Come ascoltare Dio
Introduzione
Ricordo ancora quella volta in cui vidi quel ragazzo venirmi incontro. Non volevo parlare con lui e per evitarlo attraversai la strada. Lo avevo già incontrato durante la mia prima settimana all'università. Il suo volto era sorridente e luminoso. Con lui c’erano anche due ragazzi con lo stesso sguardo. E questo mi rendeva ancora più sospettoso!
Alcuni mesi dopo, ho incontrato Gesù ed ho compreso che i volti di quelle persone erano luminosi perché avevano incontrato Gesù, erano in relazione con Dio e ascoltavano la sua parola. Anche per Mosè era così. Quando scendeva dal monte e dopo aver conversato con Dio, "la pelle del suo viso era... raggiante" (Esodo 34,29.35).
Gesù dice: "Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Matteo 4,4). Il cibo materiale è importante, ma abbiamo bisogno anche di cibo spirituale. Il cibo spirituale viene dall'ascolto delle parole di Dio.
Salmo 25,8-15
8 Buono e retto è il Signore,
indica ai peccatori la via giusta;
9 guida i poveri secondo giustizia,
insegna ai poveri la sua via.
10 Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà
per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.
11 Per il tuo nome, Signore,
perdona la mia colpa, anche se è grande.
12 C'è un uomo che teme il Signore?
Gli indicherà la via da scegliere.
13 Egli riposerà nel benessere,
la sua discendenza possederà la terra.
14 Il Signore si confida con chi lo teme:
gli fa conoscere la sua alleanza.
15 I miei occhi sono sempre rivolti al Signore,
è lui che fa uscire dalla rete il mio piede.
Commento
Seguire la guida di Dio
A volte ci impuntiamo e cerchiamo a tutti i costi di seguire i nostri schemi, di fare ciò che vogliamo. Ma poi scopriamo che non sempre fare ciò che vogliamo ci rende felici. A volte avvertiamo un senso di malessere interiore. Joyce Meyer paragona questa sensazione al volersi mettere a tutti i costi un paio di scarpe della misura sbagliata.
A quelli che temono il Signore e seguono la sua via, Dio promette "benessere" (v.13, AMP). Questo non significa che tutto sarà facile. Ma decidere di seguire la sua via è come mettere un paio di scarpe della misura perfetta.
In questo salmo leggiamo modi diversi in cui Dio ci guida. Dio "indica ai peccatori la via giusta", "la via da scegliere" (vv.8.12), "guida i poveri secondo giustizia" (v.9a), "insegna" (v.9b), "si confida con chi lo teme" (v.14).
- Il popolo che Dio guida
Davide racconta la straordinaria bontà di Dio che si prende cura e guida anche i peccatori: "Indica ai peccatori la via giusta" (v.8). Malgrado la sua colpa sia "grande", Davide sa di poter essere perdonato nel nome del Signore (v.11).
Ma per seguire la guida di Dio, non è necessario essere perfetti. Ciò che serve è essere poveri, cioè umili: "Guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via" (v.9). "Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza" (v.14, MSG).
- Lo scopo per cui Dio ti guida
Dio ci guiderà "secondo giustizia" (v.9a), possiamo esserne certi. E la prova che è proprio Dio a guidarci è che tutto ciò che ci viene chiesto di fare è "amore e fedeltà" (v.10a). Dio non ci chiederà mai di fare qualcosa di non buono o di non fedele. "Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà" (v.10a).
Preghiera
Signore, ti prego di guidarmi, istruirmi, insegnarmi e di porre la tua fiducia in me oggi.
Marco 7,1-30
Ciò che contamina
7Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2 Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3 - i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4 e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti -,
5 quei farisei e scribi lo interrogarono: "Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?".
6 Ed egli rispose loro: "Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
7 Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.
8 Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini".
9 E diceva loro: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. 10 Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e: Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte. 11 Voi invece dite: "Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio", 12 non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. 13 Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte".
14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15 Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro". [16]
17 Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18 E disse loro: "Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, 19 perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti.
20 E diceva: "Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22 adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".
La fede di una donna pagana
24 Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. 25 Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. 26 Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.
27 Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".
28 Ma lei gli replicò: "Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli".
29 Allora le disse: "Per questa tua parola, va': il demonio è uscito da tua figlia".
30 Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
Commento
Ascoltare la parola di Dio
Gesù dice che la parola di Dio è più importante di ogni nostra tradizione (v.8). Non c'è nulla di sbagliato nelle tradizioni. Le tradizioni sono molto importanti e preziose. Tuttavia, non dovrebbero mai avere la precedenza sulla parola di Dio. Gesù attacca i farisei perché usano le tradizioni per non obbedire alla parola di Dio: "Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione" (v.9, MSG).
Ad esempio, prendersi cura dei genitori anziani può essere faticoso. A volte potremmo essere tentati a trovare una scusa per non farlo. I farisei dicono che quando il proprio denaro viene destinato come offerta a Dio è lecito non sostenere economicamente i propri genitori (v.11). Ma così facendo, dice Gesù, disobbediscono al comando "Onora tuo padre e tua madre" (v.10a) e: "Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte" (v.13).
I farisei onorano Dio ma in modo solo esteriore (vv.1-5). È relativamente facile fare cose giuste o dire cose giuste. Potremmo obbedire a tutte le regole della comunità e tuttavia avere i nostri cuori lontani da Dio (vv.6-8).
Ma a Dio non interessa l'aspetto esteriore, ma il cuore delle persone. Gesù dice: "Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo" (vv.21-23). Queste sono le cose che inquinano la nostra vita e rovinano il nostro rapporto con Dio.
Gesù dice: "Ascoltatemi" (v.14). Questa è la chiave della vita: ascoltare Gesù.
Gesù incontra poi la donna siro-fenicia. La sua intenzione qui è di far uscire ciò che questa donna porta nel cuore. Giovanni Calvino dice che Gesù non intende "estinguere la fede della donna" con la sua apparente freddezza, "ma piuttosto stuzzicare il suo zelo e infiammare il suo ardore".
Gesù le dice di essere venuto prima per i Giudei e poi per i Gentili (vv.27-29; vedi Isaia 49,6; Romani 1,16). Ma lei non si arrende: non solo riconosce chi è Gesù e il suo potere celeste, ma, come dice Calvino, "persegue fermamente il suo intento attraverso una formidabile opposizione". Un grande esempio di fede, il suo, per tutti noi. Una fede appassionata, non cinica e perseverante.
Preghiera
Signore, grazie per la potenza della tua parola che sfida gli atteggiamenti del mio cuore. Ti prego di purificare il mio cuore oggi, di concedermi una fede appassionata, non cinica e perseverante.
Esodo 33,7-34,35
La tenda del convegno
7 Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, a una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore. 8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua tenda: seguivano con lo sguardo Mosè, finché non fosse entrato nella tenda. 9 Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all'ingresso della tenda, e parlava con Mosè. 10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda, e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della propria tenda. 11 Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico. Poi questi tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno della tenda.
Mosè e la gloria del Signore
12 Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: "Fa' salire questo popolo", ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: "Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi". 13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa nazione è il tuo popolo".
14 Rispose: "Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo".
15 Riprese: "Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui. 16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra".
17 Disse il Signore a Mosè: "Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome".
18 Gli disse: "Mostrami la tua gloria!".
19 Rispose: "Farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il mio nome, Signore, davanti a te. A chi vorrò far grazia farò grazia e di chi vorrò aver misericordia avrò misericordia". 20 Soggiunse: "Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo".
21 Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22 quando passerà la mia gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano, finché non sarò passato. 23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere".
Le tavole della testimoninanza
34Il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che erano sulle tavole di prima, che hai spezzato. 2 Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. 3 Nessuno salga con te e non si veda nessuno su tutto il monte; neppure greggi o armenti vengano a pascolare davanti a questo monte".
4 Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano. 5 Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. 6 Il Signore passò davanti a lui, proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di amore e di fedeltà, 7 che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione".
8 Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. 9 Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa' di noi la tua eredità".
10 Il Signore disse: "Ecco, io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non furono mai compiute in nessuna terra e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te. 11 Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco, io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Ittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. 12 Guàrdati bene dal far alleanza con gli abitanti della terra nella quale stai per entrare, perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. 13 Anzi distruggerete i loro altari, farete a pezzi le loro stele e taglierete i loro pali sacri. 14 Tu non devi prostrarti ad altro dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio geloso.
15 Non fare alleanza con gli abitanti di quella terra, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti del loro sacrificio. 16 Non prendere per mogli dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi.
17 Non ti farai un dio di metallo fuso.
18 Osserverai la festa degli Azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito del mese di Abìb: perché nel mese di Abìb sei uscito dall'Egitto.
19 Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primo parto del bestiame grosso e minuto. 20 Riscatterai il primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame minuto e, se non lo vorrai riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.
Nessuno venga davanti a me a mani vuote.
21 Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura. 22 Celebrerai anche la festa delle Settimane, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento, e la festa del raccolto al volgere dell'anno. 23 Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele. 24 Perché io scaccerò le nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere la tua terra.
25 Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di Pasqua non dovrà restare fino al mattino.
26 Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, il meglio delle primizie della tua terra.
Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre".
27 Il Signore disse a Mosè: "Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e con Israele". 28 Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane e senza bere acqua. Egli scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.
Il volto radioso di Mosè
29 Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui. 30 Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a lui. 31 Mosè allora li chiamò, e Aronne, con tutti i capi della comunità, tornò da lui. Mosè parlò a loro. 32 Si avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
33 Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. 34 Quando entrava davanti al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando non fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli era stato ordinato. 35 Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli si rimetteva il velo sul viso, fin quando non fosse di nuovo entrato a parlare con il Signore.
Commento
Seguire i piani di Dio
Tutti abbiamo la possibilità di essere amici di Dio. Gesù considera quelli che lo seguono come suoi amici (Giovanni 15,15). Mosè è amico di Dio. Il Nuovo Testamento dice che se è possibile per Mosè lo è anche per noi, adesso.
A Mosè, Dio rivela i suoi piani. La relazione tra Mosè e Dio è straordinaria. Mosè si reca nella tenda del convegno per interrogare il Signore mentre una colonna di nube scende e rimane all’ingresso della tenda (Esodo 33,9): "Il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come uno parla con il proprio amico" (v.11a). Parole che descrivono la vicinanza tra Dio a Mosè e l'immediatezza della comunicazione tra i due. Mosè prega: "Indicami la tua via" (v.13, MSG).
Ovviamente i due non si trovano fisicamente faccia a faccia (v.20). Dio è così glorioso e santo che nessuno in vita può vederlo faccia a faccia. Si tratta di una metafora usata per descrivere una comunione molto stretta. Ed è proprio questo ciò di cui abbiamo bisogno ogni giorno; ascoltare Dio in un dialogo "faccia a faccia" e crescere nella nostra amicizia con lui.
Ciò che Mosè desidera più di ogni altra cosa è la "presenza di Dio". Ne abbiamo tutti bisogno: la sua presenza e la sua pace. Il Signore promette: "Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo" (v.14). Questo è ciò che Dio promette anche a te.
Mosè dice: "Se il tuo volto non camminerà con noi, non farci salire di qui" (v.15). È la Presenza di Dio che rende il suo popolo diverso da tutti gli altri (v.16b). Ed è soprattutto questo che può rendere me e te diversi da tutto il resto che ci circonda.
Lo stare alla presenza del Signore trasforma Mosè anche nell’aspetto: "La pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui" (34,29). Una descrizione questa che fa da sfondo alle straordinarie parole di Paolo in 2 Corinzi 3. Paolo, qui, dice che ognuno di noi ha la possibilità di godere di qualcosa di molto più grande di quello che ha sperimentato Mosè.
"Ciò che fu glorioso sotto quell'aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile. Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo" (2 Corinzi 3,10-11).
Noi, oggi, possiamo essere ancora più audaci di Mosè, il quale "poneva un velo sul suo volto, perché i figli d'Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero" (v.13). Paolo scrive: "Quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto. Il Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore" (vv.16-18).
Essere coinvolti nel ministero dello Spirito è qualcosa di straordinario, un vero privilegio. In ogni weekend Alpha osserviamo persone che sperimentano la presenza di Dio e sono riempite di Spirito Santo. Al termine del weekend, è frequente notare volti radiosi tra i partecipanti. Ma questa non deve rimanere un'esperienza una tantum, che svanisce, come lo splendore di Mosè.
Lo Spirito Santo ci permette di sperimentare la “presenza di Dio” ogni giorno: "Noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore" (v.18, MSG).
Preghiera
Signore, grazie per aver promesso: "Il mio volto camminerà con voi e ti darò riposo" (Esodo 33,14). Aiutami ad ascoltare la tua voce, rivolgermi a te come ad un amico, a riflettere la tua gloria e ad essere trasformato a tua immagine e somiglianza.
La moglie di Nicky dice
Esodo 33,7-34,35
Che tirocinio straordinario deve essere stato quello di Giosuè. Ha avuto il privilegio di imparare da Mosè, il più grande uomo di Dio nell'Antico Testamento. Trovare dei buoni modelli cristiani a cui guardare è importante. Persone che possono aiutarti e incoraggiarti nel tuo cammino di fede.
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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.
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John Calvin (translated by John King), Commentaries: Volume 32, Matthew, Mark and Luke, Part II, (Edinburgh, Calvin Translation Society, 1847-1850) p.268.
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
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