Giorno 84

Dio vuole stupirti

Sapienziali Salmi 37,10-20
Nuovo Testamento Luca 5,17-32
Antico Testamento Numeri 17,1-18,32

Introduzione

Quel giorno Neil Armstrong esclamò: "L'aquila è atterrata". Il presidente Nixon, che seguiva l'evento in televisione, descrisse quel fatto come: "Uno dei più grandi momenti della nostra epoca". Il Papa esclamò: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà!"

Alle 3:56 del 20 luglio 1969, Neil Armstrong scese dalla scaletta della navicella Eagle e toccò la superficie lunare. Le sue parole passarono alla storia: "Un piccolo passo per l'uomo, un grande passo per l'umanità". Per la prima volta, un uomo camminò sulla Luna.

Grazie all'allora recente invenzione della televisione, questo evento straordinario fu il primo di importanza storica ad essere seguito contemporaneamente da tutto il pianeta. Il mondo intero guardava con meraviglia e stupore.

Gesù è venuto nel mondo e ha camminato su questo pianeta, la Terra. L'astronauta James Irwin, anche lui tra i pochi ad aver camminato sulla Luna, un giorno ha detto: "Penso che la presenza di Gesù sulla Terra sia stato un evento molto più importante dell’uomo sbarcato sulla Luna". Nel guardare Gesù: "Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: 'Oggi abbiamo visto cose prodigiose'" (Luca 5,26).

Sapienziali

Salmi 37,10-20

10 Ancora un poco e il malvagio scompare:
  cerchi il suo posto, ma lui non c'è più.
11 I poveri invece avranno in eredità la terra
  e godranno di una grande pace.

12 Il malvagio trama contro il giusto,
  contro di lui digrigna i denti.
13 Ma il Signore ride di lui,
  perché vede arrivare il suo giorno.

14 I malvagi sfoderano la spada
  e tendono l'arco
per abbattere il povero e il misero,
  per uccidere chi cammina onestamente.
15 Ma la loro spada penetrerà nel loro cuore
  e i loro archi saranno spezzati.

16 È meglio il poco del giusto
  che la grande abbondanza dei malvagi;
17 le braccia dei malvagi saranno spezzate,
  ma il Signore è il sostegno dei giusti.

18 Il Signore conosce i giorni degli uomini integri:
  la loro eredità durerà per sempre.
19 Non si vergogneranno nel tempo della sventura
  e nei giorni di carestia saranno saziati.

20 I malvagi infatti periranno,
  i nemici del Signore svaniranno;
  come lo splendore dei prati, in fumo svaniranno.

Commento

Meravigliarsi e stupirsi per le scelte di Dio

Ti capita mai di provare meraviglia e stupore per il tipo di persone che Dio sceglie? Il mondo, come sappiamo, esalta le persone più ricche (v.16) e i potenti (v.17). Ma per Dio non è così: "Stolto... debole... ignobile... quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio" (1 Corinzi 1,27-29). Dio sceglie:

1. Gli umili

"I poveri invece avranno in eredità la terra e godranno di una grande pace" (Salmi 37,11). Umile non significa debole, senza spina dorsale o flebile. È la parola usata da Mosè (Numeri 12,3, RSV), e anche Gesù si è definito così: "Imparate da me, che sono mite e umile di cuore" (Matteo 11,29, RSV). Umile significa gentile, premuroso e senza pretese.

Umile è l'opposto di arrogante ed egocentrico. In Inghilterra, mite (meek) è la parola usata per descrivere un cavallo che è stato domato. Significa che la forza è stata domata ed è ora sotto controllo. Pare che Gesù si stesse riferendo proprio a questo quando disse: "Beati i miti, perché avranno in eredità la terra" (Matteo 5,5).

2. I poveri e i bisognosi

Dio si preoccupa del "povero" e del "misero" (Salmi 37,14). Coloro che li trattano male sono chiamati "malvagi" agli occhi di Dio: "È meglio il poco del giusto che la grande abbondanza dei malvagi; le braccia dei malvagi saranno spezzate, ma il Signore è il sostegno dei giusti" (vv.16-17).

3. I perseguitati

Il tema dominante in questo Salmo 37 è il complotto dei malvagi nei confronti dei giusti. Il salmo parla di due categorie di persone, i "giusti" e i "malvagi", e della persecuzione di una nei confronti dell'altra: "Il malvagio trama contro il giusto" (v.12, MSG).

Questi versetti ci ricordano che anche di fronte a persecuzioni nei nostri confronti non spetta a noi fare giustizia. Dio ha tutto sotto controllo e sarà lui un giorno a fare giustizia (vedi Romani 12,17-21).

Preghiera

Signore, il tuo modo di scegliere le persone è meraviglioso, incredibile. Aiutaci a vedere ogni persona come la vedi tu, non attraverso gli standard del mondo ma attraverso il tuo sguardo.

Nuovo Testamento

Luca 5,17-32

Gesù guarisce un paralitico

17 Un giorno stava insegnando. Sedevano là anche dei farisei e maestri della Legge, venuti da ogni villaggio della Galilea e della Giudea, e da Gerusalemme. E la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni. 18 Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a lui. 19 Non trovando da quale parte farlo entrare a causa della folla, salirono sul tetto e, attraverso le tegole, lo calarono con il lettuccio davanti a Gesù nel mezzo della stanza.

20 Vedendo la loro fede, disse: "Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati".

21 Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere, dicendo: "Chi è costui che dice bestemmie? Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?".

22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: "Perché pensate così nel vostro cuore? 23 Che cosa è più facile: dire "Ti sono perdonati i tuoi peccati", oppure dire "Àlzati e cammina"? 24 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te - disse al paralitico -: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua". 25 Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e andò a casa sua, glorificando Dio. 26 Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose".

Chiamata di Levi

27 Dopo questo egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!". 28 Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.

29 Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla numerosa di pubblicani e di altra gente, che erano con loro a tavola. 30 I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?".

31 Gesù rispose loro: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; 32 io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano".

Commento

Guardare con meraviglia e stupore il ministero di Gesù

A volte mi chiedo come sarebbe stato essere presente in uno di quei momenti in cui Gesù compiva un miracolo. Il ministero di Gesù suscitava stupore e timore reverenziale: "Tutti furono colti da stupore e davano gloria a Dio; pieni di timore dicevano: 'Oggi abbiamo visto cose prodigiose'" (v.26, AMP).

1. Guarire i malati

Riguardo al ministero della guarigione anche a quel tempo c'erano persone scettiche o perplesse. A volte, Gesù guariva meno persone a causa dell’incredulità dei presenti (Matteo 13,58). Altre volte, come leggiamo qui, "la potenza del Signore gli faceva operare guarigioni" (Luca 5,17).

2. Perdonare i peccati

A volte tendiamo a stupirci delle guarigioni operate da Gesù e a dare meno importanza al perdono dei peccati. Gesù dimostra qui che il perdono è ancora più importante e meraviglioso della guarigione. Prima perdona il peccato dell'uomo (v.20) e poi, per dimostrare di avere l'autorità per farlo, lo guarisce (v.24). Il perdono è la priorità.

3. Leggere nei cuori delle persone

Gesù legge nei cuori delle persone. Sa cosa stanno pensando nel loro cuore (v.22). Perdonare coloro che hanno peccato contro gli altri è qualcosa che solo Dio può fare. Quando Gesù rivendica la sua autorità di perdonare i peccati di coloro che avevano peccato contro gli altri, gli scribi e i farisei lo accusano di "blasfemia" (v.21a): "Chi può perdonare i peccati, se non Dio soltanto?" (v.21b)

In un certo senso hanno ragione: solo Dio può farlo. Gesù rivendica l'autorità di Dio di perdonare i peccati. Non c'è da stupirsi che il popolo si strofinasse gli occhi, incredulo, e poi desse gloria anche a Dio. Sbalorditi, dicono: "Oggi abbiamo visto cose prodigiose" (v.26, MSG).

4. Scegliere gli emarginati

La scelta di Levi, l'esattore delle tasse, come suo discepolo è sorprendente. Sceglie un emarginato, e fa la scelta giusta. Levi lascia tutto, si alza e lo segue (v.28). Organizza poi un grande banchetto per Gesù a casa sua e invita una grande folla. Levi è evidentemente un leader influente, e la gente è così affascinata da quel suo cambiamento che desidera anch'essa incontrare Gesù.

La scelta di Gesù è scioccante e sorprendente. Ogni volta che mi reco nelle carceri, mi rendo conto che anche Gesù chiama come suoi discepoli persone emarginate dalla società, le quali rispondono con stupore e meraviglia.

5. Fare amicizia con i peccatori

Ancora una volta Gesù stupisce le persone. Chiedono: "Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?" (v.30) Gesù risponde: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano" (vv.31-32).

Questo è il cuore della buona notizia di Gesù. Joyce Mayer ha detto: "A volte tendiamo a nascondere le nostre debolezze, a fingere di essere forti e a non aver bisogno di nulla. Ma tutti in fondo siamo deboli e incapaci. Gesù è venuto per i malati (i bisognosi) non per i sani (i non bisognosi). Ciò che dovremmo fare è continuare ad essere bisognosi di Dio. Dire a Dio tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Lui lo sa già e sta aspettando che chiediamo il suo aiuto.

Preghiera

Signore, grazie perché sei lo stesso ieri, oggi e sempre. Ti chiedo di venire con potenza per guarire i malati. Possano le persone vedere cose straordinarie e in tutto questo esserne stupite e crescere nel timore reverenziale.

Antico Testamento

Numeri 17,1-18,32

17Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Di' a Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne, di estrarre gli incensieri dall'incendio e di disperdere lontano il fuoco, perché essi sono sacri. 3 Degli incensieri di quegli uomini, che hanno peccato a prezzo della loro vita, si facciano lamine intrecciate, come rivestimento per l'altare, poiché sono stati offerti davanti al Signore e quindi sono sacri; saranno un segno per gli Israeliti".

4 Il sacerdote Eleàzaro prese gli incensieri di bronzo che gli uomini arsi dal fuoco avevano offerto, e furono ridotti in lamine per rivestirne l'altare, 5 memoriale per gli Israeliti perché nessun profano, che non sia della discendenza di Aronne, si accosti a bruciare incenso davanti al Signore e subisca così la sorte di Core e di quelli che erano con lui. Eleàzaro fece come il Signore gli aveva ordinato per mezzo di Mosè.

Intercessione di Mosè e Aronne

6 L'indomani tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e Aronne dicendo: "Voi avete fatto morire il popolo del Signore".

7 Mentre la comunità si radunava contro Mosè e contro Aronne, gli Israeliti si volsero verso la tenda del convegno; ed ecco la nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore. 8 Mosè e Aronne vennero davanti alla tenda del convegno. 9 Il Signore parlò a Mosè e disse: 10 "Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante". Ma essi si prostrarono con la faccia a terra.

11 Mosè disse ad Aronne: "Prendi l'incensiere, mettici il fuoco preso dall'altare, ponici sopra l'incenso, portalo in fretta in mezzo alla comunità e compi il rito espiatorio per loro; poiché l'ira del Signore è divampata, il flagello è già cominciato". 12 Aronne prese quel che Mosè aveva detto, corse in mezzo all'assemblea; ecco, il flagello era già cominciato in mezzo al popolo. Mise l'incenso nel braciere e compì il rito espiatorio per il popolo. 13 Si fermò tra i morti e i vivi, e il flagello si arrestò. 14 Quelli che morirono per il flagello furono quattordicimilasettecento, oltre ai morti per il fatto di Core. 15 Aronne tornò da Mosè, all'ingresso della tenda del convegno: il flagello si era arrestato.

La fioritura del bastone di Aronne

16 Il Signore parlò a Mosè e disse: 17 "Parla agli Israeliti e prendi da loro dei bastoni, uno per ogni loro casato paterno: cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro prìncipi secondo i loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo bastone, 18 scriverai il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un bastone per ogni capo dei loro casati paterni. 19 Riporrai quei bastoni nella tenda del convegno, davanti alla Testimonianza, dove io vi do convegno. 20 L'uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone fiorirà e così farò cessare davanti a me le mormorazioni che gli Israeliti fanno contro di voi".

21 Mosè parlò agli Israeliti, e tutti i loro prìncipi gli diedero un bastone: un bastone per ciascun principe, secondo i loro casati paterni, cioè dodici bastoni; il bastone di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. 22 Mosè ripose quei bastoni davanti al Signore nella tenda della Testimonianza.

23 L'indomani Mosè entrò nella tenda della Testimonianza ed ecco, il bastone di Aronne per il casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle. 24 Allora Mosè tolse tutti i bastoni dalla presenza del Signore e li portò a tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno il proprio bastone.

25 Il Signore disse a Mosè: "Riporta il bastone di Aronne davanti alla Testimonianza, perché sia conservato come un segno per i ribelli e si ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non ne muoiano". 26 Mosè fece come il Signore gli aveva comandato.

Ministero dei sacerdoti e dei leviti

27 Gli Israeliti dissero a Mosè: "Ecco, moriamo, siamo perduti, siamo tutti perduti! 28 Chiunque si accosta alla Dimora del Signore muore; dovremo morire tutti?".

18Il Signore disse ad Aronne: "Tu, i tuoi figli e la casa di tuo padre con te porterete il peso delle colpe commesse nel santuario; tu e i tuoi figli con te porterete il peso delle colpe commesse nell'esercizio del vostro sacerdozio. 2 Anche i tuoi fratelli, la tribù di Levi, la tribù di tuo padre, farai accostare a te, perché si aggiungano a te e ti assistano quando tu e i tuoi figli con te sarete davanti alla tenda della Testimonianza. 3 Essi staranno al tuo servizio e al servizio di tutta la tenda; soltanto non si accosteranno agli arredi del santuario né all'altare, perché non moriate né loro né voi. 4 Essi si aggiungeranno a te e presteranno servizio alla tenda del convegno per tutto il servizio della tenda, e nessun profano si accosterà a voi.

5 Voi sarete addetti alla custodia del santuario e dell'altare, e non vi sarà più ira contro gli Israeliti. 6 Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al Signore, essi sono resi in dono a voi, per prestare servizio nella tenda del convegno. 7 Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio per tutto ciò che riguarda l'altare e ciò che è oltre il velo, e presterete il vostro servizio. Io vi do l'esercizio del sacerdozio come un dono. Il profano che si accosterà sarà messo a morte".

Offerte per i sacerdoti e leviti

8 Il Signore parlò ancora ad Aronne: "Ecco, io ti do il diritto su tutto ciò che si preleva per me, cioè su tutte le cose consacrate dagli Israeliti; le do a te e ai tuoi figli, a motivo della tua unzione, per legge perenne. 9 Questo ti apparterrà fra le cose santissime, fra le loro offerte destinate al fuoco: ogni oblazione, ogni sacrificio per il peccato e ogni sacrificio di riparazione che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli. 10 Le mangerai in luogo santissimo; ne mangerà ogni maschio. Le tratterai come cose sante.

11 Questo ancora ti apparterrà: i doni che gli Israeliti presenteranno come tributo prelevato e tutte le loro offerte fatte con il rito di elevazione. Io le do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.

12 Ti do anche tutte le primizie che offriranno al Signore: il meglio dell'olio nuovo, il meglio del mosto e del grano. 13 Le primizie di quanto produrrà la loro terra, che essi porteranno al Signore, saranno tue. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.

14 Quanto in Israele sarà consacrato per voto di sterminio sarà tuo. 15 Ogni essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore, sia degli uomini sia degli animali, sarà tuo; però farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo nato dell'animale impuro. 16 Il tuo riscatto, lo effettuerai dall'età di un mese, secondo la stima di cinque sicli d'argento, conformi al siclo del santuario, che è di venti ghera.

17 Ma non farai riscattare il primo nato della mucca, né il primo nato della pecora, né il primo nato della capra: sono cosa sacra. Verserai il loro sangue sull'altare e farai bruciare le loro parti grasse come sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito al Signore. 18 La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto dell'offerta che si fa con il rito di elevazione e come la coscia destra. 19 Io do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne, tutte le offerte di cose sante che gli Israeliti preleveranno per il Signore. È un'alleanza inviolabile, perenne, davanti al Signore, per te e per la tua discendenza con te".

20 Il Signore disse ad Aronne: "Tu non avrai alcuna eredità nella loro terra e non ci sarà parte per te in mezzo a loro. Io sono la tua parte e la tua eredità in mezzo agli Israeliti.

21 Ai figli di Levi io do in possesso tutte le decime in Israele, in cambio del servizio che fanno, il servizio della tenda del convegno. 22 Gli Israeliti non si accosteranno più alla tenda del convegno, per non caricarsi di un peccato che li farebbe morire. 23 Ma il servizio nella tenda del convegno lo faranno soltanto i leviti; essi porteranno il peso della loro colpa. Sarà una legge perenne, di generazione in generazione. Non possederanno eredità tra gli Israeliti, 24 poiché io do in possesso ai leviti le decime che gli Israeliti preleveranno come contributo per il Signore; per questo ho detto di loro: "Non avranno possesso ereditario tra gli Israeliti"".

25 Il Signore parlò a Mosè e disse: 26 "Parlerai inoltre ai leviti dicendo loro: "Quando prenderete dagli Israeliti la decima che io ho dato a voi da parte loro come vostra eredità, preleverete un'offerta come contributo al Signore: una decima dalla decima. 27 Il vostro prelevamento vi sarà calcolato come quello del grano che viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio. 28 Così anche voi preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che riceverete dagli Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che avrete prelevato per il Signore. 29 Da tutte le cose che vi saranno concesse preleverete tutte le offerte per il Signore; di tutto ciò che vi sarà di meglio preleverete la parte sacra".

30 Dirai loro: "Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che rimane sarà calcolato per i leviti come il provento dell'aia e come il provento del torchio. 31 Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie, perché è il vostro salario, in cambio del vostro servizio nella tenda del convegno. 32 Dal momento che ne avrete prelevato la parte migliore, non sarete gravati da alcun peccato; non profanerete le cose sante degli Israeliti e non morirete"".

Commento

Meditare con stupore e ammirare la meraviglia del perdono

Abbiamo la tendenza a dare per scontato il perdono. Il poeta Heinrich Heine una volta ha detto: "Dieu me pardonnera. C'est son métier" (Dio mi perdonerà. È il suo lavoro). In realtà, il peccato ha un costo molto alto (16,38). Molte cose che leggiamo nell'Antico Testamento ci sembrano "terribili", a tratti spaventose.

Il linguaggio di questo brano mostra la gravità del peccato, il suo costo e la reazione di Dio: "L'ira del Signore è divampata" (v.17,11). Dio, ad esempio, non si compiace del mormorìo (17,6).

Il peccato richiede l'espiazione (16,46). C'era bisogno di redenzione (18,15-16). Era necessario che del sangue venisse versato (v.17). L'istituzione del sacerdozio levitico aveva lo scopo di prefigurare e preparare la via a Gesù, il grande sommo sacerdote, il cui sangue è stato versato come espiazione per riscattarci dai nostri peccati (Ebrei 4,14; 12,24; 2,17).

L'Antico Testamento ci mostra che ricevere il perdono era qualcosa di complicato e non scontato. Comprendere questo ci aiuta ad apprezzare ancora di più quanto sia meraviglioso e sorprendente il perdono di Dio. Il perdono non è automatico; è stato reso possibile attraverso Gesù. Meditando su ciò che Dio ha fatto per noi non possiamo che reagire con meraviglia, stupore e ammirazione.

Preghiera

Signore, grazie perché attraverso la morte e la risurrezione di Gesù abbiamo la certezza di essere perdonati. Grazie perché viviamo in un tempo speciale, in cui lo Spirito Santo è stato pienamente rivelato. Grazie per come gli eventi della vita, morte e risurrezione di Gesù e l'effusione dello Spirito Santo hanno cambiato la mia vita e trasformato questo mondo. Possano gli occhi di tutto il mondo aprirsi nel vedere questi straordinari eventi con timore reverenziale e stupore.

La moglie di Nicky dice

Luca 5,17-26

Non è sempre facile portare i nostri amici a Gesù. Ci vuole pazienza, tenacia, preghiera e anche pensare fuori dagli schemi (o, in questo caso, dal tetto!).

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Joyce Meyer, The Everyday Life Bible, (Faithwords, 2018) p.1615.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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