Anche la tua debolezza è benedetta
Introduzione
Dio ha uno scopo per la nostra vita e dei compiti che ci chiama a svolgere. Ma a volte, di fronte a questi compiti, è facile sentirsi inadeguati o deboli.
Patrick viveva in Cumbria, una regione nell'Inghilterra del nord. Un giorno, da teenager, sentì che Dio lo stava chiamando. Non aveva una grande istruzione e nemmeno particolari capacità comunicative. Durante il suo ministero, dovette sempre affrontare opposizione e disistima da parte di coloro che lo ritenevano non all'altezza del compito. Diventato anziano, un giorno disse: "Anche oggi arrossisco e temo che la mia ignoranza venga portata allo scoperto".
Eppure, nonostante tutti i suoi difetti, Patrick era convinto che Dio lo avesse chiamato e benedetto come evangelizzatore. Scrisse: "Siamo una lettera di Cristo per la salvezza delle persone, e cosa importa se è una lettera non particolarmente dotta? Per questo non è ancora stato trovato un modo valido e leggibile per tutti, adatto ai cuori di ciascuno, se non quello scritto con l'inchiostro dello Spirito del Dio vivente!"
Oggi, i contemporanei di Patrick, anche i più eloquenti, sono stati tutti dimenticati. Ma Patrick no. L'impatto del suo ministero e della missione di San Patrizio (St Patrick) in Irlanda, 1500 anni fa, è ancora vivo e riconosciuto in tutto il mondo. La sua debolezza era unta dal Signore.
Salendo al trono d'Israele, Davide dice: "Io oggi sono tenero, sebbene già unto re" (2 Samuele 3,39). Nel momento in cui riponi la tua fede in Gesù, Dio ti unge con lo Spirito Santo. Per quanto debole e inadeguato, o inadeguata, possa sentirti, Dio può usarti, come Davide, in modi straordinari. Anche la tua debolezza è benedetta. Anche la tua debolezza è unta.
Salmi 69,14-28
14 Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
15 Liberami dal fango,
perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici
e dalle acque profonde.
16 Non mi travolga la corrente,
l'abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.
17 Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
18 Non nascondere il volto al tuo servo;
sono nell'angoscia: presto, rispondimi!
19 Avvicìnati a me, riscattami,
liberami a causa dei miei nemici.
20 Tu sai quanto sono stato insultato: quanto disonore, quanta vergogna!
Sono tutti davanti a te i miei avversari.
21 L'insulto ha spezzato il mio cuore
e mi sento venir meno.
Mi aspettavo compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
22 Mi hanno messo veleno nel cibo
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.
23 La loro tavola sia per loro una trappola,
un'insidia i loro banchetti.
24 Si offuschino i loro occhi e più non vedano:
sfibra i loro fianchi per sempre.
25 Riversa su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.
26 Il loro accampamento sia desolato,
senza abitanti la loro tenda;
27 perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
28 Aggiungi per loro colpa su colpa
e non possano appellarsi alla tua giustizia.
29 Dal libro dei viventi siano cancellati
e non siano iscritti tra i giusti.
Commento
Benedetti nei momenti di difficoltà
Nella vita ci troviamo spesso ad affrontare momenti di difficoltà. Davide sta attraversando un momento particolarmente difficile. Si sente come nel "fango", "nell'abisso", in una "fossa". Dice: "Sono nell'angoscia” (vv.15-18, MSG).
Davide, il capo unto di Israele (2 Samuele 5,3), è un uomo di preghiera. A lui sono attribuiti molti salmi. In questo, troviamo un esempio di alcune sue preghiere. La sua preghiera è sincera, diretta e intima.
Nei momenti di difficoltà o di grande debolezza, ciò che dovremmo fare è:
1. Conoscere il grande amore di Dio per noi
Davide prega: "O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi" (Salmi 69,14). E ancora: "Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore; volgiti a me nella tua grande tenerezza" (v.17).
2. Gridare a Dio nel proprio cuore
Con Dio dovremmo avere un atteggiamento sincero e schietto: dirgli cosa stiamo veramente provando: "Liberami dal fango, perché io non affondi" (v.15). "Non nascondere il volto al tuo servo; sono nell'angoscia: presto, rispondimi!" (v.18)
Preghiera
Signore, grazie perché nei momenti difficili posso pregarti. Signore, oggi mi rivolgo a te e grido aiuto.
Atti degli Apostoli 1,1-22
Ascensione di Gesù in cielo
1Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi 2 fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. 3 Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. 4 Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, "quella - disse - che voi avete udito da me: 5 Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo".
6 Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: "Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?".
7 Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, 8 ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra".
9 Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi.
10 Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand'ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro 11 e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo".
Mattia nel numero dei Dodici
12 Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. 13 Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi: vi erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo figlio di Alfeo, Simone lo Zelota e Giuda figlio di Giacomo. 14 Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.
15 In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli - il numero delle persone radunate era di circa centoventi - e disse: 16 "Fratelli, era necessario che si compisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di Davide riguardo a Giuda, diventato la guida di quelli che arrestarono Gesù. 17 Egli infatti era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero.
18 Giuda dunque comprò un campo con il prezzo del suo delitto e poi, precipitando, si squarciò e si sparsero tutte le sue viscere. 19 La cosa è divenuta nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e così quel campo, nella loro lingua, è stato chiamato Akeldamà, cioè "Campo del sangue".
20 Sta scritto infatti nel libro dei Salmi:
La sua dimora diventi deserta
e nessuno vi abiti, e
il suo incarico lo prenda un altro.
21 Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, 22 cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione".
Commento
Benedetti dallo Spirito Santo
La potenza che ha risuscitato Gesù dai morti è la stessa che ora vive in te. Dei quattro evangelisti, Luca è l'unico che continua il racconto dei discepoli di Gesù. La storia di Gesù prosegue "nei credenti" e ora continua anche in me e in te.
Il libro degli Atti è la storia della Chiesa, volume I. Per Luca, la storia è importante. Usa parole come "testimoni oculari", "ricerche accurate", "resoconto ordinato" (Luca 1,2-3). Parla inoltre di "molte prove convincenti" (Atti 1,3). Sottolinea che Gesù non è apparso come una visione fugace, come un fantasma: "Fino al giorno in cui fu assunto in cielo... egli si mostrò a essi vivo... con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio" (vv.2-4, MSG).
Il libro degli Atti è anche il secondo volume di Luca sulla vita di Gesù. Nel suo primo racconto, il suo Vangelo, narra "tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi" (v.1). Ora racconta la storia di ciò che Gesù ha continuato a fare attraverso lo Spirito Santo.
Gesù parla dello Spirito Santo come del dono promesso dal Padre (v.4). Promette che in pochi giorni i discepoli saranno battezzati con lo Spirito Santo e riceveranno il potere di essere suoi testimoni in città ("Gerusalemme"), nella nazione ("tutta la Giudea e Samaria") e nel mondo ("fino ai confini della terra") (v.8).
Nel resto del brano, troviamo una serie di esempi di persone che sono state riempite di Spirito Santo e sono state messaggeri di Gesù in tutto il mondo. La bella notizia è che anche io e te, oggi, apparteniamo a questo gruppo di persone!
Davide
Lo Spirito Santo parla attraverso le persone, compreso Davide (v.16). Pietro offre degli esempi di come lo Spirito Santo abbia parlato attraverso Davide nei salmi, predicendo anche la sostituzione di Giuda, il traditore (vv.15-20).
Gesù
In modo sublime, lo Spirito Santo unge Gesù. Luca dice che Gesù diede "disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo" (v.2).
In particolare: "Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, 'quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo'" (vv.4-5).
Apostoli
Sebbene a volte si dimostrino deboli, gli apostoli sono inviati in missione e ricevono l'unzione dallo Spirito Santo. Nel Nuovo Testamento, il termine "apostolo" è usato in modi diversi. In senso più ampio, indica una persona mandata da Dio (vedi 1 Corinzi 12,28-29). In senso più ristretto, indica una persona che ha ricevuto un dono di leadership "apostolica" (Marco 3,14).
In questo brano, il termine è inteso nel senso più ristretto. Si tratta di un gruppo speciale di persone designato da Gesù. Lo Spirito Santo parla attraverso di loro in modo unico. Sono gli apostoli che Gesù sceglie e ai quali dona speciali istruzioni per mezzo dello Spirito Santo (Atti 1,2).
Originariamente, Giuda era uno di questi. Ora si trovano nella necessità di cercare un suo sostituto. Pietro ne stabilisce i requisiti: deve essere stato con Gesù durante tutto il suo ministero, aver assistito alla sua risurrezione e aver ricevuto la formazione necessaria (vv.21-22).
Tu
Gesù dice: "Tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo... riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra" (vv.5.8).
Tutto questo si compie nel giorno di Pentecoste. L'apostolo Pietro dice che la promessa è per "quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro" (2,39), e quindi anche per me e per te!
Lo Spirito Santo viene per benedirti, ungerti e potenziarti, per aiutarti e guidarti in ogni aspetto della tua vita, non solo "spiritualmente". Tutto ciò che hai appartiene a Dio e lui vuole essere coinvolto in tutta la tua vita. Attraverso lo Spirito Santo che vive in te, Dio vuole che tu diventi come Gesù, nei tuoi pensieri, atteggiamenti, parole e azioni. Per il mondo tu sei immagine di Gesù.
Preghiera
Signore, grazie perché il tuo Spirito Santo ora vive in noi. Grazie perché, pur nella nostra debolezza, ci hai unti e inviati per essere tuoi testimoni. Aiutaci ad essere portavoce del tuo Spirito Santo.
2 Samuele 3,22-5,5
Ioab uccide Abner
22 Ed ecco, i servi di Davide e Ioab tornavano da una scorreria e portavano con sé grande bottino. Abner non era più con Davide a Ebron, perché questi lo aveva congedato, ed egli era partito in pace. 23 Quando arrivarono Ioab e la sua truppa, fu riferito a Ioab: "È venuto dal re Abner, figlio di Ner, ed egli l'ha congedato e se n'è andato in pace".
24 Ioab andò dal re e gli disse: "Che cosa hai fatto? Ecco, è venuto Abner da te; come mai l'hai congedato ed egli ha potuto andarsene? 25 Lo sai chi è Abner, figlio di Ner? È venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse, per sapere ciò che fai".
26 Ioab si allontanò da Davide e mandò messaggeri dietro Abner e lo fece tornare indietro dalla cisterna di Sira, senza che Davide lo sapesse. 27 Abner tornò a Ebron e Ioab lo prese in disparte dentro la porta, come per parlargli pacificamente, e qui lo colpì a morte al ventre, per vendicare il sangue di Asaèl, suo fratello.
28 Davide seppe più tardi la cosa e disse: "Sono innocente io e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner, figlio di Ner. 29 Ricada sulla testa di Ioab e su tutta la casa di suo padre. Nella casa di Ioab non manchi mai chi soffra di gonorrea o sia colpito da lebbra o si appoggi al bastone, chi cada di spada o chi sia senza pane".
30 Ioab e suo fratello Abisài avevano trucidato Abner, perché aveva ucciso Asaèl, loro fratello, a Gàbaon in battaglia.
31 Davide disse a Ioab e a tutta la gente che era con lui: "Stracciatevi le vesti, vestitevi di sacco e fate il lamento davanti ad Abner". Anche il re Davide seguiva la bara. 32 Seppellirono Abner a Ebron e il re levò la sua voce e pianse davanti al sepolcro di Abner; pianse anche tutto il popolo.
33 Il re intonò un lamento funebre su Abner e disse:
"Come muore un insensato, doveva dunque Abner morire?
34 Le tue mani non sono state legate,
i tuoi piedi non sono stati stretti in catene!
Sei caduto come si cade davanti ai malfattori!".
Tutto il popolo riprese a piangere su di lui.
35 Tutto il popolo venne ad invitare Davide a prendere cibo, mentre era ancora giorno; ma Davide giurò: "Così mi faccia Dio e anche di peggio, se io gusterò pane o qualsiasi altra cosa prima del tramonto del sole".
36 Tutto il popolo notò la cosa e l'approvò; quanto fece il re ebbe l'approvazione del popolo intero. 37 Tutto il popolo e tutto Israele fu convinto in quel giorno che non era stato il re a far uccidere Abner, figlio di Ner.
38 Disse ancora il re ai suoi servi: "Non sapete che oggi è caduto un capo, un grande in Israele? 39 Io oggi sono tenero, sebbene già unto re, mentre questi uomini, i figli di Seruià, sono più duri di me. Provveda il Signore a trattare il malvagio secondo la sua malvagità".
Assassinio di Is-Baal
4Quando il figlio di Saul seppe della morte di Abner a Ebron, gli caddero le braccia e tutto Israele rimase sconvolto. 2 Il figlio di Saul aveva due uomini, capi di bande, chiamati l'uno Baanà e il secondo Recab, figli di Rimmon il Beerotita, della tribù di Beniamino, perché anche Beeròt era computata fra le città di Beniamino. 3 I Beerotiti si erano rifugiati a Ghittàim e vi sono rimasti come forestieri fino ad oggi.
4 Giònata, figlio di Saul, aveva un figlio storpio nei piedi. Egli aveva cinque anni quando giunsero da Izreèl le notizie circa i fatti di Saul e di Giònata. La nutrice l'aveva preso ed era fuggita, ma nella fretta della fuga il bambino era caduto ed era rimasto storpio. Si chiamava Merib-Baal.
5 Si mossero dunque i figli di Rimmon il Beerotita, Recab e Baanà, e vennero nell'ora più calda del giorno alla casa di Is-Baal, mentre egli stava facendo la siesta pomeridiana. 6 Ora, la portinaia della casa, mentre mondava il grano, si era assopita e dormiva: perciò Recab e Baanà, suo fratello, poterono introdursi inosservati.
7 Entrarono dunque in casa, mentre egli era disteso sul suo giaciglio nella camera da letto: lo colpirono, l'uccisero e gli tagliarono la testa; poi, portando via la testa di lui, presero la via dell'Araba, camminando tutta la notte. 8 Portarono la testa di Is-Baal a Davide a Ebron e dissero al re: "Ecco la testa di Is-Baal, figlio di Saul, tuo nemico, che attentava alla tua vita. Oggi il Signore ha concesso al re, mio signore, la vendetta contro Saul e la sua discendenza".
9 Ma Davide rispose a Recab e a Baanà, suo fratello, figli di Rimmon il Beerotita: "Per la vita del Signore che mi ha liberato da ogni angustia! 10 Colui che mi annunciava: "Ecco, è morto Saul!", credendo di portarmi una lieta notizia, l'ho preso e ucciso a Siklag, e questa fu la ricompensa per la notizia. 11 Ora che uomini malvagi hanno ucciso un giusto in casa mentre dormiva, non dovrò a maggior ragione chiedere conto del suo sangue alle vostre mani ed eliminarvi dalla terra?".
12 Davide diede ordine ai suoi giovani; questi li uccisero, tagliarono loro le mani e i piedi e li appesero presso la piscina di Ebron. Presero poi la testa di Is-Baal e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Ebron.
Davide re di Giuda e d'Israele
5Vennero allora tutte le tribù d'Israele da Davide a Ebron, e gli dissero: "Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. 2 Già prima, quando regnava Saul su di noi, tu conducevi e riconducevi Israele. Il Signore ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d'Israele"".
3 Vennero dunque tutti gli anziani d'Israele dal re a Ebron, il re Davide concluse con loro un'alleanza a Ebron davanti al Signore ed essi unsero Davide re d'Israele.
4 Davide aveva trent'anni quando fu fatto re e regnò quarant'anni. 5 A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda.
Commento
Benedetti per essere leader
Per essere dei buoni leader, non abbiamo bisogno di essere perfetti. Davide dice: "Io oggi sono tenero, sebbene già unto re" (3,39). La storia della vita di Davide nella Bibbia è una grande testimonianza sia della sua unzione che della sua debolezza. Sa di essere tutt'altro che perfetto, ma anche che Dio può usarlo. Non si sofferma sulla sua debolezza, ma affida la sua condizione a Dio (v.39). Nonostante le sue debolezze, Dio lo usa in modo straordinario.
E lo fa per tutta la sua vita, prima che diventasse re, ma anche dopo. Dio continua ad usare Davide in tutti gli anni di un regno lungo e per lo più di successo: "Davide aveva trent'anni quando fu fatto re e regnò quarant'anni" (5,4).
A Davide, il Signore dice: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai capo d'Israele" (v.2). Dopo di che, "tutti gli anziani... unsero Davide re d'Israele" (v.3). Davide diviene un leader ricco di integrità. Egli 'fu per loro un pastore dal cuore integro e li guidò con mano intelligente" (Salmi 78,72). Davide è il tipo di leader di cui abbiamo disperatamente bisogno anche oggi, nella Chiesa e nella società: uomini e donne di carattere, capacità, integrità di cuore e con mani abili.
Preghiera
Grazie, Signore, perché lo stesso Spirito Santo che viveva in Davide, in Gesù e negli apostoli, ora unge e vive in me. Grazie perché benedici la mia debolezza.
La moglie di Nicky dice
2 Samuele 3,30
"Ioab e suo fratello Abisài avevano trucidato Abner, perché aveva ucciso Asaèl, loro fratello, a Gàbaon in battaglia".
La vendetta è un'emozione potente. Posso capire che Ioab volesse vendicare la morte di suo fratello. Non è facile perdonare una persona che ha ferito qualcuno che ami. Se non sapessi che Gesù è morto per me, non penso riuscirei a trattenermi dal desiderare vendetta. Tuttavia, faccio ancora fatica a perdonare uno degli insegnanti dei nostri figli, il quale fu piuttosto duro nei suoi confronti. Ho ancora molta strada da fare!
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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
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Per ulteriori approfondimenti e/o proseguimento della lettura della Bibbia si rimanda al sito ufficiale BibbiaEdu nonché all’app La Sacra Bibbia.
John Skinner, The Confession of Saint Patrick: The Classic Text in New Translation (Penguin Random House, 1998), p.11.
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.
Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson
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