Giorno 7

La misericordia è una doppia benedizione

Sapienziali Salmi 6,1-11
Nuovo Testamento Matteo 5,43-6,24
Antico Testamento Genesi 14,1-16,16

Introduzione

Amo la parola misericordia e sono riconoscente a Dio perché è misericordioso. Ne "Il Mercante di Venezia", William Shakespeare offre un'immagine molto bella della misericordia. Nel discorso di Porzia scrive:

"Per sua natura la misericordia non si forza,
cade dal cielo sulla terra in basso
come la pioggia gentile.
È due volte benedetta,
Benedice colui che la esercita e colui che la riceve".
Atto IV scena I

La misericordia è una doppia benedizione di Dio perché siamo benedetti sia quando riceviamo misericordia sia quando la offriamo agli altri.

Sapienziali

Salmi 6,1-11

Salmo 6

 1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide.

 2 Signore, non punirmi nella tua ira,
  non castigarmi nel tuo furore.

 3 Pietà di me, Signore, sono sfinito;
  guariscimi, Signore: tremano le mie ossa.

 4 Trema tutta l'anima mia.
  Ma tu, Signore, fino a quando?

 5 Ritorna, Signore, libera la mia vita,
  salvami per la tua misericordia.

 6 Nessuno tra i morti ti ricorda.
  Chi negli inferi canta le tue lodi?

 7 Sono stremato dai miei lamenti,
  ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio,
  bagno di lacrime il mio letto.

 8 I miei occhi nel dolore si consumano,
  invecchiano fra tante mie afflizioni.

 9 Via da me, voi tutti che fate il male:
  il Signore ascolta la voce del mio pianto.

 10 Il Signore ascolta la mia supplica,
  il Signore accoglie la mia preghiera.

 11 Si vergognino e tremino molto tutti i miei nemici,
  tornino indietro e si vergognino all'istante.

Commento

Invocare misericordia

A volte nella vita attraversiamo momenti in cui tutto sembra difficile e nulla sembra andare per il verso giusto. Momenti in cui ci sentiamo sfiniti (v.2), nel lamento (v.7), in lacrime (v.7), stremati (v.7).

Spesso tutto questo è dovuto al nostro peccato. Altre volte a lutti, perdite improvvise, difficoltà relazionali, rotture familiari, malattie, problemi di lavoro, disoccupazione o conflitti.

Anche Davide vive momenti difficili, ma invoca la misericordia di Dio: "Pietà di me, Signore" (v.3). Sa che Dio è un Dio di misericordia. Prega: "Salvami per la tua misericordia" (v.5, AMP).

A volte, sembra che le nostre difficoltà non abbiano mai fine. Sembrano durare così a lungo. In questi momenti dovremmo fare come Davide e gridare: "Signore, fino a quando?" (v.4). Ci sono volte poi in cui chiediamo misericordia ma sembra che Dio non ci ascolti. Non è così! Arriverà un tempo in cui anche noi come Davide potremo dire: "Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera" (v.10).

Preghiera

Signore, ti ringrazio per il tuo amore senza fine e per la tua misericordia. Grazie perché ascolti il mio grido e le mie preghiere. Signore, abbi misericordia di me.

Nuovo Testamento

Matteo 5,43-6,24

Amore per i nemici

43 Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47 E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48 Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

Elemosina

6 State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.

2 Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3 Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4 perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Preghiera

5 E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6 Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. 7 Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. 8 Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.

9 Voi dunque pregate così:

 Padre nostro che sei nei cieli,
 sia santificato il tuo nome,

 10 venga il tuo regno,
  sia fatta la tua volontà,
  come in cielo così in terra.

 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

 12 e rimetti a noi i nostri debiti
  come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

 13 e non abbandonarci alla tentazione,
  ma liberaci dal male.

14 Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; 15 ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

Digiuno

16 E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un'aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17 Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Il vero tesoro

19 Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; 20 accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. 21 Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

22 La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; 23 ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!

24 Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.

Commento

Siate misericordiosi con gli altri

La misericordia è al cuore dell'insegnamento di Gesù: "Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli" (5,44-45a). L'amore è più grande della misericordia. Ma la misericordia è una parte essenziale dell'amore.

In questo passaggio, Gesù ci offre tre ragioni per le quali siamo chiamati a essere misericordiosi sempre, anche con coloro che ci hanno ferito:

  1. Avere misericordia dei propri nemici è imitare il Padre nei cieli: "Affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli" (v.45a). La misericordia di Dio si estende a coloro che gli sono ostili: "Egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti" (v.45b).

  2. Vivere la misericordia significa poter fare la differenza nel mondo: "Se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?" (v.46). Spesso tendiamo ad amare solo le persone che sono come noi, quelle che ci piacciono di più. Ma Gesù ci chiama a qualcosa di più. Ci chiama ad essere straordinari. Dietrich Bonhoeffer ha detto: "Essere straordinari è il marchio dei cristiani".

  3. Tra perdonare e ricevere perdono vi è una forte connessione. Non possiamo ricevere misericordia da Dio se prima non mostriamo misericordia agli altri. Il perdono di Dio è un dono e non qualcosa che "guadagniamo". Tuttavia, Gesù ci dice che perdonare gli altri è essenziale per ricevere il perdono di Dio: "Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe" (6,14b-15, MSG). Per questo, ogni giorno, siamo invitati da un lato a ricevere misericordia e perdono da Dio, da un altro a mostrare misericordia agli altri e a perdonare.

Gesù ci dice inoltre come possiamo essere misericordiosi nelle cose pratiche di ogni giorno. In particolare, sottolinea l'importanza della preghiera. Dice: "Pregate per quelli che vi perseguitano" (5,44). Se preghi per i tuoi persecutori, puoi riuscire a vederli con gli occhi di Dio. Nella preghiera mettiti al loro fianco, prendi su di te le loro colpe e le loro angosce e implora Dio per loro. La preghiera è il banco di prova dell'amore. Entrando nella luce della presenza di Dio, si rivelano i veri sentimenti nel profondo del nostro cuore.

Il tema della misericordia è anche al centro della preghiera del Signore: "Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori" (6,12). (Naturalmente, in questa preghiera c'è molto più della misericordia, e lo vedremo più avanti, quando commenteremo gli altri Vangeli).

Quando preghiamo, Gesù ci invita a:

  • Trovare uno spazio tranquillo: "Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto" (v.6, MSG).

  • Essere sinceri: "E il Padre tuo, che vede nel segreto" (v.6, MSG).

  • Essere semplici: "Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole" (v.8, MSG).

La misericordia dovrebbe essere al cuore anche del nostro donare. La generosità è una forma di misericordia per gli altri: "Mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà" (vv.3-4, MSG).

Ogni volta che leggo il Discorso della montagna, mi rendo conto di essere ancora molto fragile e bisognoso di misericordia.

Preghiera

Signore, grazie perché sei misericordioso con noi. Grazie perché perdoni i nostri peccati. Signore, aiutaci ad essere sempre misericordiosi con gli altri.

Antico Testamento

Genesi 14,1-16,16

Abramo salva Lot

14 Al tempo di Amrafèl re di Sinar, di Ariòc re di Ellasàr, di Chedorlaòmer re dell'Elam e di Tidal re di Goìm, 2 costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Seboìm, e contro il re di Bela, cioè Soar. 3 Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddìm, cioè del Mar Morto. 4 Per dodici anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaòmer, ma il tredicesimo anno si erano ribellati.

5 Nell'anno quattordicesimo arrivarono Chedorlaòmer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaìm ad Astarot-Karnàim, gli Zuzìm ad Am, gli Emìm a Save-Kiriatàim 6 e gli Urriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7 Poi mutarono direzione e vennero a En-Mispàt, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei che abitavano a Casesòn-Tamar.

8 Allora il re di Sòdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Seboìm e il re di Bela, cioè Soar, uscirono e si schierarono a battaglia nella valle di Siddìm, contro di essi, 9 cioè contro Chedorlaòmer re dell'Elam, Tidal re di Goìm, Amrafèl re di Sinar e Ariòc re di Ellasàr: quattro re contro cinque. 10 La valle di Siddìm era piena di pozzi di bitume; messi in fuga, il re di Sòdoma e il re di Gomorra vi caddero dentro, mentre gli altri fuggirono sulla montagna. 11 Gli invasori presero tutti i beni di Sòdoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. 12 Prima di andarsene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto a Sòdoma.

13 Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo, che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali erano alleati di Abram. 14 Quando Abram seppe che suo fratello era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan. 15 Fece delle squadre, lui e i suoi servi, contro di loro, li sconfisse di notte e li inseguì fino a Coba, a settentrione di Damasco. 16 Recuperò così tutti i beni e anche Lot suo fratello, i suoi beni, con le donne e il popolo.

17 Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaòmer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì incontro nella valle di Save, cioè la valle del Re.

18 Intanto Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo 19 e benedisse Abram con queste parole:

 "Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
  creatore del cielo e della terra,

 20 e benedetto sia il Dio altissimo,
  che ti ha messo in mano i tuoi nemici".

Ed egli diede a lui la decima di tutto.

21 Il re di Sòdoma disse ad Abram: "Dammi le persone; i beni prendili per te".

22 Ma Abram disse al re di Sòdoma: "Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: 23 né un filo né un legaccio di sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. 24 Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Aner, Escol e Mamre, essi stessi si prendano la loro parte".

Dialogo tra Dio e Abramo: l'Alleanza

15 Dopo tali fatti, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore:

 "Non temere, Abram.
  Io sono il tuo scudo;
  la tua ricompensa sarà molto grande".

2 Rispose Abram: "Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco". 3 Soggiunse Abram: "Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede".

4 Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: "Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede". 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle" e soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza".

6 Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

7 E gli disse: "Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra".

8 Rispose: "Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?".

9 Gli disse: "Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo".

10 Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. 11 Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.

12 Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. 13 Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in una terra non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14 Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15 Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. 16 Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha ancora raggiunto il colmo".

17 Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. 18 In quel giorno il Signore concluse quest'alleanza con Abram: "Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; 19 la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20 gli Ittiti, i Perizziti, i Refaìm, 21 gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei".

Agar ed Ismaele

16 Sarài, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, 2 Sarài disse ad Abram: "Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli".

Abram ascoltò l'invito di Sarài. 3 Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nella terra di Canaan, Sarài, moglie di Abram, prese Agar l'Egiziana, sua schiava, e la diede in moglie ad Abram, suo marito. 4 Egli si unì ad Agar, che restò incinta.

Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. 5 Allora Sarài disse ad Abram: "L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho messo in grembo la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!".

6 Abram disse a Sarài: "Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace". Sarài allora la maltrattò, tanto che quella fuggì dalla sua presenza.

7 La trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, 8 e le disse: "Agar, schiava di Sarài, da dove vieni e dove vai?".

Rispose: "Fuggo dalla presenza della mia padrona Sarài".

9 Le disse l'angelo del Signore: "Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa". 10 Le disse ancora l'angelo del Signore: "Moltiplicherò la tua discendenza e non si potrà contarla, tanto sarà numerosa".

11 Soggiunse poi l'angelo del Signore:

 "Ecco, sei incinta:
  partorirai un figlio
  e lo chiamerai Ismaele,
  perché il Signore ha udito il tuo lamento.

 12 Egli sarà come un asino selvatico;
  la sua mano sarà contro tutti
  e la mano di tutti contro di lui,
  e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli".

13 Agar, al Signore che le aveva parlato, diede questo nome: "Tu sei il Dio della visione", perché diceva: "Non ho forse visto qui colui che mi vede?" 14 Per questo il pozzo si chiamò pozzo di Lacai-Roì; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered.

15 Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli aveva partorito. 16 Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

Commento

Ricevere la misericordia di Dio

Nella lettura di oggi dell'Antico Testamento, troviamo due passaggi cruciali che ci indicano la strada attraverso la quale la misericordia di Dio si rende accessibile a tutti noi.

  1. Ricevere la misericordia di Dio attraverso Gesù

    La lettura inizia con un racconto apparentemente strano e disconnesso, riguardante quattro re in guerra contro altri cinque re. La connessione si ha quando Lot, il nipote di Abramo, viene catturato dai quattro re (v.14,12) e poi salvato da Abramo (v.16). In seguito, di ritorno dalla sua vittoria e in modo del tutto misterioso, Abramo viene benedetto da Melchisedek (vv.18-20).

    Nel Nuovo Testamento, l'autore del libro degli Ebrei (capitolo 7) ritorna su questo avvenimento, evidenziando che questa storia ha a che fare con Gesù. Il sacerdozio di Melchisedek è superiore a tutti gli altri tipi di sacerdozio dell'Antico Testamento (in particolare il sacerdozio Levitico). E questo perché Abramo, che è bisnonno di Levi (Levi era "nei suoi lombi") offre la sua decima a Melchisedek (Genesi 14,20). In altre parole, Levi riconosce la superiorità di Melchisedek.

    Melchisedek è una prefigurazione di Gesù, il sommo sacerdote, il cui sacrificio perfetto sulla croce ha reso possibile il perdono di tutti i nostri peccati e ha segnato la fine dell'antico sacerdozio e del sistema sacrificale.

    Il "pane" e il "vino" (v.18) sono una prefigurazione del pane e del vino della comunione. Indicano il sacrificio di Gesù, unico e perfetto, il cui corpo è stato spezzato e il cui sangue è stato versato, affinché io e te potessimo essere totalmente perdonati e ricevere la misericordia di Dio.

  2. La misericordia di Dio per mezzo della fede

    Il racconto passa poi alle promesse di Dio ad Abramo e, benché lui e Sara fossero già anziani e senza figli, Dio promette loro discendenti, tanti quante le stelle che si possono contare. Abramo "credette al Signore che glielo accreditò come giustizia" (v.15,6).

    Non solo siamo perdonati, ma Dio nella sua misericordia ci dichiara riconciliati con lui (v.6, MSG). Il Nuovo Testamento ricorda tutto questo perché il versetto mostra che la misericordia, il perdono e la giustizia sono accessibili per mezzo della fede, ovvero, credendo in Dio (vedi ad esempio Romani 4,1-5; Galati 3,6).

    È incoraggiante vedere come, nel Nuovo Testamento, in particolare nella Lettera agli Ebrei, Abramo venga indicato come uno tra i più grandi uomini di fede, sebbene nel passaggio di oggi la sua fede non appaia del tutto incrollabile.

    Nel vedere che le loro preghiere per un figlio non vengono esaudite, Abramo e Sara escogitano un piano per raggiungere il fine di Dio con mezzi umani (Genesi 16,1-2). Si accordano con Agar perché Abramo potesse avere un figlio da lei, poi chiamato Ismaele (vv.2-4). Ma un peccato tira l'altro e così Sara si trova a maltrattare Agar (vv.5-6).

    Questa è la prima volta che Dio è chiamato El Roi, il Dio che vede (16,13). A volte, è facile sentirsi dimenticati da Dio, soprattutto nei momenti in cui, come Agar, ci si sente trattati ingiustamente. Ma sapere che Dio è il Dio che vede, può aiutarci a vivere nella fede. Dio è un Dio che ti cerca anche in mezzo ad un deserto e ti vede.

    Il Dio che vede è un Dio di misericordia. Il Nuovo Testamento ci dice che Dio perdona il peccato di Sara e Abramo, ricordandosi solo della loro fede (Ebrei 11,11-12).

Preghiera

Signore, grazie per la tua straordinaria misericordia, resa possibile attraverso l'unico e perfetto sacrificio di Gesù, il nostro grande sommo sacerdote, morto in croce per noi. Grazie perché non mi chiedi di “guadagnare” la tua misericordia, ma solo di riceverla come dono di fede.

La moglie di Nicky dice

Considerando tutto ciò che Abramo aveva fatto (Genesi 12,10-20), è sorprendente che Dio lo abbia considerato "giusto". Se è stato così per Abramo, può essere così anche per noi.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Per ulteriori spiegazioni e applicazioni dettagliate del "Discorso della Montagna"(Matteo 5-7) vedi il libro di Nicky Gumbel in lingua inglese The Jesus Lifestyle.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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