Otto cose che contano davvero per Dio
Introduzione
Mia madre e mio padre sono stati dei grandi genitori. Avevano valori forti. Io e mia sorella non abbiamo mai avuto dubbi su ciò che contava per loro.
Per mio padre, ciò che contava di più era l'onestà. Era solito dire: "Mi aspetto di essere creduto". Considerava l'onestà il valore più alto possibile e talvolta rasentava l'assurdo pur di mantenere tale standard.
In un'occasione, quando erano ancora fidanzati, lui e mia madre presero l'autobus sbagliato. Il conducente rifiutò di accettare il denaro per il biglietto poiché avevano percorso solo pochi metri. Mio padre rimase scontento di non aver potuto pagare ciò che credeva fosse dovuto. Inviò così i soldi per il biglietto alla compagnia di autobus ma gli vennero rispediti indietro. Ne derivò una lunga corrispondenza, che mia madre faticò a comprendere (scherzando diceva che per questo avevano quasi rotto il fidanzamento).
In tutta l'infanzia, ricordo molti episodi come questo. Forse mio padre era un po' estremo in questo. Ma su ciò che contava davvero per lui non c'erano dubbi: l'onestà. Nei brani di oggi, esploreremo alcune delle cose che contano davvero per Dio.
Salmi 44,1-13
Salmo 44
1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil.
2 Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,
nostri padri ci hanno raccontato
l'opera che hai compiuto ai loro giorni,
nei tempi antichi.
3 Tu, per piantarli,
con la tua mano hai sradicato le genti,
per farli prosperare
hai distrutto i popoli.
4 Non con la spada, infatti, conquistarono la terra,
né fu il loro braccio a salvarli;
ma la tua destra e il tuo braccio
e la luce del tuo volto, perché tu li amavi.
5 Sei tu il mio re, Dio mio,
che decidi vittorie per Giacobbe.
6 Per te abbiamo respinto i nostri avversari,
nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori.
7 Nel mio arco infatti non ho confidato,
la mia spada non mi ha salvato,
8 ma tu ci hai salvati dai nostri avversari,
hai confuso i nostri nemici.
9 In Dio ci gloriamo ogni giorno
e lodiamo per sempre il tuo nome.
10 Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna,
e più non esci con le nostre schiere.
11 Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari
e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
12 Ci hai consegnati come pecore da macello,
ci hai dispersi in mezzo alle genti.
13 Hai svenduto il tuo popolo per una miseria,
sul loro prezzo non hai guadagnato.
Commento
1. Fiducia
In cosa riponi la tua fiducia?
Riporre la propria fiducia nel posto giusto è fondamentale. La fiducia non dovrebbe mai essere riposta nelle proprie forze ("Non con la spada, infatti, conquistarono la terra... Nel mio arco infatti non ho confidato", vv.4.7), ma nel Signore: "Ma tu ci hai salvati dai nostri avversari" (v.8, MSG).
Il salmista guarda sia avanti che indietro. Volgendosi indietro dice: "Non con la spada, infatti, conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma la tua destra e il tuo braccio e la luce del tuo volto, perché tu li amavi" (v.4b). Guardando avanti, invece, dice: "Sei tu il mio re, Dio mio, che decidi vittorie per Giacobbe. Per te abbiamo respinto i nostri avversari, nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori" (vv.5-6).
Preghiera
Signore, mentre affronto le sfide di oggi e del futuro, ti ringrazio per le vittorie che ci hai donato. Non mi affido alle mie forze per il futuro, ma ripongo la mia fiducia in te.
Luca 13,31-14,14
Condanna di Erode e lamento su Gerusalemme
31 In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere".
32 Egli rispose loro: "Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. 33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme".
34 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".
Altra guarigione in giorno di sabato
14Un sabato si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. 2 Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. 3 Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: "È lecito o no guarire di sabato?". 4 Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
5 Poi disse loro: "Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?". 6 E non potevano rispondere nulla a queste parole.
7 Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: 8 "Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, 9 e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: "Cedigli il posto!". Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. 10 Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!". Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. 11 Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato".
12 Disse poi a colui che l'aveva invitato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. 13 Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; 14 e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti".
Commento
2. Coraggio
Ti è mai capitato di prendere decisioni basate sulla paura?
Nelson Mandela ha detto: "Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma il trionfo su di essa. L'uomo coraggioso non è colui che non ha paura, ma colui che vince quella paura".
Umanamente parlando, non sorprende che Gesù sia stato crocifisso dopo tre anni di ministero. Era un uomo di grande coraggio. Quando gli dicono: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere" (v.31), risponde: "Andate a dire a quella volpe..." (v.32). Non ha paura di affrontare uno degli uomini più potenti (e malvagi) di quel tempo.
Gesù non teme neppure il confronto con gli scribi e i farisei. Passa spesso del tempo in loro compagnia, non li evita. Non deve essere stato facile per lui "pranzare" (14,1) con coloro che erano sospettosi e critici nei suoi confronti, e che osservavano ogni sua mossa.
Ha anche il coraggio di guarire di sabato l'uomo "malato di idropisìa" (v.2) e confrontarsi poi con i farisei sulle loro opinioni a riguardo.
3. Compassione
Quando incontri le persone, il tuo cuore si commuove?
Gesù non solo ha compassione per le persone (ad esempio, l'uomo malato del versetto 4), ma anche per l'intera città di Gerusalemme. In questo brano, per descrivere il suo amore per la città di Dio, usa un'immagine materna: "Quante volte ho desiderato raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali" (13,34). È interessante notare che Gesù si pone in modo del tutto naturale al posto di Dio, al quale nella Bibbia vengono applicate sia immagini maschili che femminili.
Nella sua espressione più alta, Gesù mostra la sua compassione affrontando la morte sulla croce per noi.
Una volta, nel Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti, vi fu un incendio. Quando una guardia forestale andò a valutare i danni, trovò un uccello che giaceva morto, nero e carbonizzato, ai piedi di un albero. Era uno spettacolo piuttosto inquietante. Spostò l'uccello con un bastone e di colpo tre pulcini uscirono fuori dall'ala della madre morta. L'amore della madre aveva salvato la vita dei suoi pulcini. Gesù, nostra chioccia, ha fatto lo stesso per noi. È morto per proteggerci.
4. Umiltà
Di solito ti preoccupi di ciò che gli altri pensano di te?
Gesù parla di umiltà. Ci invita a metterci "all'ultimo posto" (14,10). Dice: "Non metterti al primo posto... Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato" (vv.8.11).
Come dice la versione di The Message: "Se cammini con il naso per aria, finirai a faccia in giù. Ma se ti accontenti di essere semplicemente te stesso, diventerai più di te stesso" (v.11, MSG).
5. Povertà
Hai mai la tentazione di trascorrere il tuo tempo con persone influenti e ricche perché sai che potresti averne un vantaggio?
Più volte le Scritture parlano dei "poveri". Anche nelle letture dell'Antico e del Nuovo Testamento di oggi si parla dei poveri. Per Dio, il tuo atteggiamento nei confronti dei poveri è importante.
Gesù ha detto: "Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti" (vv.13-14). Gesù ci incoraggia a cercare i poveri nella nostra stessa comunità. A dedicare il nostro tempo al servizio di coloro che non potranno "ricambiarti" (v.14, MSG).
Mosè ha detto: "Non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi" (Deuteronomio 15,4) e ha aggiunto: "I bisognosi non mancheranno mai nella terra" (v.11). Lo stesso Gesù ha detto: "I poveri infatti li avrete sempre con voi" (Matteo 26,11). Il fatto che i poveri saranno sempre con noi non significa che non dobbiamo fare nulla per sradicare la povertà.
Preghiera
Signore Gesù, aiutaci ad essere simili a te: più coraggiosi, compassionevoli ed umili. Donaci amore per i poveri, i tuoi occhi per vederli e il tuo cuore per servirli.
Deuteronomio 15,1-16,20
L'anno sabbatico
15Alla fine di ogni sette anni celebrerete la remissione. 2 Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che detenga un pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto: non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, poiché è stata proclamata la remissione per il Signore. 3 Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere. 4 Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario, 5 purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do. 6 Quando il Signore, tuo Dio, ti benedirà come ti ha promesso, tu farai prestiti a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Dominerai molte nazioni, mentre esse non ti domineranno.
7 Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso, 8 ma gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. 9 Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: "È vicino il settimo anno, l'anno della remissione"; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla: egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. 10 Dagli generosamente e, mentre gli doni, il tuo cuore non si rattristi. Proprio per questo, infatti, il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano. 11 Poiché i bisognosi non mancheranno mai nella terra, allora io ti do questo comando e ti dico: "Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra".
Liberare gli schiavi
12 Se un tuo fratello ebreo o una ebrea si vende a te, ti servirà per sei anni, ma il settimo lo lascerai andare via da te libero. 13 Quando lo lascerai andare via da te libero, non lo rimanderai a mani vuote. 14 Gli farai doni dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio. Gli darai ciò di cui il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto. 15 Ti ricorderai che sei stato schiavo nella terra d'Egitto e che il Signore, tuo Dio, ti ha riscattato; perciò io ti do oggi questo comando.
16 Ma se egli ti dice: "Non voglio andarmene da te", perché ama te e la tua casa e sta bene presso di te, 17 allora prenderai la lesina, gli forerai l'orecchio contro la porta ed egli ti sarà schiavo per sempre. Anche per la tua schiava farai così.
18 Non ti sia grave lasciarlo andare libero, perché ti ha servito sei anni e un mercenario ti sarebbe costato il doppio; così il Signore, tuo Dio, ti benedirà in ogni cosa che farai.
Consacrazione dei primogeniti
19 Consacrerai al Signore, tuo Dio, ogni primogenito maschio che ti nascerà nel tuo bestiame grosso e minuto. Non metterai al lavoro il primo parto del tuo bestiame grosso e non toserai il primo parto del tuo bestiame minuto. 20 Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che il Signore avrà scelto. 21 Se l'animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualunque altro grave difetto, non lo sacrificherai al Signore, tuo Dio. 22 Lo mangerai entro le tue porte: l'impuro e il puro possono mangiarne senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo. 23 Solo non ne mangerai il sangue. Lo spargerai per terra come l'acqua.
La Pasqua
16Osserva il mese di Abìb e celebra la Pasqua in onore del Signore, tuo Dio, perché nel mese di Abìb il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte. 2 Immolerai la Pasqua al Signore, tuo Dio: un sacrificio di bestiame grosso e minuto, nel luogo che il Signore avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 3 Con la vittima non mangerai pane lievitato; con essa per sette giorni mangerai gli azzimi, pane di afflizione, perché sei uscito in fretta dalla terra d'Egitto. In questo modo ti ricorderai, per tutto il tempo della tua vita, del giorno in cui sei uscito dalla terra d'Egitto. 4 Non si veda lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette giorni, né resti nulla fino al mattino della carne che avrai immolato la sera del primo giorno.
5 Non potrai immolare la Pasqua in una qualsiasi città che il Signore, tuo Dio, sta per darti, 6 ma immolerai la Pasqua soltanto nel luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per fissarvi il suo nome. La immolerai alla sera, al tramonto del sole, nell'ora in cui sei uscito dall'Egitto. 7 La farai cuocere e la mangerai nel luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto. La mattina potrai andartene e tornare alle tue tende. 8 Per sei giorni mangerai azzimi e il settimo giorno vi sarà una solenne assemblea per il Signore, tuo Dio. Non farai alcun lavoro.
Festa delle settimane
9 Conterai sette settimane. Quando si metterà la falce nella messe, comincerai a contare sette settimane 10 e celebrerai la festa delle Settimane per il Signore, tuo Dio, offrendo secondo la tua generosità e nella misura in cui il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto. 11 Gioirai davanti al Signore, tuo Dio, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava, il levita che abiterà le tue città, il forestiero, l'orfano e la vedova che saranno in mezzo a te, nel luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 12 Ricòrdati che sei stato schiavo in Egitto: osserva e metti in pratica queste leggi.
Festa delle capanne
13 Celebrerai la festa delle Capanne per sette giorni, quando raccoglierai il prodotto della tua aia e del tuo torchio. 14 Gioirai in questa tua festa, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava e il levita, il forestiero, l'orfano e la vedova che abiteranno le tue città. 15 Celebrerai la festa per sette giorni per il Signore, tuo Dio, nel luogo che avrà scelto il Signore, perché il Signore, tuo Dio, ti benedirà in tutto il tuo raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani, e tu sarai pienamente felice.
16 Tre volte all'anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al Signore, tuo Dio, nel luogo che egli avrà scelto: nella festa degli Azzimi, nella festa delle Settimane e nella festa delle Capanne. Nessuno si presenterà davanti al Signore a mani vuote, 17 ma il dono di ciascuno sarà in misura della benedizione che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato.
I giudici della comunità
18 Ti costituirai giudici e scribi in tutte le città che il Signore, tuo Dio, ti dà, tribù per tribù; essi giudicheranno il popolo con giuste sentenze. 19 Non lederai il diritto, non avrai riguardi personali e non accetterai regali, perché il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti. 20 La giustizia e solo la giustizia seguirai, per poter vivere e possedere la terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti.
Commento
6. Generosità
Ti capita mai di essere poco generoso, o generosa, o di guardare al centesimo?
La generosità è un valore essenziale della vita e che ritroviamo in tutta la Bibbia. Davanti alla povertà e al bisogno, non dovremmo mai indurire il nostro cuore (15,7). "Non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso" (v.7), "ma gli aprirai la mano" (v.8), donando a tutti coloro che sono nel bisogno. Alle persone che ne hanno bisogno, "presterai quanto occorre" (v.8). Dio ci incoraggia a donare generosamente senza un cuore riluttante, ad aprire "la mano al tuo fratello povero e bisognoso nella tua terra" (v.11, MSG).
Il tuo dono è una risposta alla generosità di Dio nei tuoi confronti: "Gli darai ciò di cui il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto" (v.14).
7. Ricordare
Dimentichi facilmente ciò che Dio ha fatto per te?
Il popolo di Dio era chiamato a ricordare che era stato "schiavo nella terra d'Egitto" (v.15; 16,12): "Ti ricorderai, per tutto il tempo della tua vita, del giorno in cui sei uscito dalla terra d'Egitto" (v.3). Parte delle grandi feste di Pasqua (vv.1-8), la festa delle settimane (vv.9-12) e dei tabernacoli (vv.13-17), riguardava proprio il fare memoria di tali eventi (vedi v.3, "Ti ricorderai").
Uno degli aspetti della Santa Comunione è di essere un costante ricordo della morte e risurrezione di Gesù. Con la sua morte, Gesù ci riscatta dalla schiavitù del peccato e della morte, e ci rende liberi di conoscere Dio e di ricevere la vita in tutta la sua pienezza, anzi, la vita eterna.
8. Giustizia
Ti interessa la giustizia?
La giustizia è un grande valore per Dio. L'onestà conta per Dio (mio padre aveva ragione!). "Ti costituirai giudici e scribi... essi giudicheranno il popolo con giuste sentenze. Non lederai il diritto, non avrai riguardi personali" (vv.18-19a, MSG). "La giustizia e solo la giustizia seguirai" (v.20).
Lo stato di diritto conta davvero. Nel mondo ci sono luoghi in cui i giudici sono assenti o non giudicano le persone in modo equo. O in cui la polizia e i giudici sono corrotti e accettano tangenti. Da qui l'importanza di questo comando: "Non accetterai regali, perché il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti" (v.19). Laddove lo stato di diritto non è forte, l'innocente può essere arrestato e imprigionato semplicemente perché qualcuno è stato disonesto e ha preso denaro a discapito di quella persona.
Preghiera
Signore, i miei valori siano simili ai tuoi valori. Possano i miei pensieri e le mie vie diventare simili ai tuoi pensieri e alle tue vie. Che ciò che conta per me sia ciò che conta per te.
La moglie di Nicky dice
Luca 13,34
"O Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono mandati da te: quante volte ho desiderato raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!"
Ancora oggi il cuore di Gesù è spezzato dal vedere la malvagità e la distruzione che avviene in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo.
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Riferimenti
Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.
Nelson Mandela, The Long Walk to Freedom, (Abacus, 1995) p.748
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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