Giorno 74

Le battaglie della vita

Sapienziali Salmi 33,12-22
Nuovo Testamento Luca 1,26-38
Antico Testamento Numeri 1,1-2,9

Introduzione

La vita cristiana è una battaglia. Ho seguito Gesù per quattro decenni. Guardandomi indietro, mi accorgo che sono stati anni di grande benedizione, più di quanto avrei potuto chiedere o persino immaginare. Allo stesso tempo, ci sono state molte sfide e ostacoli. Sono stati pochissimi i periodi in cui non ho dovuto affrontare battaglie.

La natura di queste battaglie è cambiata nel tempo. Ci sono state battaglie interne, tempi di intensa tentazione, dubbio, paura e ansia. Ci sono stati momenti di profonda tristezza, grave perdita e lutto. Ci sono state battaglie per la salute, per dormire, per le finanze, per il lavoro e per le relazioni. Ci sono stati periodi di grande opposizione e critica.

Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia, parla di battaglia contro una triplice alleanza: il mondo ("il nemico intorno a noi"), la carne ("il nemico dentro di noi") e il diavolo ("il nemico sopra di noi").

La domanda che ci poniamo oggi è: come affrontare le battaglie spirituali della vita?

Sapienziali

Salmi 33,12-22

12 Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
  il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
13 Il Signore guarda dal cielo:
  egli vede tutti gli uomini;
14 dal trono dove siede
  scruta tutti gli abitanti della terra,
15 lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
  e ne comprende tutte le opere.

16 Il re non si salva per un grande esercito
  né un prode scampa per il suo grande vigore.
17 Un'illusione è il cavallo per la vittoria,
  e neppure un grande esercito può dare salvezza.
18 Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme,
  su chi spera nel suo amore,
19 per liberarlo dalla morte
  e nutrirlo in tempo di fame.

20 L'anima nostra attende il Signore:
  egli è nostro aiuto e nostro scudo.
21 È in lui che gioisce il nostro cuore,
  nel suo santo nome noi confidiamo.
22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
  come da te noi speriamo.

Commento

Credere in Dio

Secondo Davide, la chiave per vincere le battaglie non è fare affidamento sulle proprie forze ma riporre la fiducia in Dio. La forza e la potenza umana non bastano: "Il re non si salva per un grande esercito né un prode scampa per il suo grande vigore. Un'illusione è il cavallo per la vittoria, e neppure un grande esercito può dare salvezza" (Salmi 33, vv.16-17).

Piuttosto, Dio dona la vittoria a coloro che confidano in lui: "Ecco, l'occhio del Signore è su chi lo teme, su chi spera nel suo amore, per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame. L'anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo" (Salmi 33, vv.18-20).

Preghiera

Signore misericordioso, concedi al tuo popolo la grazia di resistere alle tentazioni del mondo, della carne e del diavolo, e con cuore e mente puri di seguirti, unico Dio; per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore (dal Libro Anglicano della Preghiera Comune).

Nuovo Testamento

Luca 1,26-38

Annuncio della nascita di Gesù

26 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te".

29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30 L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

34 Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?".

35 Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37 nulla è impossibile a Dio".

38 Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.

Commento

Unirsi intorno al Re

Raniero Cantalamessa ha detto: "Nei racconti di battaglie medievali si arriva sempre ad un punto in cui le file ordinate di arcieri, cavalieri e tutti gli altri si rompono e i combattimenti si concentrano attorno al re. È qui che si decide l'esito finale della battaglia. Anche per noi oggi la battaglia si svolge attorno al Re: è proprio Gesù Cristo il vero centro della battaglia".

Le battaglie teologiche del XXI secolo non sono quelle dell'XI secolo che dividevano la Chiesa cattolica da quella ortodossa. Né sono quelle della riforma cinquecentesca. Le battaglie di oggi sono le medesime del primo secolo, quelle attorno alla domanda: Gesù è veramente il Salvatore universale?

Proprio all'inizio del suo Vangelo, Luca riporta una serie di affermazioni su Gesù (vv.31-35):

  1. Salvatore
    L'angelo dice a Maria: "Lo chiamerai Gesù" (v.31). Il nome "Gesù" significa "salvatore".

  2. Messia
    È il Messia tanto atteso nella stirpe di Davide: "Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine" (vv.32-33).

  3. Figlio di Dio
    L'angelo prosegue: "Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo" (v.32). La nascita di Gesù è unica, Maria è vergine e quindi un concepimento "normale" è chiaramente impossibile (v.34). Tuttavia le viene detto: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra" (v.35a). L'angelo poi spiega perché questo è così importante: "Colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio" (v.35b). Vediamo qui come Gesù sia pienamente umano (nato in modo normale) e allo stesso tempo pienamente divino (concepito dallo Spirito Santo).

I cristiani di tutte le chiese, cattolici, ortodossi, protestanti e pentecostali, credono in Gesù come nostro Salvatore, Messia e Figlio di Dio. Essere cristiani significa essere seguaci di Cristo. Tutti i seguaci di Gesù sono figli di Dio (Giovanni 1,12). Questo ci rende fratelli e sorelle. Inoltre, se apparteniamo a Cristo, lo Spirito Santo vive in ciascuno di noi (Romani 8,9).

Ciò che ci unisce è infinitamente più grande di ciò che ci divide. Pertanto, la battaglia non dovrebbe mai essere contro i nostri fratelli e sorelle in Cristo. Il combattimento interno distrae e distrugge. Dovremmo invece concentrarci sempre sulla vera battaglia, che è attorno al re.

Maria è un esempio meraviglioso del giusto atteggiamento di un cristiano. Maria sente il Signore con lei (Luca 1,28), dentro di lei (v.35) e sopra di lei (v.38). Ovviamente nessuno di noi è madre di Gesù come Maria. Ma ognuno di noi può sperimentare la medesima connessione con lui.

Il modo che abbiamo per combattere la triplice alleanza del nemico è attraverso la triplice alleanza del Signore.

Primo, a Maria l'angelo dice: "Il Signore è con te" (v.28) e ai suoi discepoli Gesù lascia queste parole: "Io sono con voi tutti i giorni" (Matteo 28,20). Qualunque sia la sfida che oggi dovrai affrontare, non temere. Il Re è con te e "nulla è impossibile a Dio" (Luca 1,37).

Secondo, lo Spirito Santo è dentro di te (1 Corinzi 3,16). Come lo Spirito Santo è sceso su Maria (Luca 1,35), per portare ad una nascita fisica, così lo Spirito Santo scende su di te, per portare ad una nascita spirituale (Giovanni 1,13).

Terzo, il Re è sopra di te. Siamo chiamati ad essere servi del Signore, forti e coraggiosi. Maria è il nostro modello di fiducia. Nel più grande e decisivo atto di fede della storia, si è offerta a Dio come pagina bianca su cui scrivere. La sua risposta è modello per tutti noi: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola" (Luca 1,38, TLB).

Preghiera

Signore, aiutaci a rimanere concentrati sulla vera battaglia e a riunirci attorno a Gesù: il nostro Salvatore, Messia e Figlio di Dio. Come Maria, aiutaci a dire: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola".

Antico Testamento

Numeri 1,1-2,9

Censimento del popolo

1Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del Sinai, nella tenda del convegno, il primo giorno del secondo mese, il secondo anno dalla loro uscita dalla terra d'Egitto, e disse: 2 "Fate il computo di tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, 3 dai vent'anni in su, quanti in Israele possono andare in guerra; tu e Aronne li censirete, schiera per schiera. 4 Sarà con voi un uomo per tribù, un uomo che sia capo del casato dei suoi padri. 5 Questi sono i nomi degli uomini che vi assisteranno.

Per Ruben: Elisùr, figlio di Sedeùr;

6 per Simeone: Selumièl, figlio di Surisaddài;

7 per Giuda: Nacson, figlio di Amminadàb;

8 per Ìssacar: Netanèl, figlio di Suar;

9 per Zàbulon: Eliàb, figlio di Chelon;

10 per i figli di Giuseppe,

per Èfraim: Elisamà, figlio di Ammiùd;

per Manasse: Gamlièl, figlio di Pedasùr;

11 per Beniamino: Abidàn, figlio di Ghideonì;

12 per Dan: Achièzer, figlio di Ammisaddài;

13 per Aser: Paghièl, figlio di Ocran;

14 per Gad: Eliasàf, figlio di Deuèl;

15 per Nèftali: Achirà, figlio di Enan".

16 Questi furono i designati della comunità, i prìncipi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele.

17 Mosè e Aronne presero questi uomini, che erano stati designati per nome, 18 e radunarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo mese; furono registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando il numero delle persone dai vent'anni in su, testa per testa. 19 Come il Signore gli aveva ordinato, Mosè ne fece il censimento nel deserto del Sinai.

20 Risultò per i figli di Ruben, primogenito d'Israele,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 21 censiti della tribù di Ruben quarantaseimilacinquecento.

22 Per i figli di Simeone,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 23 censiti della tribù di Simeone cinquantanovemilatrecento.

24 Per i figli di Gad,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 25 censiti della tribù di Gad quarantacinquemilaseicentocinquanta.

26 Per i figli di Giuda,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 27 censiti della tribù di Giuda settantaquattromilaseicento.

28 Per i figli di Ìssacar,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 29 censiti della tribù di Ìssacar cinquantaquattromilaquattrocento.

30 Per i figli di Zàbulon,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 31 censiti della tribù di Zàbulon cinquantasettemilaquattrocento.

32 Per i figli di Giuseppe:

per i figli di Èfraim,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 33 censiti della tribù di Èfraim quarantamilacinquecento;

34 per i figli di Manasse,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 35 censiti della tribù di Manasse trentaduemiladuecento.

36 Per i figli di Beniamino,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 37 censiti della tribù di Beniamino trentacinquemilaquattrocento.

38 Per i figli di Dan,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 39 censiti della tribù di Dan sessantaduemilasettecento.

40 Per i figli di Aser,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 41 censiti della tribù di Aser quarantunmilacinquecento.

42 Per i figli di Nèftali,

stabilite le loro genealogie secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli dai vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 43 censiti della tribù di Nèftali cinquantatremilaquattrocento.

44 Questi furono i censiti, di cui fecero il censimento Mosè e Aronne e i prìncipi d'Israele, dodici uomini: c'era un uomo per ciascun casato paterno. 45 E tutti i censiti degli Israeliti, secondo i loro casati paterni, dai vent'anni in su, cioè quanti potevano andare in guerra in Israele, 46 risultarono registrati in tutto seicentotremilacinquecentocinquanta.

47 Ma i leviti, secondo la loro tribù paterna, non furono registrati insieme con gli altri. 48 Il Signore parlò a Mosè dicendo: 49 "Solo la tribù di Levi non censirai, né di essa farai il computo tra gli Israeliti; 50 invece affiderai ai leviti la Dimora della Testimonianza, tutti i suoi accessori e quanto le appartiene. Essi trasporteranno la Dimora e tutti i suoi accessori, vi presteranno servizio e staranno accampati attorno alla Dimora. 51 Quando la Dimora dovrà muoversi, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi, i leviti la erigeranno. Se un estraneo si avvicinerà, sarà messo a morte. 52 Gli Israeliti pianteranno le tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua insegna, secondo le loro schiere. 53 Ma i leviti pianteranno le tende attorno alla Dimora della Testimonianza; così la mia ira non si abbatterà sulla comunità degli Israeliti. I leviti avranno la cura della Dimora della Testimonianza".

54 Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva comandato a Mosè: così fecero.

Disposizione dell'accampamento

2Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: 2 "Gli Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i simboli dei loro casati paterni; si accamperanno di fronte alla tenda del convegno, tutt'intorno.

3 Si accamperanno a oriente, verso levante, quelli dell'insegna dell'accampamento di Giuda secondo le loro schiere. Principe per i figli di Giuda è Nacson, figlio di Amminadàb, 4 e la sua schiera è di settantaquattromilaseicento censiti.

5 Si accamperanno accanto a lui quelli della tribù di Ìssacar. Principe per i figli di Ìssacar è Netanèl, figlio di Suar, 6 e la sua schiera è di cinquantaquattromilaquattrocento censiti.

7 Poi la tribù di Zàbulon. Principe per i figli di Zàbulon è Eliàb, figlio di Chelon, 8 e la sua schiera è di cinquantasettemilaquattrocento censiti.

9 Il totale dei censiti per l'accampamento di Giuda è di centoottantaseimilaquattrocento uomini, suddivisi secondo le loro schiere. Leveranno le tende per primi.

Commento

Ascoltare Dio

Le battaglie della vita non devono intimidirci. Nel corso della storia, il popolo di Dio ha dovuto affrontare ostacoli e sfide. Il libro dei Numeri parla di come il popolo di Dio si sia preparato alla battaglia.

In Esodo il popolo di Dio appare come un popolo liberato. In Levitico come un popolo santo. In Numeri come una forza combattente. Nei capitoli di oggi troviamo un'enfasi militare che contraddistingue l'intero libro.

Se leggiamo questi brani alla luce di Gesù, comprendiamo che la vita cristiana è una battaglia spirituale. L'apostolo Paolo la descrive come una battaglia "contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti" (Efesini 6,12). La croce ci ha liberati, ci ha santificati, ma abbiamo ancora delle battaglie da affrontare. Come il popolo di Dio nell'Antico Testamento si preparava alle sue battaglie, anche noi dovremmo farlo ed essere pronti.

A tale scopo, sono tre le mosse che ci vengono suggerite:

  1. Ascoltare le istruzioni di Dio
    "Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del Sinai, nella tenda del convegno" (Numeri 1,1). Dio può parlarti anche nei periodi molto aridi della tua vita, o in un luogo che sembra completamente deserto riguardo alla fede. Naturalmente, non basta semplicemente ascoltare le istruzioni di Dio, ma è necessario seguirle e agire di conseguenza. Il popolo fa esattamente così: "Eseguirono ogni cosa come il Signore aveva comandato a Mosè: così fecero" (v.54).

  2. Formare una buona leadership
    I capi erano nominati dalla comunità (v.16) e la rappresentavano (v.4), ma di fatto, era Dio a sceglierli.

La leadership è fondamentale ad ogni livello e in ogni settore della società. I genitori sono leader in casa. Gli insegnanti sono leader nelle scuole. Abbiamo bisogno di una buona leadership nella Chiesa, nel mondo della finanza, della magistratura, nel governo, nei media, nelle arti e così via.

  1. Mobilitare le persone
    Tutti dovevano essere contati ("contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa", v.2). Questa espressione ricorre più e più volte nel testo. Ogni individuo è importante per Dio e ha un ruolo importante da svolgere nei suoi piani. Quella che a prima vista potrebbe sembrare una fredda operazione di statistica si rivela in realtà uno strumento chiave per mobilitare e formare l'intero popolo di Dio.

Nella sua introduzione al libro dei Numeri, Eugene Peterson scrive: "Abbiamo bisogno di un aiuto organizzativo. Quando le persone vivono insieme in comunità, i lavori devono essere assegnati, i leader nominati, gli inventari tenuti. Il conteggio, la creazione di elenchi e gli elenchi stessi fanno parte dell'essere una comunità di Dio tanto quanto la preghiera, l'istruzione e la giustizia. Un'aritmetica accurata è un ingrediente importante del diventare popolo di Dio".

Preghiera

Signore, ti prego di suscitare una buona leadership, sia nella chiesa che nella società, capace di mobilitare il tuo popolo per le battaglie future.

La moglie di Nicky dice

Luca 1,26-38

La figura di Maria è qualcosa di incredibilmente affascinante. Che ragazza straordinaria! Le viene detto che presto avrebbe avuto un figlio, una notizia meravigliosa ma anche piena di conseguenze. È una ragazza molto giovane, nubile e vergine, in una società non aperta ad accogliere situazioni come questa. Avrebbe potuto perdere il suo matrimonio con Giuseppe, l'immagine della sua famiglia ne sarebbe stata danneggiata, la sua stessa vita avrebbe corso un grande pericolo. Eppure, nonostante questo, risponde semplicemente: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola" (v.38).

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Eugene Peterson, The Message, ‘Introduction’ (Navpress Publishing Group, 2002) p.169

Raniero Canatalamessa, Come, Creator Spirit: Meditations on the Veni Creator, (Liturgical Press, 2002) p. 287

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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