ma con Dio non dovremmo preoccuparcene o temerla. Dio ha un buon piano e uno scopo per la nostra vita. Prima ancora della nostra nascita, lui aveva già pianificato tutti i giorni della nostra vita (v.16). Il salmista dice: "Hai fatto di me una meraviglia stupenda" (v.14).

La vita umana inizia al momento del concepimento. L'amore sovrano di Dio si estende a coloro che sono nel grembo materno. È qui che ha inizio la nostra storia personale:

  "Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
   erano tutti scritti nel tuo libro
   i giorni che furono fissati
   quando ancora non ne esisteva uno" (v.16, MSG).

Dio ha il controllo della vita dal momento del concepimento al momento della morte e oltre. A noi l'invito a riporre la nostra fiducia in lui.

Preghiera

Signore, grazie per il tuo amore sovrano per ogni essere umano. Aiutaci a estendere lo stesso amore e la stessa protezione a tutti.

Nuovo Testamento

3 Giovanni 1,1-15

1 Io, il Presbìtero,

al carissimo Gaio, che amo nella verità.

2 Carissimo, mi auguro che in tutto tu stia bene e sia in buona salute, come sta bene la tua anima. 3 Mi sono molto rallegrato, infatti, quando sono giunti alcuni fratelli e hanno testimoniato che tu, dal modo in cui cammini nella verità, sei veritiero. 4 Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità.

5 Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fratelli, benché stranieri. 6 Essi hanno dato testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa; tu farai bene a provvedere loro il necessario per il viaggio in modo degno di Dio. 7 Per il suo nome, infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani. 8 Noi perciò dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità.

9 Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. 10 Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni. Non contento di questo, non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa.

11 Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio. 12 A Demetrio tutti danno testimonianza, anche la stessa verità; anche noi gli diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera.

13 Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. 14 Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce.

15 La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.

Commento

Il Signore regna su ogni ambito della nostra vita

Dio vuole portare ristoro in ogni ambito della nostra vita. L'apostolo Giovanni prega per il suo caro amico Gaio in modo olistico: "Carissimo, mi auguro che in tutto tu stia bene e sia in buona salute, come sta bene la tua anima" (v.2, MSG).

Giovanni è entusiasta di sentire che Gaio stia facendo progressi spirituali: "Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità... Hanno dato testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa" (vv.4.6).

Ma la sua preghiera va oltre l'ambito "spirituale" e si estende anche alle necessità fisiche di Gaio. Non c'è nulla di male nel pregare perché gli amici godano di "buona salute" e perché tutto vada bene per loro (v.2).

La fede è resa visibile dall'amore. L'amore è pratico. L'ospitalità ad esempio è un atto d'amore. Accogliendo le persone e offrendo loro un pasto e un letto contribuiamo nel diffondere la verità (v.8, MSG).

Quando mostriamo ospitalità, diventiamo parte e continuazione di una lunga tradizione cristiana che risale alle origini del Nuovo Testamento.

Giovanni mette in guardia Gaio da Diòtrefe il quale "non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa" (v.10, MSG). Diòtrefe "ambisce il primo posto tra loro", non vuole accoglierli e sparla di loro "con discorsi maligni" (vv.9-10, MSG). È confortante osservare che neppure il santo e amorevole apostolo Giovanni non ottiene l'approvazione di tutti.

Incoraggia poi Gaio a "non imitare il male, ma il bene" (v.11, MSG) e prega: "La pace sia con te" (v.14).

Giovanni non mette tutto nero su bianco (vv.13-14, MSG). Ci sono cose per cui è meglio parlarne faccia a faccia.

Preghiera

Signore, oggi prego per la mia famiglia e i miei amici... perché godano di buona salute e che tutto vada bene per loro.

Antico Testamento

Zaccaria 1,1-4,14

Appello alla conversione

1 Nell'ottavo mese dell'anno secondo di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio di Iddo:

2 "Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. 3 Tu dunque riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Tornate a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io tornerò a voi, dice il Signore degli eserciti. 4 Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavano gridando: "Dice il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie". Ma essi non vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, oracolo del Signore. 5 Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? 6 Le parole e le leggi che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiute per i padri vostri?

Essi sono tornati e hanno detto: "Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi"".

Visioni e oracoli

7 Il ventiquattro dell'undicesimo mese, cioè il mese di Sebat, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore fu rivolta al profeta Zaccaria, figlio di Berechia, figlio di Iddo.

8 Io ebbi una visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso, stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi.

9 Io domandai: "Mio signore, che cosa significano queste cose?".

L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io ti indicherò ciò che esse significano".

10 Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Questi sono coloro che il Signore ha inviato a percorrere la terra".

11 Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso la terra: è tutta tranquilla".

12 Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di avere pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". 13 E all'angelo che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto.

14 Poi l'angelo che parlava con me mi disse: "Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono molto geloso di Gerusalemme e di Sion, 15 ma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché, mentre io ero poco sdegnato, esse cooperarono al disastro.

16 Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - oracolo del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme.

17 Fa' sapere anche questo: Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore consolerà ancora Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme".

Le corna e gli operai

2 Poi alzai gli occhi, ed ecco, vidi quattro corna. 2 Domandai all'angelo che parlava con me: "Che cosa sono queste?".

Ed egli: "Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme".

3 Poi il Signore mi fece vedere quattro fabbri. 4 Domandai: "Che cosa vengono a fare costoro?".

Mi rispose: "Le corna hanno disperso Giuda a tal segno che nessuno osa più alzare la testa e costoro vengono a demolire e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il paese di Giuda per disperderlo".

5 Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. 6 Gli domandai: "Dove vai?".

Ed egli: "Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza".

7 Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, 8 che gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. 9 Io stesso - oracolo del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa"".

10 "Su, su, fuggite dal paese del settentrione - oracolo del Signore - voi che ho disperso ai quattro venti del cielo. Oracolo del Signore.

11 Mettiti in salvo, o Sion, tu che abiti con la figlia di Babilonia! 12 Il Signore degli eserciti, dopo che la sua gloria mi ha inviato, dice alle nazioni che vi hanno spogliato: Chi tocca voi, tocca la pupilla dei miei occhi. 13 Ecco, io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro schiavi. E voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato.

14 Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. 15 Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te. 16 Il Signore si terrà Giuda come eredità nella terra santa ed eleggerà di nuovo Gerusalemme. 17 Taccia ogni mortale davanti al Signore, poiché egli si è destato dalla sua santa dimora".

Purificazione di Giosuè e venuta del Germoglio

3 Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e Satana era alla sua destra per accusarlo. 2 L'angelo del Signore disse a Satana: "Ti rimprovera il Signore, o Satana! Ti rimprovera il Signore che ha eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?".

3 Giosuè infatti era rivestito di vesti sporche e stava in piedi davanti all'angelo, 4 il quale prese a dire a coloro che gli stavano intorno: "Toglietegli quelle vesti sporche".

Poi disse a Giosuè: "Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti preziosi".

5 Poi soggiunse: "Mettetegli sul capo un turbante purificato". E gli misero un turbante purificato sul capo, lo rivestirono di vesti alla presenza dell'angelo del Signore.

6 Poi l'angelo del Signore dichiarò a Giosuè: 7 "Dice il Signore degli eserciti: Se camminerai nelle mie vie e custodirai i miei precetti, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode dei miei atri e ti darò accesso fra questi che stanno qui.

8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi sono un segno: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. 9 Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su quest'unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione - oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in un solo giorno l'iniquità da questo paese.

10 In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico".

Il candelabro e i due olivi

4L'angelo che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, 2 e mi disse: "Che cosa vedi?".

Risposi: "Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha una coppa con sette lucerne e sette beccucci per ognuna delle lucerne. 3 Due olivi gli stanno vicino, uno a destra della coppa e uno a sinistra".

4 Allora domandai all'angelo che mi parlava: "Che cosa significano, mio signore, queste cose?".

5 Egli mi rispose: "Non comprendi dunque il loro significato?".

E io: "No, mio signore".

6 Egli mi rispose: "Questa è la parola del Signore a Zorobabele: "Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito", dice il Signore degli eserciti!

7 Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la pietra di vertice, mentre si acclamerà: "Quanto è bella!".

8 Mi fu rivolta questa parola del Signore: 9 Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi.

10 Chi oserà disprezzare il giorno di così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del Signore che scrutano tutta la terra".

11 Quindi gli domandai: "Che cosa significano quei due olivi a destra e a sinistra del candelabro?". E aggiunsi:

12 "Quei due rami d'olivo che sono a fianco dei due canaletti d'oro, che vi stillano oro dentro?".

13 Mi rispose: "Non comprendi dunque il significato di queste cose?".

E io: "No, mio signore".

14 "Questi - soggiunse - sono i due consacrati con olio che assistono il dominatore di tutta la terra".

Commento

Il Signore regna sugli eventi e sulla storia

Sfide, lotte e difficoltà non riguardano solo la nostra vita ma spesso anche il mondo intero. A volte, guardando gli eventi mondiali e la storia, ci chiediamo: Ma cosa sta succedendo? Il Signore "regna" davvero in tutto questo caos?

Il popolo di Dio ai tempi di Zaccaria ha bisogno di ricordare che "il Signore regna". Zaccaria è sacerdote e profeta, che profetizza ad un popolo di ritorno a Gerusalemme dopo molti anni di esilio e devastazione. Attraverso messaggi di speranza e di salvezza, Zaccaria esorta ad alzare lo sguardo verso Dio. Dio regna, e con il suo popolo non ha ancora finito!

Al cuore di questa speranza rinnovata troviamo le promesse di una relazione rinnovata con Dio, che in ultima analisi si compie attraverso Gesù. In queste visioni, intravediamo Gesù:

  1. Dio ritornerà (capitolo 1)

    Il libro si apre con un appello al pentimento: Dio chiama il popolo a tornare a lui. Accanto all'appello c'è una promessa: "Tornate a me", dice il Signore onnipotente, "e io tornerò a voi" (1,3). Tornare a Dio significa pentirsi e ammettere la propria colpa (v.6).

    La promessa di Dio di tornare è qui illustrata dalla visione di un uomo "in groppa a un cavallo rosso" (v.8). Dio promette: Tutto è sotto controllo, "la terra… è tutta tranquilla" (v.11, MSG). Si preoccupa per loro (v.14, MSG). Il Signore regna e ci ama. Sembra che gli alberi di mirto siano un'immagine del popolo di Dio di allora e della Chiesa di oggi, e quindi simboleggiano Gesù (l'uomo in groppa al cavallo rosso) che sta in mezzo alla sua Chiesa.

    Se è così, allora è Gesù che intercede per la Chiesa (v.12). La sua intercessione è stata esaudita: "La mia casa vi sarà riedificata" (v. 16, MSG). Una visione che avrà compimento storico nella ricostruzione del tempio di Gerusalemme, e a lungo termine con la Chiesa.

  2. Dio proteggerà (capitolo 2)

    Zaccaria vede un uomo con una fune in mano per misurare (2,5). Anche in questo caso potrebbe trattarsi di Gesù. Dio promette che Gerusalemme sarà "una città priva di mura", e che lui stesso farà "da muro di fuoco all'intorno" e sarà "una gloria in mezzo ad essa". La città senza mura è la Chiesa, la nuova Gerusalemme (v.6), la "pupilla dei suoi occhi" (v.12). Lo Spirito di Dio vive in mezzo a noi (v.10).

    Dice loro: "Chi tocca voi, tocca la pupilla dei miei occhi" (v.12, MSG) e "Io vengo ad abitare in mezzo a te" (v.10, MSG).

  3. Dio perdonerà (capitolo 3)

    Tra le mie cattive abitudini c'è quella di dimenticarmi le penne nella tasca posteriore dei pantaloni e di sedermici sopra, lasciando così macchie difficilissime da rimuovere.

    Rimuovere le macchie del peccato nella nostra vita è impossibile. Ma Gesù può farlo.

    L'angelo del Signore appare per preannunciare Gesù. Davanti a Gesù, Zaccaria vede Giosuè, il sommo sacerdote, e Satana, in piedi alla sua destra, pronto per accusarlo (3,1). Il nome "Satana" significa accusatore (vedi Apocalisse 12,10).

    Ma Gesù è più potente di Satana. Il Signore rimprovera Satana e dice a Giosuè: "Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?" (Zaccaria 3,2) Questa immagine si può applicare a tutti coloro che sono stati salvati da Gesù.

    Giosuè è vestito con "vesti sporche" e si trova davanti a Gesù (v.3). A coloro che stanno attorno Gesù dice: "Toglietegli quelle vesti sporche", e a Giosuè: "Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti preziosi" (v.4).

    Il Signore onnipotente dice: "Manderò il mio servo Germoglio" (v.8; vedi Geremia 23,5). E riferendosi al primo Venerdì Santo, continua: "Rimuoverò in un solo giorno l'iniquità da questo paese" (Zaccaria 3,9).

\t\t "In quel giorno… ogni uomo inviterà il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico" (v.10). Un simbolo, questo, di pace, sicurezza e prosperità.

  1. Dio ci darà il suo Spirito (capitolo 4)

    La parola di Dio giunge a Zorobabele: "Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito" (4,6). Né il tempio né la Chiesa sono costruiti con la forza e con la potenza: "Queste cose non si possono forzare. Si realizzano solo per mezzo del mio Spirito" (MSG).

    Se stai affrontando una situazione apparentemente impossibile da superare con la tua sola forza di volontà, chiedi aiuto allo Spirito Santo.

    Non disprezzare "il giorno di così modesti inizi" (v.10). Non considerare poco importanti i risultati apparentemente minori. Non disprezzare i "piccoli inizi" apparentemente insignificanti e umili. Il regno di Dio inizia con un seme di senape, che cresce fino a diventare un grande albero. I piccoli numeri non fanno differenza per Dio. Non c'è nulla di piccolo se c'è Dio. Tutto ciò che è grande deve iniziare in piccolo. Nulla di ciò che fai per Dio passa inosservato o non viene ricompensato. Forse non ne vedrai i frutti, ma stai realizzando gli scopi di Dio. Non rinunciare al tuo sogno.

    Il Signore regna. È lui che comanda gli eventi e la storia. Nel suo amore sovrano, per mezzo del suo Spirito, da un giorno di piccoli inizi, il tempio è stato ricostruito. Ora puoi confidare che continui a costruire e ricostruire la sua Chiesa da piccoli inizi per mezzo del suo Spirito.

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché hai rimosso il mio peccato e mi hai dato pace, sicurezza e prosperità spirituale. Ti prego di effondere il tuo Spirito e di ricostruire la tua Chiesa.

La moglie di Nicky dice

3 Giovanni 1,2

"Mi auguro che in tutto tu stia bene e sia in buona salute".

Questo versetto è un'ottima preghiera da recitare per la famiglia e i propri amici, soprattutto nel periodo di avvicinamento al Natale.

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Riferimenti

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A.W. Tozer, Knowledge of the Holy (HarperOne, 2009), p.99.

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Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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