Giorno 71

Perdono totale

Sapienziali Salmi 32,1-11
Nuovo Testamento Marco 15,33-47
Antico Testamento Levitico 23,1-24,23

Introduzione

Un giorno il vescovo Sandy Millar si trovò a passeggiare lungo il mare. Nel camminare si mise ad osservare la sabbia e le impronte lasciate dalle persone passate prima di lui. La mattina seguente, sempre in quel punto, osservò che le impronte erano tutte sparite, completamente cancellate. In quell’istante sentì forte nel suo cuore un messaggio di Gesù: "Il mio perdono è così, totale".

Il perdono di Gesù Cristo è qualcosa di totale, è come un file contenente la lista di tutte le cose cattive fatte nella nostra vita e che viene cancellato.

Ma perdonare non è mai facile. Tutti sappiamo quanto sia difficile perdonare gli altri. Eppure spesso diamo per scontato che il perdono di Dio sia qualcosa di scontato. Sul letto di morte, l'imperatrice di Russia, Caterina la Grande (1729-1796) ha detto: "Sono una autocrate: questo è il mio compito. Dio mi perdonerà: questo è il suo".

Nei brani di oggi scopriremo come il perdono di Dio abbia comportato un enorme costo e portato ad un'enorme benedizione. P. T. Forsyth (1848-1921) ha detto che per apprezzare "la meraviglia senza fiato del perdono" è necessario prima di tutto sperimentare la "disperazione del senso di colpa".

Sapienziali

Salmi 32,1-11

Salmo 32

1 Di Davide. Maskil.
  Beato l'uomo a cui è tolta la colpa
  e coperto il peccato.
2 Beato l'uomo
  a cui Dio non imputa il delitto
  e nel cui spirito non è inganno.

3 Tacevo
  e si logoravano le mie ossa,
  mentre ruggivo tutto il giorno.
4 Giorno e notte pesava
  su di me la tua mano,
come nell'arsura estiva
  si inaridiva il mio vigore.

5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
  non ho coperto la mia colpa.
Ho detto: "Confesserò
  al Signore le mie iniquità"
e tu hai tolto la mia colpa
  e il mio peccato.

Per questo ti prega ogni fedele
  nel tempo dell'angoscia;
quando irromperanno grandi acque
  non potranno raggiungerlo. 7 Tu sei il mio rifugio,
  mi liberi dall'angoscia,
  mi circondi di canti di liberazione:

8 "Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire;
  con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
9 Non siate privi d'intelligenza
  come il cavallo e come il mulo:
la loro foga si piega con il morso e le briglie,
  se no, a te non si avvicinano".
10 Molti saranno i dolori del malvagio,
  ma l'amore circonda
  chi confida nel Signore.

11 Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti!
  Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!.

Commento

Sperimentare il sollievo del perdono

Trovi difficile perdonare le altre persone o anche te stesso per qualcosa che hai fatto? La chiave per poter perdonare gli altri e se stessi è comprendere il perdono ricevuto da Dio. Le persone perdonate perdonano.

C.S. Lewis ha detto: "Essere cristiani significa perdonare l’imperdonabile, perché Dio ha perdonato l’imperdonabile in te". E riguardo al perdonare se stessi ha scritto: "Se Dio ci perdona dobbiamo perdonare noi stessi. Non perdonare se stessi è come volersi mettere su un tribunale più alto di quello di Dio".

Attraverso Gesù, Dio rende il perdono totale possibile e disponibile per me e per te. In questo salmo scopriamo l'enorme differenza che il perdono di Dio può fare nella vita di una persona.

  1. Libertà dal giudizio

Davide descrive l'agonia spirituale dovuta alla mancanza di un perdono non ricevuto: "Tacevo e si logoravano le mie ossa, mentre ruggivo tutto il giorno. Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore" (vv.3-4).

  1. Trasparenza con Dio

La strada che porta al perdono non è qualcosa di complicato, è semplicemente presentarsi al Signore senza maschere o pretese: "Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: 'Confesserò al Signore le mie iniquità' e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato" (v.5).

  1. Un nuovo inizio

Davide descrive l'enorme benedizione che Dio ci ha offerto perdonando i nostri peccati: "Beato l'uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato. Beato l'uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno" (vv.1-2).

Immagina di aprire la tua agenda e tra i vari impegni ed incontri trovare scritto una lista di tutti i tuoi peccati, giorno per giorno. I primi due versi di questo salmo ci offrono tre immagini di come Dio guarda i nostri peccati. Primo, "il Signore non imputa" i nostri peccati contro di noi (v.2), si comporta come se non esistessero.

Secondo, il nostro peccato viene "coperto" (v.1). È come se Dio tirasse fuori la sua gomma celeste e cancellasse la lista dei nostri peccati di ogni giorno: "Beato l'uomo a cui è… coperto il peccato" (v.1, MSG). Terzo, la colpa è "tolta" (v.1a). Letteralmente significa "rimossa" o "portata via". Le pagine con la lista dei tuoi peccati sono state strappate e distrutte: puoi ricominciare, puoi avere "un nuovo inizio" (MSG).

L’apostolo Paolo cita questo salmo per confermarci che attraverso la morte di Gesù per noi Dio ci accredita la sua giustizia e che il suo perdono non dipende dalle opere che facciamo (vedi Romani 4,6-8). Attraverso la croce, Dio ci riporta ad una giusta relazione con lui. Per questo, possiamo pregarlo (Salmi 32,6a), Egli diventa il nostro "rifugio" (v.7a), ci libera "dall’angoscia" (v.7b), ci guida (v.8) e ci "circonda" con il suo amore (v.10).

Il suo perdono non è qualcosa che possiamo guadagnare con le buone opere, è un dono che viene dato a "chi confida nel Signore" (v.10). Un'attenta e corretta comprensione dell'Antico Testamento ci porta a concludere che la via del perdono passa dal pentimento e dalla fede.

Il fatto che riceviamo perdono non è però un motivo per peccare; al contrario è un grande incentivo per non peccare. Rimanere sui sentieri di Dio è ciò che dovremmo desiderare di più. Egli promette che ci guiderà: "Ti istruirò e ti insegnerò la via da seguire; con gli occhi su di te, ti darò consiglio" (v.8).

Dio non vuole che diventiamo difficili da guidare come un cavallo o un mulo che per essere guidato ha bisogno di morso e briglie (v.9). Desidera evitarci il dolore di resistere allo Spirito Santo ed invitarci a seguire i suggerimenti del suo Spirito. Vuole aiutarci a sentire la sua voce ogni giorno, ad ascoltare le sue istruzioni, a camminare le sue vie e a credere nel suo amore.

Preghiera

Signore, grazie perché sei morto per me sulla croce affinché io potessi conoscere il sollievo del perdono. Mi dispiace per le cose sbagliate che ho commesso nel mio passato. Per favore, perdonami.

Nuovo Testamento

Marco 15,33-47

La morte di Gesù

33 Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. 34 Alle tre, Gesù gridò a gran voce: " Eloì, Eloì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?".

35 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Ecco, chiama Elia!".

36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere , dicendo: "Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere".

37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

38 Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. 39 Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: "Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!".

40 Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, 41 le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.

La sepoltura di Gesù

42 Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato, 43 Giuseppe d'Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. 44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. 45 Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. 46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all'entrata del sepolcro. 47 Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

Commento

Grazie Gesù per aver pagato il prezzo del perdono

Vorrei invitarti oggi a prenderti del tempo per ringraziare Gesù. Gesù ha pagato un prezzo molto alto per il nostro perdono. Il perdono non è facile, ma Gesù lo ha reso possibile.

  1. Gesù è morto sulla croce per noi

Alcune persone sostengono che Gesù non sia realmente morto sulla croce, ma che dopo essere stato deposto sia stato spostato in un sepolcro per ricevere cure e sollievo.

Ma nel brano di Marco è scritto che Pilato "si meravigliò che fosse già morto" (v.44a) e il centurione che aveva supervisionato la crocifissione confermò che Gesù era effettivamente morto. Va inoltre considerato il fatto che i soldati romani erano esperti nel compiere crocifissioni e che il centurione avrebbe subito una punizione severa se avesse lasciato vivo e libero un prigioniero condannato.

È scritto inoltre che Giuseppe d'Arimatea "comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia" (v.46). Se Gesù fosse stato ancora vivo, Giuseppe se ne sarebbe accorto. Non avrebbe mai chiuso Gesù vivo in un sepolcro.

  1. Gesù è "abbandonato da Dio" a causa dei nostri peccati

"Si fece buio su tutta la terra" (v.33). Poco prima di morire Gesù grida: "Eloì, Eloì, lemà sabactàni?" (v.34a) Marco conserva le parole aramaiche originali di Gesù, che significano: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (v.34b) Gesù usa le parole del Salmo 22, che si conclude con una grande vittoria (vedi Bibbia in un anno, giorno 46).

  1. Gesù apre la strada al perdono e alla presenza di Dio

Il velo del tempio (vedi nel passo odierno dell'Antico Testamento, Levitico 24,3) era ciò che separava il popolo dalla presenza di Dio. Alla morte di Gesù il velo si squarcia in due da cima a fondo. Era alto sessanta piedi e spesso almeno un pollice. Il fatto che venga squarciato dall'alto (dove gli esseri umani non potevano arrivare) è segno che è proprio Dio l’autore di questo strappo.

In questo fatto Dio ci dice che attraverso la morte di Gesù i nostri peccati sono ora perdonati e possiamo accedere alla sua presenza. Dio concede a tutti noi l'immenso privilegio di vivere un rapporto intimo con lui.

Preghiera

Signore Gesù, grazie perché ci hai amati ed hai offerto te stesso per noi (Galati 2,20, NIV). Grazie perché ora possiamo entrare alla presenza di Dio con sicurezza e fiducia nel tuo nome.

Antico Testamento

Levitico 23,1-24,23

Le feste solenni

23Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Parla agli Israeliti dicendo loro: "Ecco le solennità del Signore, nelle quali convocherete riunioni sacre.

Il sabato

3 “‘Queste sono le mie solennità. Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete.

La Pasqua e la festa degli azzimi

4 “‘Queste sono le solennità del Signore, le riunioni sacre che convocherete nei tempi stabiliti. 5 Il primo mese, al quattordicesimo giorno, al tramonto del sole sarà la Pasqua del Signore; 6 il quindici dello stesso mese sarà la festa degli Azzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. 7 Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile. 8 Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile"".

Offerta delle primizie

9 Il Signore parlò a Mosè e disse: 10 "Parla agli Israeliti dicendo loro: "Quando sarete entrati nella terra che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto. 11 Il sacerdote eleverà il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo eleverà il giorno dopo il sabato. 12 Quando farete il rito di elevazione del covone, offrirete un agnello di un anno, senza difetto, per l'olocausto in onore del Signore, 13 insieme a un'oblazione di due decimi di efa di fior di farina impastata con olio: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo gradito in onore del Signore; la libagione sarà di un quarto di hin di vino. 14 Non mangerete pane né grano abbrustolito né grano novello, prima di quel giorno, prima di aver portato l'offerta del vostro Dio. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

La festa delle sette settimane

15 “‘Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno in cui avrete portato il covone per il rito di elevazione, conterete sette settimane complete. 16 Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una nuova oblazione. 17 Porterete dai luoghi dove abiterete due pani, per offerta con rito di elevazione: saranno di due decimi di efa di fior di farina, e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore. 18 Oltre quei pani, offrirete sette agnelli dell'anno, senza difetto, un giovenco e due arieti: saranno un olocausto per il Signore, insieme con la loro oblazione e le loro libagioni; sarà un sacrificio di profumo gradito, consumato dal fuoco in onore del Signore. 19 Offrirete un capro in sacrificio per il peccato e due agnelli dell'anno in sacrificio di comunione. 20 Il sacerdote presenterà gli agnelli insieme al pane delle primizie con il rito di elevazione davanti al Signore; tanto i pani quanto i due agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote. 21 Proclamerete in quello stesso giorno una festa e convocherete una riunione sacra. Non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

22 Quando mieterai la messe della vostra terra, non mieterai fino al margine del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio"".

La festa delle trombe

23 Il Signore parlò a Mosè e disse: 24"Parla agli Israeliti dicendo: "Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per voi riposo assoluto, un memoriale celebrato a suon di tromba, una riunione sacra. 25 Non farete alcun lavoro servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore"".

Il giorno dell'espiazione

26 Il Signore parlò a Mosè e disse: 27 "Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete una riunione sacra, vi umilierete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. 28 In quel giorno non farete alcun lavoro, poiché è il giorno dell'espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi davanti al Signore, vostro Dio. 29 Ogni persona che non si umilierà in quel giorno sarà eliminata dalla sua parentela. 30 Ogni persona che farà in quel giorno un qualunque lavoro io la farò perire in mezzo alla sua parentela. 31 Non farete alcun lavoro. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 32 Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete umiliarvi: il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, farete il vostro riposo del sabato".

La festa delle capanne

33 Il Signore parlò a Mosè e disse: 34 "Parla agli Israeliti dicendo: "Il giorno quindici di questo settimo mese sarà la festa delle Capanne per sette giorni in onore del Signore. 35 Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. 36 Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.

37 Queste sono le solennità del Signore nelle quali convocherete riunioni sacre, per presentare al Signore sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libagioni, ogni cosa nel giorno stabilito, 38 oltre i sabati del Signore, oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte spontanee che presenterete al Signore.

39 “‘Inoltre il giorno quindici del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa del Signore per sette giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così l'ottavo giorno. 40 Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori, rami di palma, rami con dense foglie e salici di torrente, e gioirete davanti al Signore, vostro Dio, per sette giorni. 41 Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 42 Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini d'Israele dimoreranno in capanne, 43 perché le vostre generazioni sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli Israeliti, quando li ho condotti fuori dalla terra d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio"".

44 E Mosè parlò così agli Israeliti delle solennità del Signore.

Olio d'oliva e pane posti davanti al Signore

24Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per l'illuminazione, per tenere perennemente accesa la lampada. 3 Aronne la disporrà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, perché arda dalla sera al mattino davanti al Signore, sempre. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione. 4 Egli disporrà le lampade sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore.

5 Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. 6 Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore. 7 Porrai incenso puro sopra ogni pila, perché serva da memoriale per il pane, come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 8 Ogni giorno di sabato lo si disporrà davanti al Signore perennemente da parte degli Israeliti: è un'alleanza eterna. 9 Sarà riservato ad Aronne e ai suoi figli: essi lo mangeranno in luogo santo, perché sarà per loro cosa santissima tra i sacrifici da bruciare in onore del Signore. È una legge perenne".

Legge contro bestemmiatori e violenti

10 Ora il figlio di una donna israelita e di un Egiziano uscì in mezzo agli Israeliti, e nell'accampamento scoppiò una lite fra il figlio della donna e un Israelita. 11 Il figlio della Israelita bestemmiò il Nome, imprecando; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selomìt, figlia di Dibrì, della tribù di Dan. 12 Lo misero sotto sorveglianza, finché venisse una decisione dalla bocca del Signore.

13 Il Signore parlò a Mosè dicendo: 14 "Conduci quel bestemmiatore fuori dell'accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapiderà. 15 Parla agli Israeliti dicendo: "Chiunque maledirà il suo Dio, porterà il peso del suo peccato. 16 Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo della terra, se ha bestemmiato il Nome, sarà messo a morte.

17 Chi percuote a morte qualsiasi uomo, dovrà essere messo a morte. 18 Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo: vita per vita. 19 Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: 20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all'altro. 21 Chi percuote a morte un capo di bestiame, dovrà risarcirlo; ma chi percuote a morte un uomo sarà messo a morte. 22 Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino della terra; poiché io sono il Signore, vostro Dio"".

23 Mosè parlò agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono. Così gli Israeliti fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Commento

Comprendere che il perdono è un dono per noi e non un premio per ciò che abbiamo fatto

Ai tempi dell'Antico Testamento il peccato era preso molto sul serio. Non era cosa da poco, e il perdono non era qualcosa di scontato.

La giustizia a quel tempo richiedeva una equivalenza: "Vita per vita" (24,18), "frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente" (v.20). Tuttavia questo principio non veniva mai applicato nella vita tra le persone, ma solo in tribunale e per prevenire una crescita incontrollata della violenza.

Mostrava la necessità di una punizione adeguata al peccato commesso (come abbiamo visto in Marco 14,64, fu proprio per questa legge sulla blasfemia, vv.10-16, che Gesù stesso fu condannato a morte).

Ancora una volta, in questo passaggio vediamo prefigurata la morte di Gesù. Il perdono dei peccati richiede sacrificio; è necessario un agnello. L'agnello deve essere perfetto, "senza difetto" (Levitico 23,12). San Paolo descrive Gesù come "Cristo, nostra Pasqua, \[che\] è stato immolato!" (1 Corinzi 5,7).

Il perdono non può essere guadagnato: "Poiché è il giorno dell'espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi" (Levitico 23,28). Non è qualcosa che fai tu, ma che viene fatto per te. Questo è l'insegnamento più radicale e rivoluzionario di tutta la Bibbia. Comprendere che il perdono è stato reso possibile attraverso Gesù, che è qualcosa di grande, che ci toglie il respiro e che può trasformare tutta la nostra vita. E quando sappiamo di aver ricevuto il perdono totale da Dio, siamo chiamati anche noi a perdonare gli altri e a perdonare noi stessi.

Preghiera

Signore Gesù, grazie perché ci hai resi liberi dalle leggi dell'Antico Testamento. Grazie perché tu sei "l'Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!" (Giovanni 1,29) Grazie per averci redenti. Grazie per la meraviglia senza fiato del tuo perdono che trasforma le nostre vite e l’eternità.

La moglie di Nicky dice

Marco 15,40-41

In un momento così cruciale della storia, mentre Gesù sta sconfiggendo i poteri delle tenebre, tutti i suoi discepoli e molti seguaci lo abbandonano. Ma le donne sono lì ai piedi della croce. Che coraggio e lealtà! In una cultura in cui le donne sembravano essere quasi ignorate, Gesù dona loro un grande potere: "Vi erano anche ....molte altre \[donne\] che erano salite con lui a Gerusalemme" (Marco 15,40-41). Le donne che ricevono potere da Gesù, unite, insieme, possono cambiare il mondo.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

C. S. Lewis, The Weight of Glory, (New York: Harper Collins, 2001; Originally published 1949) p.158

C.S. Lewis, Collected Letters of C.S. Lewis, (Zondervan, 2007) p.1591

P.T. Forsyth (1848–1921)

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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