Giorno 59

Ricco di misericordia

Sapienziali Salmi 27,7-14
Nuovo Testamento Marco 10,13-31
Antico Testamento Levitico 4,1-5,13

Introduzione

Un giorno, ad un artista di grande talento venne commissionato un ritratto. A lavoro finito, l'uomo ritratto nel dipinto ne fu molto deluso. Alla domanda dell’artista su cosa ne pensasse, disse: "Non credo che questo ritratto mi renda giustizia". L'artista allora rispose: "Signore, lei ha bisogno non di giustizia, ma di misericordia!"

Alla fine della nostra vita, ognuno di noi avrà bisogno non tanto di giustizia, ma di misericordia. La bella notizia è che Dio è "ricco di misericordia" (Efesini 2,4). Il tema della "misericordia di Dio" attraversa tutta la Bibbia. Nel testo originale, la parola greca "eleos" (misericordia) significa anche: compassione, pietà, clemenza. Ognuno di noi avrà sempre la possibilità di attingere alla misericordia di Dio. Nei versetti di oggi scopriremo alcune esperienze di misericordia nella Bibbia.

Sapienziali

Salmi 27,7-14

7 Ascolta, Signore, la mia voce.
  Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
8 Il mio cuore ripete il tuo invito: "Cercate il mio volto!".
  Il tuo volto, Signore, io cerco.
9 Non nascondermi il tuo volto,
  non respingere con ira il tuo servo.
  Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi,
  Dio della mia salvezza.
10 Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
  ma il Signore mi ha raccolto.
11 Mostrami, Signore, la tua via,
  guidami sul retto cammino,
  perché mi tendono insidie.
12 Non gettarmi in preda ai miei avversari.
  Contro di me si sono alzàti falsi testimoni
 che soffiano violenza.

13 Sono certo
  di contemplare la bontà del Signore
  nella terra dei viventi.
14 Spera nel Signore, sii forte,
  si rinsaldi il tuo cuore
  e spera nel Signore.

Commento

1. Le sofferenze

Qualunque siano le sofferenze che stai affrontando ora nella tua vita, puoi sempre fare affidamento alle promesse di Dio. La bontà di Dio è qualcosa che possiamo sperimentare oggi, nella vita quotidiana su questa terra ("nella terra dei viventi", v.13), e non solo alla fine della vita, quando saremo in paradiso.

A Dio, Davide grida: "Abbi pietà di me!" (v.7b) Essere accusati ingiustamente è un'esperienza terribile. Davide deve affrontare "avversari" (v.12a) e "falsi testimoni" (v12b). In questa dolorosissima esperienza grida a Dio per avere il suo aiuto, e nel momento più difficile dice: "Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi" (v.13).

Davide ha questa certezza perchè sa che Dio è la sua sola salvezza (v.9b) ed è un Padre onnipotente. "Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto" (v.10).

Tante persone, oggi, soffrono a causa di conflitti dolorosi e spesso per aver vissuto una mancanza di amore da parte dei loro genitori. Qualunque sia stata la relazione con i tuoi genitori, potrai sempre riscoprire la bellezza di una relazione perfetta con un Padre onnipotente.

Dio è quel Padre onnipotente. La sua fedeltà è senza riserve. La sua generosità è perfetta. La sua tenerezza è vero amore. La sua presenza è per sempre. Lui ti accoglie senza chiederti nulla. Tutto ciò che lui ti dice è per il tuo vero bene. Tutto ciò che ti comanda è giusto e vero.

Quando Davide dice "il Signore mi ha raccolto" (v.10b), sa bene quale Padre onnipotente è il suo Signore.

Dio non ti deluderà mai, soprattutto nelle sofferenze della vita. Alcuni genitori danno amore e protezione solo quando vedono che i figli se lo meritano. Dio non è così. Il Padre onnipotente è misericordioso e ci dona amore e protezione sempre, anche quando non ce lo meritiamo.

Preghiera

"Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me, rispondimi! Il mio cuore ripete il tuo invito: 'Cercate il mio volto!'. Il tuo volto, Signore, io cerco… Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, perché mi tendono insidie" (vv.7-8,11).

Nuovo Testamento

Marco 10,13-31

Gesù benedice i bambini

13 Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. 14 Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. 15 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso". 16 E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

Incontro di Gesù con un uomo ricco

17 Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?".

18 Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. 19 Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre".

20 Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".

21 Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!".

22 Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.

23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!".

24 I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: "Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".

26 Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: "E chi può essere salvato?".

27 Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: "Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio".

28 Pietro allora prese a dirgli: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".

29 Gesù gli rispose: "In verità io vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, 30 che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. 31 Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi".

Commento

2. I bambini

In una società che non teneva in grande considerazione i bambini, Gesù dice (v.13-16): "A chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio" (v.14b). "E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro" (v.16). Come comunità cristiana, dovremmo sempre fare in modo che i bambini possano ricevere lo stesso amore, protezione e importanza che Gesù dà loro, dedicando tempo, attenzione e risorse adeguate.

Per entrare nel regno dei cieli, Gesù invita ognuno di noi a guardare ai bambini, ad imparare da loro: "In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso" (v.15).

Ma imparare da loro non significa comportarsi da bambini, essere infantili o non prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Significa essere liberi, aperti e sinceri nelle nostre espressioni. Manifestare apertamente le nostre fragilità, la nostra vulnerabilità ed il nostro bisogno di aiuto degli altri. Come i bambini, dovremmo perdonare in fretta e fidarci.

Quando ricevono dei regali, i bambini ne sono entusiasti e riconoscenti. Ed è proprio così che dovremmo essere anche noi quando si tratta dell'amore di Dio, dei doni di Gesù, doni che sappiamo di non meritare, ma che Gesù ci offre nella sua misericordia.

Signore, aiutami ad imparare dai bambini, insegnami a diventare veramente come loro e a dare a loro la tua stessa attenzione.

3. I poveri

Gesù dice al giovane ricco: "Vendi quello che hai e dallo ai poveri" (v.21b). Gli dice questo per il suo bene e perché i poveri sono un'altra grande priorità nella vita e nella missione di Gesù.

Signore, aiutami ad avere per i poveri lo stesso amore e la stessa compassione che hai tu per loro.

4. Il ricco

Gesù prova compassione non solo per i poveri, ma anche per i ricchi. “Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò" (v.21a). Ma per i ricchi entrare nel regno di Dio è più difficile (vv.24-25).

I ricchi, così come le nazioni più ricche, sono talvolta più refrattari al Vangelo. Il benessere può rendere arroganti ed ingannevolmente autosufficienti. Ma Gesù dice che per un ricco, anche se molto difficile, non è impossibile riuscirci: "Perché tutto è possibile a Dio" (v.27).

Signore, ti ringrazio perché sei così misericordioso, non solo con i poveri, ma anche con i ricchi.

5. I perseguitati

Gesù dice che tutti coloro che lo seguiranno saranno perseguitati (v.30). Per alcuni di noi le "persecuzioni" sono minime o addirittura insignificanti, come quando qualcuno ride di noi, ci prende in giro o ci contrasta. Ma, per milioni di cristiani nel mondo, le persecuzioni sono ben più terribili e molto concrete.

La persecuzione è un prezzo da pagare per seguire Gesù. C'è sempre un prezzo da pagare quando si segue veramente Gesù. Può succedere che tu perda un'amicizia o che Gesù ti chieda di abbandonare una certa situazione o una relazione. Ma questo prezzo si trasformerà in benedizione e abbondanza già nel presente (vv.29-30) e "la vita eterna nel tempo che verrà" (v.30, MSG). Dio sarà misericordioso con i perseguitati per causa sua e a causa del Vangelo.

Preghiera

Signore, grazie per il coraggio, l'esempio e l'ispirazione di coloro che sperimentano difficoltà reali per te. Donami l'audacia di seguirti a qualunque costo.

Antico Testamento

Levitico 4,1-5,13

Sacrifici per il peccato

4Il Signore parlò a Mosè e disse: "Parla agli Israeliti dicendo: 2 "Nel caso che qualcuno trasgredisca inavvertitamente un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita:

3 Se chi ha peccato è il sacerdote consacrato e così ha reso colpevole il popolo, presenterà in onore del Signore, per il peccato da lui commesso, un giovenco senza difetto, come sacrificio per il peccato. 4 Condurrà il giovenco davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno; poserà la mano sulla testa del giovenco e lo scannerà davanti al Signore. 5 Il sacerdote consacrato prenderà un po' del sangue del giovenco e lo porterà nell'interno della tenda del convegno; 6 intingerà il dito nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario. 7 Porrà un po' del sangue sui corni dell'altare dell'incenso aromatico, che è davanti al Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue del giovenco alla base dell'altare degli olocausti, che si trova all'ingresso della tenda del convegno. 8 Poi, dal giovenco del sacrificio per il peccato toglierà tutto il grasso: il grasso che avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, 9 i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà insieme ai reni. 10 Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e farà bruciare il tutto sull'altare degli olocausti. 11 Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le viscere, le zampe e gli escrementi, 12 cioè tutto il resto del giovenco, egli lo farà portare fuori dell'accampamento, in luogo puro, dove si gettano le ceneri, e lo farà bruciare sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri.

13 Se tutta la comunità d'Israele ha commesso un'inavvertenza, senza che l'intera assemblea la conosca, violando così un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole, 14 quando il peccato commesso sarà conosciuto, l'assemblea presenterà, come sacrificio per il peccato, un giovenco e lo condurrà davanti alla tenda del convegno. 15 Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo si scannerà davanti al Signore. 16 Il sacerdote consacrato porterà un po' del sangue del giovenco nell'interno della tenda del convegno; 17 intingerà il dito nel sangue e farà sette aspersioni davanti al Signore, di fronte al velo del santuario. 18 Porrà un po' del sangue sui corni dell'altare, che è davanti al Signore nella tenda del convegno, e verserà tutto il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti, che si trova all'ingresso della tenda del convegno. 19 Toglierà al giovenco tutte le parti grasse, per bruciarle sull'altare. 20 Tratterà il giovenco come ha trattato quello offerto in sacrificio per il peccato: tutto allo stesso modo. Il sacerdote compirà in loro favore il rito espiatorio e sarà loro perdonato. 21 Poi porterà il giovenco fuori dell'accampamento e lo brucerà come ha bruciato il primo. Questo è il sacrificio per il peccato dell'assemblea.

22 Se pecca un capo, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio, quando si renderà conto di essere in condizione di colpa, 23 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto. 24 Poserà la mano sulla testa del capro e lo scannerà nel luogo dove si scanna la vittima per l'olocausto davanti al Signore: è un sacrificio per il peccato. 25 Il sacerdote prenderà con il dito un po' del sangue della vittima sacrificata per il peccato e lo porrà sui corni dell'altare degli olocausti e verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti. 26 Poi brucerà sull'altare ogni parte grassa, come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato.

27 Se pecca per inavvertenza qualcuno del popolo della terra, violando un divieto del Signore, quando si renderà conto di essere in condizione di colpa, 28 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso. 29 Poserà la mano sulla testa della vittima offerta per il peccato e la scannerà nel luogo dove si scanna la vittima per l'olocausto. 30 Il sacerdote prenderà con il dito un po' del sangue di essa e lo porrà sui corni dell'altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base dell'altare. 31 Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, profumo gradito in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato.

32 Se porterà una pecora come offerta per il peccato, porterà una femmina senza difetto. 33 Poserà la mano sulla testa della vittima offerta per il peccato e la scannerà, in sacrificio per il peccato, nel luogo dove si scanna la vittima per l'olocausto. 34 Il sacerdote prenderà con il dito un po' del sangue della vittima per il peccato e lo porrà sui corni dell'altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base dell'altare. 35 Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.

5Quando una persona ha udito una formula di scongiuro e ne è testimone, perché l'ha visto o l'ha saputo, e pecca perché non dichiara nulla, porterà il peso della sua colpa;

2 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa impura, come il cadavere di una bestia selvatica o il cadavere di un animale domestico o quello di un rettile, rimarrà egli stesso impuro e in condizione di colpa; 3 oppure quando, senza avvedersene, tocca un'impurità propria della persona umana — una qualunque delle cose per le quali l'uomo diviene impuro — quando verrà a saperlo, sarà in condizione di colpa; 4 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, parlando con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, quando se ne rende conto, sarà in condizione di colpa. 5 Quando sarà in condizione di colpa a causa di uno di questi fatti, dovrà confessare in che cosa ha peccato; 6 poi porterà al Signore, come riparazione del peccato commesso, una femmina del bestiame minuto, pecora o capra, per il sacrificio espiatorio; il sacerdote compirà in suo favore il rito espiatorio per il peccato.

7 Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione per il peccato commesso, due tortore o due colombi: uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto. 8 Li porterà al sacerdote, il quale offrirà prima quello destinato al sacrificio per il peccato: gli spaccherà la testa all'altezza della nuca, ma senza staccarla; 9 poi spargerà un po' del sangue della vittima offerta per il peccato sopra la parete dell'altare e farà colare il resto del sangue alla base dell'altare. È un sacrificio per il peccato. 10 Con l'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme stabilite. Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli sarà perdonato.

11 Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un decimo di efa di fior di farina, come sacrificio per il peccato; non vi metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio per il peccato. 12 Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come suo memoriale, facendola bruciare sull'altare, in aggiunta alle vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. È un sacrificio per il peccato. 13 Così il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato. Il resto spetta al sacerdote, come nell'oblazione"".

Commento

6. I colpevoli

A causa del peccato, siamo tutti colpevoli (Giacomo 2,10). In questo passo della Bibbia, la parola colpevole compare più e più volte (Levitico 4,3.13.22.27;5,2.3.4.5). Per ogni peccato, c'è un prezzo da pagare (5,5-6). L'apostolo Paolo dice che "il salario del peccato è la morte" (Romani 6,23).

I sacrifici descritti in questo passo del Levitico servivano per preparare il popolo di Dio a quello che sarebbe stato il sacrificio perfetto di Gesù, morto per noi (che siamo colpevoli) affinché potessimo essere liberati dal peccato grazie alla misericordia di Dio.

  • Gesù ha espiato i tuoi peccati

Il perdono dei peccati non può avvenire senza espiazione (Levitico 4,31.35;5,10.13). L’espiazione può essere definita come l'azione di riconciliazione perfetta che corregge un errore o ripara un'offesa. Solo Gesù poteva compiere l'espiazione perfetta per i nostri peccati (Ebrei 2,17).

  • Gesù è morto offrendosi come vittima per un sacrificio di espiazione

In questo passo della Bibbia osserviamo in quale modo elaborato il sacerdote compie "per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato" (Levitico 4,31.35; 5,10.13). Gesù ha donato la sua vita come "strumento di espiazione" (Romani 3,25) per il mio peccato e per il tuo peccato.

  • Gesù* ha compiuto il sacrificio *perfetto

Il sacrificio di espiazione deve essere "senza difetto" (Levitico 4,3.28.32). Chiaramente solo Gesù, essendo perfettamente senza peccato, poteva compiere il sacrificio perfetto (Ebrei 5,9).

  • Gesù è l'Agnello di Dio

Come offerta per il sacrificio di espiazione dei peccati viene portato un agnello (Levitico 4,32). Colui che ha commesso il peccato posa le mani sulla testa dell'agnello, che viene sacrificato come offerta di remissione del peccato commesso. Gesù è "l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo" (Giovanni 1,29).

  • Gesù ha versato tutto il suo sangue per te

"Il sacerdote prenderà con il dito un po' del sangue della vittima per il peccato e lo porrà sui corni dell'altare degli olocausti e verserà tutto il resto del sangue alla base dell'altare" (Levitico 4,34). Il sangue rappresenta la vita dell'agnello (17,11). Versare tutto il sangue rappresenta la morte dell'agnello. Questo avviene a beneficio della persona per la quale si compie il sacrificio. Tutto il sangue di Gesù è stato versato per me e per te, in remissione dei nostri peccati (Matteo 26,28).

  • Gesù ha reso la misericordia di Dio accessibile a tutti

Le parole "perdono" e "perdonato" appaiono ripetutamente nel testo (Levitico 4,20.26.31.35;5,10.13). "Senza spargimento di sangue non esiste perdono" (Ebrei 9,22). Mediante il sangue di Gesù, otteniamo la remissione dei peccati (Efesini 1,7). Così la misericordia di Dio è resa accessibile a tutti, e quindi anche a me e a te.

Preghiera

Signore, grazie perché queste procedure così elaborate per ottenere misericordia e perdono non sono più necessarie. Grazie perché attraverso Gesù mi offri il perdono totale. Grazie perché nel tuo grande amore verso di me sei "ricco di misericordia" (2,4).

La moglie di Nicky dice

Levitico 4,1-5,13

Oh, quanti sacrifici! Quanto complicato era essere perdonati! E quanto meraviglioso è invece stare silenziosamente ed umilmente alla tua presenza, Signore, per pentirci e chiederti di essere perdonati e liberati da tutti i nostri peccati. La tua misericordia è davvero incredibile!

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Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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