Sette caratteristiche di un buon leader
Introduzione
John C. Maxwell è tra gli speaker più conosciuti al mondo nel campo della leadership. Attraverso i suoi programmi, ha formato più di 1 milione di leader. Maxwell dice che “la Leadership è influenza, nulla di più, nulla di meno” e che riguarda tutti. Secondo alcuni sociologi, il numero di persone che ogni essere umano, anche il più timido, influenza nell’arco della propria vita è di almeno 10.000!
Da una prospettiva cristiana, vi è un solo leader. Nel brano del Nuovo Testamento di oggi, Gesù dice: “E non fatevi chiamare ‘guide’, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo” (Matteo 23,10, MSG). Tuttavia, ogni cristiano è chiamato ad essere leader cioè tale da essere guardato dalle altre persone come un esempio. Abbiamo tutti una certa influenza sugli altri. Essere chiamati da Dio ad influenzare gli altri è un privilegio enorme, ma anche una grande responsabilità.
Salmi 18,26-37
26 Con l'uomo buono tu sei buono,
con l'uomo integro tu sei integro,
27 con l'uomo puro tu sei puro
e dal perverso non ti fai ingannare.
28 Perché tu salvi il popolo dei poveri,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
29 Signore, tu dai luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
30 Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
31 La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32 Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è roccia, se non il nostro Dio?
33 Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,
34 mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo,
35 ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco di bronzo.
36 Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.
37 Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
Commento
Fiducia
Davide è un leader e si fida. Ma non tanto di se stesso, ma di Dio: “Con te mi getterò nella mischia, con il mio Dio scavalcherò le mura” (v.30). Davide riconosce di aver bisogno di Dio per ricevere:
- Protezione
"Egli è scudo per chi in lui si rifugia" (v.31b). "Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza" (v.36, MSG).
- Forza
“Il Dio che mi ha cinto di vigore e ha reso integro il mio cammino, mi ha dato agilità come di cerve e sulle alture mi ha fatto stare saldo" (vv.33-34).
- Addestramento
"Ha addestrato le mie mani alla battaglia" (v.35a). Fu proprio mentre leggevo questo versetto nel 1992 che mi resi conto dell’importanza di “addestrare” bene leader e helper di ogni piccolo gruppo ad Alpha.
- Guida
“Signore, tu dai luce alla mia lampada; il mio Dio rischiara le mie tenebre" (v.29). "La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata nel fuoco" (v.31).
Preghiera
Signore, ho bisogno del tuo aiuto. Invoco la tua protezione, la tua forza e la tua guida. Guidami lungo le tue vie perfette.
Matteo 23,1-39
Gesù contro scribi e farisei
23Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2 dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4 Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
5 Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6 si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7 dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.
8 Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10 E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11 Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12 chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.
Sette guai su scribi e farisei
13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare. [14]
15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno giura per il tempio, non conta nulla; se invece uno giura per l'oro del tempio, resta obbligato". 17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18 E dite ancora: "Se uno giura per l'altare, non conta nulla; se invece uno giura per l'offerta che vi sta sopra, resta obbligato". 19 Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? 20 Ebbene, chi giura per l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. 22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull'anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma all'interno sono pieni di avidità e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi pulito!
27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. 28 Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, 30 e dite: "Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti". 31 Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. 32 Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri.
33 Serpenti, razza di vipere, come potrete sfuggire alla condanna della Geènna? 34 Perciò ecco, io mando a voi profeti, sapienti e scribi: di questi, alcuni li ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città; 35 perché ricada su di voi tutto il sangue innocente versato sulla terra, dal sangue di Abele il giusto fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che avete ucciso tra il santuario e l'altare. 36 In verità io vi dico: tutte queste cose ricadranno su questa generazione.
37 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 38 Ecco, la vostra casa è lasciata a voi deserta! 39 Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino a quando non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".
Commento
Personalità
Gesù si rivolge ai capi religiosi del suo tempo con delle parole molto forti: “Serpenti, razza di vipere" (v.33). Un linguaggio che lascia stupiti soprattutto se pensiamo che si trattava di persone molto stimate e rispettabili.
Gli scribi erano uomini di legge, custodivano e interpretavano la legge. Erano autorizzati ad agire come giudici. Venivano ordinati dopo un lungo percorso di studi. Erano inoltre esperti delle Scritture ed insegnanti.
I farisei erano invece laici e provenivano principalmente dalla classe media (a differenza dei sadducei che erano più aristocratici). Erano molto rispettati per la loro pietà. Pregavano e digiunavano spesso. Partecipavano alle funzioni. Facevano donazioni periodiche. Conducevano "vite rette e morali". Avevano una grande influenza nella società. Erano molto ammirati dalla gente comune.
Eppure Gesù li critica per la loro ipocrisia: “Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno" (v.3, MSG).
Nei sette “guai a voi" di Gesù troviamo le sette caratteristiche di un buon leader:
- Integrità
Gesù attacca l'ipocrisia dei capi religiosi (vv.3-4). Dice: “Dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito" (vv.3b-4). L'integrità è l'opposto di tutto questo. Significa mettere in pratica ciò che si predica e aiutare le persone a sollevarsi e non ad appesantirsi di ulteriori sensi di colpa e fardelli.
- Autenticità
Gesù attacca la loro superficialità (vv.5-7). Dice loro: "Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente"(v.5a). Nella nostra vita, ciò che conta è chi siamo quando nessuno ci guarda. Gesù parla proprio di questa nostra vita "segreta" con Dio. Cercare il più possibile di vivere una vita intima e autentica con Dio.
- Umiltà
Gesù mette in guardia dal pericolo dei titoli e dei riconoscimenti (vv.8-11). Dovremmo vigilare dal non lasciarci allettare dai "posti d’onore", dai "primi seggi" e dai titoli di un tipo o dell'altro (vv.6-7, MSG). Gesù avverte: “Ma voi non fatevi chiamare ‘rabbì’" (v.8, MSG). Questa tentazione è forte, ma Gesù dice: "Chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato" (v.12). Dovremmo sempre esaltare Gesù e non noi stessi.
- Compassione
Gesù attacca i capi religiosi perché creano ostacoli sulla via degli altri (vv.13-15). Dice: "Chiudete il regno dei cieli davanti alla gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare" (v.13). I veri leader non fanno così. Il loro agire è aperto e accogliente con tutti.
Gesù stesso ci offre un esempio di compassione. Dice: “Gerusalemme, Gerusalemme... quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali" (v.37).
- Visione
I leader dovrebbero avere una visione grande. Gesù attacca la meschinità e l'ipocrisia dei capi religiosi (vv.16-22). Guardano l'"offerta" più che all'"altare che rende sacra l'offerta" (v.19, MSG). Nelle situazioni della vita, concentrati sulle questioni importanti, prega che Dio ti condivida la sua visione e non lasciarti distrarre. Chiedi a Dio di donarti una visione grande, così grande da poter essere realizzata solo con lui.
- Concentrazione
Concentrati su ciò che conta davvero (vv.23-24). Evita di farti distrarre dai dettagli e di ergerti a giudice. Gesù dice: “Filtrate il moscerino e ingoiate il cammello” (v.24). Concentrati piuttosto su cose più importanti come "la giustizia, la misericordia e la fedeltà" (v.23). Combatti contro le discriminazioni e ogni altro tipo di ingiustizia, difendi i poveri e dimostra "fedeltà" nei rapporti con la tua famiglia e con gli altri.
- Generosità
La generosità è l'opposto dell'avidità e dell’autoindulgenza. È questo che Gesù condanna dei farisei e degli scribi (vv.25-28). La loro vita interiore è così diversa dalla vita esteriore. Gesù ci chiama ad essere noi stessi. Essere all’esterno ciò che siamo all’interno di noi stessi (vv.27-28).
Le parole di Gesù sono standard estremamente elevati e difficili da raggiungere. I "guai a voi" qui di Gesù raggiungono il culmine (vv.29-36), sono tra le parole più severe da lui pronunciate. Ed è importante notare che non sono indirizzate a persone comuni, ma a leader potenti che hanno messo al centro se stessi (v.12) e che chiudono "il regno dei cieli davanti alla gente" (v.13).
Dovremmo sempre evitare di usare le parole di Gesù per rimproverare le persone comuni o quei leader che cercano genuinamente di avvicinare le persone a Gesù. Le parole di Gesù vanno usate per noi stessi. Sono parole impegnative, che non vanno indirizzate alle persone sbagliate!
La cosa sorprendente di queste parole è che pur trovandosi in una posizione di grande debolezza dal punto di vista umano, Gesù non ha paura di prendere una posizione forte ed autorevole.
Preghiera
Signore, perdonami per le volte in cui ho fallito in questi ambiti della mia vita. Aiutami a condurre una vita di integrità, autenticità, umiltà, compassione, visione, concentrazione e generosità. Aiutami ad avere per il mio territorio e ambiente di vita la stessa sollecitudine che Gesù aveva per il suo.
Giobbe 33,1-34,37
33Ascolta dunque, Giobbe, i miei discorsi,
porgi l'orecchio ad ogni mia parola.
2 Ecco, io apro la bocca,
parla la mia lingua entro il mio palato.
3 Il mio cuore dirà parole schiette
e le mie labbra parleranno con chiarezza.
4 Lo spirito di Dio mi ha creato
e il soffio dell'Onnipotente mi fa vivere.
5 Se puoi, rispondimi, prepàrati,
tieniti pronto davanti a me.
6 Ecco, io sono come te di fronte a Dio,
anch'io sono stato formato dal fango:
7 ecco, nulla hai da temere da me,
non farò pesare su di te la mia mano.
8 Tu hai detto in mia presenza
e il suono delle tue parole ho udito:
9 "Puro sono io, senza peccato,
io sono pulito, non ho colpa;
10 ma lui contro di me trova pretesti
e mi considera suo nemico,
11 pone in ceppi i miei piedi
e spia tutti i miei passi!".
12 Ecco, in questo non hai ragione, ti rispondo:
Dio, infatti, è più grande dell'uomo.
13 Perché vuoi contendere con lui,
se egli non rende conto di tutte le sue parole?
14 Dio può parlare in un modo o in un altro,
ma non vi si presta attenzione.
15 Nel sogno, nella visione notturna,
quando cade il torpore sugli uomini,
nel sonno sul giaciglio,
16 allora apre l'orecchio degli uomini
e per la loro correzione li spaventa,
17 per distogliere l'uomo dal suo operato
e tenerlo lontano dall'orgoglio,
18 per preservare la sua anima dalla fossa
e la sua vita dal canale infernale.
19 Talvolta egli lo corregge con dolori nel suo letto
e con la tortura continua delle ossa.
20 Il pane gli provoca nausea,
gli ripugnano anche i cibi più squisiti,
21 dimagrisce a vista d'occhio
e le ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori,
22 la sua anima si avvicina alla fossa
e la sua vita a coloro che infliggono la morte.
23 Ma se vi è un angelo sopra di lui,
un mediatore solo fra mille,
che mostri all'uomo il suo dovere,
24 che abbia pietà di lui e implori:
"Scampalo dallo scendere nella fossa,
io gli ho trovato un riscatto",
25 allora la sua carne sarà più florida che in gioventù,
ed egli tornerà ai giorni della sua adolescenza.
26 Supplicherà Dio e questi gli userà benevolenza,
gli mostrerà con giubilo il suo volto,
e di nuovo lo riconoscerà giusto.
27 Egli si rivolgerà agli uomini e dirà:
"Avevo peccato e violato la giustizia,
ma egli non mi ha ripagato per quel che meritavo;
28 mi ha scampato dal passare per la fossa
e la mia vita contempla la luce".
29 Ecco, tutto questo Dio fa,
due, tre volte per l'uomo,
30 per far ritornare la sua anima dalla fossa
e illuminarla con la luce dei viventi.
31 Porgi l'orecchio, Giobbe, ascoltami,
sta' in silenzio e parlerò io;
32 ma se hai qualcosa da dire, rispondimi,
parla, perché io desidero darti ragione.
33 Altrimenti, ascoltami,
sta' in silenzio e io ti insegnerò la sapienza".
34Eliu prese a dire:
2 "Ascoltate, saggi, le mie parole
e voi, dotti, porgetemi l'orecchio,
3 perché come l'orecchio distingue le parole
e il palato assapora i cibi,
4 così noi esploriamo ciò che è giusto,
indaghiamo tra noi ciò che è bene.
5 Giobbe ha detto: "Io sono giusto,
ma Dio mi nega il mio diritto;
6 contro il mio diritto
passo per menzognero,
inguaribile è la mia piaga,
benché senza colpa".
7 Quale uomo è come Giobbe
che beve, come l'acqua, l'insulto,
8 che cammina in compagnia dei malfattori,
andando con uomini iniqui?
9 Infatti egli ha detto: "Non giova all'uomo
essere gradito a Dio".
10 Perciò ascoltatemi, voi che siete uomini di senno:
lontano da Dio l'iniquità
e dall'Onnipotente l'ingiustizia!
11 Egli infatti ricompensa l'uomo secondo le sue opere,
retribuisce ciascuno secondo la sua condotta.
12 In verità, Dio non agisce da ingiusto
e l'Onnipotente non sovverte il diritto!
13 Chi mai gli ha affidato la terra?
Chi gli ha assegnato l'universo?
14 Se egli pensasse solo a se stesso
e a sé ritraesse il suo spirito e il suo soffio,
15 ogni carne morirebbe all'istante
e l'uomo ritornerebbe in polvere.
16 Se sei intelligente, ascolta bene questo,
porgi l'orecchio al suono delle mie parole.
17 Può mai governare chi è nemico del diritto?
E tu osi condannare il Giusto supremo?
18 Lui che dice a un re: "Iniquo!"
e ai prìncipi: "Malvagi!",
19 lui che non usa parzialità con i potenti
e non preferisce il ricco al povero,
perché tutti sono opera delle sue mani.
20 In un istante muoiono
e nel cuore della notte sono colpiti i potenti e periscono.
Senza sforzo egli rimuove i tiranni,
21 perché tiene gli occhi sulla condotta dell'uomo
e vede tutti i suoi passi.
22 Non vi è tenebra, non densa oscurità,
dove possano nascondersi i malfattori.
23 Poiché non si fissa una data all'uomo
per comparire davanti a Dio in giudizio:
24 egli abbatte i potenti, senza fare indagini,
e colloca altri al loro posto.
25 Perché conosce le loro opere,
li travolge nella notte e sono schiacciati.
26 Come malvagi li percuote,
li colpisce alla vista di tutti,
27 perché si sono allontanati da lui
e di tutte le sue vie non vollero saperne,
28 facendo salire fino a lui il grido degli oppressi,
ed egli udì perciò il lamento dei poveri.
29 Se egli rimane inattivo, chi può condannarlo?
Se nasconde il suo volto, chi può vederlo?
Ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia,
30 perché non regni un uomo perverso,
e il popolo non venga ostacolato.
31 A Dio si può dire questo:
"Mi sono ingannato, non farò più del male.
32 Al di là di quello che vedo, istruiscimi tu.
Se ho commesso iniquità, non persisterò".
33 Forse dovrebbe ricompensare secondo il tuo modo di vedere,
perché tu rifiuti il suo giudizio?
Sei tu che devi scegliere, non io,
di', dunque, quello che sai.
34 Gli uomini di senno mi diranno
insieme a ogni saggio che mi ascolta:
35 "Giobbe non parla con sapienza
e le sue parole sono prive di senso".
36 Bene, Giobbe sia esaminato fino in fondo,
per le sue risposte da uomo empio,
37 perché al suo peccato aggiunge la ribellione,
getta scherno su di noi
e moltiplica le sue parole contro Dio".
Commento
Critiche
Rick Warren ha detto: "Le critiche sono il costo dell'influenza. Finché non influenzi nessuno, nessuno dirà una parola su di te. Ma maggiore è la tua influenza, più critiche riceverai".
Il povero Giobbe occupa una posizione di leadership e per questo è duramente criticato (vedi capitolo 1). I suoi cosiddetti "amici" lo sottopongono ad una serie di critiche e di insulti. Le critiche sono sempre più dure quando provengono da coloro che dovrebbero essere nostri amici. Ed è triste quando queste critiche ingiustificate provengono dall'interno della chiesa stessa, dai cosiddetti "amici".
Per Giobbe dev'essere stato estremamente irritante. Eliu è molto più giovane di lui ed estremamente convinto delle sue idee. Con fare arrogante dice a Giobbe: "Io ti insegnerò la sapienza" (33,33) e a tutti: "Giobbe non parla con sapienza e le sue parole sono prive di senno" (34,35). E contrariato dal fatto che Giobbe cerchi di rispondere, aggiunge: "Perché al suo peccato aggiunge la ribellione \[contro Dio\]" (v.37).
Come molte persone che amano criticare, Eliu afferma di dire "parole schiette" e di parlare "con chiarezza" (33,2-3, MSG). Sostiene che gli altri sono d'accordo con lui: "Gli uomini di senno mi diranno insieme a ogni saggio che mi ascolta: ‘Giobbe non parla con sapienza e le sue parole sono prive di senso’" (34,34-35, MSG).
È facile cadere nella tentazione di giudicare il popolo di Dio in modo superficiale, proprio come Eliu. Giudicare gli altri è una cosa che dovremmo sempre evitare di fare.
Sebbene nessuno abbia mai dedicato un monumento alle persone sempre critiche con gli altri, criticare rimane un’abitudine molto diffusa tra le persone. Dovremmo sempre porre molta attenzione a ciò che diciamo delle altre persone. E se oggi riceveremo delle critiche, non dovremmo rimanerne sorpresi, perché è normale.
Preghiera
Signore, aiutami ad evitare di esprimere giudizi superficiali sulle altre persone. Dammi la sapienza e la sensibilità verso coloro che stanno lottando con la vita. Aiutami a fissare i miei occhi sull'unico vero leader, Gesù, perché sotto la sua leadership possa seguire il suo esempio.
La moglie di Nicky dice
Non sono dotata di grande forza fisica, per questo amo questi versetti: "Con il mio Dio scavalcherò le mura" (Salmi 18,30), "Il Dio che mi ha cinto di vigore" (v.33), "Sulle alture mi ha fatto stare saldo" (v.34b), "Ha addestrato le mie mani alla battaglia" (v.35), “Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza” (v.36a), “La tua destra mi ha sostenuto” (v.36b). Quando mi sento stanca e fisicamente non al massimo, questi versetti mi aiutano. Sono parole davvero incoraggianti.
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
John C. Maxwell, Developing the Leader Within You, (Thomas Nelson; 1 edition, 2005)
Rick Warren, in una conversazione con Mark Driscoll, citata in Jeff Schapiro, The Christian Post, ‘Warren a Driscoll: non tutte le Megachiese sono uguali’, 27 August 2012. Richiamato in: http://www.christianpost.com/news/warren-to-driscoll-not-all-megachurches-are-alike-80667/ \[last accessed January 2016\]
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation
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