Giorno 77

Il prato del vicino

Sapienziali Proverbi 7,6-20
Nuovo Testamento Luca 2,1-20
Antico Testamento Numeri 5,11-6,27

Introduzione

Qualche anno fa, un sito di incontri online riempì le autostrade di enormi manifesti pubblicitari. A uomini e donne sposate, il sito offriva opportunità di relazioni extraconiugali. Ovviamente, non era l'unica agenzia di quel tipo sul mercato, ma ciò che rese la sua proposta diversa fu lo slogan: "Il nostro prato è sempre più verde".

Oggigiorno, agenzie come queste crescono e fanno affari d'oro. Approfittano della debolezza delle persone proponendo "scappatelle". Detto così, potrebbe sembrare qualcosa di poco conto. La realtà è che così facendo intere vite di persone, famiglie e figli vengono ogni giorno rovinate.

Tra le prescrizioni più importanti della legge, Gesù richiama la fedeltà assieme alla giustizia e alla misericordia (Matteo 23,23). La fedeltà è un frutto dello Spirito Santo (Galati 5,22). Madre Teresa di Calcutta ha detto: "La mia missione non è quella di avere successo, ma di essere fedele".

Dio è fedele con noi e la sua fedeltà è l'esempio da seguire nelle nostre relazioni personali. La fedeltà è qualcosa per la quale dobbiamo impegnarci ad ogni costo nel nostro matrimonio e nelle nostre amicizie, così come nella nostra relazione con Dio.

Sapienziali

Proverbi 7,6-20

6 Mentre dalla finestra della mia casa
  stavo osservando dietro le inferriate,
7 ecco, io vidi dei giovani inesperti,
  e tra loro scorsi un adolescente dissennato.
8 Passava per la piazza, rasente all'angolo,
  e s'incamminava verso la casa di lei,
9 all'imbrunire, al declinare del giorno,
  all'apparire della notte e del buio.

10 Ed ecco, gli si fa incontro una donna
  in vesti di prostituta, che intende sedurlo.
11 Ella è irrequieta e insolente,
  non sa tenere i piedi in casa sua.
12 Ora è per la strada, ora per le piazze,
  ad ogni angolo sta in agguato.
13 Lo afferra, lo bacia
  e con sfacciataggine gli dice:

14 "Dovevo offrire sacrifici di comunione:
  oggi ho sciolto i miei voti;
15 per questo sono uscita incontro a te
  desiderosa di vederti, e ti ho trovato.
16 Ho messo coperte soffici sul mio letto,
  lenzuola ricamate di lino d'Egitto;
17 ho profumato il mio giaciglio
  di mirra, di àloe e di cinnamòmo.
18 Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
  godiamoci insieme amorosi piaceri,
19 poiché mio marito non è in casa,
  è partito per un lungo viaggio,
20 ha portato con sé il sacchetto del denaro,
  tornerà a casa il giorno del plenilunio".

Commento

Essere fedeli nelle relazioni

Il libro dei Proverbi mette in guardia dai pericoli dell'infedeltà. In questo passo particolare notiamo la stoltezza dell'uomo e della donna che cadono nell’errore di una relazione extraconiugale.

Il libro mette a confronto il comportamento di due figure femminili: "la sapienza" (nel capitolo 8) e "l'adultera" (in questo capitolo). Lo stile narrativo è quello di un padre che parla ad un figlio, che raccomanda di scegliere "la sapienza" e di evitare a tutti i costi "l'adultera".

Un detto dice che "l'opportunità bussa alla porta, ma la tentazione suona il campanello insistentemente". La tentazione "è irrequieta e insolente" e "ad ogni angolo sta in agguato" (7,11a-12b). Ti inebria facilmente, ma è ingannevole. Ti dice: "Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino" (v.18a).

Talvolta le persone cercano di giustificare l'infedeltà spacciandola per "amore". Ma nell'infedeltà non c'è né amore né alcun sentimento profondo e durevole. Può solo durare "fino al mattino" (v.18a). Ma ancora peggio, l'infedeltà induce pensieri infedeli: "Poiché mio marito non è in casa, è partito per un lungo viaggio" (v.19).

La persona che cade nell'infedeltà è dissennata (v.7). L'errore inizia nel non tenersi lontano dalla tentazione, ma passando "per la piazza, rasente all'angolo" e "incamminandosi verso la casa di lei" (v.8). Condurre una vita fedele significa non solo evitare atti di infedeltà, ma custodire i propri pensieri ed il proprio cuore. L'inganno che porta all'infedeltà inizia nel segreto: "All'apparire della notte e del buio" (v.9b).

L'infedeltà può distruggere un matrimonio o un futuro matrimonio, e rovinare le vite delle persone. Questa è la ragione per la quale gli sposi, nel giorno del loro matrimonio, si giurano fedeltà per tutti i giorni della loro vita. Non è vero che l'erba del vicino è sempre più verde. È verde dove viene inaffiata. Se il prato del vicino è sempre più verde, forse è perché la sua erba è sintetica!

Preghiera

Signore, aiutami ad essere fedele in tutte le mie relazioni. Aiuta coloro che sono sposati ad essere fedeli ai propri voti matrimoniali. Ti chiedo di custodire e proteggere i matrimoni nella nostra chiesa e società.

Nuovo Testamento

Luca 2,1-20

La nascita di Gesù

2In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

4 Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6 Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio.

8 C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. 9 Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, 10 ma l'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: 11 oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 12 Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia".

13 E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

14 "Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama".

15 Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l'un l'altro: "Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere".

16 Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17 E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18 Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20 I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro.

Commento

Essere fedeli alla chiamata del Signore, alle sue promesse ed al suo messaggio

La fede di coloro che presero parte all'evento della nascita di Gesù è un esempio di grande fedeltà.

  1. Essere fedeli alla chiamata di Dio
    In questo brano, Giuseppe si reca a Betlemme perché "Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta" (v.5).

    Per lui non è una situazione facile. Sa che Maria è stata fedele nei suoi confronti. Ma sa anche che tutti i loro conoscenti la pensano in modo diverso. In Matteo è scritto che pensò di ripudiarla in segreto (Matteo 1,19) e che poi un angelo del Signore gli apparve nel sogno.

    Nonostante la tentazione, Giuseppe rimane fedele alla chiamata di Dio e alla sua sposa Maria, indipendentemente da quello che pensano gli altri.

  2. Essere fedeli alle promesse di Dio
    Maria vede ciò che sta avvenendo e forse ne è turbata. Ma crede in ciò che le è stato annunciato. Maria ha fede nelle promesse ricevute: "Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore" (Luca 2,19).

    Il suo è un esempio meraviglioso di come accogliere le profezie e le ispirazioni di Dio. Maria ci insegna a custodirle nel nostro intimo, nel silenzio, e ad aprire il nostro cuore. Anche noi dovremmo fare così: fare tesoro delle promesse di Dio e meditarle nel nostro cuore.

  3. Essere fedeli ai messaggi che vengono da Dio
    ll messaggio dell'angelo ai pastori è ben diverso da quello rivolto a Maria. È un annuncio di "grande gioia" per "tutto il popolo" (v.10). Dopo aver trovato il bambino adagiato nella mangiatoia, come annunciato dall'angelo, "dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro" (v.17). Come ai pastori, anche a noi è stato affidato questo straordinario messaggio sulla venuta di Gesù, e come loro anche noi siamo chiamati a diffonderlo con fede.

  4. Confidare sempre nella fedeltà di Dio
    La narrazione della venuta di Gesù è una conferma della fedeltà di Dio. Tutto ciò che Dio aveva annunciato a Maria, a Giuseppe e ai pastori si è avverato: "Com'era stato detto loro" (v.20). Una fedeltà che abbraccia l'intera storia del suo popolo.

    Con la venuta di Gesù, Dio porta a compimento tutte le promesse scritte nell'Antico Testamento. Gesù nasce "nella città di Davide" (v.11), ed il suo padre putativo "apparteneva alla casa e alla famiglia di Davide" (v.4). Gesù è il re promesso in tutto l'Antico Testamento, il "Salvatore, che è Cristo Signore" (v.11).

    La venuta di Gesù porta "una grande gioia, che sarà di tutto il popolo" (v.10), noi compresi. Gesù è il nostro "Salvatore" (v.11). Attraverso di lui possiamo sperimentare la pace e l'amore di Dio (v.14). Gesù ci libera da tutte le nostre paure ("Non temete", v.10a). Conoscere Gesù significa conoscere Dio Padre. Gesù ed il Padre sono una cosa sola. Gesù è "Cristo Signore" (v.11). La fedeltà e l'amore che Dio ha per noi sono la roccia che tutto sostiene.

Preghiera

Grazie, Signore, per la tua fedeltà verso di noi attraverso Cristo Gesù. Grazie perché ci doni speranza, gioia, libertà e un obiettivo a cui guardare. Aiutaci ad essere fedeli nel portare questo messaggio a "tutto il popolo" (v.10).

Antico Testamento

Numeri 5,11-6,27

Prescrizioni rituali per una moglie infedele

11 Il Signore parlò a Mosè e disse: 12 "Parla agli Israeliti dicendo loro: "Se un uomo ha una moglie che si è traviata e ha commesso un'infedeltà verso di lui 13 e un altro uomo ha avuto rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito ed ella si è resa impura in segreto, non vi sono testimoni contro di lei e non è stata colta sul fatto, 14 qualora uno spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è resa impura, oppure uno spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è resa impura, 15 il marito condurrà sua moglie al sacerdote e per lei porterà come offerta un decimo di efa di farina d'orzo; non vi spanderà sopra olio né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'oblazione commemorativa per ricordare una colpa.

16 Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare davanti al Signore. 17 Poi il sacerdote prenderà acqua santa in un vaso di terra; prenderà anche un po' della polvere che è sul pavimento della Dimora e la metterà nell'acqua. 18 Il sacerdote farà quindi stare la donna davanti al Signore, le scioglierà la capigliatura e porrà nelle mani di lei l'oblazione commemorativa, che è oblazione di gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua di amarezza che porta maledizione. 19 Il sacerdote la farà giurare e dirà alla donna: Se nessun altro uomo si è coricato con te e se non ti sei traviata rendendoti impura con un altro mentre appartieni a tuo marito, sii tu dimostrata innocente da quest'acqua di amarezza, che porta maledizione. 20 Ma se ti sei traviata con un altro mentre appartieni a tuo marito e ti sei resa impura e un altro uomo ha avuto rapporti con te, all'infuori di tuo marito..., 21 a questo punto il sacerdote farà giurare la donna con un'imprecazione e il sacerdote dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo, facendoti lui, il Signore, avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; 22 quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e avvizzire i fianchi!

E la donna dirà: Amen, Amen!

23 E il sacerdote scriverà queste imprecazioni su un documento e le cancellerà con l'acqua di amarezza. 24 Farà bere alla donna quell'acqua di amarezza che porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza. 25 Il sacerdote prenderà dalle mani della donna l'oblazione di gelosia, presenterà l'oblazione con il rito di elevazione davanti al Signore e l'accosterà all'altare. 26 Il sacerdote prenderà una manciata di quell'oblazione come suo memoriale e la farà bruciare sull'altare; poi farà bere l'acqua alla donna. 27 Quando le avrà fatto bere l'acqua, se lei si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro suo marito, l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto d'imprecazione all'interno del suo popolo. 28 Ma se la donna non si è resa impura ed è quindi pura, sarà dimostrata innocente e sarà feconda.

29 Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui una donna si sia traviata con un altro mentre appartiene al marito e si sia resa impura, 30 e nel caso in cui uno spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi sia divenuto geloso della moglie; egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote le applicherà questa legge integralmente. 31 Il marito sarà immune da colpa, ma la donna porterà la propria colpa"".

Il nazireo

6Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Parla agli Israeliti dicendo loro: "Quando un uomo o una donna farà un voto speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti, non berrà aceto di vino né aceto di bevanda inebriante, non berrà liquori tratti dall'uva e non mangerà uva, né fresca né secca. 4 Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vite, dai chicchi acerbi alle vinacce.

5 Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per i quali si è votato al Signore, sarà sacro: lascerà crescere liberamente la capigliatura del suo capo.

6 Per tutto il tempo in cui rimane votato al Signore, non si avvicinerà a un cadavere; 7 si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si renderà impuro per loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. 8 Per tutto il tempo del suo nazireato egli è sacro al Signore.

9 Se qualcuno gli muore accanto all'improvviso e rende impuro il suo capo consacrato, nl giorno della sua purificazione si raderà il capo: se lo raderà il settimo giorno; 10 l'ottavo giorno porterà due tortore o due piccoli di colomba al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno. 11 Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio per il peccato e l'altro in olocausto e compirà il rito espiatorio per lui, per il peccato in cui è incorso a causa di quel morto. In quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo. 12 Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello dell'anno come sacrificio per il peccato; i giorni precedenti decadranno, perché il suo nazireato è stato reso impuro.

13 Questa è la legge per il nazireo: quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda del convegno; 14 egli presenterà l'offerta al Signore: un agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrificio per il peccato; un ariete senza difetto, come sacrificio di comunione; 15 un canestro di pani azzimi di fior di farina, di focacce impastate con olio, di schiacciate senza lievito unte d'olio, insieme con la loro oblazione e le loro libagioni.

16 Il sacerdote le offrirà davanti al Signore e compirà il suo sacrificio per il peccato e il suo olocausto; 17 offrirà l'ariete come sacrificio di comunione al Signore, oltre al canestro degli azzimi. Il sacerdote offrirà anche l'oblazione e la sua libagione.

18 Il nazireo raderà, all'ingresso della tenda del convegno, il suo capo consacrato, prenderà la capigliatura del suo capo consacrato e la metterà sul fuoco che è sotto il sacrificio di comunione.

19 Il sacerdote prenderà la spalla dell'ariete, quando sarà cotta, una focaccia non lievitata dal canestro e una schiacciata azzima e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi avrà rasato la capigliatura consacrata. 20 Il sacerdote le presenterà con il rito di elevazione davanti al Signore; è cosa santa che appartiene al sacerdote, insieme con il petto della vittima offerta con il rito di elevazione e la coscia della vittima offerta come tributo. Dopo, il nazireo potrà bere vino.

21 Questa è la legge per il nazireo che ha promesso la sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello che è in grado di fare in più, secondo il voto che avrà emesso. Così egli farà quanto alla legge del suo nazireato"".

La benedizione sacerdotale

22 Il Signore parlò a Mosè e disse: 23 "Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro:

24 “Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
25 Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
26 Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace".

27 Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò".

Commento

Essere fedeli, come Dio è fedele

  1. Essere fedeli al proprio coniuge

    I precetti complicati descritti in questo passo di Numeri (5,11-31) hanno lo scopo di far comprendere quanto l'infedeltà coniugale possa essere devastante. Se il brano di Proverbi ci metteva in guardia dal pericolo dell'adulterio, questo dei Numeri ci parla delle conseguenze.

    A quel tempo la legge stabiliva che il solo sospetto di infedeltà non fosse sufficiente per condannare una donna. Si sapeva infatti che tale sospetto poteva essere frutto della gelosia del marito. Poteva quindi trattarsi di un'accusa infondata. Era quindi importante proteggere le donne da possibili false accuse e dalla mentalità del tempo che poneva la donna in una posizione molto debole e vulnerabile.

Secondo la legge, una donna innocente non avrebbe avuto nulla da temere. L'acqua bevuta nel rituale non le avrebbe procurato alcun danno. La legge richiedeva che si dimostrasse la colpevolezza, non l'innocenza. Era poi facoltà del marito decidere se far uso di questa legge oppure no. Giuseppe ad esempio, sposo di Maria, era uomo giusto e non ne fece uso (Matteo 1,19).

  1. Essere fedeli alle proprie promesse

    Il voto di Nazireato (Numeri 6,1-21) poteva essere per tutta la vita (come ad esempio per Sansone, Samuele e Giovanni Battista) o temporaneo. Si trattava di una particolare espressione di santità che non era richiesta a tutti. Non era certo un merito speciale. Lo stesso Gesù non era un Nazireo (sebbene fosse un Nazareno, e c'è una bella differenza!). Ciò che è importante in questo brano è la fedeltà alle promesse che facciamo a Dio. Essere fedeli alle promesse che facciamo a Dio è importante.

  2. Essere fedeli, come Dio è fedele

    Dio insegna ad Aronne ed ai suoi figli come benedire il loro popolo (vv.24-27). Questo è il modo in cui Dio vuole benedire tutti noi.

Dio vuole benedirci con la sua presenza, con il suo volto splendente: "Il Signore faccia risplendere per te il suo volto" (v.25, MSG). Dio vuole donarti la sua grazia (v.25b). Dio è gentile, misericordioso, ti vuole perdonare e donarti il suo amore.

Dio vuole donarti la sua pace nelle tribolazioni della vita (v.26b) e custodirti (v.24). Vuole proteggerti da ogni male. Desidera ogni benedizione per te (vv.24-27).

Se sperimenteremo personalmente la fedeltà di Dio, non potremo che desiderare di ricambiare in ogni passo della nostra vita.

Preghiera

Oggi desidero pregare questa benedizione su di te:
"Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace" (Numeri 6,24-26).

La moglie di Nicky dice

Luca 2,19

"Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore".

Nel corso degli anni ho cercato di custodire molte cose nel mio cuore. Esperienze di incontri con Dio, risposte meravigliose alle preghiere, sue parole che ho sentito per me. Ho inoltre cercato di dedicare tempo a meditare: sulle cose successe, a volte incredibili, nella mia vita, su alcune necessità e richieste che spero ancora possano ricevere risposta, o semplicemente sui meravigliosi misteri di Dio.

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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