Giorno 362

Hallelujah

Sapienziali Salmi 148,1-6
Nuovo Testamento Apocalisse 18,17-19,10
Antico Testamento Neemia 7,4-8,18

Introduzione

Sono ormai più di 55 milioni le persone ad aver guardato una clip su youtube dal titolo Christmas Food Court Flash Mob. Il video inizia con moltissime persone intente a pranzare in un'area ristoro di un centro commerciale. Nessuno ovviamente si aspetta qualcosa di strano o di straordinario. Ad un certo punto, una giovane donna si alza in piedi, finge di parlare al suo cellulare ed inizia a cantare l"Hallelujah" del Messiah di Handel. Pochi secondi dopo, oltre 100 cantanti d'opera, prima in incognito, si alzano uno ad uno e si uniscono a lei.

Il Messiah è l'opera più famosa di George Frederick Handel. Racconta la storia di Gesù, il Messia. La seconda parte dell'opera riguarda la sua morte sulla croce, la sua risurrezione e la sua ascensione al cielo. Il capolavoro si conclude con il coro "Hallelujah".

Nella primavera del 1742, alle prime note del trionfale coro "Hallelujah", Re Giorgio II si alzò in piedi. Il protocollo reale voleva che nel caso il monarca si alzasse in piedi, anche tutti coloro in sua presenza lo facessero. Così, tutti si alzarono in piedi, orchestra compresa. Re Giorgio II accolse così l'invito a sottomettersi anche lui al Signore dei signori e Re dei re.

La parola "Alleluia" è un invito all'adorazione. Significa letteralmente "Lodate (Hallal) il Signore" (Yahweh). Nell'Antico Testamento, e soprattutto nei Salmi, ricorre ventiquattro volte e nel Nuovo Testamento quattro volte, ognuna di queste nel brano di oggi.

Sapienziali

Salmi 148,1-6

Salmo 148

  1 Alleluia.

  Lodate il Signore dai cieli,
   lodatelo nell'alto dei cieli.
 2 Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
   lodatelo, voi tutte, sue schiere.
  3 Lodatelo, sole e luna, lodatelo,
   voi tutte, fulgide stelle.
 4 Lodatelo, cieli dei cieli, voi,
   acque al di sopra dei cieli.

  5 Lodino il nome del Signore,
   perché al suo comando sono stati creati.
  6 Li ha resi stabili nei secoli per sempre;
   ha fissato un decreto che non passerà.

Commento

I salmi dell'Alleluia

Ci sono situazioni, come ai concerti rock, alle partite di calcio e ad altri grandi eventi sportivi, dove l'entusiasmo delle persone è alle stelle. Manifestazioni di gioia esuberante. Quando adoriamo Dio, la nostra gioia non solo dovrebbe essere così ma molto di più.

Il salmo inizia con le parole: "Alleluia! Lodate il Signore dei cieli" (v.1, MSG) e gli ultimi cinque salmi (Salmi 146-150) iniziano e finiscono ciascuno con: "Alleluia". I Salmi, come il Nuovo Testamento e l'intera Bibbia, terminano con una lode esuberante, una benedizione e una gioia.

"Alleluia. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell'alto dei cieli. Lodatelo, voi tutti, suoi angeli" (vv.1-2a, HCSB).

Anche gli angeli lodano Dio. Come vedremo nel brano del Nuovo Testamento di oggi, Giovanni, nel vedere uno degli angeli, cade ai suoi piedi per adorarlo. Ma l'angelo gli dice: "Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare" (Apocalisse 19,10).

Anche questo salmo, come tutti gli altri, può diventare una bellissima preghiera di lode.

Preghiera

"Lodatelo, voi tutti, suoi angeli... Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte, fulgide stelle. Lodatelo, cieli dei cieli, voi, acque al di sopra dei cieli. Lodino il nome del Signore" (Salmi 148,2b-5a).

Nuovo Testamento

Apocalisse 18,17-19,10

17 In un'ora sola tanta ricchezza è andata perduta!". Tutti i comandanti di navi, tutti gli equipaggi, i naviganti e quanti commerciano per mare si tenevano a distanza 18 e gridavano, guardando il fumo del suo incendio: "Quale città fu mai simile all'immensa città?". 19 Si gettarono la polvere sul capo, e fra pianti e lamenti gridavano:

  "Guai, guai, città immensa,
   di cui si arricchirono
   quanti avevano navi sul mare:
  in un'ora sola fu ridotta a un deserto!

  20 Esulta su di essa, o cielo,
   e voi, santi, apostoli, profeti,
   perché, condannandola,
  Dio vi ha reso giustizia!".

Il destino di Babilonia

21 Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:

  "Con questa violenza sarà distrutta
   Babilonia, la grande città,
   e nessuno più la troverà.
  22 Il suono dei musicisti, dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
   non si udrà più in te;
  ogni artigiano di qualsiasi mestiere
   non si troverà più in te;
  il rumore della màcina
   non si udrà più in te;
  23 la luce della lampada
   non brillerà più in te;
  la voce dello sposo e della sposa
   non si udrà più in te.
  Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
   e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte.
  24 In essa fu trovato il sangue di profeti
   e di santi e di quanti furono uccisi sulla terra".

Canti trionfali

19 Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:

  "Alleluia!
  Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio,
   2 perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
  Egli ha condannato la grande prostituta
   che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
  vendicando su di lei il sangue dei suoi servi!".

3 E per la seconda volta dissero:

  "Alleluia!
  Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!".

4 Allora i ventiquattro anziani e i quattro esseri viventi si prostrarono e adorarono Dio, seduto sul trono, dicendo:

  "Amen, alleluia".

5 Dal trono venne una voce che diceva:

  "Lodate il nostro Dio,
   voi tutti, suoi servi,
  voi che lo temete,
   piccoli e grandi!".

6 Udii poi come una voce di una folla immensa, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano:

  "Alleluia!
   Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l'Onnipotente.
  7 Rallegriamoci ed esultiamo,
   rendiamo a lui gloria,
  perché sono giunte le nozze dell'Agnello;
   la sua sposa è pronta:
  8 le fu data
   una veste di lino puro e splendente".

La veste di lino sono le opere giuste dei santi.

9 Allora l'angelo mi disse: "Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello!". Poi aggiunse: "Queste parole di Dio sono vere".

10 Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: "Guàrdati bene dal farlo! Io sono servo con te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. È Dio che devi adorare. Infatti la testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia".

Commento

La festa dell'Alleluia

Mio padre era un ebreo tedesco. Molti dei suoi familiari hanno sofferto e sono morti nei campi di concentramento sotto il regime malvagio del Terzo Reich. Quell'impero finì. Ma non molto tempo dopo, un altro prese vita. Nella Russia sovietica di Stalin, furono uccise almeno 20 milioni di persone. Il popolo di Dio fu imprigionato, torturato e ucciso. Oggi la storia continua: nel mondo abbiamo l'Isis, la Corea del Nord e altre situazioni di regimi malvagi che opprimono le persone.

Il brano del Nuovo Testamento di oggi inizia con la completa distruzione della grande città di "Babilonia". Una descrizione che l'autore fa in riferimento non solo alla caduta dell'Impero Romano, ma anche alla distruzione di ogni "Babilonia" fiorita nel corso della storia.

"Babilonia" indica l'Impero romano, il Terzo Reich, la Russia di Stalin, l'Isis e tutti gli altri regimi malvagi, sistemi totalitari e filosofici. Intere nazioni sono state sviate (18,23) e il popolo di Dio perseguitato: "In essa fu trovato il sangue di profeti e di santi e di quanti furono uccisi sulla terra" (v.24a). Ecco perché quando il loro potere finisce vi è grande sollievo. E i cori in cielo cantano "Alleluia":

"Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva: 'Alleluia!'" (19,1). La folla immensa loda Dio perché è stata fatta giustizia. E i giudizi di Dio sono veri e giusti: "Esulta su di essa, o cielo, e voi, santi, apostoli, profeti, perché, condannandola, Dio vi ha reso giustizia!" (18,20, MSG)

E per la seconda volta dicono: "Alleluia!" (19,3) Tutta la Chiesa e l'intera creazione cade a terra e adora Dio che è seduto sul trono (v.4). E per la terza volta gridano: "Amen, Alleluia!" (v.4)

E infine, per la quarta volta: "Udii poi come una voce di una folla immensa, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano: 'Allelluia!'" (v.6, MSG)

La festa ha inizio:

  "Rallegriamoci ed esultiamo,
   rendiamo a lui gloria,
   perché sono giunte le nozze dell'Agnello;
   la sua sposa è pronta:
   le fu data una veste
   di lino puro e splendente".
   La veste di lino sono le opere giuste dei santi (vv.7-8, MSG).

Le nozze umane sono un sussurro del Vangelo. I matrimoni terreni indicano qualcosa di ancora più sorprendente ed eterno: il nostro rapporto con Cristo Gesù.

Le nozze dell'Agnello sono le nozze di Cristo e della sua Chiesa (vedi Efesini 5,32; Apocalisse 21,2). In contrasto con gli abiti sgargianti dell'adultera e promiscua Babilonia (18,16), la Chiesa si veste semplicemente di "lino puro e splendente" (19,8). Siamo rivestiti della giustizia di Cristo e ogni opera giusta (v.8b) viene ricordata, valorizzata e celebrata.

Questa è la festa grande ed eterna del "banchetto di nozze dell'Agnello" (v.9). Essere "invitati" (v.9) è la più grande benedizione della vita. Tutto il Nuovo Testamento ci dice che siamo invitati, ma anche che dobbiamo scegliere di accettare l'invito.

Non sorprende che Giovanni voglia cadere ai piedi dell'angelo e adorarlo. Tuttavia non è il messaggero colui che deve essere adorato, ma solo colui al quale il messaggio si riferisce: "È Dio che devi adorare!" (v.10) Ma non solo. Dobbiamo anche dirlo agli altri: "Infatti la testimonianza di Gesù è lo Spirito di profezia" (v.10).

Preghiera

Signore, grazie perché la storia di questo universo si concluderà con "Alleluia!", lode, ringraziamento e adorazione. Grazie perché possiamo guardare alle nozze dell'Agnello. "Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria" (v.7).

Antico Testamento

Neemia 7,4-8,18

L'elenco degli esiliati che tornarono

4 La città era spaziosa e grande; ma dentro vi era poca gente e non c'erano case costruite. 5 Il mio Dio mi ispirò di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. Trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio la prima volta e vi trovai scritto:

6 Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua città; 7 essi vennero con Zorobabele, Giosuè, Neemia, Azaria, Raamia, Nacamanì, Mardocheo, Bilsan, Mispèret, Bigvài, Necum e Baanà.

Questa è la lista degli uomini del popolo d'Israele.

  8 Figli di Paros: duemilacentosettantadue.
   9 Figli di Sefatia: trecentosettantadue.
   10 Figli di Arach: seicentocinquantadue.
   11 Figli di Pacat-Moab, cioè figli di Giosuè e di Ioab: duemilaottocentodiciotto.
   12 Figli di Elam: milleduecentocinquantaquattro.
  13 Figli di Zattu: ottocentoquarantacinque.
   14 Figli di Zaccài: settecentosessanta.
   15 Figli di Binnùi: seicentoquarantotto.
   16 Figli di Bebài: seicentoventotto.
   17 Figli di Azgad: duemilatrecentoventidue.
   18 Figli di Adonikàm: seicentosessantasette.
   19 Figli di Bigvài: duemilasessantasette.
   20 Figli di Adin: seicentocinquantacinque.
   21 Figli di Ater, cioè di Ezechia: novantotto.
   22 Figli di Casum: trecentoventotto.
   23 Figli di Besài: trecentoventiquattro.
   24 Figli di Carif: centododici.
   25 Figli di Gàbaon: novantacinque.

  26 Uomini di Betlemme e di Netofà: centoottantotto.
   27 Uomini di Anatòt: centoventotto.
   28 Uomini di Bet-Azmàvet: quarantadue.
   29 Uomini di Kiriat-Iearìm, di Chefirà e di Beeròt: settecentoquarantatré.
   30 Uomini di Rama e di Gheba: seicentoventuno.
   31 Uomini di Micmas: centoventidue.
   32 Uomini di Betel e di Ai: centoventitré.
   33 Uomini di un altro Nebo: cinquantadue.
   34 Figli di un altro Elam: milleduecentocinquantaquattro.
   35 Figli di Carim: trecentoventi.
   36 Figli di Gerico: trecentoquarantacinque.
   37 Figli di Lod, di Adid e di Ono: settecentoventuno.
   38 Figli di Senaà: tremilanovecentotrenta.

39 Sacerdoti:

  figli di Iedaià della casa di Giosuè: novecentosettantatré.
   40 Figli di Immer: millecinquantadue.
   41 Figli di Pascur: milleduecentoquarantasette.
   42 Figli di Carim: millediciassette.

43 Leviti:

  figli di Giosuè, cioè di Kadmièl, figli di Odva: settantaquattro.

44 Cantori:

  figli di Asaf: centoquarantotto.

45 Portieri:

  figli di Sallum,    figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Catità, figli di Sobài: centotrentotto.

46 Oblati:

  figli di Sica, figli di Casufà, figli di Tabbaòt,
   47 figli di Keros, figli di Sià, figli di Padon,
   48 figli di Lebanà, figli di Agabà, figli di Salmài,
   49 figli di Canan, figli di Ghiddel, figli di Gacar,
   50 figli di Reaià, figli di Resin, figli di Nekodà,
   51 figli di Gazzam, figli di Uzzà, figli di Pasèach,
   52 figli di Besài, figli dei Meuniti, figli dei Nefisesiti,
   53 figli di Bakbuk, figli di Akufà, figli di Carcur,
   54 figli di Baslìt, figli di Mechidà, figli di Carsa,
   55 figli di Barkos, figli di Sìsara, figli di Temach,
   56 figli di Nesìach, figli di Catifà.

  57 Figli degli schiavi di Salomone:

  figli di
   Sotài, figli di Sofèret, figli di Peridà,
   58 figli di Iala, figli di Darkon, figli di Ghiddel,
   59 figli di Sefatia, figli di Cattil,
   figli di Pocheret-Assebàim, figli di Amon.

  60 Totale degli oblati e dei figli degli schiavi di Salomone: trecentonovantadue.

  61 Questi sono coloro che ritornarono da Tel-Melach, Tel-Carsa, Cherub-Addon e Immer, ma non avevano potuto dichiarare se il loro casato e la loro discendenza fossero d'Israele:

  62 i figli di
   Delaià, i figli di Tobia, i figli di Nekodà: seicentoquarantadue;

63 tra i sacerdoti:

  i figli di
   Cobaià, i figli di Akkos, i figli di Barzillài, il quale aveva preso in moglie una delle figlie
    di Barzillài, il Galaadita, e veniva chiamato con il loro nome.

64 Costoro cercarono il loro registro genealogico, ma non lo trovarono e furono quindi esclusi dal sacerdozio. 65 Il governatore disse loro che non potevano mangiare le cose santissime, finché non si presentasse un sacerdote con urìm e tummìm.

66 Tutta la comunità nel suo insieme era di quarantaduemilatrecentosessanta persone, 67 oltre i loro schiavi e le loro schiave in numero di settemilatrecentotrentasette; avevano anche duecentoquarantacinque cantori e cantatrici. 68 Avevano quattrocentotrentacinque cammelli, seimilasettecentoventi asini.

69 Alcuni capi di casato fecero offerta alla fabbrica. Il governatore diede al tesoro mille dracme d'oro, cinquanta vasi per l'aspersione, cinquecentotrenta tuniche sacerdotali. 70 Alcuni capi di casato diedero al tesoro della fabbrica ventimila dracme d'oro e duemiladuecento mine d'argento. 71 Ciò che il resto del popolo diede era ventimila dracme d'oro, duemila mine d'argento e sessantasette tuniche sacerdotali.

72 Poi i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città. Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle loro città.

Lettura della legge

8 1 Allora tutto il popolo si radunò come un solo uomo sulla piazza davanti alla porta delle Acque e disse allo scriba Esdra di portare il libro della legge di Mosè, che il Signore aveva dato a Israele.

2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere. 3 Lesse il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano capaci d'intendere; tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge.

4 Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm.

5 Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutti; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. 6 Esdra benedisse il Signore, Dio grande, e tutto il popolo rispose: "Amen, amen", alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore.

7 Giosuè, Banì, Serebia, Iamin, Akkub, Sabbetài, Odia, Maasia, Kelità, Azaria, Iozabàd, Canan, Pelaià e i leviti spiegavano la legge al popolo e il popolo stava in piedi. 8 Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e spiegavano il senso, e così facevano comprendere la lettura.

9 Neemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: "Questo giorno è consacrato al Signore, vostro Dio; non fate lutto e non piangete!". Infatti tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge.

10 Poi Neemia disse loro: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza".

11 I leviti calmavano tutto il popolo dicendo: "Tacete, perché questo giorno è santo; non vi rattristate!".

12 Tutto il popolo andò a mangiare, a bere, a mandare porzioni e a esultare con grande gioia, perché avevano compreso le parole che erano state loro proclamate.

13 Il secondo giorno i capi di casato di tutto il popolo, i sacerdoti e i leviti si radunarono presso lo scriba Esdra per esaminare le parole della legge. 14 Trovarono scritto nella legge data dal Signore per mezzo di Mosè che gli Israeliti dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese 15 e dovevano proclamare e far passare questa voce in tutte le loro città e a Gerusalemme: "Uscite verso la montagna e portate rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palme e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto".

16 Allora il popolo uscì, portò l'occorrente e si fecero capanne, ciascuno sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili di Dio, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Èfraim. 17 Così tutta la comunità di coloro che erano tornati dalla deportazione si fece capanne e dimorò nelle capanne. Dal tempo di Giosuè, figlio di Nun, gli Israeliti non avevano fatto così fino a quel giorno. Vi fu gioia molto grande.

18 Si lesse il libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo giorno fino all'ultimo giorno. Fecero festa per sette giorni e all'ottavo giorno si tenne una solenne assemblea, com'è prescritto.

Commento

Il popolo dell'Alleluia

Dio chiama Neemia e il suo popolo a ricostruire le mura di Gerusalemme. Allo stesso modo, Dio oggi chiama noi a costruire e ricostruire la Chiesa. Uno dei modi in cui Dio ci guida è ispirando i nostri cuori. Neemia dice: "Il mio Dio mi ispirò di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento" (7,5, MSG). Neemia crea così l'elenco degli abitanti della regione ritornati dall'esilio (vv.6-73).

Completata la ricostruzione delle mura di Gerusalemme, il popolo si riunisce per ascoltare le Scritture lette dal sacerdote Esdra. "Tutto il popolo tendeva l'orecchio al libro della legge" (8,3, MSG). "Come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi" (8,5, MSG). Si alzano in piedi per rispetto alla parola di Dio.

Esdra loda Dio, il grande Dio, e tutto il popolo risponde: "'Amen, amen', alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi al Signore" (v.6, MSG).

Il nostro corpo esprime il nostro cuore. Ecco perché, quando sono da solo, mi piace inginocchiarmi mentre leggo la Bibbia come segno di riverenza e rispetto per Dio. Mi inginocchio per ascoltarlo e per adorarlo.

Alzare le mani in adorazione era una pratica comune sia per il popolo ebraico sia per i primi cristiani. È scritto: "'Amen, amen', alzando le mani" ( v.6). Papà Benedetto XVI ha detto: "Il più antico gesto di preghiera nella cristianità è la preghiera con le braccia allargate". Questo gesto è "la forma radicale dell'adorazione". Esprime l'apertura a Dio e allo stesso tempo l'apertura d'amore agli altri.

Tutti i nostri incontri per lodare e adorare Dio sono un'anticipazione e una partecipazione al grande culto del cielo, il coro eterno dell'Alleluia. In questo brano di Neemia ne vediamo un esempio. Esso riecheggia e anticipa il grande culto di Apocalisse 19.

Il governatore Neemia, il sacerdote e scriba Esdra e i leviti istruiscono il popolo. Piangono e ascoltano le parole della Legge (v.9).

Ma Neemia dice anche che questo è un tempo di gioia e di festa: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci… non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza" (v.10). Un tempo di festa e di grande gioia (v.12).

Joyce Meyer ha detto: "Ogni giorno che Dio ci dà è santo e un suo dono prezioso. Dovremmo goderne appieno. La gioia è potente. Niente sprigiona gioia soprannaturale nella nostra vita più dell'essere benedizione per le altre persone".

Preghiera

Signore, desidero lodarti per la prima venuta di Gesù Cristo nel giorno del primo Natale. E grazie perché oggi possiamo avere un'anticipazione della sua seconda venuta, il banchetto di nozze dell'Agnello che avrà luogo e la grande lode e adorazione del cielo che continuerà per sempre. Alleluia!

La moglie di Nicky dice

Neemia 8,10-18

È bene "festeggiare" e godere di buon cibo e buone bevande, ma se è solo per noi potrebbe diventare un po' egoistico e superficiale. Per questo è importante condividere tutto questo con coloro che non hanno nulla di preparato. Questo donerà una prospettiva e una profondità del tutto nuove.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.

Joyce Meyer, Everyday Life Bible (Faithwords, 2018), p.741.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.

Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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