Giorno 355

Tre modi per vincere il male

Sapienziali Salmi 145,8-13
Nuovo Testamento Apocalisse 12,1-13,1
Antico Testamento Esdra 6,1-7,10

Introduzione

Nel suo ultimo discorso, il 31 marzo del 1968, Martin Luther King disse: "We shall overcome", vinceremo. Queste parole appartengono alla cantante Joan Baez, la quale nel 1963 guidò una folla di 300.000 persone con il canto "We shall overcome". La canzone parla di vittoria e di speranza per il futuro in mezzo alle avversità.

Nel corso di quest'anno, attraverso la lettura della Bibbia, abbiamo avuto modo di vedere che la vita non è facile e che la Bibbia riguarda la vita reale. La vita è fatta di lotte, prove, test, tentazioni, difficoltà e battaglie. Ma in Cristo siamo vincitori.

Sapienziali

Salmi 145,8-13

  8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
   lento all'ira e grande nell'amore.

  9 Buono è il Signore verso tutti,
   la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
  10 Ti lodino, Signore,
   tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.
   11 Dicano la gloria del tuo regno
   e parlino della tua potenza,
  12 per far conoscere agli uomini le tue imprese
   e la splendida gloria del tuo regno.
  13 Il tuo regno è un regno eterno,
   il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
  Fedele è il Signore in tutte le sue parole
   e buono in tutte le sue opere.

Commento

L'amore di Dio vince su tutto

L'amore è la forza più potente del mondo. Noi vinciamo attraverso l'amore. Questo era il messaggio di Martin Luther King. Diceva: "Le tenebre non possono scacciare le tenebre, solo la luce può farlo. L'odio non può scacciare l'odio, solo l'amore può farlo".

Dio è la fonte dell'amore. È "misericordioso" e "grande nell'amore" (v.8). "La sua tenerezza si espande su tutte le creature" (v.9). È l'amore di Dio che vince il male.

In tutte le nostre relazioni, soprattutto quando incontriamo grandi difficoltà, la cosa migliore che possiamo fare è imitare Dio. Essere misericordiosi e pietosi, lenti all'ira e grandi nell'amore (v.8).

L'amore di Dio non è debole o fiacco. È sostenuto dalla sua potenza e dalla sua forza. "Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza, per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno" (vv.11-12). È qualcosa su cui si può contare "per tutte le generazioni", perché il regno di Dio è "un regno eterno" (v.13a).

Nel lodare l'amore e la potenza di Dio, Davide inizia così: "Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli" (v.10).

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché, anche se le battaglie in questa vita possono essere grandi, noi vinceremo e godremo per sempre del glorioso splendore del tuo regno.

Nuovo Testamento

Apocalisse 12,1-13,1

La donna e il drago

12 Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. 2 Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3 Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito. 5 Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e suo figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono. 6 La donna invece fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, 8 ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. 9 E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.

10 Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:

  Ora si è compiuta
   la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
   e la potenza del suo Cristo,
  perché è stato precipitato
   l'accusatore dei nostri fratelli,
  colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
  11 Ma essi lo hanno vinto
   grazie al sangue dell'Agnello
   e alla parola della loro testimonianza,
  e non hanno amato la loro vita
   fino a morire.
  12 Esultate, dunque, o cieli
   e voi che abitate in essi.
  Ma guai a voi, terra e mare,
   perché il diavolo è disceso sopra di voi
  pieno di grande furore,
   sapendo che gli resta poco tempo".

13 Quando il drago si vide precipitato sulla terra, si mise a perseguitare la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, perché volasse nel deserto verso il proprio rifugio, dove viene nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo, lontano dal serpente. 15 Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d'acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16 Ma la terra venne in soccorso alla donna: aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca. 17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a fare guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che custodiscono i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. 18 E si appostò sulla spiaggia del mare.

La bestia che viene dal mare

13 E vidi salire dal mare una bestia ...

Commento

Gesù vince il diavolo

Ti capita mai di confessare il tuo peccato, chiedere perdono e, nonostante questo, di sentirti ancora in colpa? O di sentirti deluso, o delusa, di te stesso, senza un motivo particolare? O di provare una vaga e nebulosa sensazione di condanna?

Questo è uno dei modi in cui il diavolo agisce. Egli è "l'accusatore" (12,10). La parola ebraica usata per Satana è "accusatore" o "calunniatore". Accusa Dio davanti agli uomini, incolpandolo di tutto. Di Dio dice che non ci si può fidare.

Accusa anche i cristiani davanti a Dio. Nega il potere della morte di Gesù. Ci condanna e ci fa sentire in colpa, non necessariamente per un peccato particolare, ma in modo generale e vago. Lo Spirito Santo agisce diversamente: quando ci convince del nostro peccato, è sempre per qualcosa di specifico.

Questo brano ci indica come vincere il diavolo. Il libro dell'Apocalisse ci svela ciò che accade dietro gli eventi della storia e ci rivela ciò che ci aspetta. Più e più volte, Giovanni riassume la storia dalla prima venuta di Cristo alla sua seconda venuta. Ogni volta troviamo conflitti e persecuzioni, ma alla fine tutto si conclude con la vittoria e la celebrazione.

Nel capitolo 12, troviamo tre protagonisti principali:

  1. Il Figlio

    Gesù è il Figlio "destinato a governare tutte le nazioni" (v.5a, MSG). Il "Figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono" (v.5b, MSG).

  2. Il diavolo

    Il diavolo è descritto come il "drago rosso" (v.3). La sua identità è rivelata nel versetto 9: "Il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata" (v.9). È l'accusatore (v.10).

  3. La donna

    L'interpretazione più comune è che questa donna sia Maria, la madre di Gesù. Secondo altre interpretazioni è la sapienza personificata, la Gerusalemme celeste, l'Israele personificata o la stessa Chiesa. Data la natura della scrittura apocalittica e i suoi numerosi livelli di interpretazione, la donna potrebbe rappresentare tutti questi elementi.

    "La donna è vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle" (v.1b). Sta dando alla luce un bambino: grida "per le doglie e il travaglio del parto" (v.2, MSG). Dopo che il figlio viene portato a Dio e al suo trono, la donna "fuggì nel deserto, dove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni", cioè tre anni e mezzo (v.6).

    Più avanti leggeremo che il serpente cercherà di spazzare via la donna: "Ma la terra venne in soccorso alla donna: aprì la sua bocca e inghiottì il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca" (v.16).

Ciò che è chiaro in questo brano è che alla fine Gesù vince il diavolo e i suoi alleati. Dietro le quinte della storia umana, forze intelligenti del bene e del male si scontrano: "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli" (v.7).

Ma alla fine, il bene vince sul male: "Ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago… fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli" (vv.8-9).

In questo momento, il diavolo tenta di sviare "il mondo intero" (v.9). Siamo in guerra contro le forze demoniache del male. Ma la vittoria è sicura: "Ma essi lo hanno vinto" (v.11a). "Essi" sono la Chiesa, il popolo di Dio, che è in Cristo. Colui che viene sconfitto è Satana, il diavolo, l'accusatore, il serpente. Viene sconfitto con tre armi particolari:

  1. Fiducia nel sangue

    La croce di Gesù, "il sangue dell'Agnello" (v.11a), è la vittoria suprema sul diavolo. La croce ci rende sicuri della nostra posizione davanti a Dio. Non c'è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8,1). Non è più necessario svegliarsi la mattina o andare a letto la sera sentendosi in colpa. Corrie ten Boom ha detto: "Il sangue di Cristo è come una lacrima che in un occhio lava le impurità".

  2. La testimonianza

    Hanno vinto con la "parola della loro testimonianza" (Apocalisse 12,11b). La nostra testimonianza è il modo più potente che abbiamo per vincere l'opposizione alla fede. È difficile contestare la testimonianza di una persona. Nessuno può negare la nostra esperienza personale.

  3. Rischiare per Gesù

    "Non hanno amato la loro vita fino a morire" (v.11c).

    Non sono innamorati di se stessi,

ma sono disposti a morire per Cristo (MSG).

Queste parole ci dicono che possiamo essere assolutamente certi del nostro futuro. Che possiamo correre il rischio di scommettere tutto su Gesù, al sicuro tra le sue braccia.

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché attraverso Gesù vinciamo. Aiutami a vincere il nemico con il sangue dell'Agnello, con la parola della mia testimonianza e con la disponibilità a rischiare la mia vita per te.

Antico Testamento

Esdra 6,1-7,10

Risposta del re

6 Allora il re Dario ordinò che si facessero ricerche nell'archivio, là dove si depongono i tesori a Babilonia, 2 e a Ecbàtana, la fortezza che è nella provincia di Media, si trovò un rotolo in cui era scritta

la seguente annotazione:

3 "Nell'anno primo del suo regno, il re Ciro prese questa decisione riguardo al tempio di Dio a Gerusalemme:

il tempio sia ricostruito come luogo in cui si facciano sacrifici; le sue fondamenta siano salde, la sua altezza sia di sessanta cubiti, la sua larghezza di sessanta cubiti. 4 Vi siano nei muri tre ordini di pietre squadrate e un ordine di legno. La spesa sia sostenuta dalla reggia. 5 E anche i vasi del tempio di Dio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor portò via dal tempio che è a Gerusalemme e trasferì a Babilonia, siano restituiti e vadano al tempio che è a Gerusalemme, al loro posto, e siano deposti nel tempio di Dio".

6 "Quindi, Tattènai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznài e voi, loro colleghi, funzionari dell'Oltrefiume, tenetevi in disparte. 7 Lasciate che lavorino a quel tempio di Dio. Il governatore dei Giudei e i loro anziani costruiscano quel tempio di Dio al suo posto.

8 Ed ecco il mio ordine circa quello che dovrete fare con quegli anziani dei Giudei per la costruzione di quel tempio di Dio:

con il denaro del re, quello delle tasse dell'Oltrefiume, siano integralmente sostenute le spese di quegli uomini, perché non vi siano interruzioni. 9 Ciò che loro occorre, giovenchi, arieti e agnelli, per gli olocausti al Dio del cielo, grano, sale, vino e olio siano loro forniti ogni giorno senza negligenza, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme, 10 perché facciano offerte di profumo gradito al Dio del cielo e preghino per la vita del re e dei suoi figli.

11 E ordino che se qualcuno trasgredirà questo decreto, sia estratta una trave dalla sua casa e venga innalzata perché vi sia appeso e la sua casa sia ridotta a letamaio per questo motivo. 12 Il Dio che ha fatto abitare lì il suo nome, rovesci qualsiasi re o popolo che osi stendere la propria mano per trasgredire e distruggere quel tempio di Dio che è a Gerusalemme.

Io, Dario, ho emanato quest'ordine: sia eseguito integralmente".

Completamento dei lavori

13 Allora Tattènai, governatore dell'Oltrefiume, Setar-Boznài e i loro colleghi, fecero integralmente come il re Dario aveva comandato. 14 Gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e fecero progressi, grazie alla profezia del profeta Aggeo e di Zaccaria, figlio di Iddo. Portarono a compimento la costruzione per ordine del Dio d'Israele e per ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. 15 Si terminò questo tempio per il giorno tre del mese di Adar, nell'anno sesto del regno del re Dario.

16 Gli Israeliti, i sacerdoti, i leviti e gli altri rimpatriati celebrarono con gioia la dedicazione di questo tempio di Dio; 17 offrirono per la dedicazione di questo tempio di Dio cento tori, duecento arieti, quattrocento agnelli e dodici capri come sacrifici espiatori per tutto Israele, secondo il numero delle tribù d'Israele. 18 Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.

19 I rimpatriati celebrarono la Pasqua il quattordici del primo mese. 20 Infatti i sacerdoti e i leviti si erano purificati tutti insieme, come un sol uomo: tutti erano puri. Così immolarono la Pasqua per tutti i rimpatriati, per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi. 21 Ne mangiarono gli Israeliti che erano tornati dall'esilio e quanti si erano separati dalla contaminazione del popolo del paese, unendosi a loro per cercare il Signore, Dio d'Israele. 22 Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, poiché il Signore li aveva colmati di gioia, avendo piegato a loro favore il cuore del re d'Assiria, per rafforzare le loro mani nel lavoro per il tempio di Dio, il Dio d'Israele.

Presentazione di Esdra

7 Dopo questi avvenimenti, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figlio di Seraià, figlio di Azaria, figlio di Chelkia, 2 figlio di Sallum, figlio di Sadoc, figlio di Achitùb, 3 figlio di Amaria, figlio di Azaria, figlio di Meraiòt, 4 figlio di Zerachia, figlio di Uzzì, figlio di Bukkì, 5 figlio di Abisùa, figlio di Fineès, figlio di Eleàzaro, figlio di Aronne, sommo sacerdote, 6 Esdra dunque partì da Babilonia. Egli era uno scriba esperto nella legge di Mosè, data dal Signore, Dio d'Israele. Poiché la mano del Signore, suo Dio, era su di lui, il re aveva esaudito ogni sua richiesta. 7 Partirono per Gerusalemme alcuni Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati, nel settimo anno del re Artaserse.

8 Egli arrivò a Gerusalemme nel quinto mese: era l'anno settimo del re. 9 Egli aveva fissato la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese, e il primo del quinto mese arrivò a Gerusalemme, poiché la mano benevola del suo Dio era su di lui. 10 Infatti Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e a insegnare in Israele le leggi e le norme.

Commento

Il popolo di Dio supera l'opposizione

Mark Twain ha detto: "Il dizionario è l'unico posto in cui il successo viene prima del lavoro". La visione senza lavoro è solo un sogno ad occhi aperti. La Chiesa non sarà mai ricostruita senza la mano di Dio (7,6). E non sarà mai ricostruita senza duro lavoro, impegno e dedizione.

Re Dario vede che i lavori al tempio non procedono perché bloccati a causa di opposizione. Ordina così "che si facessero ricerche nell'archivio" (6,1). Viene trovato il decreto originale di re Ciro che ordinava la ricostruzione del tempio (vv.1-3). Dario ordina così che la costruzione della casa di Dio dovesse continuare e che nessuno dovesse interferire (vv.6-12).

Il tempio viene completato (vv.14-15) nel 515 a.C. Un evento che diviene motivo di enorme festa e gioia (v.16). Festeggiano con gioia... "poiché il Signore li aveva colmati di gioia" (v.22).

Tra la fine del capitolo 6 e l'inizio del capitolo 7 si assiste ad un lungo periodo di silenzio (forse 458 a.C.). Esdra viene presentato come colui che più di ogni altro è responsabile dell'istituzione della legge per la vita religiosa e sociale della comunità, dopo il ritorno dall'esilio a Babilonia.

Esdra è un maestro e "la mano del Signore, suo Dio, era su di lui" (7,6). "Infatti Esdra si era dedicato con tutto il cuore a studiare la legge del Signore e a praticarla e a insegnare in Israele le leggi e le norme" (v.10, MSG). Senza l'azione, lo studio delle parole di Dio non ha valore.

L'esempio di Esdra offre un meraviglioso modello da seguire. Immergersi nella Parola di Dio, dedicare tempo e fatica nello studio. Rendersi conto che, da solo, questo non è sufficiente. Permettere alla Parola di Dio di plasmare e cambiare anche la nostra vita; metterla in pratica e insegnare agli altri a fare lo stesso.

Preghiera

Signore, ti ringrazio perché ci doni la vittoria finale su tutti gli ostacoli e le opposizioni e ci riempi di grande gioia. Aiutaci a studiare la rivelazione di Dio, a viverla e a insegnare agli altri a vivere le sue verità e le sue vie.

La moglie di Nicky dice

Apocalisse 12,9

"E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli".

È un bene che il diavolo sia stato cacciato dal cielo, ma è un peccato che sia qui sulla terra. Fortunatamente non lo sarà per molto... e soprattutto è stato sconfitto.

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