Giorno 75

Godere della benedizione di Dio

Sapienziali Salmi 34,1-11
Nuovo Testamento Luca 1,39-56
Antico Testamento Numeri 2,10-3,51

Introduzione

Nel mio primo anno di università, a diciotto anni, decisi di leggere per la prima volta il Nuovo Testamento, da Matteo all'Apocalisse. Dopo una settimana arrivai ad una conclusione: "È vero". Nonostante questo, non fu semplice iniziare a seguire Gesù. Pensavo che se lo avessi seguito la mia vita sarebbe stata noiosa e che avrei dovuto rinunciare ad ogni piacere. Ma alla fine ho accettato. Oggi posso dire che in Gesù ho trovato qualcosa di infinitamente più grande della felicità.

Tutti noi vogliamo vivere una vita felice. "La felicità", dice Aristotele, "è il significato e lo scopo della vita, l'intero scopo e fine dell'esistenza umana". Ma c'è qualcosa di ancora più bello, più grande e più profondo della felicità. La felicità dipende da ciò che accade, dalle circostanze. La gioia è molto di più, e non dipende solo dalle circostanze esteriori. È una benedizione di Dio. La gioia è la caratteristica dell'incontro con Gesù, che anche un bambino nel grembo materno può sperimentare (Luca 1,44).

Il brano di oggi del Nuovo Testamento usa la parola "beati", il cui significato, dal termine originale greco, è essere destinatari privilegiati della benedizione di Dio, e quindi fortunati e felici per questo. È scritto: "Beati i miti, perché avranno in eredità la terra" (Matteo 5,5, AMP).

Sapienziali

Salmi 34,1-11

Salmo 34

1 Di Davide. Quando si finse pazzo in presenza di Abimèlec,
  tanto che questi lo scacciò ed egli se ne andò.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
  sulla mia bocca sempre la sua lode.
3 Io mi glorio nel Signore:
  i poveri ascoltino e si rallegrino.
4 Magnificate con me il Signore,
  esaltiamo insieme il suo nome.

5 Ho cercato il Signore: mi ha risposto
  e da ogni mia paura mi ha liberato.
6 Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
  7 Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
  8 L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono,
e li libera.

9 Gustate e vedete com'è buono il Signore;
  beato l'uomo che in lui si rifugia.
10 Temete il Signore, suoi santi:
  nulla manca a coloro che lo temono.
11 I leoni sono miseri e affamati,
  ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Commento

Lodare Dio per la sua benedizione

Negli ultimi trent'anni io e Pippa abbiamo viaggiato in tutto il mondo. A volte ci è stato offerto del cibo dall'aspetto strano, insolito, che non avevamo mai assaggiato prima. Abbiamo provato, assaggiato e quasi sempre lo abbiamo trovato delizioso. C'è solo un modo per scoprire se una cosa è davvero buona: "Gustare e vedere".

Davide dice: "Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia" (v.9). Questo è esattamente ciò che ho sperimentato da quando ho iniziato a seguire Gesù. E da allora ho iniziato a sentire il desiderio di portare questo messaggio a quante più persone possibile: "Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome” (v.4, MSG).

Come Davide, anche noi dovremmo lodare Dio per la benedizione che la nostra relazione con lui ha portato alla nostra vita. Dovremmo lodare Dio "in ogni tempo" (v.2) non solo quando le cose vanno bene o ci è comodo farlo: "Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino" (vv.2-3, MSG).

Dovremmo lodare Dio per:

  1. Preghiere esaudite
    Davide dice: "Ho cercato il Signore: mi ha risposto" (v.5a). Nei momenti difficili, Dio è intervenuto: "Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce" (v.7, MSG).

  2. Libertà dalla paura
    Davide spiega esattamente come Dio ha risposto alle sue preghiere: "Lo salva da tutte le sue angosce" (v.7b).

    Coloro che temono Dio sono liberati dalle loro paure. Dice poi che temere il Signore equivale a cercare il Signore.

\t \tScrive infatti: "Nulla manca a coloro che lo temono" (v.10a) e "Ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene" (v.11b). 3. Volti raggianti
Una delle cose che ho sempre notato nei visi degli amici cristiani, anche prima di diventarlo io, è stata la loro espressione raggiante: "Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire" (v.6). 4. Protezione angelica
“L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera" (v.8, MSG). È emozionante e sorprendente sapere che, mentre preghiamo e adoriamo Dio, sperimentiamo la sua protezione angelica.

C.S. Lewis ha detto: "Ogni gioia trabocca spontaneamente nella lode. La gioia è incompleta finché non viene espressa".

Preghiera

Signore, grazie perché prometti di liberarmi da tutte le mie paure. Grazie perché il tuo angelo crea un cerchio di protezione intorno a me mentre prego. Signore, ti ringrazio, ti lodo e ti adoro.

Nuovo Testamento

Luca 1,39-56

Maria visita Elisabetta

39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44 Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . 45 E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto".

Il Magnificat

46"Allora Maria disse:

L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato
l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
50 di generazione in generazione
la sua misericordia per quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre".

56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Commento

Credere alle promesse di benedizione di Dio

Maria è "piena di grazia" (1,28). L'angelo dice: "Hai trovato grazia presso Dio" (v.30).

In questo brano Elisabetta e Maria riconoscono e celebrano il modo in cui Dio le ha benedette.

Piena di Spirito Santo e rivolgendosi a Maria, Elisabetta canta: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?... E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto" (vv.42-45).

L'enfasi che viene data alla fede di Maria è qualcosa di molto significativo. Maria sa che sarebbero seguiti numerosi problemi da affrontare: era incinta e non sposata in una cultura in cui tutto questo avrebbe creato parecchi problemi. Non tutte le persone avrebbero risposto come lei.

Eppure sceglie di accogliere la benedizione di Dio. Accoglie il saluto di Elisabetta e canta il canto oggi noto come il "Magnificat". Lo spirito di Maria "esulta in Dio" suo salvatore (v.47) perché Dio per lei "grandi cose ha fatto" (v.49).

Sotto certi aspetti quella di Maria è una benedizione esclusiva: "Benedetta tu fra le donne" (v.42a). Maria è:

  1. La madre del Signore
    Maria porta nel suo grembo il Figlio di Dio, Gesù il benedetto (v.42b). Nell’incontrare Maria e Gesù nel suo grembo, "Elisabetta fu colmata di Spirito Santo" (v.41). La "gioia" è la risposta tipica delle persone che incontrano Gesù. Anche "il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo"(v.44).

  2. Riconosciuta da tutte le generazioni future
    "D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata" (v.48). Da allora Maria sarà conosciuta come "la Beata Vergine Maria".

    Il DNA di Gesù è frutto di una combinazione tra Maria e lo Spirito Santo. Essendo figlio naturale di Maria, Gesù doveva assomigliarle. Deve aver avuto alcune delle sue caratteristiche fisiche. Lo ha cresciuto, educato, per trent'anni è stata la figura femminile dominante della sua vita.

  3. L'apice della fede
    "Beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto" (v.45). Maria crede che ciò che il Signore le ha detto, qualcosa di unico e umanamente impossibile, accadrà. Esattamente come l'angelo le ha predetto: "Nulla è impossibile a Dio" (v.37).

Per Maria, ciò che Dio promette si compirà nel bene: "Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente" (v.49). Corrie Ten Boom ha detto: "La fede vede l'invisibile, crede all'incredibile e riceve l'impossibile".

Ovviamente e sotto molti aspetti, Maria è unica. Eppure, in un certo senso, la benedizione di cui Maria parla non riguarda solo lei ma può riguardare anche noi. Ognuno di noi è benedetto dal salvatore "Dio, mio Salvatore"(v.47). La promessa di "ricolmare di bene gli affamati" (v.53), cioè la promessa della grazia di Dio capace di soddisfare la nostra fame spirituale, vale oggi anche per me e per te.

Preghiera

Signore, grazie per la straordinaria fede di Maria: lei ha creduto che tu potessi fare ciò che era umanamente impossibile. Come Maria, desidero che la tua benedizione mi aiuti ad adorarti sempre di più.

Antico Testamento

Numeri 2,10-3,51

10 L'insegna dell'accampamento di Ruben, suddiviso secondo le sue schiere, starà a mezzogiorno. Principe per i figli di Ruben è Elisùr, figlio di Sedeùr, 11 e la sua schiera è di quarantaseimilacinquecento censiti.

12 Si accamperanno accanto a lui quelli della tribù di Simeone. Principe per i figli di Simeone è Selumièl, figlio di Surisaddài, 13 e la sua schiera è di cinquantanovemilatrecento censiti.

14 Poi la tribù di Gad: principe per i figli di Gad è Eliasàf, figlio di Deuèl, 15 e la sua schiera è di quarantacinquemilaseicentocinquanta censiti.

16 Il totale dei censiti per l'accampamento di Ruben è di centocinquantunmilaquattrocentocinquanta uomini, suddivisi secondo le loro schiere. Leveranno le tende per secondi.

17 Poi si leverà la tenda del convegno con l'accampamento dei leviti in mezzo agli altri accampamenti. Come si erano accampati, così si leveranno, ciascuno al suo posto, suddivisi secondo le loro insegne.

18 L'insegna dell'accampamento di Èfraim, suddiviso secondo le sue schiere, starà a occidente. Principe per i figli di Èfraim è Elisamà, figlio di Ammiùd, 19 la sua schiera è di quarantamilacinquecento censiti.

20 Accanto a lui la tribù di Manasse. Principe per i figli di Manasse è Gamlièl, figlio di Pedasùr, 21 e la sua schiera è di trentaduemiladuecento censiti.

22 Poi la tribù di Beniamino. Principe per i figli di Beniamino è Abidàn, figlio di Ghideonì, 23 e la sua schiera è di trentacinquemilaquattrocento censiti.

24 Il totale dei censiti per l'accampamento di Èfraim è di centoottomilacento uomini, suddivisi secondo le loro schiere. Leveranno le tende per terzi.

25 L'insegna dell'accampamento di Dan, suddiviso secondo le sue schiere, starà a settentrione. Principe per i figli di Dan è Achièzer, figlio di Ammisaddài, 26 e la sua schiera è di sessantaduemilasettecento censiti.

27 Si accamperanno accanto a lui quelli della tribù di Aser. Principe per i figli di Aser è Paghièl, figlio di Ocran, 28 e la sua schiera è di quarantunmilacinquecento censiti.

29 Poi la tribù di Nèftali. Principe per i figli di Nèftali è Achirà, figlio di Enan, 30 e la sua schiera è di cinquantatremilaquattrocento censiti.

31 Il totale dei censiti per l'accampamento di Dan è dunque centocinquantasettemilaseicento. Leveranno le tende per ultimi, suddivisi secondo le loro insegne".

32 Questi sono i censiti degli Israeliti secondo i loro casati paterni, tutti i censiti degli accampamenti, suddivisi secondo le loro schiere: seicentotremilacinquecentocinquanta. 33 Ma i leviti non furono censiti in mezzo agli Israeliti, come il Signore aveva comandato a Mosè.

34 Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il Signore aveva comandato a Mosè. Così si accampavano secondo le loro insegne e così levavano le tende, ciascuno secondo la sua famiglia in base al casato dei suoi padri.

I leviti

3Questi sono i discendenti di Aronne e di Mosè, quando il Signore parlò con Mosè sul monte Sinai.

2 Questi sono i nomi dei figli di Aronne: il primogenito Nadab, poi Abiu, Eleàzaro e Itamàr. 3 Tali i nomi dei figli di Aronne, i sacerdoti consacrati con l'unzione, che avevano ricevuto l'investitura per esercitare il sacerdozio. 4 Nadab e Abiu morirono davanti al Signore, quando offrirono fuoco illegittimo davanti al Signore, nel deserto del Sinai. Essi non avevano figli. Eleàzaro e Itamàr esercitarono il sacerdozio alla presenza di Aronne, loro padre.

5 Il Signore parlò a Mosè e disse: 6 "Fa' avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo servizio. 7 Essi assumeranno l'incarico suo e quello di tutta la comunità nei confronti della tenda del convegno, prestando servizio alla Dimora. 8 E custodiranno tutti gli arredi della tenda del convegno e assumeranno l'incarico degli Israeliti, prestando servizio alla Dimora. 9 Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli: saranno affidati completamente a lui da parte degli Israeliti. 10 Tu incaricherai Aronne e i suoi figli di esercitare il sacerdozio; il profano che vi si accosterà sarà messo a morte".

11 Il Signore parlò a Mosè e disse: 12 "Ecco, io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, 13 perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti i primogeniti in terra d'Egitto, io consacrai a me in Israele ogni primogenito, sia dell'uomo sia del bestiame; essi mi apparterranno. Io sono il Signore".

14 Il Signore parlò a Mosè nel deserto del Sinai e disse: 15 "Censisci i figli di Levi, secondo i loro casati paterni, secondo le loro famiglie; censirai tutti i maschi da un mese in su". 16 Mosè li censì secondo l'ordine del Signore, come gli era stato ordinato.

17 Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi:

Gherson, Keat e Merarì.

18 Questi i nomi dei figli di Gherson, secondo le loro famiglie:

Libnì e Simei.

19 I figli di Keat secondo le loro famiglie:

Amram, Isar, Ebron e Uzzièl.

20 I figli di Merarì secondo le loro famiglie:

Maclì e Musì.

Queste sono le famiglie dei leviti suddivisi secondo i loro casati paterni.

21 A Gherson appartengono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei Simeiti. Queste sono le famiglie dei Ghersoniti. 22 I loro censiti, contando tutti i maschi da un mese in su, erano settemilacinquecento. 23 Le famiglie dei Ghersoniti avevano l'accampamento dietro la Dimora, a occidente. 24 Il principe del casato paterno per i Ghersoniti era Eliasàf, figlio di Laèl. 25 I figli di Gherson, nella tenda del convegno, avevano l'incarico della Dimora e della tenda, della sua copertura e della cortina all'ingresso della tenda del convegno, 26 dei tendaggi del recinto e della cortina all'ingresso del recinto intorno alla Dimora e all'altare e delle corde per tutto il suo impianto.

27 A Keat appartengono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Isariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia degli Uzzieliti. Queste sono le famiglie dei Keatiti, 28 contando tutti i maschi da un mese in su: ottomilaseicento. Essi avevano la custodia del santuario. 29 Le famiglie dei figli di Keat avevano l'accampamento al lato meridionale della Dimora. 30 Il principe del casato paterno per i Keatiti era Elisafàn, figlio di Uzzièl. 31 Avevano l'incarico dell'arca, della tavola, del candelabro, degli altari e degli arredi del santuario con i quali si svolge il servizio, della cortina e di tutto il suo impianto. 32 Il principe dei prìncipi dei leviti era Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne; esercitava la sorveglianza su quelli che avevano l'incarico del santuario.

33 A Merarì appartengono la famiglia dei Macliti e la famiglia dei Musiti. Queste sono le famiglie di Merarì. 34 I loro censiti, contando tutti i maschi da un mese in su, erano seimiladuecento. 35 Il principe del casato paterno per le famiglie di Merarì era Surièl, figlio di Abicàil. Essi avevano l'accampamento al lato settentrionale della Dimora. 36 I figli di Merarì avevano l'incarico di custodire le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi arredi e tutto il suo impianto, 37 le colonne del recinto all'intorno, le loro basi, i loro picchetti e le loro corde.

38 Davanti alla Dimora, a oriente, avevano l'accampamento Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia del santuario a nome degli Israeliti. Il profano che vi si fosse avvicinato sarebbe stato messo a morte.

39 Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i maschi da un mese in su, erano ventiduemila.

40 Il Signore disse a Mosè: "Censisci tutti i primogeniti maschi tra gli Israeliti, da un mese in su, e conta i loro nomi. 41 Prenderai i leviti per me - io sono il Signore - invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti".

42 Mosè censì, come il Signore gli aveva comandato, ogni primogenito tra gli Israeliti, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato. 43 Il totale dei primogeniti maschi che furono censiti, contando i nomi da un mese in su, fu di ventiduemiladuecentosettantatré.

44 Il Signore parlò a Mosè e disse: 45 "Prendi i leviti al posto di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti al posto del loro bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. 46 Come riscatto dei duecentosettantatré eccedenti rispetto ai leviti tra i primogeniti degli Israeliti, 47 prenderai cinque sicli a testa; li prenderai conformi al siclo del santuario: venti ghera per un siclo. 48 Darai il denaro ad Aronne e ai suoi figli come riscatto di quelli tra loro eccedenti".

49 Mosè prese il denaro del riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai leviti. 50 Da questi primogeniti degli Israeliti prese in denaro milletrecentosessantacinque sicli, conformi al siclo del santuario. 51 Mosè diede il denaro del riscatto ad Aronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del Signore, come aveva ordinato il Signore a Mosè.

Commento

Sperimentare ora la benedizione della presenza di Dio

Questi avvenimenti avvennero "quando il Signore parlò con Mosè" (3,1). Quella che fu una benedizione speciale di Dio per Mosè, ora è offerta a tutti noi. Anche noi oggi possiamo sperimentare la benedizione di Dio che parla alla nostra vita.

La presenza di Dio in mezzo al suo popolo era da tutti considerata una grande benedizione e responsabilità. La "tenda del convegno", dove abitava la presenza di Dio, era "in mezzo agli altri accampamenti" (2,17). A tutti è assegnato un ruolo e una responsabilità. Ad un particolare gruppo di persone, i leviti, viene assegnato un ministero particolare a tempo pieno. Sono "consacrati con l'unzione" e "ricevono l'investitura per esercitare il sacerdozio" (3,3). "Saranno affidati completamente" a Dio (v.9).

La vita del popolo di Dio ruotava letteralmente attorno alla presenza di Dio. Era la chiave della loro identità, del loro successo e della loro grazia.

Tuttavia vi erano delle limitazioni nell’accedere alla presenza di Dio. Il popolo non poteva entrare nel santuario (v.10), cuore della presenza di Dio. Un fatto che ci aiuta a comprendere lo straordinario messaggio del Nuovo Testamento: con Gesù questo limite è stato rimosso.

Ora, abbiamo tutti la possibilità di sperimentare la piena grazia della presenza di Dio con noi. Il tema della benedizione della presenza di Dio è molto ricorrente in tutte le Scritture. Gesù ci dona la presenza di Dio (Giovanni 1,14a). Gesù ci ​​ha donato lo Spirito Santo, che è presenza potente di Dio che dimora in noi (1 Corinzi 6,19). La presenza di Dio è qualcosa che possiamo sperimentare soprattutto quando ci riuniamo (Matteo 18,20). E un giorno avremo la possibilità di conoscere la presenza di Dio faccia a faccia (Apocalisse 21,3; 22,4).

Preghiera

Signore, grazie perché mi concedi grazie e benedizioni. Come hai fatto con Mosè, ti prego di parlare con me oggi.

La moglie di Nicky dice

Luca 1,39-56

È bello avere qualcuno un po' più avanti di noi e che viaggia con noi nella vita. Dio non ha lasciato sola Maria a portare questa straordinaria rivelazione; le ha dato Elisabetta. Deve essere stato un grande incoraggiamento per entrambe essere insieme, entrambe in attesa di un figlio concepito in circostanze miracolose, e sapere che i loro figli stavano venendo al mondo per portare a termine una missione sorprendente di Dio (e uno di loro era Dio!).

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Corrie Ten Boom, Jesus is Victor, (Fleming H. Revell Company, 1984).

C. S. Lewis, Reflections on the Psalms, (Fount, 1993) pp.94–95.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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