Giorno 98

Amare dal profondo di sè

Sapienziali Salmi 42,1-6
Nuovo Testamento Luca 11,33-54
Antico Testamento Deuteronomio 6,1-8,20

Introduzione

Celine è una giovane donna che ha partecipato ad Alpha. Prima di iniziare il corso, stava attraversando un periodo da lei definito: "di ricerca spirituale". Racconta: "Non so cosa sia successo! Durante il corso sentivo crescere in me la sete della presenza di Dio. Un po' come quando, in un caldo giorno d'estate, bevi un sorso di acqua fresca, alla giusta temperatura, e ne vorresti bere di più, senza fermarti".

"Ora" dice "continuo a saltare, a ridere e a voler dire a tutti quanto Dio sia straordinario. Mi sento di voler amare tutti! In quel periodo cercavo di perdonare una persona, ma più ci provavo più l'amarezza e il risentimento sembravano crescere. E così fino a quando sono arrivata ad Alpha. Adesso quella sensazione se n'è andata, ho totalmente perdonato quella persona. Anzi, ora posso dire di amarla".

Celine ora si definisce: "Innamorata di Cristo"! La sua sete interiore è soddisfatta. Ha una nuova luce e un nuovo amore interiore.

Sapienziali

Salmi 42,1-6

Salmo 42

1 Al maestro del coro. Maskil. Dei figli di Core.
2 Come la cerva anela ai corsi d'acqua,
  così l'anima mia anela a te, o Dio.
3 L'anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
  quando verrò e vedrò il volto di Dio?
4 Le lacrime sono il mio pane giorno e notte,
  mentre mi dicono sempre:
  "Dov'è il tuo Dio?".
5 Questo io ricordo
  e l'anima mia si strugge:
avanzavo tra la folla,
  la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode
  di una moltitudine in festa.

6 Perché ti rattristi, anima mia,
  perché ti agiti in me?
Spera in Dio:
  ancora potrò lodarlo,
  lui, salvezza del mio volto e mio Dio.

In me si rattrista l'anima mia;
  perciò di te mi ricordo
dalla terra del Giordano
  e dell'Ermon, dal monte Misar.

Commento

Sete interiore

A volte viviamo momenti in cui ci sentiamo smarriti o spiritualmente giù, e non ne comprendiamo il motivo. Anche a te capita questo? Se sì, non sei l'unico o l'unica. Anche l'autore del Salmo di oggi prova questo sentimento: "Perché ti rattristi, anima mia, perché ti agiti in me?" (v.6a) Dio non vuole che tu rimanga così, ti ama e vuole incoraggiarti.

Il salmo parla di sete interiore: "Come la cerva anela ai corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio" (v.2). Continua: "L'anima mia ha sete di Dio" (v.3, AMP).

Solo Dio può soddisfare questa sete. La sola conoscenza di Dio non è sufficiente. Per questo siamo invitati a continuare a chiedere la presenza di Dio, a desiderare di incontrarlo sempre, con tutta la nostra anima.

Adorare Dio è la cosa più importante che possiamo fare: "Questo io ricordo e l'anima mia si strugge: avanzavo tra la folla, la precedevo fino alla casa di Dio, fra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa" (v.5, MSG). Ricordare le esperienze passate della grazia di Dio e delle sue benedizioni è importante. Ci incoraggia a continuare a confidare in Dio e ad adorarlo (vv.6b-7a).

Preghiera

Signore, l'anima mia ha sete di te. Solo la tua presenza può soddisfare la mia profonda sete interiore. Spero in te e ti lodo, mio Salvatore e mio Dio.

Nuovo Testamento

Luca 11,33-54

La lampada del corpo è il tuo occhio

32 Nessuno accende una lampada e poi la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candelabro, perché chi entra veda la luce. 34 La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. 35 Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. 36 Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore".

Gesù contro i dottori della legge

37 Mentre stava parlando , un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. 38 Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

39 Allora il Signore gli disse: "Voi farisei pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. 40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha forse fatto anche l'interno? 41 Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro.

42 Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l'amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle.

43 Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze.

44 Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo".

45 Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: "Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi".

46 Egli rispose: "Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!

47 Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48 Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49 Per questo la sapienza di Dio ha detto: "Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno", 50 perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall'inizio del mondo: 51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.

52 Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l'avete impedito".

53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54 tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Commento

Luce interiore

La diffusione a livello mondiale del coronavirus ha abituato le persone a pulire frequentemente le proprie mani. Gesù dice che un cuore pulito e una coscienza limpida è ancora più importante del pulirsi le mani. Ciò che conta di più è ciò che succede nel nostro cuore e nei nostri pensieri. I nostri occhi sono la chiave: sono la porta d'ingresso della nostra vita interiore. Ecco perché quello che guardiamo conta così tanto. Ciò che facciamo entrare nella nostra vita interiore passa attraverso i nostri occhi. A loro volta, i nostri occhi riflettono ciò che avviene all'interno del nostro cuore.

Gesù ci chiama a riempire di luce il nostro io interiore: "La lampada del corpo è il tuo occhio. Quando il tuo occhio è semplice, anche tutto il tuo corpo è luminoso; ma se è cattivo, anche il tuo corpo è tenebroso. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. Se dunque il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, sarà tutto nella luce, come quando la lampada ti illumina con il suo fulgore" (vv.34-36, MSG).

Gesù ci chiama ad una relazione intima e d'amore con Dio, in quel luogo segreto, il cuore, dove avviene il vero contatto con lui. Ci chiama ad essere puri dentro, non solo fuori (v.39). Non giova apparire esteriormente puri se dentro siamo pieni "di avidità e di cattiveria" (v.39).

Il centro della vita interiore, secondo Gesù, sono i poveri: "Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro" (v.41, AMP). Dare purifica il cuore.

Gesù prosegue dicendo che il dono esteriore in sé non basta se si trascura "la giustizia e l'amore di Dio" (v.42).

Il cardinale Raniero Cantalamessa ha detto: "Sarebbe un errore pensare che insistere sulla vita interiore possa nuocere al nostro impegno per il regno e per la giustizia. Lungi dallo sminuire l'importanza di agire per Dio, la vita interiore rappresenta le fondamenta dell'agire e le permette di andare avanti".

Gesù avverte i capi religiosi degli atteggiamenti sbagliati del cuore in cui è più facile cadere. Queste parole sono una sfida per chi tra noi svolge un ruolo. Gesù ci mette in guardia da questi pericoli:

  1. Darsi importanza
    \t"Amate i primi posti" (v.43).
  2. Riconoscimento degli altri
    \t "Saluti sulle piazze" (v.43).
  3. Ipocrisia
    Si corre il rischio di insegnare una norma che noi stessi non siamo in grado di rispettare: "Caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!" (v.46)

Gesù non ha paura di confrontarsi con le persone sulla propria vita interiore. Non ha paura del confronto né di farsi dei nemici. Non sorprende che le persone che lui attacca, i capi religiosi, comincino ad opporsi a lui ferocemente (v.54).

Preghiera

Signore, possano i miei occhi guardare solo quelle cose che illuminano il mio cuore. Riempimi oggi con il tuo Spirito Santo. Possa il mio cuore essere pieno di generosità, giustizia e amore di Dio.

Antico Testamento

Deuteronomio 6,1-8,20

Fedeltà all’alleanza nella terra promessa

6Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; 2 perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. 3 Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.

4 Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. 5 Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. 6 Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. 7 Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8 Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

10 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, 11 case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12 guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile.

13 Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome. 14 Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15 perché il Signore, tuo Dio, che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l'ira del Signore, tuo Dio, si accenderà contro di te e ti farà scomparire dalla faccia della terra. 16 Non tenterete il Signore, vostro Dio, come lo tentaste a Massa. 17 Osserverete diligentemente i comandi del Signore, vostro Dio, le istruzioni e le leggi che ti ha date. 18 Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice ed entri in possesso della buona terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, 19 dopo che egli avrà scacciato tutti i tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso.

20 Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: "Che cosa significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il Signore, nostro Dio, vi ha dato?", 21 tu risponderai a tuo figlio: "Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. 22 Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. 23 Ci fece uscire di là per condurci nella terra che aveva giurato ai nostri padri di darci. 24 Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore, nostro Dio, così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. 25 La giustizia consisterà per noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore, nostro Dio, come ci ha ordinato".

Israele popolo consacrato

7Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso e avrà scacciato davanti a te molte nazioni: gli Ittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, 2 quando il Signore, tuo Dio, le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio. Con esse non stringerai alcuna alleanza e nei loro confronti non avrai pietà. 3 Non costituirai legami di parentela con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 4 perché allontanerebbero la tua discendenza dal seguire me, per farli servire a dèi stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. 5 Ma con loro vi comporterete in questo modo: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete i loro idoli nel fuoco. 6 Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra.

7 Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, 8 ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d'Egitto. 9 Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l'alleanza e la bontà per mille generazioni con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti, 10 ma

ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente.

11 Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme che oggi ti prescrivo.

12 Se avrete dato ascolto a queste norme e se le avrete osservate e messe in pratica, il Signore, tuo Dio, conserverà per te l'alleanza e la bontà che ha giurato ai tuoi padri. 13 Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel paese che ha giurato ai tuoi padri di darti. 14 Tu sarai benedetto più di tutti i popoli: non sarà sterile né il maschio né la femmina in mezzo a te e neppure in mezzo al tuo bestiame. 15 Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle funeste malattie d'Egitto, che ben conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano. 16 Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore, tuo Dio, sta per consegnarti. Il tuo occhio non ne abbia compassione e non servire i loro dèi, perché ciò è una trappola per te.

17 Forse dirai in cuor tuo: "Queste nazioni sono più numerose di me; come potrò scacciarle?". 18 Non temerle! Ricòrdati di quello che il Signore, tuo Dio, fece al faraone e a tutti gli Egiziani: 19 le grandi prove che hai visto con gli occhi, i segni, i prodigi, la mano potente e il braccio teso, con cui il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire. Così farà il Signore, tuo Dio, a tutti i popoli, dei quali hai timore. 20 Anche i calabroni manderà contro di loro il Signore, tuo Dio, finché non siano periti quelli che saranno rimasti illesi o nascosti al tuo sguardo. 21 Non tremare davanti a loro, perché il Signore, tuo Dio, è in mezzo a te, Dio grande e terribile. 22 Il Signore, tuo Dio, scaccerà a poco a poco queste nazioni dinanzi a te: tu non le potrai distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si moltiplicherebbero a tuo danno; 23 ma il Signore, tuo Dio, le metterà in tuo potere e le getterà in grande spavento, finché siano distrutte. 24 Ti metterà nelle mani i loro re e tu farai perire i loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia distrutte. 25 Darai alle fiamme le sculture dei loro dèi. Non bramerai e non prenderai per te l'argento e l'oro che le ricopre, altrimenti ne resteresti come preso in trappola, perché sono un abominio per il Signore, tuo Dio. 26 Non introdurrai un abominio in casa tua, perché sarai, come esso, votato allo sterminio. Lo detesterai e lo avrai in abominio, perché è votato allo sterminio.

La terra promessa e la gratitudine verso Dio

8Abbiate cura di mettere in pratica tutti i comandi che oggi vi do, perché viviate, diveniate numerosi ed entriate in possesso della terra che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri. 2 Ricòrdati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, se tu avresti osservato o no i suoi comandi. 3 Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore. 4 Il tuo mantello non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato durante questi quarant'anni. 5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il Signore, tuo Dio, corregge te.

6 Osserva i comandi del Signore, tuo Dio, camminando nelle sue vie e temendolo, 7 perché il Signore, tuo Dio, sta per farti entrare in una buona terra: terra di torrenti, di fonti e di acque sotterranee, che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; 8 terra di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; terra di ulivi, di olio e di miele; 9 terra dove non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; terra dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame.

10 Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a causa della buona terra che ti avrà dato. 11 Guàrdati bene dal dimenticare il Signore, tuo Dio, così da non osservare i suoi comandi, le sue norme e le sue leggi che oggi io ti prescrivo. 12 Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato, 13 quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare ogni tua cosa, 14 il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto uscire dalla terra d'Egitto, dalla condizione servile; 15 che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; 16 che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo avvenire. 17 Guàrdati dunque dal dire nel tuo cuore: "La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno acquistato queste ricchezze". 18 Ricòrdati invece del Signore, tuo Dio, perché egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l'alleanza che ha giurato ai tuoi padri.

19 Ma se tu dimenticherai il Signore, tuo Dio, e seguirai altri dèi e li servirai e ti prostrerai davanti a loro, io attesto oggi contro di voi che certo perirete! 20 Perirete come le nazioni che il Signore sta per far perire davanti a voi, se non avrete dato ascolto alla voce del Signore, vostro Dio..

Commento

Amore interiore

Al centro dell'Antico Testamento, come del Nuovo Testamento, c'è l'amore. "Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (6,5). Le parole ebraiche usate in questo versetto hanno un significato molto più ampio di quelle usate in qualsiasi traduzione, qualcosa che trova riflesso nel Nuovo Testamento in cui sono tradotte quattro parole (cuore, anima, forza, mente). La frase intende riassumere l'intera vita, inclusa la mente e la volontà.

Dio ha sempre voluto che la legge dell'amore fosse interna, nel cuore: "Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli" (vv.6-7, MSG).

Il nostro amore per Dio scaturisce dal suo amore per noi. Il suo amore per noi non dipende da nostre presunte qualità morali, ma dalla sua grazia: ci ama nonostante i nostri peccati, debolezze e fallimenti: "Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli, ma perché il Signore vi ama" (7,7-8a). Ci ama perché ci ama!

Dio riversa su di noi il suo amore per il suo carattere amorevole e la sua fedeltà: "Il Signore, tuo Dio, conserverà per te l'alleanza e la bontà... Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà" (vv.12-13).

Dio ci chiama ad una relazione intima e d'amore con lui. Ma rispondere non è così semplice. Il capitolo 6 ci mette in guardia da tre possibili pericoli:

  1. Il pericolo di abbandonare Dio a causa dell'idolatria circostante: "Non seguirete altri dèi" (6,14).
    C'è sempre la tentazione di adattarsi alla cultura dominante e ai valori delle persone che ci circondano. Ma Dio non vuole questo. Vuole che rimaniamo fedeli a lui.

  2. Il pericolo di dubitare di Dio a causa delle difficoltà: "Non tenterete il Signore" (6,16).
    Alle prime difficoltà, è facile pensare che Dio non si preoccupi più di noi. Ma non è così. La nostra fedeltà e lealtà alla parola di Dio deve rimanere sempre.

    Dio ci permette di superare prove e tentazioni in modo che possiamo sperimentare la bellezza del fare le cose a modo suo. Se non saremo capaci di servirlo e adorarlo nei momenti difficili della vita (le valli), potremmo non esserlo neppure nei momenti più favorevoli (le cime dei monti). Le cime dei monti ci incoraggiano, ma sono le valli a farci maturare.

  3. Il pericolo di dimenticare Dio a causa della ricchezza: "Guàrdati dal dimenticare il Signore" (6,12).
    Nel ricevere e godere di un dono, potresti dimenticare il donatore. "Ricordati invece del Signore, tuo Dio, perché egli ti dà la forza per acquistare ricchezze" (8,18).

Alla base di questi tre avvertimenti c'è la consapevolezza che le cose materiali da sole, siano esse beni personali o "idoli", non soddisfano: "L'uomo non vive soltanto di pane, ma… di quanto esce dalla bocca del Signore" (8,3).

Questo versetto è quello citato da Gesù nel deserto, nel momento in cui il diavolo lo stava tentando a soddisfare la sua fame fisica. La sua risposta è che la vita interiore, la fame interiore, è molto più importante della fame di cose materiali. Questa fame interiore può essere soddisfatta solo da ogni parola che esce dalla bocca del Signore.

Che tu sia materialmente benestante o meno, il fulcro della tua esistenza dovrebbe essere la vita interiore che sola può soddisfare il profondo desiderio interiore che Dio ha messo in ogni cuore umano.

Preghiera

Signore, grazie per il tuo incredibile amore per me. Grazie per avermi promesso di amarmi e benedirmi. Aiutami ad amarti con tutto il cuore, la mente, l'anima e la forza.

La moglie di Nicky dice

Deuteronomio 6,12; 8,11

"Guardati dal dimenticare il Signore".

Per migliaia di volte nel corso degli anni, ho ripetuto ai miei figli: "Fai attenzione" e lo faccio ancora! Principalmente per la loro incolumità fisica, ma, molto più importante, per la loro incolumità spirituale.

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Riferimenti

Salvo diversa indicazione, le citazioni delle Scritture sono tratte dalla Sacra Bibbia Italiana Cattolica, testo CEI 2008 a cura della Conferenza Episcopale Italiana. Utilizzata con permesso.

Copyright © 2008 — 2019 Diritti d'autore riservati su testo e commento Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena.

Raniero Cantalamessa, The Mystery of Easter, (The Liturgical Press, 1994) p.105.

Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®. Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.

NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
AMP - Amplified® Bible, Copyright © 1954, 1958, 1962, 1964, 1965, 1987 - Casa Editrice The Lockman Foundation NKJV - New King James Version®. Copyright © 1982 - Casa Editrice Thomas Nelson NLT - New Living Translation - Copyright © 1996, 2004, 2015, 2017 - Casa Editrice Tyndale House Fondation

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