Giorno 344

La rivelazione svelata

Sapienziali Salmi 140,1-6
Nuovo Testamento Apocalisse 1,1-20
Antico Testamento Zaccaria 9,1-11,17

Introduzione

Apocalypse Now è un film del 1979 ambientato negli anni della guerra in Vietnam e interpretato da Martin Sheen e Marlon Brando. Il titolo contiene la parola "apocalisse", un termine che nel linguaggio comune è spesso inteso come "distruzione".

Il termine apocalisse, dal greco apokalupsis, si compone di due parole: apo (fuori) e kalupsis ("nascondere"). La parola significa "rivelazione". Nel libro dell'Apocalisse, il velo viene tolto, il mistero svelato.

"La rivelazione di Gesù Cristo" (v.1) ha un doppio significato. Essa è rivelazione che viene da Gesù, ma anche rivelazione di Gesù, nascosta nell'Antico Testamento e rivelata nel Nuovo Testamento. Nel libro dell'Apocalisse, Gesù viene svelato ulteriormente. Il suo grande amore per noi e la sua vittoria sul male vengono presentati in modo più chiaro.

Sapienziali

Salmi 140,1-6

Salmo 140

1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.

  2 Liberami, Signore, dall'uomo malvagio,
   proteggimi dall'uomo violento,
  3 da quelli che tramano cose malvagie nel cuore
   e ogni giorno scatenano guerre.
  4 Aguzzano la lingua come serpenti,
   veleno di vipera è sotto le loro labbra.

  5 Proteggimi, Signore, dalle mani dei malvagi,
   salvami dall'uomo violento:
   essi tramano per farmi cadere.
  6 I superbi hanno nascosto lacci e funi,
   hanno teso una rete sul mio sentiero
   e contro di me hanno preparato agguati.

Commento

Rivelazione della giustizia di Dio

Davide prega di essere salvato dalle persone malvagie. Parla di "uomo malvagio" (v.2a), "cose malvagie" (v.3) e "mani dei malvagi" (v.5).

Il male non riguarda solo gli altri. Riguarda anche noi. Tutti abbiamo avuto pensieri cattivi, detto cose cattive e fatto cose cattive. In fatto di giustizia, tutti abbiamo fallito.

L'apostolo Paolo scrive: "Non c'è nessun giusto, neppure uno" (Romani 3,10) e nel continuare ad illustrare il suo punto di vista richiama un versetto del salmo di oggi: "Veleno di vipera è sotto le loro labbra" (Salmi 140,3 e Romani 3,13).

Spiega che ora "si è manifestata la giustizia di Dio" (Romani 3,21, GNB) e che questa giustizia di Dio è data "per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono" (v.22).

Preghiera

Signore, desidero ringraziarti per la rivelazione della tua giustizia che ci viene data per mezzo della fede in Gesù Cristo.

Nuovo Testamento

Apocalisse 1,1-20

Prologo e visione inaugurale

1 Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2 il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. 3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.

A Dio la gloria e la potenza

4 Giovanni,

alle sette Chiese che sono in Asia:

grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.

A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6 che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

  7 Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
   anche quelli che lo trafissero,
  e per lui tutte le tribù della terra
   si batteranno il petto.
    Sì, Amen!

8 Dice il Signore Dio: Io sono l'Alfa e l'Omèga, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente!

L'autore

9 Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. 10 Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 11 "Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa".

12 Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d'oro 13 e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro. 14 I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. 15 I piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. 16 Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.

17 Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: "Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, 18 e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi.

19 Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito. 20 Il senso nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro è questo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese.

Commento

Rivelazione di Gesù Cristo

Questo libro è il resoconto della rivelazione di Gesù all'apostolo Giovanni. Dio parla a Giovanni mentre è in adorazione. Gesù si rivela a lui. Eugene Peterson scrive che come cristiani "siamo chiamati ad un atto multidimensionale di adorazione cristiana". Giovanni "vive intensamente l'adorazione e ne è preminentemente coinvolto".

Il libro dell'Apocalisse si rivolge a sette chiese dell'Asia minore (v.11), presiedute dall'apostolo Giovanni mentre era in esilio sull'isola di Patmos "a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù" (v.9). Giovanni vede "sette candelabri d'oro" (v.12) che rappresentano le "sette chiese" (v.20).

Nella Bibbia, sette è il numero della completezza e della perfezione. Il messaggio può essere visto quindi come per l'intera Chiesa, e quindi anche per me e per te. Gesù chiama Giovanni a scrivere ciò che vede, a svelare il "mistero": "Le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese" (v.20). Ogni chiesa, compresa la nostra, ha quindi un suo angelo e Gesù tiene in mano ognuna di esse.

Nel rivelare le realtà spirituali comunicate, Giovanni ricorre a poesie, canzoni, metafore, visioni, simboli e immagini. Apocalisse non è un libro semplice da leggere, ma è anche l'unico della Bibbia in cui ci viene detto espressamente che chi lo legge sarà benedetto: "Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino" (v.3, MSG).

La rivelazione inizia con: "Nel giorno del Signore..." (v.10), cioè il giorno in cui il Signore è risorto, la domenica. Da queste prime parole, sembra che i primi cristiani avessero già cambiato il loro giorno di riposo e di celebrazione, dal sabato alla domenica.

Come tutta la Bibbia, anche il libro dell'Apocalisse è tutto incentrato su Gesù: "Il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra" (v.5). Gesù è la chiave per comprendere questo scritto, altrimenti difficile da comprendere. Il messaggio generale del libro è chiaro: Gesù vince!

Gesù è colui che "che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre" (vv.5b-6). Grazie a Gesù siamo amati, sciolti dalle catene e innalzati.

Il nostro valore non è in ciò che facciamo, abbiamo, nel nostro aspetto esteriore, o in ciò che gli altri pensano di noi, ma in quanto valiamo per Gesù. Gesù ci ama così tanto da aver versato il suo sangue per ognuno di noi.

E Gesù verrà di nuovo e tutti lo vedremo: "Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà, anche quelli che lo trafissero" (v.7). Siamo dalla parte dei vincitori. Gesù sta tornando e noi vivremo l'eternità con lui.

Giovanni vede qualcuno "simile a un Figlio d'uomo" (v.13). Figlio d'uomo era il modo preferito di Gesù per riferirsi a se stesso. Vede Gesù in tutta la sua maestà e gloria, "con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d'oro" (v.13). Vede la sua purezza: "I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. I piedi avevano l'aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque" (vv.14-15).

Vede lo splendore totale del suo aspetto: "Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza" (v.16). A volte, quando le persone iniziano a trascorrere del tempo alla presenza di Gesù, il loro volto cambia e sembra risplendere. Un'anticipazione, questa, di come Gesù stesso si presenterà a noi.

Alla rivelazione di Gesù, Giovanni risponde con l'adorazione: "Caddi ai suoi piedi come morto" (v.17). Gesù mette una mano su di lui e dice: "Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi" (vv.17-18, MSG).

Preghiera

Signore Gesù Cristo, oggi desidero cadere ai tuoi piedi e adorarti. Ti offro le mie paure. Grazie perché con te mi sento al sicuro.

Antico Testamento

Zaccaria 9,1-11,17

Campagna del Signore contro le nazioni

9 Oracolo.

  "La parola del Signore è sulla terra di Adrac
   e si posa su Damasco,
  poiché al Signore appartiene la perla di Aram
   e tutte le tribù d'Israele,
  2 e anche Camat sua confinante
   e Tiro e Sidone, ricche di sapienza.
  3 Tiro si è costruita una fortezza
   e vi ha accumulato argento come polvere
   e oro come fango delle strade.
  4 Ecco, il Signore se ne impossesserà,
   sprofonderà nel mare le sue mura
   ed essa sarà divorata dal fuoco.
  5 Àscalon vedrà e ne sarà spaventata,
   Gaza sarà in grandi dolori,
   e così pure Ekron, perché svanirà la sua fiducia;
  scomparirà il re da Gaza
   e Àscalon rimarrà disabitata.
  6 Bastardi dimoreranno ad Asdod,
   abbatterò l'orgoglio del Filisteo.
  7 Toglierò il sangue dalla sua bocca
   e i suoi abomini dai suoi denti.
  Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio,
   sarà come una famiglia in Giuda
   ed Ekron sarà simile al Gebuseo.
  8 Mi porrò come sentinella per la mia casa
   contro chi va e chi viene,
  non vi passerà più l'oppressore,
   perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi.

Il Messia

  9 Esulta grandemente, figlia di Sion,
   giubila, figlia di Gerusalemme!
  Ecco, a te viene il tuo re.
   Egli è giusto e vittorioso,
  umile, cavalca un asino,
   un puledro figlio d'asina.
  10 Farà sparire il carro da guerra da Èfraim
   e il cavallo da Gerusalemme,
   l'arco di guerra sarà spezzato,
  annuncerà la pace alle nazioni,
   il suo dominio sarà da mare a mare
   e dal Fiume fino ai confini della terra.
  11 Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te,
   estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.
  12 Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!
   Ve l'annuncio oggi stesso: vi ripagherò due volte.
  13 Tendo Giuda come mio arco,
   faccio di Èfraim la mia arma;
  ecciterò i tuoi figli, Sion,
   contro i tuoi figli, Iavan,
   ti renderò come spada di un eroe.

  14 Allora il Signore comparirà contro di loro,
   come fulmine guizzeranno le sue frecce;
  il Signore darà fiato al corno
   e marcerà fra i turbini che vengono dal mezzogiorno.
   15 Il Signore degli eserciti li proteggerà:
  divoreranno
   e calpesteranno le pietre della fionda,
  berranno il loro sangue come vino,
   ne saranno pieni come bacini,
   come i corni dell'altare.
  16 Il Signore, loro Dio, in quel giorno li salverà,
   come gregge del suo popolo;
  come gemme di un diadema
   brilleranno sulla sua terra.
  17 Che ricchezza, che felicità!
   Il grano darà forza ai giovani
   e il vino nuovo alle fanciulle.

La preghiera per la pioggia

  10 Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera;
   è il Signore che forma i nembi,
  egli riversa pioggia abbondante,
   dona all'uomo il pane, a ognuno l'erba dei campi.
  2 Poiché i terafìm dicono menzogne,
   gli indovini vedono il falso,
  raccontano sogni fallaci,
   danno vane consolazioni:
  perciò vagano come un gregge,
   sono oppressi, perché senza pastore.

  3 Contro i pastori divampa il mio sdegno
   e contro i montoni dirigo lo sguardo,
  poiché il Signore degli eserciti
   visiterà il suo gregge
   e ne farà come un cavallo splendido in battaglia.
  4 Da lui uscirà la pietra d'angolo,
   da lui il piolo,
  da lui l'arco di guerra,
   da lui tutti quanti i condottieri.
  5 Saranno come prodi che calpestano
   il fango delle strade in battaglia.
  Combatteranno, perché il Signore è con loro,
   e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.

  6 Io rafforzerò la casa di Giuda
   e renderò vittoriosa la casa di Giuseppe:
  li ricondurrò, poiché ne ho avuto pietà;
   saranno come se non li avessi mai ripudiati,
  poiché io sono il Signore, loro Dio,
   e li esaudirò.
  7 Saranno come un eroe quelli di Èfraim,
   gioirà il loro cuore come inebriato dal vino,
  i loro figli vedranno e gioiranno
   e il loro cuore esulterà nel Signore.
  8 Con un fischio
   li chiamerò a raccolta,
  quando li avrò riscattati,
   e saranno numerosi come prima.
  9 Dopo che li avrò dispersi fra i popoli,
   nelle regioni remote si ricorderanno di me,
  vi alleveranno figli
   e torneranno.
  10 Li farò ritornare dalla terra d'Egitto,
   li raccoglierò dall'Assiria,
  per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano,
   e non basterà per loro lo spazio.
  11 Attraverseranno il mare d'Egitto,
   percuoteranno le onde del mare,
   saranno inariditi i gorghi del Nilo.
  Sarà abbattuto l'orgoglio dell'Assiria
   e rimosso lo scettro d'Egitto.
  12 Li renderò forti nel Signore
   e cammineranno nel suo nome".
    Oracolo del Signore.

  11 Apri, Libano, le tue porte,
   e il fuoco divori i tuoi cedri.
  2 Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
   gli splendidi alberi sono distrutti.
  Urlate, querce di Basan,
   perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
  3 Si ode il lamento dei pastori,
   perché la loro gloria è distrutta!
  Si ode il ruggito dei leoncelli,
   perché è devastata la magnificenza del Giordano!

Il pastore e i due bastoni

4 Così parla il Signore, mio Dio: "Pascola quelle pecore da macello 5 che i compratori sgozzano impunemente e di cui i venditori dicono: "Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito", e i loro pastori non ne hanno pietà. 6 Neppure io perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini ognuno in balìa del suo vicino e del suo re, perché devastino il paese, e non mi curerò di liberarli dalle loro mani".

7 Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello per conto dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai Benevolenza e l'altro Unione, e condussi al pascolo le pecore. 8 Nel volgere di un solo mese eliminai tre pastori.

Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse mi detestavano. 9 Perciò io dissi: "Non sarò più il vostro pastore. Chi vuole morire muoia, chi vuole perire perisca, quelle che rimangono si divorino pure fra loro!".

10 Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. 11 Lo ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del Signore.

12 Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga.

13 Ma il Signore mi disse: "Porta al fonditore questa grandiosa somma, con cui sono stato da loro valutato!". Io presi i trenta sicli d'argento e li portai al fonditore della casa del Signore.

14 Poi feci a pezzi il secondo bastone chiamato Unione, per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele.

15 Quindi il Signore mi disse: "Prendi ancora gli attrezzi di un pastore insensato, 16 poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le giovani, non curerà le malate, non nutrirà quelle ancora sane; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro persino le unghie.

  17 Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
   Una spada colpisca il suo braccio
  e il suo occhio destro.
   Tutto il suo braccio si inaridisca
   e tutto il suo occhio destro resti accecato".

Commento

Rivelazione del Salvatore

Ci sono persone che sono sempre positive. Ma come fanno? Tutto nasce da una parola: "speranza". Gesù ci libera dal "pozzo senz'acqua" (9,11, MSG) e ci riempie di speranza.

Per quanto la nostra situazione possa sembrare difficile, con Gesù non dovremmo mai perdere la speranza. Siamo "prigionieri della speranza" (v.12). Joyce Meyer ha detto: "La vera speranza è una costante attitudine positiva che, indipendentemente da ciò che sta succedendo, le cose cambieranno in meglio".

Le parole profetiche di Zaccaria si riferiscono ad avvenimenti storici sia a breve sia a lungo termine. A breve termine, nel capitolo 9, attraverso Alessandro Magno e i Maccabei, a lungo termine attraverso Gesù.

Le parole: "A te viene il tuo re… umile, cavalca un asino, un puledro figlio d'asina" (v.9) si sarebbero realizzate il giorno della prima Domenica delle Palme, all'ingresso di Gesù a Gerusalemme seduto su puledro figlio d'asina (Matteo 21,1-5; Marco 11,1-11).

Zaccaria prevede che un re umile e giusto verrà a portare la salvezza. Egli è mite, umile ed esteriormente povero. Il suo regno non verrà con i metodi tradizionali di battaglia. Non è un re militare (Zaccaria 9,10).

Porterà la pace a Giudei e Gentili (v.10, vedi anche Efesini 2,17). Il suo governo si estenderà da mare a mare (Zaccaria 9,10). "Per il sangue dell'alleanza" con noi riceveremo grandi benedizioni (v.11).

Porterà libertà ai prigionieri (v.11; vedi anche Isaia 61,1; Luca 4,18) e sicurezza: "Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!" (Zaccaria 9,12) e una grande benedizione: "Vi ripagherò due volte" (v.12). Sarà invincibile come la "spada di un eroe" (v.13; vedi Apocalisse 1,16) e ci porterà la salvezza (Zaccaria 9,16; vedi anche Luca 12,32; Giovanni 10,1-16).

In queste parole di Zaccaria, troviamo molte altre promesse meravigliose riguardanti Gesù "pietra d'angolo" (Zaccaria 10,4) e buon pastore che pascerà il gregge con "Benevolenza" e "Unione" (11,7). Diversamente dal "pastore insensato" descritto nel brano (v.15), siamo chiamati ad avere cura di coloro che si perdono, cercare i giovani, curare le malattie e nutrire i sani (v.16).

In questo passo vediamo anche una prefigurazione del tradimento di Giuda. I "trenta sicli d'argento" (v.12) sono il prezzo che viene posto sul capo di Gesù (vedi Matteo 26,15).

In questo brano come in altri dell'Antico Testamento troviamo dettagli sulla vita, carattere, missione, morte, risurrezione e vittoria di Gesù. Profezie che saranno rivelate nel Nuovo Testamento.

Preghiera

Padre, grazie per la rivelazione di Gesù Cristo, nostro Salvatore e Signore.

La moglie di Nicky dice

Apocalisse 1,13-17

Giovanni scrive: "Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto".

È facile pensare a Gesù come al maestro mite che camminava per la Galilea facendo del bene. Ma qui lo vediamo risorto, in tutta la sua maestà e gloria, dove l'unica reazione appropriata è cadere ai suoi piedi in sua adorazione.

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Joyce Meyer, Everyday Life Bible (Faithwords, 2018), p.1459.

Eugene Peterson, The Message, ‘Introduction to Revelation’ (NavPress, 1996), p.1674.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

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