Giorno 97

Vai avanti

Sapienziali Proverbi 8,32-36
Nuovo Testamento Luca 11,5-32
Antico Testamento Deuteronomio 4,15-5,33

Introduzione

"Riesci a vedere qualcosa?", chiese Carter al suo assistente. I suoi occhi si stavano abituando alla penombra. Poi smise di parlare, incredulo e quasi accecato dall'abbagliante schiera di tesori che si ritrovò davanti.

Per più di duemila anni, turisti, ladri di tombe e archeologi avevano cercato invano i luoghi di sepoltura dei faraoni d'Egitto, ma senza successo. Anche l'archeologo britannico Howard Carter aveva lavorato per anni su questo, partendo da pochi frammenti di prova. Ma niente da fare, era sul punto di abbandonare le ricerche.

Ma non lo fece, andò avanti e alla fine riuscì ad aprire un'antica tomba egizia. Nessuno nel mondo moderno aveva mai visto niente di simile. Il corpo imbalsamato del re giaceva all'interno di un nido di tre bare, quella interna era d'oro massiccio. Sulla testa del re c'era una magnifica maschera d'oro e numerosi gioielli giacevano sul corpo e nei suoi involucri.

Altre stanze erano piene di statue, un carro, armi, casse, vasi, pugnali, gioielli e un trono. Era la tomba e il tesoro inestimabile del re Tutankhamon, che regnò dal 1352 al 1343 A.C. 3265 anni dopo, il 26 novembre 1922, Carter portò alla luce questo incredibile tesoro.

Quella di Howard Carter fu la scoperta archeologica più incredibile della storia, e lo fu perché non smise di cercare. Si fece forza, perseverò. Un fiume taglia la roccia non per la sua potenza ma per la sua perseveranza.

Dio ti ama. Dio non si impone su di te, ma promette di rivelarsi a te se lo cerchi con perseveranza.

Sapienziali

Proverbi 8,32-36

32 Ora, figli, ascoltatemi:
  beati quelli che seguono le mie vie!
33 Ascoltate l'esortazione e siate saggi,
  non trascuratela!
34 Beato l'uomo che mi ascolta,
  vegliando ogni giorno alle mie porte,
  per custodire gli stipiti della mia soglia.
35 Infatti, chi trova me trova la vita
  e ottiene il favore del Signore;
36 ma chi pecca contro di me fa male a se stesso;
  quanti mi odiano amano la morte".

Commento

Cercare la sapienza di Dio ogni giorno

In questo brano troviamo un'immagine meravigliosa di ciò che la lettura della Bibbia e l'ascolto di Dio ogni giorno possono fare: "Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte" (v.34). Questa è la via della vita in tutta la sua pienezza. Questa è la via per ricevere "il favore del Signore" (v.35). È così importante; è una questione di vita o di morte (vv.35-36).

Come abbiamo visto in precedenza, il libro dei Proverbi prefigura Cristo, che è sapienza di Dio. Non si tratta solo di imparare alcuni "buoni consigli di vita", ma di imparare dalla fonte stessa della sapienza.

Cercare Dio richiede disciplina e pazienza: dovremmo imparare ad aspettare i tempi di Dio, a non avere troppa fretta. Perché la fretta, a volte, ci può portare fuori strada.

Preghiera

Signore, grazie perché quando trovo te, trovo la vita. Aiutami a cercarti ogni giorno, ad aspettarti pazientemente e ad ascoltare le tue istruzioni.

Nuovo Testamento

Luca 11,5-32

5 Poi disse loro: "Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: "Amico, prestami tre pani, 6 perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli", 7 e se quello dall'interno gli risponde: "Non m'importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani", 8 vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

9 Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.

11 Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? 12 O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13 Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!".

Gesù libera l'uomo dal demonio

14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. 15 Ma alcuni dissero: "È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni". 16 Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo.

17 Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: "Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18 Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. 19 Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 20 Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

21 Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. 22 Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.

23 Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.

24 Quando lo spirito impuro esce dall'uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: "Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito". 25 Venuto, la trova spazzata e adorna. 26 Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima".

27 Mentre diceva questo, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!".

28 Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!".

Il segno del profeta Giona

29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: "Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. 30 Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione. 31 Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 32 Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

Commento

Cercare lo Spirito di Dio con perseveranza

Gesù ci invita a non lasciarci scoraggiare facilmente. Racconta una storia per mostrare il potere della perseveranza (v.8, AMP) nelle relazioni umane anche imperfette (vv.5-8).

Poi prosegue spiegando come la perseveranza sia altrettanto importante nella relazione con Dio. "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto" (vv.9-10, AMP).

Gesù si sta riferendo in particolare al dono dello Spirito Santo (v.13). Ci invita a continuare a cercarlo e a desiderare di riceverlo sempre di più, e con lo Spirito Santo la sua sapienza e potenza nella nostra vita.

Affronta poi alcune delle principali obiezioni che le persone spesso pongono all'idea di ricevere questi doni:

  1. Dubbio
    Molte persone hanno molti dubbi a riguardo. Si chiedono: "Se chiedo, riceverò?" Gesù dice: "Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato" (v.9).

    Gesù, forse vedendo che i discepoli erano un po' scettici, lo ripete in modo diverso: "Cercate e troverete" e "bussate e vi sarà aperto".

    Conoscendo bene la natura umana, prosegue una quarta volta: "Chiunque chiede riceve" (v.10), una quinta: "Chi cerca trova" e infine una sesta volta: "A chi bussa sarà aperto".

    Ma perché lo ripete sei volte? Forse perché conosce la nostra tendenza a dubitare. Credere che Dio sia disposto a darci ogni cosa non è così semplice, specialmente se si tratta di cose meravigliose come il suo Spirito Santo e i doni che provengono dallo Spirito.

  2. Paura
    Superato il primo ostacolo del dubbio, le persone potrebbero bloccarsi a causa di un secondo ostacolo: la paura. La paura per ciò che potremmo ricevere. Ciò che riceveremo sarà qualcosa di buono?

    Gesù ci parla di questo usando l'analogia di un padre umano. Ad un figlio che chiede un pesce, nessun padre darebbe un serpente. E ad un figlio che chiede un uovo, nessun padre darebbe uno scorpione (vv.11-12). Un comportamento così sarebbe assurdo, impensabile, contro natura.

    Gesù ricorda che rispetto a Dio tutti siamo cattivi! Se noi per primi non faremmo mai così con i nostri figli, tanto più Dio che è buono non lo potrebbe fare con noi. Per questo, Dio non ci deluderà. Se chiederemo lo Spirito Santo e tutti i suoi doni meravigliosi, Dio ce li donerà (v.13).

  3. Inadeguatezza
    Chiedere perdono e tagliare con tutto ciò che sappiamo essere sbagliato nelle nostre vite è importante. Tuttavia, anche dopo averlo fatto, potremmo avere ancora una vaga sensazione di inadeguatezza, di essere indegni. Potremmo non credere che Dio ci possa davvero donare qualcosa.

    A volte è più facile credere che Dio darà i suoi doni a quelli che sono molto più bravi di noi, ma non a noi. Ma Gesù non dice: "Quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo ai cristiani che sono bravi", bensì: "Quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!" (v.13)

La seconda parte del passaggio ci insegna a cercare le cose giuste. Alcuni cercavano "un segno dal cielo" (v.16). Queste erano le stesse persone che attribuivano al diavolo l'opera che Gesù compiva per mezzo dello Spirito Santo (v.15).

Gesù fa notare che il diavolo non scaccia i demoni (vv.17-20) e dice loro di non cercare "segni". L'unico segno di cui abbiamo bisogno è il segno della resurrezione (vv.29-30). Questo è il segno che dimostra che Gesù è più grande sia di Salomone che di Giona (vv.31-32).

Non dovremmo cercare le cose sbagliate. Ciò che invece dovremmo fare è non smettere di cercare Dio, il suo regno, la sua giustizia e il suo Spirito Santo.

Preghiera

Signore, oggi ti chiedo di riempirmi dell'amore, della potenza e della sapienza che provengono dal tuo Spirito.

Antico Testamento

Deuteronomio 4,15-5,33

Divieto di ogni forma di idolatria

15 State bene in guardia per la vostra vita: poiché non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull'Oreb dal fuoco, 16 non vi corrompete, dunque, e non fatevi l'immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o di femmina, 17 la figura di qualunque animale che è sopra la terra, la figura di un uccello che vola nei cieli, 18 la figura di una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra. 19 Quando alzi gli occhi al cielo e vedi il sole, la luna, le stelle e tutto l'esercito del cielo, tu non lasciarti indurre a prostrarti davanti a quelle cose e a servirle; cose che il Signore, tuo Dio, ha dato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. 20 Voi, invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di ferro, dall'Egitto, perché foste per lui come popolo di sua proprietà, quale oggi siete.

21 Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei attraversato il Giordano e non sarei entrato nella buona terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità. 22 Difatti io morirò in questa terra, senza attraversare il Giordano; ma voi lo attraverserete e possederete quella buona terra. 23 Guardatevi dal dimenticare l'alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando, 24 perché il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso.

25 Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nella terra, se vi corromperete, se vi farete un'immagine scolpita di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore, tuo Dio, per irritarlo, 26 io chiamo oggi a testimone contro di voi il cielo e la terra: voi certo scomparirete presto dalla terra in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati. 27 Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete che un piccolo numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà. 28 Là servirete a dèi fatti da mano d'uomo, di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano. 29 Ma di là cercherai il Signore, tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l'anima. 30 Nella tua disperazione tutte queste cose ti accadranno; negli ultimi giorni però tornerai al Signore, tuo Dio, e ascolterai la sua voce, 31 poiché il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l'alleanza che ha giurato ai tuoi padri.

L'elezione d'Israele

32 Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? 33 Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo? 34 O ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore, vostro Dio, in Egitto, sotto i tuoi occhi?

35 Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui. 36 Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole che venivano dal fuoco. 37 Poiché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro discendenza dopo di loro e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua presenza e con la sua grande potenza, 38 scacciando dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, facendoti entrare nella loro terra e dandotene il possesso, com'è oggi.

39 Sappi dunque oggi e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra: non ve n'è altro. 40 Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti do, perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà per sempre".

Città di rifugio oltre il Giordano

41 In quel tempo Mosè scelse tre città oltre il Giordano, a oriente, 42 perché servissero di asilo all'omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima, perché potesse aver salva la vita rifugiandosi in una di quelle città. 43 Esse furono Beser, nel deserto, sull'altopiano, per i Rubeniti, Ramot in Gàlaad, per i Gaditi, e Golan in Basan, per i Manassiti.

Secondo discorso di Mosè

44 Questa è la legge che Mosè espose agli Israeliti. 45 Queste sono le istruzioni, le leggi e le norme che Mosè diede agli Israeliti quando furono usciti dall'Egitto, 46 oltre il Giordano, nella valle di fronte a Bet-Peor, nella terra di Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon, e che Mosè e gli Israeliti sconfissero quando furono usciti dall'Egitto. 47 Essi avevano preso possesso della terra di lui e del paese di Og, re di Basan - due re Amorrei che stavano oltre il Giordano, a oriente -, 48 da Aroèr, che è sulla riva del torrente Arnon, fino al monte Sirion, cioè l'Ermon, 49 con tutta l'Araba oltre il Giordano, a oriente, fino al mare dell'Araba sotto le pendici del Pisga.

Le dieci parole

5Mosè convocò tutto Israele e disse loro:

"Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo ai vostri orecchi: imparatele e custoditele per metterle in pratica. 2 Il Signore, nostro Dio, ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb. 3 Il Signore non ha stabilito quest'alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti vivi. 4 Il Signore sul monte vi ha parlato dal fuoco faccia a faccia, 5 mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore, perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse:

6 "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.

7 Non avrai altri dèi di fronte a me.

8 Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. 9 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, 10 ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

11 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.

12 Osserva il giorno del sabato per santificarlo, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato. 13 Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; 14 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. 15 Ricòrdati che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore, tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del sabato. `

16` Onora tuo padre e tua madre, come il Signore, tuo Dio, ti ha comandato, perché si prolunghino i tuoi giorni e tu sia felice nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.

17 Non ucciderai.

18 Non commetterai adulterio.

19 Non ruberai.

20 Non pronuncerai testimonianza menzognera contro il tuo prossimo.

21 Non desidererai la moglie del tuo prossimo. Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo".

22 Sul monte il Signore disse, con voce possente, queste parole a tutta la vostra assemblea, in mezzo al fuoco, alla nube e all'oscurità. Non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.

23 Quando udiste la voce in mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si avvicinarono tutti a me 24 e dissero: "Ecco, il Signore, nostro Dio, ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo. 25 Ma ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà. Se continuiamo a udire ancora la voce del Signore, nostro Dio, moriremo. 26 Chi, infatti, tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal fuoco ed è rimasto vivo? 27 Accòstati tu e ascolta tutto ciò che il Signore, nostro Dio, dirà. Tu ci riferirai tutto ciò che il Signore, nostro Dio, ti avrà detto: noi lo ascolteremo e lo faremo".

28 Il Signore udì il suono delle vostre parole, mentre mi parlavate, e mi disse: "Ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolto. Tutto ciò che hanno detto va bene. 29 Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre!

30 Va' e di' loro: Tornate alle vostre tende. 31 Ma tu resta qui con me e io ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai insegnare loro, perché le mettano in pratica nella terra che io sto per dare loro in possesso".

32 Abbiate cura perciò di fare come il Signore, vostro Dio, vi ha comandato. Non deviate né a destra né a sinistra; 33 camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore, vostroDio, vi ha prescritto, perché viviate e siate felici e rimaniate a lungo nella terra di cui avrete il possesso

Commento

Cercare la presenza di Dio con tutto il cuore

Ognuno di noi può avere una relazione personale con Dio. Dio dice al suo popolo: "Tu sei stato fatto spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui" (4,35 AMP).

Mosè dice al popolo di Dio che sarà disperso tra le nazioni (v.27). "Di là cercherai il Signore, tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l'anima" (v.29).

Questa stessa enfasi sulla nostra relazione con Dio la vediamo all'inizio dei Dieci Comandamenti. Viviamo in un mondo che pensa che l'unica cosa che conta sia il modo in cui ci relazioniamo con le altre persone. Il modo in cui ci relazioniamo con gli altri è estremamente importante ed è oggetto dei comandamenti, dal sesto al decimo (5,16-21). Tuttavia, c'è qualcosa di ancora più importante del modo in cui ci relazioniamo con gli altri: la nostra relazione con Dio. È questa la cosa più importante della nostra vita.

È da questa relazione che dovrebbe trovare origine il nostro amore per gli altri. Nella nostra vita, Dio non dovrebbe essere un optional. Mosè dice: "Il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso" (4,24). Dio ci ama. Ci ha scelto e vuole benedirci con la sua presenza (v.37). È un "Dio misericordioso" (v.31). Ci ha liberato dalla prigionia, come ha liberato gli Israeliti: "Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile" (5,6).

È in questo contesto che ci dice di mettere il nostro rapporto con lui al di sopra di ogni altra cosa (i primi 4 comandamenti, vv.6-15). Questa è la prima priorità. Poi le tue relazioni in famiglia (v.16). Poi il tuo rapporto con gli altri (comandamenti dal sesto al nono, vv.17-20). E infine, il comandamento numero dieci, riguardante il nostro pensiero di vita (v.21).

Mosè dice al popolo di "ascoltare" queste istruzioni, "impararle", "metterle in pratica" (v.1, MSG). Come Howard Carter, vai avanti. Cerca Dio ogni giorno, con perseveranza e con tutto il cuore; troverai la vita in tutta la sua pienezza e questo trasformerà il modo in cui ami e servi gli altri.

Preghiera

Signore, oggi cerco la tua presenza con tutto il cuore. Aiutami a sperimentare personalmente il tuo amore e la tua forza, ad ascoltare i tuoi comandamenti, a seguirli e a vivere sotto la tua grazia.

La moglie di Nicky dice

Deuteronomio 5,29a

"Oh, se avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi!"

Nella vita ci sono cose che ci terrorizzano. Per me sono sempre state le altitudini, il rischio di cadere, i serpenti, i cani che ringhiano, le persone violente e ora anche la pandemia. Ma c’è una paura che è giusta, il timore sano (giusta riverenza) per il nostro Dio onnipotente. Un timore che vorrei riscoprire e vivere sempre di più per poter vedere tutto il resto nella giusta prospettiva. Amo la parte finale di questo versetto: "Per essere felici loro e i loro figli per sempre!" (v.29b)

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

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Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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