Giorno 89

Come diventare sapienti

Sapienziali Proverbi 8,12-21
Nuovo Testamento Luca 7,36-50
Antico Testamento Numeri 26,12-27,11

Introduzione

Oprah Winfrey ha detto: "Segui il tuo istinto. È lì che si manifesta la vera sapienza". In altre parole, la sapienza viene da dentro di noi ed è una specie di intuizione, poiché siamo creati ad immagine di Dio. Come vedremo nei brani di oggi, la vera sapienza viene da Dio e può essere acquisita in maniera suprema attraverso il nostro rapporto con lui. La conoscenza è orizzontale, la sapienza è verticale, scende dall'alto. Ciò significa che per crescere in sapienza è necessario imparare, riflettere e vivere in relazione con Dio.

Abbiamo tutti un disperato bisogno di sapienza. Nell'Antico Testamento, diversi libri parlano della sapienza: Proverbi, Giobbe, Qoelet e Cantico dei Cantici. Inoltre, troviamo scritti che potremmo descrivere come "Letteratura della sapienza" e che trattano temi come il potere della parola, la benedizione della fedeltà, i pericoli dell'adulterio, i rischi che derivano dall'abuso di alcol, le disuguaglianze della vita, le sofferenze dei giusti, la buona leadership e l'arte di essere genitori.

La sapienza è una sorta di buon senso santificato. Porta ad una maggiore comprensione di sé. Dona la capacità di affrontare la vita, di fronteggiare e padroneggiare le sue sfide. È il tipo di eredità che i buoni genitori vorrebbero trasmettere ai propri figli. La vera sapienza si trova in Gesù Cristo, perché Gesù è "sapienza di Dio" (1 Corinzi 1,24).

Sapienziali

Proverbi 8,12-21

12 Io, la sapienza, abito con la prudenza
  e possiedo scienza e riflessione.
13 Temere il Signore è odiare il male:
  io detesto la superbia e l'arroganza,
  la cattiva condotta e la bocca perversa.
14 A me appartengono consiglio e successo,
  mia è l'intelligenza, mia è la potenza.
15 Per mezzo mio regnano i re
  e i prìncipi promulgano giusti decreti;
16 per mezzo mio i capi comandano
  e i grandi governano con giustizia.
17 Io amo coloro che mi amano,
  e quelli che mi cercano mi trovano.
18 Ricchezza e onore sono con me,
  sicuro benessere e giustizia.
19 Il mio frutto è migliore dell'oro più fino,
  il mio prodotto è migliore dell'argento pregiato.
20 Sulla via della giustizia io cammino
  e per i sentieri dell'equità,
21 per dotare di beni quanti mi amano
  e riempire i loro tesori.

Commento

Cercare la sapienza da Dio

La sapienza è un bene immensamente prezioso. I benefici della sapienza di Dio valgono più di quanto si possa immaginare, più di un grande stipendio mensile e di tutta la ricchezza materiale del mondo (vv.18-19, MSG). Infatti, a differenza della ricchezza materiale, la sapienza di Dio dura per sempre (v.18).

Ma perché la sapienza è così preziosa? E cosa dovremmo fare per ricercare la sapienza?

1. La sapienza viene da Dio

La sapienza inizia dalla relazione con Dio. Si comincia con il "temere il Signore" (v.13). "Timore" non è paura ma "rispetto". Il timore porta alla consapevolezza che Dio è il fondamento di ogni sapienza.

2. La sapienza è pura e bella

L'autore del libro dei Proverbi dice: "Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia e l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa... Sulla via della giustizia io cammino e per i sentieri dell'equità" (vv.13,20). Questa ricerca della giustizia è la sapienza che viene da Dio. L'apostolo Giacomo dice: "La sapienza che viene dall'alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera" (Giacomo 3,17).

3. La sapienza ti aiuta a vivere bene

La sapienza è particolarmente importante per tutti coloro che sono leader nella vita, nel lavoro o nella società. Se vuoi essere un buon leader hai bisogno di sapienza e buon senso: "Per mezzo mio regnano i re e i prìncipi promulgano giusti decreti; per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia" (Proverbi 8,15-16).

4. La sapienza è a nostra disposizione

Dio promette la sapienza a quanti la cercano: "Io amo coloro che mi amano, e quelli che mi cercano mi trovano" (v.17). L'apostolo Giacomo dice: "Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data" (Giacomo 1,5). Questa è una preghiera della quale possiamo essere sicuri di ricevere risposta.

Preghiera

Signore, oggi ho disperatamente bisogno della tua sapienza. Ti prego di donarmi una sapienza pura, amante della pace, premurosa, sottomessa, piena di misericordia e buon frutto, imparziale e sincera.

Nuovo Testamento

Luca 7,36-50

Gesù perdona una peccatrice

36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38 stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.

39 Vedendo questo , il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!".

40 Gesù allora gli disse: "Simone, ho da dirti qualcosa".

Ed egli rispose: "Di' pure, maestro".

41 "Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. 42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?".

43 Simone rispose: "Suppongo sia colui al quale ha condonato di più".

Gli disse Gesù: "Hai giudicato bene".

44 E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: "Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. 46 Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo . 47 Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco".

48 Poi disse a lei: "I tuoi peccati sono perdonati".

49 Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: "Chi è costui che perdona anche i peccati?".

50 Ma egli disse alla donna: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!".

Commento

Guardare le persone con occhi sapienti

Ti è mai capitato di giudicare male qualcuno basandoti solo sulle apparenze?

Nel brano di oggi vediamo una donna lavare i piedi di Gesù con i suoi capelli, baciarli e versare profumo su di essi. I farisei rimangono scandalizzati: "Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!" (Luca 7,39) La donna, infatti, vendeva il suo corpo come prostituta in città.

Ma Gesù, "pieno di sapienza" (Luca 2,40) fin dai suoi primi giorni, riesce a vedere oltre l'apparenza. Davanti a sé vede una donna consapevole di quanto le era stato perdonato, e per questo desiderosa di esprimere il suo immenso amore. Chiunque con un passato negativo, può decidere di avere un futuro positivo e benedetto.

Nel racconto di Gesù osserviamo la sua immensa sapienza sia nel comunicare con il cuore delle persone sia nel modo di insegnare. La parabola riguarda un eccentrico manager di banca il quale riceve la visita di due suoi clienti. Il primo gli deve 5.000 euro e il secondo 50.000 euro. Sebbene si tratti di grandi cifre, il direttore lì lascia andare entrambi completamente. Un comportamento, questo, folle per un manager di banca. Ma l'amore di Gesù è proprio così. Attraverso di lui tutti i nostri peccati sono cancellati. Riceviamo il perdono totale. Più grande è il debito, più ne saremo grati e più grande sarà il nostro amore per Gesù.

Questa parabola permette a Simone il fariseo di rispondere, inconsapevolmente, alla propria preoccupazione (Luca 7,43). Con sapienza e dolcezza Gesù fa notare a Simone che la sua accoglienza non è stata particolarmente calorosa e ricca d'amore. Il problema di Simone è che non si rende conto di quanto abbia bisogno di perdono.

Al contrario, la donna ama molto Gesù perché sa di essere stata molto perdonata (v.47). É disposta a rischiare il rifiuto e a donare tutto ciò che ha, emotivamente e finanziariamente.

Piange così tanto che "piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime" (v.38). Per pulirgli i piedi, si scioglie i capelli in pubblico (cosa considerata vergognosa) e, in preda alle sue emozioni e ignara di ciò che pensano gli altri, bacia i suoi piedi con profonda riverenza.

Infine, versa un profumo raro e costoso (normalmente riservato alla testa) sui suoi piedi. Ama Gesù con tutto il suo cuore e Gesù vede il suo cuore, non il passato ma il suo cuore. Le dice: "La tua fede ti ha salvata; va' in pace!" (v.50) Il nostro amore è il risultato della nostra fede. L'apostolo Paolo dice: "Perché in Cristo Gesù non è la circoncisione che vale o la non circoncisione, ma la fede che si rende operosa per mezzo della carità" (Galati 5,6).

Forse non abbiamo avuto un buon inizio di vita, ma questo non significa che non possiamo avere un grande finale. Qualunque sia stata la nostra vita passata, con Gesù possiamo ricominciare completamente e avere un grande futuro. Non abbiamo bisogno dei sensi di colpa, ad esempio per errori del passato o relazioni precedenti. Nel momento in cui ci pentiamo e riponiamo la nostra fede in Gesù, tutti i nostri peccati sono cancellati. E se questo ci sembra impossibile, preghiamo per credere, perché questa convinzione passi dalla nostra testa al nostro cuore.

Gesù vuole che riconosciamo di essere peccatori. Da soli, non possiamo saldare i nostri debiti. Ma con Gesù sì. Chiediamo allo Spirito Santo di riempirci oggi di un amore traboccante per Dio e per gli altri.

Preghiera

Signore, ti prego di donarmi sapienza non per giudicare le persone ma per riuscire a guardarle nel cuore, come Gesù. Ti prego di riempirmi di Spirito Santo oggi perché io possa traboccare di amore per te e per gli altri.

Antico Testamento

Numeri 26,12-27,11

12 Figli di Simeone, secondo le loro famiglie:

da Nemuèl discende la famiglia dei Nemueliti;

da Iamin la famiglia degli Iaminiti;

da Iachin la famiglia degli Iachiniti;

13 da Zerach la famiglia degli Zerachiti;

da Saul la famiglia dei Sauliti.

14 Tali sono le famiglie dei Simeoniti. Ne furono registrati ventiduemiladuecento.

15 Figli di Gad, secondo le loro famiglie:

da Sefon discende la famiglia dei Sefoniti;

da Agghì la famiglia degli Agghiti;

da Sunì la famiglia dei Suniti;

16 da Oznì la famiglia degli Ozniti;

da Erì la famiglia degli Eriti;

17 da Arod la famiglia degli Aroditi;

da Arelì la famiglia degli Areliti.

18 Tali sono le famiglie dei figli di Gad. Ne furono registrati quarantamilacinquecento.

19 Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nella terra di Canaan.

20 I figli di Giuda, secondo le loro famiglie, furono:

da Sela discende la famiglia dei Selaniti;

da Peres la famiglia dei Peresiti; da Zerach la famiglia degli Zerachiti.

21 I figli di Peres furono:

da Chesron discende la famiglia dei Chesroniti;

da Camul discende la famiglia dei Camuliti.

22 Tali sono le famiglie di Giuda. Ne furono registrati settantaseimilacinquecento.

23 Figli di Ìssacar, secondo le loro famiglie:

da Tola discende la famiglia dei Tolaiti;

da Puva la famiglia dei Puviti;

24 da Iasub la famiglia degli Iasubiti;

da Simron la famiglia dei Simroniti.

25 Tali sono le famiglie di Ìssacar. Ne furono registrati sessantaquattromilatrecento.

26 Figli di Zàbulon, secondo le loro famiglie:

da Sered discende la famiglia dei Serediti;

da Elon la famiglia degli Eloniti;

da Iacleèl la famiglia degli Iacleeliti.

27 Tali sono le famiglie degli Zabuloniti. Ne furono registrati sessantamilacinquecento.

28 Figli di Giuseppe, secondo le loro famiglie: Manasse ed Èfraim.

29 Figli di Manasse: da Machir discende la famiglia dei Machiriti.

Machir generò Gàlaad.

Da Gàlaad discende la famiglia dei Galaaditi.

30 Questi sono i figli di Gàlaad:

da Iezer discende la famiglia degli Iezeriti;

da Chelek discende la famiglia dei Cheleciti;

31 da Asrièl discende la famiglia degli Asrieliti;

da Sichem discende la famiglia dei Sichemiti;

32 da Semidà discende la famiglia dei Semidaiti;

da Chefer discende la famiglia dei Cheferiti.

33 Ora Selofcàd, figlio di Chefer, non ebbe maschi ma soltanto figlie, e le figlie di Selofcàd si chiamarono Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa.

34 Tali sono le famiglie di Manasse. Ne furono registrati cinquantaduemilasettecento.

35 Questi sono i figli di Èfraim, secondo le loro famiglie:

da Sutèlach discende la famiglia dei Sutalchiti;

da Becher la famiglia dei Becheriti;

da Tacan la famiglia dei Tacaniti.

36 Questi sono i figli di Sutèlach:

da Eran discende la famiglia degli Eraniti.

37 Tali sono le famiglie dei figli di Èfraim. Ne furono registrati trentaduemilacinquecento.

Questi sono i figli di Giuseppe, secondo le loro famiglie.

38 Figli di Beniamino, secondo le loro famiglie:

da Bela discende la famiglia dei Belaiti;

da Asbel discende la famiglia degli Asbeliti;

da Achiràm discende la famiglia degli Achiramiti;

39 da Sufam discende la famiglia dei Sufamiti;

da Cufam discende la famiglia dei Cufamiti.

40 I figli di Bela furono Ard e Naamàn;

da Ard discende la famiglia degli Arditi;

da Naamàn discende la famiglia dei Naamiti.

41 Tali sono i figli di Beniamino, secondo le loro famiglie. Ne furono registrati quarantacinquemilaseicento.

42 Questi sono i figli di Dan, secondo le loro famiglie:

da Sucam discende la famiglia dei Sucamiti.

Sono queste le famiglie di Dan, secondo le loro famiglie. 43 Totale per le famiglie dei Sucamiti: ne furono registrati sessantaquattromilaquattrocento.

44 Figli di Aser, secondo le loro famiglie:

da Imna discende la famiglia degli Imniti;

da Isvì la famiglia degli Isviti;

da Berià la famiglia dei Beriiti.

45 Dai figli di Berià discendono:

da Cheber discende la famiglia dei Cheberiti;

da Malchièl discende la famiglia dei Malchieliti.

46 La figlia di Aser si chiamava Serach.

47 Tali sono le famiglie dei figli di Aser. Ne furono registrati cinquantatremilaquattrocento.

48 Figli di Nèftali, secondo le loro famiglie:

da Iacseèl discende la famiglia degli Iacseeliti;

da Gunì la famiglia dei Guniti;

49 da Ieser la famiglia degli Ieseriti;

da Sillem la famiglia dei Sillemiti.

50 Tali sono le famiglie di Nèftali, secondo le loro famiglie. Ne furono registrati quarantacinquemilaquattrocento.

51 Questi sono gli Israeliti che furono registrati: seicentounmilasettecentotrenta.

52 Il Signore parlò a Mosè dicendo: 53 "Tra costoro la terra sarà divisa in eredità, secondo il numero delle persone. 54 A chi è numeroso darai numerosa eredità e a chi è piccolo darai piccola eredità; a ciascuno sarà data la sua eredità secondo il numero dei suoi censiti. 55 La terra sarà divisa per sorteggio; essi riceveranno la rispettiva proprietà secondo i nomi delle loro tribù paterne. 56 La ripartizione delle proprietà sarà gettata a sorte per tutte le tribù, grandi o piccole".

57 Questi sono i leviti dei quali si fece il censimento, secondo le loro famiglie:

da Gherson discende la famiglia dei Ghersoniti;

da Keat la famiglia dei Keatiti;

da Merarì la famiglia dei Merariti.

58 Queste sono le famiglie di Levi:

la famiglia dei Libniti, la famiglia degli Ebroniti,

la famiglia dei Macliti,

la famiglia dei Musiti,

la famiglia dei Coriti. Keat generò Amram. 59 La moglie di Amram si chiamava Iochebed, figlia di Levi, che nacque a Levi in Egitto; essa partorì ad Amram Aronne, Mosè e Maria loro sorella. 60 Ad Aronne nacquero Nadab e Abiu, Eleàzaro e Itamàr. 61 Ora Nadab e Abiu morirono quando presentarono al Signore un fuoco illegittimo.

62 I censiti furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un mese in su. Essi non furono compresi nel censimento degli Israeliti perché non fu data loro alcuna proprietà tra gli Israeliti.

63 Questi sono i censiti da Mosè e dal sacerdote Eleàzaro, i quali fecero il censimento degli Israeliti nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gerico. 64 Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai, 65 perché il Signore aveva detto di loro: "Dovranno morire nel deserto!". E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb, figlio di Iefunnè, e Giosuè, figlio di Nun.

Le figlie di Selofcàd

27Si fecero avanti le figlie di Selofcàd, figlio di Chefer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa. 2 Si presentarono davanti a Mosè, davanti al sacerdote Eleàzaro, davanti ai prìncipi e a tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno, e dissero: 3 "Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si erano coalizzati contro il Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi. 4 Perché dovrebbe il nome di nostro padre scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre".

5 Mosè presentò la loro causa davanti al Signore. 6 Il Signore disse a Mosè: 7 "Le figlie di Selofcàd dicono bene. Darai loro in eredità una proprietà tra i fratelli del loro padre e farai passare a esse l'eredità del loro padre.

8 Parlerai inoltre agli Israeliti e dirai: "Quando un uomo morirà senza lasciare un figlio maschio, farete passare la sua eredità alla figlia. 9 Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli. 10 Se non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli del padre. 11 Se non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredità al parente più stretto nella sua cerchia familiare e quegli la possederà. Questa sarà per gli Israeliti una norma di diritto, secondo quanto il Signore ha ordinato a Mosè"".

Commento

Mostrare sapienza nelle decisioni pratiche

Mosè dimostra di avere una sapienza molto pratica. Assegna i terreni e la loro estensione in base alla grandezza dei gruppi (26,54).

Purtroppo però non tutti sono saggi come Mosè. Nel deserto si ribellano e mormorano contro Dio. A questa ribellione Dio risponde che non sarebbero entrati nella terra promessa. E questo è esattamente ciò che succede: "Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai, perché il Signore aveva detto di loro: 'Dovranno morire nel deserto!'. E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb, figlio di Iefunnè, e Giosuè, figlio di Nun" (vv.64-65).

Conosco una vecchia canzone che dice:

Giosuè, figlio di Nun
E Caleb
Il figlio di Iefunnè
Furono gli unici due
Che riuscirono a passare
Nella terra del latte e del miele.

Anche le figlie di Selofcàd dimostrano di avere grande sapienza e coraggio nel parlare apertamente. Difendono i diritti delle donne (27,1-11). Senza il loro coraggio, le cose potevano andare molto diversamente. Ma con grande sapienza, scelgono di parlare.

Mosè affronta la situazione con grande sapienza. Non segue le usanze del suo tempo e si dimostra straordinariamente aperto. Con grande sapienza non prende una decisione affrettata e non equipara automaticamente la volontà di Dio ad un'antica usanza.

Eppure al cuore della sapienza di Mosè c'è il riconoscimento che la vera sapienza viene da Dio. Ancora una volta, sottopone i problemi e le sfide del popolo a Dio. Cerca il suo aiuto e la sua guida, ed è questo che lo rende sapiente.

Preghiera

Signore, abbiamo bisogno della tua sapienza per tutte le decisioni che dovremo prendere ogni giorno. Aiutaci non solo a guardare dentro di noi, ma a cercare la tua sapienza che viene dall'alto, a seguire l'esempio della sapienza di Gesù e ad essere guidati dallo Spirito Santo, che dona sapienza interiore.

La moglie di Nicky dice

Luca 7,36-50

È così facile giudicare. Ricordo ancora quella volta in metropolitana con mia figlia a Londra. Era ancora molto piccola. Mentre attraversavamo la barriera di ingresso vidi una giovane donna che stava litigando con il controllore. Mi ricordo di averla guardata con critica e giudizio.

Nel frattempo io e mia figlia ci avvicinammo alla scala mobile. Feci scendere dal passeggino la bambina che si mise sul gradino sotto di me. La donna si trovava proprio davanti a noi. Ad un certo punto mia figlia scivolò e cadde lungo le scale mobili. Avevo il passeggino e le borse tra le mani e non riuscii a prenderla. Con orrore mi resi conto che avrebbe potuto farsi molto male non solo per la caduta ma per il meccanismo delle scale mobili in fondo.

Fortunatamente, lì attorno c'erano diverse persone, ma fu proprio quella donna a girarsi, a correre e a sollevare la mia bambina, appena prima che raggiungesse il fondo. Me la restituì sana e salva. Mi sentii profondamente pentita per il mio atteggiamento di giudizio nei suoi confronti, e molto grata a lei e a Dio per averla messa sul mio cammino.

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 193, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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