Giorno 52

Insieme è meglio

Sapienziali Proverbi 5,15-23
Nuovo Testamento Marco 6,6-29
Antico Testamento Esodo 29,1 -30,38

Introduzione

Non sono una persona molto pratica. Quando parlo, trovo difficile utilizzare immagini che mi aiutino a spiegare un certo concetto. Ho un amico però che su questo è bravissimo, si chiama Nicky Lee. Nicky è straordinariamente pratico e ama utilizzare immagini per aiutare chi ascolta ad entrare di più in un certo argomento (Nicky e la moglie Sila sono autori del The Marriage Course e di altri corsi per coppie e genitori).

Durante le celebrazioni di nozze è solito commentare un brano del libro del Qoelet, che dice: "Meglio essere in due che uno solo... una corda a tre capi non si rompe tanto presto" (Qoelet 4,9.12). Per visualizzarne il messaggio, utilizza due fili di lana di colore diverso.

Dopo avere intrecciato i due fili, dice: "Insieme sono più forti, eppure non basta, possono essere facilmente spezzati". Ed infatti è così: i due fili si spezzano. Poi prende un terzo filo, quasi invisibile, uno di quelli usati per le lenze da pesca. Con questo terzo filo, l’intreccio diventa incredibilmente resistente (una volta ad un matrimonio ho provato anch’io a fare lo stesso ma, per ragioni che non ricordo, l’esperimento non è stato un successo!).

Attraverso l’immagine della corda, il brano del Qoelet ci dice oggi che la presenza di Dio in un matrimonio o in un'amicizia dona alla relazione una grande forza.

Nei brani di oggi scopriremo che nel matrimonio, nel ministero e nella missione, si è sempre più forti quando si è in due.

Sapienziali

Proverbi 5,15-23

15 Bevi l'acqua della tua cisterna
  e quella che zampilla dal tuo pozzo,
16 perché non si effondano al di fuori le tue sorgenti
  e nelle piazze i tuoi ruscelli,
17 ed essi siano per te solo
  e non per degli estranei che sono con te.
18 Sia benedetta la tua sorgente,
  e tu trova gioia nella donna della tua giovinezza:
19 cerva amabile, gazzella graziosa,
  i suoi seni ti inebrino sempre,
  sii sempre invaghito del suo amore!
20 Perché, figlio mio, perderti per la straniera
  e stringerti al petto di una sconosciuta?

21 Poiché sono davanti agli occhi del Signore le vie dell'uomo,
  egli bada a tutti i suoi sentieri.
22 L'empio è preda delle sue iniquità,
  è tenuto stretto dalle funi del suo peccato.
23 Egli morirà per mancanza d'istruzione,
  si perderà per la sua grande stoltezza.

Commento

Matrimonio: i due saranno un'unica carne

Questi brani offrono un’immagine meravigliosa del matrimonio come sorgente di benedizione (v.18a), gioia (v.18b), amore (v.19a), grazia (v.19a), tenerezza (v.19b) e passione (v.19c). Una straordinaria descrizione della bellezza del matrimonio, in cui "i due saranno un'unica carne" (Genesi 2,24).

Un aspetto importante di questa straordinaria bellezza è la sua esclusività. Per descrivere le delizie dell'unione sessuale, l'autore usa le immagini di una sorgente, un pozzo e un ruscello. E per ben quattro volte sottolinea che queste delizie sono qualcosa di assolutamente esclusivo (Proverbi 5,15-18).

La bellezza dell'amore passionale e fisico tra gli sposi ("I suoi seni ti inebrino sempre", v.19, MSG) è qualcosa di estremamente più grande del "perderti per la straniera" o dello "stringerti al petto di una sconosciuta" (v.20, MSG).

L'autore condanna l'adulterio con fermezza, ricordando che "sono davanti agli occhi del Signore le vie dell'uomo" (v.21). E la via che porta all' adulterio è empia, malvagia, peccaminosa, stolta e conduce alla morte (vv.22-23). Nel Nuovo Testamento, un esempio di tale comportamento è offerto da Erode, il quale a causa del suo adulterio arriva a comandare la morte di Giovanni Battista (Marco 6,14-29).

Sapere che il Signore "bada a tutti i [tuoi] sentieri" (Proverbi 5,21) ci aiuta a rimanere in guardia dai pericoli dell'adulterio. Ci ricorda inoltre dell’importanza di mettere Dio al centro del matrimonio, come quel terzo filo nella corda intrecciata.

L'amore di Dio nei nostri confronti è il migliore esempio e guida sicura che abbiamo per imparare ad amarci l'un l'altra.

Preghiera

Grazie, Signore, per la differenza che il terzo filo, la presenza di Gesù, fa in una relazione uomo donna. Grazie perché due sono meglio di uno e che una corda a tre fili non si rompe tanto presto.

Nuovo Testamento

Marco 6,6-29

6 E si meravigliava della loro incredulità.

Missione dei dodici

Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando. 7 Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri.

8 E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient'altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9 ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10 E diceva loro: "Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11 Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro".

12 Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13 scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Martirio di Giovanni il battista

14 Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: "Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi".

15 Altri invece dicevano: "È Elia".

Altri ancora dicevano: "È un profeta, come uno dei profeti".

16 Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: "Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!".

17 Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l'aveva sposata. 18 Giovanni infatti diceva a Erode: "Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello". 19 Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, 20 perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.

21 Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell'esercito e i notabili della Galilea. 22 Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.

Allora il re disse alla fanciulla: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". 23 E le giurò più volte: "Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno".

24 Ella uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?".

Quella rispose: "La testa di Giovanni il Battista".

25 E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: "Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista".

26 Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. 27 E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione 28 e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. 29 I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Commento

Missione: a due a due

Il matrimonio non è l’unica risposta alla solitudine. Non è necessario essere sposati per sentirsi completi o in comunione con gli altri. Il matrimonio è una grande benedizione, ma Gesù non era sposato ed è stata la persona più completa che abbia mai camminato su questa terra. Ci ha mostrato che la via della completezza ha più di una strada!

John Wimber era solito dire: "Gesù prima andava in giro a fare le cose e poi mandava i suoi discepoli a fare lo stesso". I suoi discepoli partono, predicano, scacciano i demoni, guariscono i malati (vv.12-13).

E nel fare tutto questo vanno "a due a due" (v.7). In questo tipo di missione è facile sentirsi soli. Per questo, andare in due è molto meglio.

Personalmente trovo che questa esperienza di andare e predicare il vangelo, scacciare i demoni, ungere di olio molti infermi e vederli guarire sia qualcosa di molto emozionante e gratificante (v.13). I primi discepoli predicano con gioia che la vita può essere radicalmente diversa; ovunque vanno, scacciano i demoni, portano sollievo ai malati, ne ungono i corpi e ne guariscono lo spirito (vv.12-13, MSG).

Diversamente da loro, Giovanni Battista è solo. Lo vediamo affermare la verità davanti ai potenti, offrendo un incredibile esempio di coraggio morale. Ad Erode dice: "Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello" (v.18). Ogni volta che lo ritiene necessario, non teme di provocare l'ira dei grandi e dei potenti.

A Erode piace ascoltare Giovanni (v.20). Le sue parole lo fanno sentire bene. Ma c'è una cosa a cui non vuole rinunciare: la relazione adultera con Erodiade. Questa relazione lo ha reso moralmente debole e gli ha impedito di avere una relazione con Dio.

Come Pilato con Gesù, Erode non vuole ordinare la morte di Giovanni Battista, ma a causa di una stupida promessa si viene a trovare in una posizione difficile: da un lato il suo onore da difendere, da un altro la vita di Giovanni Battista.

Sebbene Giovanni Battista abbia dei discepoli (Giovanni 1,35), in quegli ultimi giorni si trova ad affrontare la prigione e la morte da solo. Nell’inviare i suoi discepoli, Gesù non vuole che siano soli, ma "a due a due".

Jago Wynne, autore del libro Working Without Wilting, ha analizzato un gruppo di persone che lavorano a Londra e che si recano in chiesa durante la settimana. Ha trovato che i credenti che vengono in chiesa direttamente dal lavoro e da soli sembrano mediamente più stanchi e provati dallo stress della giornata lavorativa.

Quelli che invece partecipano assieme ad altri colleghi credenti, a gruppi di due o più, sembrano mediamente più ottimisti e raggianti.

Jago ha scritto: "Se stai vivendo la tua vita da cristiano da solo, o sola, al lavoro, a scuola, all'università o casa, prega il Signore che ti doni un fratello o una sorella in Cristo al tuo fianco. La loro semplice presenza può essere una grande fonte di incoraggiamento per continuare a servire il Signore nella vita e nella propria missione".

L'autore del libro del Qoelet scrive: "Meglio essere in due che uno solo... Infatti, se cadono, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi… Se uno è aggredito, in due possono resistere: una corda a tre capi non si rompe tanto presto" (Qoelet 4,9-12). Questo versetto è spesso usato per illustrare l'importanza dell'amicizia e dell'unità nel matrimonio; tuttavia il contesto originale è quello dell'amicizia.

Preghiera

Grazie, Signore, per il dono dell'amicizia. Grazie perché non ci mandi da soli. Grazie perché nell’andare a due a due sappiamo che c'è un terzo filo, la tua presenza. Hai detto: "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo... Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Matteo 28,19-20).

Antico Testamento

Esodo 29,1 -30,38

Consacrazione dei sarcedoti

29Osserverai questo rito per consacrarli al mio sacerdozio. Prendi un giovenco e due arieti senza difetto; 2 poi pani azzimi, focacce azzime impastate con olio e schiacciate azzime cosparse di olio: le preparerai con fior di farina di frumento. 3 Le disporrai in un solo canestro e le offrirai nel canestro insieme con il giovenco e i due arieti. 4 Farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li laverai con acqua. 5 Prenderai le vesti e rivestirai Aronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale; lo cingerai con la cintura dell'efod; 6 gli porrai sul capo il turbante e fisserai il diadema sacro sopra il turbante. 7 Poi prenderai l'olio dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai. 8 Quanto ai suoi figli, li farai avvicinare, li rivestirai di tuniche; 9 li cingerai con la cintura e legherai loro i berretti. Il sacerdozio apparterrà loro per decreto perenne.

Così darai l'investitura ad Aronne e ai suoi figli.

10 Farai poi avvicinare il giovenco davanti alla tenda del convegno. Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. 11 Immolerai il giovenco davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno. 12 Prenderai parte del suo sangue e con il dito lo spalmerai sui corni dell'altare. Il resto del sangue lo verserai alla base dell'altare. 13 Prenderai tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso che vi è sopra, e li farai ardere in sacrificio sull'altare. 14 Ma la carne del giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi li brucerai fuori dell'accampamento perché si tratta di un sacrificio per il peccato.

15 Prenderai poi uno degli arieti; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. 16 Immolerai l'ariete, ne raccoglierai il sangue e lo spargerai intorno all'altare. 17 Dividerai in pezzi l'ariete, ne laverai le viscere e le zampe e le disporrai sui quarti e sulla testa. 18 Allora farai bruciare sull'altare tutto l'ariete. È un olocausto in onore del Signore, un profumo gradito, un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.

19 Prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. 20 Lo immolerai, prenderai parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all'altare. 21 Prenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai su Aronne e le sue vesti, sui figli di Aronne e le loro vesti: così sarà consacrato lui con le sue vesti e, insieme con lui, i suoi figli con le loro vesti.

22 Prenderai il grasso dell'ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni, con il grasso che vi è sopra, e la coscia destra, perché è l'ariete dell'investitura. 23 Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia all'olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. 24 Metterai il tutto sulle palme di Aronne e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il rito di elevazione davanti al Signore. 25 Riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la farai bruciare sull'altare, insieme all'olocausto, come profumo gradito davanti al Signore: è un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore. 26 Prenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e lo presenterai con rito di elevazione davanti al Signore: diventerà la tua porzione.

27 Consacrerai il petto con il rito di elevazione e la coscia con il rito di innalzamento, prelevandoli dall'ariete dell'investitura: saranno di Aronne e dei suoi figli. 28 Dovranno appartenere ad Aronne e ai suoi figli, come porzione loro riservata dagli Israeliti, in forza di legge perenne. Perché è un prelevamento, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un prelevamento dovuto al Signore.

29 Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e l'investitura. 30 Quello dei figli di Aronne che gli succederà nel sacerdozio ed entrerà nella tenda del convegno per officiare nel santuario, porterà queste vesti per sette giorni.

31 Poi prenderai l'ariete dell'investitura e ne cuocerai le carni in luogo santo. 32 Aronne e i suoi figli mangeranno la carne dell'ariete e il pane contenuto nel canestro all'ingresso della tenda del convegno. 33 Mangeranno così ciò che sarà servito per compiere il rito espiatorio, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun estraneo ne deve mangiare, perché sono cose sante. 34 Nel caso che al mattino ancora restasse carne del sacrificio d'investitura e del pane, brucerai questo avanzo nel fuoco. Non lo si mangerà: è cosa santa.

35 Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli quanto ti ho comandato. Per sette giorni compirai il rito dell'investitura. 36 In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall'altare compiendo per esso il rito espiatorio, e in seguito lo ungerai per consacrarlo. 37 Per sette giorni compirai il rito espiatorio per l'altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà l'altare sarà santo.

38 Ecco ciò che tu offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. 39 Offrirai uno di questi agnelli al mattino, il secondo al tramonto. 40 Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio puro, e una libagione di un quarto di hin di vino. 41 Offrirai il secondo agnello al tramonto con un'oblazione e una libagione come quelle del mattino: profumo gradito, offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.

42 Questo è l'olocausto perenne di generazione in generazione, all'ingresso della tenda del convegno, alla presenza del Signore, dove io vi darò convegno per parlarti. 43 Darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato dalla mia gloria.

44 Consacrerò la tenda del convegno e l'altare. Consacrerò anche Aronne e i suoi figli, perché esercitino il sacerdozio per me. 45 Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio. 46 Sapranno che io sono il Signore, loro Dio, che li ho fatti uscire dalla terra d'Egitto, per abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio.

L'Altare dell'incenso

30Farai un altare sul quale bruciare l'incenso: lo farai di legno di acacia. 2 Avrà un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza: sarà quadrato; avrà due cubiti di altezza e i suoi corni costituiranno un solo pezzo con esso. 3 Rivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d'oro. 4 Farai anche due anelli d'oro al di sotto del bordo, sui due fianchi, ponendoli cioè sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. 5 Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 6 Porrai l'altare davanti al velo che nasconde l'arca della Testimonianza, di fronte al propiziatorio che è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno.

7 Aronne brucerà su di esso l'incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina, quando riordinerà le lampade, 8 e lo brucerà anche al tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore di generazione in generazione. 9 Non vi offrirete sopra incenso illegittimo né olocausto né oblazione, né vi verserete libagione. 10 Una volta all'anno Aronne compirà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio espiatorio per il peccato compirà sopra di esso, una volta all'anno, il rito espiatorio di generazione in generazione. È cosa santissima per il Signore".

Denaro dell'espiazione

11 Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 12 "Quando per il censimento conterai uno per uno gli Israeliti, all'atto del censimento ciascuno di essi pagherà al Signore il riscatto della sua vita, perché non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento. 13 Chiunque verrà sottoposto al censimento, pagherà un mezzo siclo, conforme al siclo del santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sarà un'offerta prelevata in onore del Signore. 14 Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, corrisponderà l'offerta prelevata per il Signore. 15 Il ricco non darà di più e il povero non darà di meno di mezzo siclo, per soddisfare all'offerta prelevata per il Signore, a riscatto delle vostre vite. 16 Prenderai il denaro espiatorio ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore, per il riscatto delle vostre vite".

Lavabo per le abluzioni

17 Il Signore parlò a Mosè: 18 "Farai per le abluzioni un bacino di bronzo con il piedistallo di bronzo; lo collocherai tra la tenda del convegno e l'altare e vi metterai acqua. 19 Aronne e i suoi figli vi attingeranno per lavarsi le mani e i piedi. 20 Quando entreranno nella tenda del convegno, faranno un'abluzione con l'acqua, perché non muoiano; così quando si avvicineranno all'altare per officiare, per bruciare un'offerta da consumare con il fuoco in onore del Signore, 21 si laveranno le mani e i piedi e non moriranno. È una prescrizione rituale perenne per Aronne e per i suoi discendenti, in tutte le loro generazioni".

Olio per l'unzione

22 Il Signore parlò a Mosè: 23 "Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli; cinnamòmo profumato, la metà, cioè duecentocinquanta sicli; canna aromatica, duecentocinquanta; 24 cassia, cinquecento sicli, conformi al siclo del santuario; e un hin d'olio d'oliva. 25 Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra. 26 Con esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, 27 la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare dell'incenso, 28 l'altare degli olocausti e tutti i suoi accessori, il bacino con il suo piedistallo. 29 Consacrerai queste cose, che diventeranno santissime: tutto quello che verrà a contatto con esse sarà santo.

30 Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai, perché esercitino il mio sacerdozio. 31 Agli Israeliti dirai: "Questo sarà per me l'olio dell'unzione sacra, di generazione in generazione. 32 Non si dovrà versare sul corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete ritenere. 33 Chi ne farà di simile a questo o ne porrà sopra un uomo estraneo, sia eliminato dal suo popolo"".

Incenso

34 Il Signore disse a Mosè: "Procùrati balsami: storace, ònice, gàlbano e incenso puro: il tutto in parti uguali. 35 Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa. 36 Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza, nella tenda del convegno, dove io ti darò convegno. Cosa santissima sarà da voi ritenuta. 37 Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. 38 Chi ne farà di simile, per sentirne il profumo, sia eliminato dal suo popolo".

Commento

Ministero: due agnelli

La descrizione che troviamo in questo brano ci mostra la cura meticolosa che a quel tempo si doveva avere per avvicinarsi alla santità di Dio. I sacerdoti ricevevano gloria, bellezza e santità dagli ornamenti esteriori che portavano. Nel Nuovo Testamento, le vesti e gli ornamenti che ci permettono di avvicinarci a Dio sono lo Spirito Santo presente nel nostro cuore.

In queste cerimonie dell'Antico Testamento, tutto era per due. Erano necessari due arieti (29,1.3), due anelli d'oro (30,4) e soprattutto due agnelli (29,38). La moltiplicazione per due degli arredi e dei sacrifici era segno della grandezza di Dio. Due ovviamente è meglio di uno, ma non è ancora abbastanza.

L'autore della Lettera agli Ebrei dice che tutti questi ordinamenti sono ora abrogati: "Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità" (Ebrei 7,18). Al posto di due agnelli, un agnello perfetto è stato donato in sacrificio per noi tutti, Gesù "lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso" (v.27). Ora non abbiamo più bisogno di sacrifici.

Era necessaria un’espiazione (Esodo 29,33.37; 30,10.16) da compiersi con "il sangue del sacrificio espiatorio per il peccato" (30,10).

Gesù ha versato il suo stesso sangue per noi. Paolo descrive la sua morte in croce come "strumento di espiazione" (Romani 3,25).

Prima di Gesù, i sacerdoti potevano avvicinarsi all'altare "per officiare", cioè compiere il loro ministero, solo attraverso un sacrificio (Esodo 30,20). "Ministero" significa servire Dio. Ora, attraverso Gesù, ed il suo sacrificio sulla croce, tutti possiamo avvicinarci a Dio e compiere il nostro ministero (servire Dio e gli altri).

Preghiera

Grazie, Gesù, perché sei l'unico agnello perfetto e perché ti sei sacrificato per i miei peccati una volta per tutte. Grazie perché non ho più bisogno di continui sacrifici. Grazie perché, come recita il grande inno, siamo ora riscattati, guariti, risanati, perdonati.

La moglie di Nicky dice

Marco 6,26

"Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto".

Non è bene rompere un giuramento fatto, ma se ciò per cui abbiamo giurato è una cosa sbagliata, tirarsi indietro è la cosa più giusta da fare. Erode deve decidere se rompere il suo giuramento o trovare un modo per aggirarlo. Non vuole perdere la faccia. E tu non sentì mai la tentazione di fare la cosa sbagliata pur di salvare la faccia?

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Jago Wynne, Working Without Wilting, (Inter-varsity Press, 2009)

Il The marriage Course ed il The Pre-Marriage Course sono entrambi uno strumento utile per aiutare a rafforzare la propria di coppia. Per ulteriori informazioni riguardo ai corsi, per trovarne uno vicino a te o per ottenere strumenti e consigli su come organizzare un corso, visita la pagina dedicata del sito di Alpha Italia.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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