Giorno 76

Ciò che Dio ha in serbo per te

Sapienziali Salmi 34,12-23
Nuovo Testamento Luca 1,57-80
Antico Testamento Numeri 4,1-5,10

Introduzione

Quando entrò per la prima volta nella nostra chiesa, Sam aveva ventitré anni. A quel tempo si definiva ateo militante, fervente oppositore della fede e della religione. Una sera, su internet, venne a sapere che proprio lì, vicino a casa sua, stava iniziando un corso Alpha. Ci chiamò per iscriversi: desiderava infiltrarsi per "demolire il pensiero irrazionale delle persone che frequentavano quel luogo".

Ma il suo incontro con la parola e la persona di Gesù Cristo non andò come si aspettava.

Alla fine del corso, sul questionario finale, scrisse: "Nella figura di Gesù ho incontrato qualcosa di irresistibilmente attraente. Sono passato dal non avere fede ad una sensazione di libertà e di speranza immensa. Vivere in una situazione di non verità è per me come essere prigioniero".

Tre mesi dopo, Sam fu battezzato. Mi disse: "Sono stato liberato dalla mia vita precedente. Ero schiavo di molte cose. Ero schiavo della società, schiavo dei miei amici. Ma ora sono libero di vivere la mia vita. E sono emozionato di scoprire cosa Dio abbia in serbo per me". Salvezza significa libertà. Sam ha fatto esperienza di come Gesù Cristo ci renda liberi.

Sapienziali

Salmi 34,12-23

12 Venite, figli, ascoltatemi:
  vi insegnerò il timore del Signore.
13 Chi è l'uomo che desidera la vita
  e ama i giorni in cui vedere il bene?
14 Custodisci la lingua dal male,
  le labbra da parole di menzogna.
15 Sta' lontano dal male e fa' il bene,
  cerca e persegui la pace.

16 Gli occhi del Signore sui giusti,
  i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
17 Il volto del Signore contro i malfattori,
  per eliminarne dalla terra il ricordo.

18 Gridano e il Signore li ascolta,
  li libera da tutte le loro angosce.
19 Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
  egli salva gli spiriti affranti.

20 Molti sono i mali del giusto,
  ma da tutti lo libera il Signore.
21 Custodisce tutte le sue ossa:
  neppure uno sarà spezzato.

22 Il male fa morire il malvagio
  e chi odia il giusto sarà condannato.
23 Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
  non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Commento

Vivere una vita di libertà

Nella vita affrontiamo sfide. Forse anche tu in questo momento ne stai affrontando una, nel campo delle finanze, delle relazioni, della salute o della famiglia. Questo salmo parla proprio di coloro che affrontano "angosce". Contiene parole di guida e promesse meravigliose per coloro che affrontano "angosce" (v.18).

L'apostolo Pietro cita questo salmo in una delle sue lettere. Attraverso il salmo ci indica il tipo di vita che dovremmo condurre, una vita che rifletta la nostra nuova libertà di figli di Dio.

Ci presenta la chiamata di Davide come invito a vivere in modo retto: "A questo infatti siete stati chiamati" (1 Pietro 3,9): "Chi è l'uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere il bene? Custodisci la lingua dal male, le labbra da parole di menzogna. Sta' lontano dal male e fa' il bene, cerca e persegui la pace. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori, per eliminarne dalla terra il ricordo" (Salmi 34,13-17; 1 Pietro 3,10-12).

Il salmo dice: "Il Signore... salva" (Salmi 34,19). Non possiamo salvarci da soli. È lui che ci rende liberi, è lui che ci salva.

Il nostro Dio veglia su di noi ed è attento alle nostre preghiere: "I suoi orecchi al loro grido di aiuto" (v.16b). Quando gridiamo, "il Signore ascolta" (v.18a) e ci libera da tutte le nostre "angosce" (v.18b). A volte mi fermo a rileggere le note, le preoccupazioni e le preghiere che ho segnato ai margini delle pagine della mia Bibbia, ed è bello vedere come Dio abbia agito e mi abbia liberato. Questo mi aiuta molto, e mi incoraggia a "gridare" di nuovo.

Dio non dice che i mali spariranno (v.20a), ma che da tutti questi lui ci libererà (v.20b). Promette che rimarrà al nostro fianco soprattutto nei momenti difficili: "Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti" (v.19). A volte, nei momenti difficili, potremmo sentire Dio lontano. Ma non è così: lui ci sarà, egli è sempre presente (v.19, MSG).

"Il Signore riscatta la vita dei suoi servi" (v.23a). Promette che: "Non sarà condannato chi in lui si rifugia" (v.23b, vedi Romani 8,1). Per mezzo di Cristo, riceviamo giustizia da Dio e veniamo inclusi nella categoria dei "giusti" (Salmi 34,16.20.22).

Preghiera

Signore, grazie per le tante volte che abbiamo gridato a te e tu ci hai ascoltati e liberati. Aiutaci oggi a trattenere la nostra lingua dal male, a fare il bene e a cercare la pace. Aiutaci a vivere in armonia con gli altri, senza mai ripagare il male con il male o l'insulto con l'insulto, ma a rispondere con la benedizione. Grazie perché attraverso Cristo ci hai resi liberi per una vita di libertà.

Nuovo Testamento

Luca 1,57-80

Nascita e circoncisione di Giovanni il Battista

57 Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. 58 I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.

59 Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. 60 Ma sua madre intervenne: "No, si chiamerà Giovanni".

61 Le dissero: "Non c'è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome".

62 Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. 63 Egli chiese una tavoletta e scrisse: "Giovanni è il suo nome". Tutti furono meravigliati. 64 All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. 65 Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. 66 Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: "Che sarà mai questo bambino?". E davvero la mano del Signore era con lui.

Il cantico di Zaccaria

67 Zaccaria, suo padre, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:

  68 "Benedetto il Signore, Dio d'Israele,
    perché ha visitato e redento il suo popolo,
  69 e ha suscitato per noi un Salvatore potente
    nella casa di Davide, suo servo,
  70 come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
  71 salvezza dai nostri nemici,
    e dalle mani di quanti ci odiano.
  72 Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
    e si è ricordato della sua santa alleanza,
    73 del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci,
  74 liberati dalle mani dei nemici,
    di servirlo senza timore,
    75 in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.

  76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
    perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
  77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
    nella remissione dei suoi peccati.
  78 Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
    ci visiterà un sole che sorge dall'alto,
  79 per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
    e nell'ombra di morte,
  e dirigere i nostri passi sulla via della pace".

80 Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Commento

Pensare alla grandezza della nostra libertà

Il popolo di Dio soffre per l'oppressione del dominio romano. Le persone si sentono circondate dall'oscurità e dalla morte. Desiderano ardentemente un liberatore che li liberi dal dolore e dalla tristezza della loro situazione. Cercano qualcuno che venga a sistemare le cose. Lo stanno aspettando da così tanto tempo.

Zaccaria è il padre di Giovanni Battista. I suoi nove mesi di silenzio sono simbolo di un lungo periodo di silenzio profetico vissuto dal popolo d’Israele. Ora, con Giovanni Battista, quel periodo di silenzio si conclude: non appena "gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua" (v.64), "fu colmato di Spirito Santo e profetò" (v.67).

La nascita di Giovanni Battista è occasione di grande festa, gioia e attesa (vv.57-66). Incapace di parlare, Zaccaria scrive: "Giovanni è il suo nome" (v.64), lasciando tutti meravigliati. Subito dopo "gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio" (vv.63-64, MSG).

Lo stesso nome di Giovanni è espressione della benedizione di Dio: significa il Signore è misericordioso.

Di Giovanni Battista dicono: "La mano del Signore era con lui" (v.66). Un'espressione, questa, molto bella e che potremmo fare nostra per le nostre preghiere per noi, la nostra famiglia e la nostra comunità: "Che la mano del Signore sia con te".

In quel momento, colmo di Spirito Santo, Zaccaria profetizza che la salvezza è vicina: "Ha suscitato per noi un Salvatore potente" (v.69, MSG). Giovanni Battista è colui che presenterà l'offerta di salvezza per il suo popolo: "darà al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati" (v.77, MSG).

Zaccaria vede che Dio sta venendo e portando la salvezza al suo popolo. Non una salvezza politica, ma qualcosa di molto più profondo e più grande, qualcosa che darà compimento alle grandi promesse dell'Antico Testamento. Una salvezza che riguarderà la redenzione (v.68b), la liberazione dalle mani dei nemici (v.74a) e la remissione dei peccati (v.77b). La salvezza è la "via della pace" (v.79). In questa descrizione della salvezza, Zaccaria riassume le tante libertà che Gesù porterà:

  • Libertà dalla paura (v.74b)
  • Libertà di servire Dio (v.74b)
  • Libertà di essere santi (v.75)
  • Libertà di essere giusti (v.75)
  • Libertà dalla morte (v.79b)

Preghiera

Lode a te, Signore, perché ci hai liberati da ogni schiavitù e ci hai mostrato misericordia. Grazie per aver perdonato i miei peccati. Grazie perché ci dai la libertà dalla morte e dalla paura. Grazie per averci resi liberi di servirti. Aiutami oggi a servirti senza paura, in santità e rettitudine. Guida i miei passi sulla via della pace. La tua mano sia su di me, oggi.

Antico Testamento

Numeri 4,1-5,10

I keatiti

4Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: 2 "Fate il computo dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, 3 dai trent'anni fino ai cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno.

4 Questo è il servizio dei figli di Keat nella tenda del convegno. È cosa santissima. 5 Quando si leveranno le tende, verranno Aronne e i suoi figli, caleranno il velo della cortina e copriranno con esso l'arca della Testimonianza; 6 poi porranno sull'arca una coperta di pelli di tasso, vi stenderanno sopra un drappo tutto di porpora viola e metteranno a posto le stanghe.

7 Poi stenderanno un drappo di porpora viola sulla tavola dell'offerta e vi metteranno sopra i piatti, le coppe, le anfore, le tazze per le libagioni; sopra vi sarà il pane perenne. 8 Su queste cose stenderanno un drappo scarlatto e lo copriranno con una coperta di pelli di tasso e collocheranno le stanghe.

9 Prenderanno un drappo di porpora viola e copriranno il candelabro per l'illuminazione, le sue lampade, i suoi smoccolatoi, i suoi portacenere e tutti i vasi per l'olio di cui si servono. 10 Metteranno il candelabro con tutti i suoi accessori in una coperta di pelli di tasso e lo metteranno sopra la portantina.

11 Sopra l'altare d'oro stenderanno un drappo di porpora viola e lo copriranno con una coperta di pelli di tasso e collocheranno le stanghe.

12 Prenderanno tutti gli arredi che si usano per il servizio nel santuario, li metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una coperta di pelli di tasso e li metteranno sopra la portantina.

13 Toglieranno il grasso bruciato dall'altare e stenderanno su di esso un drappo scarlatto; 14 vi metteranno sopra tutti gli arredi di cui si servono, i bracieri, le forcelle, le palette, i vasi per l'aspersione, tutti gli accessori dell'altare e vi stenderanno sopra una coperta di pelli di tasso e collocheranno le stanghe.

15 Quando Aronne e i suoi figli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, al momento di levare le tende, i figli di Keat verranno per trasportarlo; ma non toccheranno il santuario, perché non muoiano. Questo è l'incarico dei figli di Keat nella tenda del convegno.

16 Eleàzaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la sorveglianza dell'olio per l'illuminazione, dell'incenso aromatico, dell'offerta perenne e dell'olio dell'unzione, e la sorveglianza di tutta la Dimora e di quanto contiene, sia del santuario sia dei suoi arredi".

17 Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e disse: 18 "Non provocate l'eliminazione della tribù delle famiglie dei Keatiti di mezzo ai leviti; 19 ma fate questo per loro, perché vivano e non muoiano nell'accostarsi al Santo dei Santi: Aronne e i suoi figli vengano e assegnino ciascuno di loro al proprio servizio e al proprio incarico. 20 Non entrino essi a guardare neanche per un istante il santuario, perché morirebbero".

I ghersoniti

21 Il Signore parlò a Mosè e disse: 22 "Si faccia il computo anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni, secondo le loro famiglie. 23 Dai trent'anni fino ai cinquant'anni li censirai, quanti fanno parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno.

24 Questo è il servizio delle famiglie dei Ghersoniti, quello che dovranno fare e quello che dovranno portare. 25 Essi porteranno i teli della Dimora e la tenda del convegno, la sua copertura, la copertura di pelli di tasso che vi è sopra e la cortina all'ingresso della tenda del convegno, 26 i tendaggi del recinto, la cortina all'ingresso del recinto, che è attorno alla Dimora e all'altare, le loro corde e tutti gli arredi per il loro servizio, e tutto quanto è predisposto perché prestino servizio. 27 Tutto il servizio dei Ghersoniti sarà agli ordini di Aronne e dei suoi figli, per quanto dovranno portare e per quanto dovranno fare. E affiderete loro in custodia quanto dovranno portare. 28 Tale è il servizio delle famiglie dei figli dei Ghersoniti nella tenda del convegno; il loro servizio dipenderà da Itamàr, figlio del sacerdote Aronne.

I merariti

29 Censirai i figli di Merarì secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni; 30 dai trent'anni fino ai cinquant'anni li censirai, quanti fanno parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno. 31 Questo è quanto è affidato alla loro custodia e quello che dovranno trasportare come loro servizio nella tenda del convegno: le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne, le sue basi, 32 le colonne del recinto tutt'intorno, le loro basi, i loro picchetti, le loro corde, tutti i loro arredi e tutto il loro impianto. Elencherete per nome gli oggetti affidati alla loro custodia e che essi dovranno trasportare. 33 Tale è il servizio delle famiglie dei figli di Merarì, secondo tutto il loro servizio nella tenda del convegno, sotto gli ordini di Itamàr, figlio del sacerdote Aronne".

Censimento dei leviti

34 Mosè, Aronne e i prìncipi della comunità censirono i figli dei Keatiti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, 35 dai trent'anni fino ai cinquant'anni, quanti facevano parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno. 36 I loro censiti secondo le loro famiglie furono duemilasettecentocinquanta. 37 Questi appartengono alle famiglie dei Keatiti, di cui si fece il censimento, quanti prestavano servizio nella tenda del convegno, che Mosè e Aronne censirono secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè.

38 I censiti dei figli di Gherson secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, 39 dai trent'anni fino ai cinquant'anni, quanti facevano parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno, 40 quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, furono duemilaseicentotrenta. 41 Questi appartengono alle famiglie dei figli di Gherson, di cui si fece il censimento, quanti prestavano servizio nella tenda del convegno, che Mosè e Aronne censirono secondo l'ordine del Signore.

42 I censiti delle famiglie dei figli di Merarì secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, 43 dai trent'anni fino ai cinquant'anni, quanti facevano parte di una schiera, prestando servizio nella tenda del convegno, 44 quelli di cui si fece il censimento, secondo le loro famiglie, furono tremiladuecento. 45 Questi appartengono alle famiglie dei figli di Merarì, che Mosè e Aronne censirono secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè.

46 Tutti i censiti che Mosè, Aronne e i prìncipi d'Israele censirono presso i leviti, secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, 47 dai trent'anni fino ai cinquant'anni, quanti prestavano servizio di lavoro e servizio di trasporto nella tenda del convegno, 48 tutti quelli di cui si fece il censimento, furono ottomilacinquecentoottanta. 49 Per ordine del Signore li censirono, per mezzo di Mosè, uno per uno, assegnando a ciascuno il servizio che doveva fare e ciò che doveva trasportare.

Il loro censimento fu quello che il Signore aveva ordinato a Mosè.

Prescrizioni rituali

5Il Signore parlò a Mosè e disse: 2 "Ordina agli Israeliti che espellano dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di gonorrea e ogni impuro a causa di un morto. 3 Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete dall'accampamento, così non renderanno impuro il loro accampamento, dove io abito tra di loro". 4 Così fecero gli Israeliti: li espulsero fuori dell'accampamento. Come il Signore aveva parlato a Mosè, così fecero gli Israeliti.

Risarcimento per i peccati

5 Il Signore parlò a Mosè e disse: 6 "Di' agli Israeliti: "Quando un uomo o una donna avrà fatto qualsiasi peccato contro qualcuno, commettendo un'infedeltà contro il Signore, questa persona sarà in condizione di colpa. 7 Dovrà confessare il peccato commesso. Restituirà per intero ciò per cui si è reso colpevole, vi aggiungerà un quinto e lo darà a colui verso il quale si è reso colpevole. 8 Ma se non vi è un parente stretto a cui dare il risarcimento, questo è da restituire al Signore, cioè al sacerdote, oltre l'ariete del rito di espiazione, mediante il quale si compirà l'espiazione per lui. 9 Ogni prelievo su tutte le cose consacrate che gli Israeliti offriranno al sacerdote, apparterrà a lui; 10 le cose sante di ognuno saranno sue, ma ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui"".

Commento

Non dare mai per scontata la libertà

In che modo stiamo vivendo la realtà della nostra chiesa locale? Siamo dei servitori o dei semplici spettatori? Dio ha un ruolo e una responsabilità per ciascuno di noi.

In questo passaggio dell'Antico Testamento, troviamo un'anticipazione e una prefigurazione della Chiesa. Una comunità in cui ogni membro ha un ruolo particolare da svolgere (Efesini 4,7,11-13). Leggiamo che i keatiti, i ghersoniti e i merariti, di età compresa tra i trenta e i cinquant'anni, hanno un servizio da svolgere e che Dio assegna a ciascuno compiti specifici (Numeri 4,3-4,24-25,31-32). Come allora, anche oggi Dio affida a ciascuno di noi un compito specifico nella Chiesa.

Per gli israeliti, il ministero era principalmente attorno alla tenda del convegno, il luogo della presenza di Dio. Ora, la presenza di Dio è in mezzo al suo popolo nel corpo di Cristo. L'opera e il ministero a cui siamo chiamati è edificare il corpo di Cristo. Questo è uno dei modi che abbiamo per sperimentare la presenza di Dio oggi. La presenza di Dio non è confinata in un luogo particolare, ma ovunque il suo popolo si trovi.

Questo passaggio ci aiuta a comprendere che la nostra libertà non è qualcosa da dare per scontata. Ci ricorda la santità di Dio e il fatto che la possibilità di vivere una relazione con lui è qualcosa di grande ed emozionante.

Dio ricorda a Mosè che qualsiasi tipo di peccato è in realtà un atto di infedeltà verso di lui: "Quando un uomo o una donna avrà fatto qualsiasi peccato contro qualcuno, commettendo un'infedeltà contro il Signore, questa persona sarà in condizione di colpa" (5,6). Il colpevole è tenuto a confessare il proprio peccato, a risarcirlo e ad offrire un sacrificio di espiazione (vv.6-48).

L'espiazione non è un atto che possiamo fare noi per noi stessi, ma è qualcosa che qualcun altro deve fare per noi. Gesù ha fatto questo sulla croce per noi. In inglese espiazione si dice atonement, una parola che possiamo scomporre così: at-one-ment (ad un mento). Dio ti permette di essere tutt'uno con lui. Attraverso Gesù, la barriera del peccato è stata rimossa. Ora possiamo dire: "Eravamo schiavi. Ora siamo liberi".

Preghiera

Grazie, Signore, perché ci hai resi liberi di vivere una vita di libertà. Aiutaci a non dare mai per scontata questa libertà, affinché possiamo usarla per servire te e gli altri. Aiutaci a svolgere i nostri compiti nel modo che piace a te.

La moglie di Nicky dice

Salmi 34,19

"Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti".

Molte volte nella vita ho avuto modo di vedere in che modo meraviglioso il Signore si prende cura di coloro che soffrono: "Molti sono i mali del giusto, ma da tutti lo libera il Signore" (Salmi 34,20). A volte mi chiedo perché anche al giusto debbano capitare certe cose. Ma poi penso che senza la sofferenza, sarebbe molto più difficile per noi comprendere l’amore di Dio, il suo sostegno e che in tutte le circostanze possiamo sempre affidarci totalmente a lui.

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