L'amore della nostra vita
Introduzione
Nel febbraio 1977, assieme ad un gruppo di altri leader della chiesa, il vescovo Festo Kivengere consegnò una lettera di protesta al dittatore dell'Uganda, Idi Amin. Nella lettera, denunciava le percosse, le uccisioni arbitrarie e le sparizioni inspiegabili avvenute in quell'epoca in tutto il paese. Il giorno seguente, l'arcivescovo Janani Luwum, amico di Festo Kivengere, fu assassinato da Idi Amin. Il vescovo Festo fu costretto così a nascondersi e poi all'esilio.
Successivamente, Festo Kivengere pubblicò un libro intitolato I Love Idi Amin (Amo Idi Amin). Nel libro spiegò lo strano titolo: "Lo Spirito Santo mi ha mostrato che il mio cuore stava diventando duro... Così, ho dovuto chiedere perdono al Signore e la grazia per amare di più il presidente Amin... Un'aria nuova per me, un'aria nuova per la mia anima stanca. Sapevo di aver visto il Signore e di essere stato liberato: l'amore mi ha riempito il cuore".
L'amore è più di un sentimento o di un'emozione. È una decisione su come relazionarci gli uni con gli altri. Gesù è l'esempio supremo di amore nella storia del mondo. Ci invita ad amare Dio, ad amarci gli uni gli altri (Giovanni 13,34-35), ad amare il nostro prossimo come noi stessi e anche ad amare i nostri nemici. Gesù ha testimoniato questo con la sua vita, amando tutti, compreso Giuda che lo ha tradito. Gesù ha dato la sua vita per tutti e per amore.
Salmi 66,13-20
13 Entrerò nella tua casa con olocausti,
a te scioglierò i miei voti,
14 pronunciati dalle mie labbra,
promessi dalla mia bocca nel momento dell'angoscia.
15 Ti offrirò grassi animali in olocausto
con il fumo odoroso di arieti,
ti immolerò tori e capri.
16 Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
17 A lui gridai con la mia bocca,
lo esaltai con la mia lingua.
18 Se nel mio cuore avessi cercato il male,
il Signore non mi avrebbe ascoltato.
19 Ma Dio ha ascoltato,
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
20 Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Commento
Amare Dio
Ti è mai capitato di chiedere qualcosa a Dio e di promettergli di fare qualcosa (o di non fare più qualcosa) nel caso avesse risposto alla tua preghiera? Il salmista fa una promessa di questo tipo, e, a preghiera esaudita, mantiene quanto promesso. Scrive: "A te scioglierò i miei voti, pronunciati dalle mie labbra, promessi dalla mia bocca nel momento dell'angoscia" (vv.13-14).
Dio ti ama. Non ti nega il suo amore. Il salmista loda Dio: "Non mi ha negato la sua misericordia" (v.20, MSG). Il tuo amore per Dio e per gli altri è una risposta al suo amore per te: "Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo" (1 Giovanni 4,19).
Nel suo amore per te, Dio ascolta e risponde alle tue preghiere. Se vuoi godere appieno dell'amore di Dio, sperimentare la preghiera esaudita e mostrare il tuo amore per lui, c'è una cosa che devi evitare. Il salmista scrive: "Se nel mio cuore avessi cercato il male, il Signore non mi avrebbe ascoltato" (Salmi 66,18).
Se c'è un peccato del passato, possiamo confessarlo, pentirci ed essere perdonati. Ciò che veramente blocca la nostra relazione con Dio è la pianificazione deliberata di peccare in futuro. Questo non ci permette di entrare alla presenza di Dio con la coscienza pulita e ci blocca l'esperienza del suo amore.
È poiché Dio, nel suo amore, "si è fatto attento alla voce della mia preghiera" (v.19) il salmista vuole che altri lo ascoltino: "Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, e narrerò quanto per me ha fatto" (v.16). È così incoraggiante ascoltare le testimonianze di altre persone su ciò che Dio ha fatto nelle loro vite. Ispira prima di tutto noi e accresce la nostra fede.
Preghiera
Signore, grazie per il tuo perdono, la tua misericordia e il tuo amore. Grazie per le tante volte in cui hai ripetutamente ascoltato la mia voce nella preghiera (v.19). "Sia benedetto Dio, che non ha respinto la mia preghiera, non mi ha negato la sua misericordia" (v.20).
Giovanni 13,18-38
Annuncio del tradimento
18 Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto, ma deve compiersi la Scrittura: Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno.
19 Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. 20 In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato".
21 Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: "In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà".
22 I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23 Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24 Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
25 Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?".
26 Rispose Gesù: "È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò". E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. 27 Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: "Quello che vuoi fare, fallo presto". 28 Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; 29 alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. 30 Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Il comandamento nuovo
31 Quando fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. 32 Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
33 Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire.
34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. 35 Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri".
36 Simon Pietro gli disse: "Signore, dove vai?".
Gli rispose Gesù: "Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi".
37 Pietro disse: "Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!".
38 Rispose Gesù: "Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte.
Commento
Amarsi gli uni gli altri
La mancanza d'amore tra i cristiani è il maggior ostacolo al messaggio di Gesù. Per cambiare le nostre nazioni, affinché le persone ritornino a seguire Gesù, dobbiamo iniziare ad amarci gli uni gli altri. Questo significa amare cristiani di diverse chiese, denominazioni, tradizioni e punti di vista diversi dai nostri.
Significa amarsi gli uni gli altri nella chiesa locale. La disunione distrugge. L'amore unisce. L'amore attira gli altri alla persona di Gesù. Amare Dio e amarsi gli uni gli altri nel nome di Gesù deve essere la nostra ambizione principale. Questo è il tipo di amore che può cambiare il mondo.
In questo brano troviamo Giuda, Pietro e Giovanni, autore del Vangelo. Tutti e tre vivono con Gesù un rapporto particolare, diverso tra loro. Rappresentano ciascuno di noi in diversi momenti della nostra vita.
Giovanni, il discepolo prediletto, conosce l'amore di Gesù in maniera molto intima. Di tutti i discepoli, è quello più intimo con Gesù. È colui che gli dimora accanto (v.23). Per quattro volte in questo Vangelo, si descrive come il discepolo "che Gesù amava": qui, in questo punto (v.23), sotto la croce (19,26), al sepolcro (20,2) e con Gesù risorto (21,20). Ci rivela che tutti siamo chiamati ad essere in stretta comunione con Gesù.
Sia il Vangelo che le lettere di Giovanni parlano dell'amore. Raccontano di Gesù che dice ai suoi discepoli: "Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (13,34-35).
Nonostante gli sia così vicino, Giuda tradisce Gesù: "Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno" (v.18). Satana entra in lui (v.27). Qui vediamo l'esatto opposto dell'amore. Giuda odia l'amore. È in rivolta contro Gesù. Eppure Gesù continua ad amare Giuda.
Pietro ama Gesù. Ma è una personalità complessa con una visione molto umana di Gesù e della sua missione. Pietro afferma che avrebbe dato la vita per Gesù (v.37), ma Gesù gli risponde: "Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte" (v.38). Ed è ciò che Pietro fa (18,15-18,25-27). Eppure Gesù continua ad amare Pietro.
Gesù pone davanti a noi questa sfida sorprendente: "Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri" (13,34). Gesù ci ha amati dando la sua vita per noi. Dice che anche noi dobbiamo seguire il suo esempio e amare di amore incondizionato. Questo è il segno di un vero cristiano. "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri" (v.35).
L'amore è la forma più efficace di evangelizzazione. Quando le persone vedono il vero amore, vedono Dio. Il modo migliore per iniziare a parlare di Gesù alle persone è amarle e amare le altre persone che seguono Gesù.
Nel mondo, le persone entrano in gruppi con altre persone da cui sono naturalmente attratte e che la pensano come loro. La realtà è che siamo tutti diversi gli uni dagli altri. La Chiesa di Gesù Cristo ci riunisce in una varietà di persone di diversa estrazione, interessi, età, etnie, prospettive, stili di vita, opinioni e punti di vista diversi. In tutto questo, l'amore gli uni per gli altri è cio che fa la vera differenza.
Preghiera
Signore, aiutaci ad amarci gli uni gli altri come tu ci ami. Fa che possiamo vedere un nuovo amore tra i cristiani di tutte le chiese, denominazioni e tradizioni nella chiesa locale, nazionale e globale. Che il mondo possa essere cambiato dal nostro amore.
1 Samuele 13,1-14,23
Saul e Giònata sconfiggono i Filistei
13Saul era nel pieno degli anni quando cominciò a regnare, e regnò due anni su Israele.
2 Egli si scelse tremila uomini da Israele: duemila stavano con Saul a Micmas e sul monte di Betel e mille stavano con Giònata a Gàbaa di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo ciascuno alla sua tenda.
3 Allora Giònata sconfisse la guarnigione dei Filistei che era a Gàbaa e i Filistei lo seppero. Ma Saul suonò il corno in tutta la regione gridando: "Ascoltino gli Ebrei!". 4 Tutto Israele udì e corse la voce: "Saul ha battuto la guarnigione dei Filistei e ormai Israele s'è urtato con i Filistei". Il popolo si radunò dietro Saul a Gàlgala.
5 I Filistei si radunarono per combattere Israele, con trentamila carri e seimila cavalieri, e una moltitudine numerosa come la sabbia che è sulla spiaggia del mare. Così si levarono e posero il campo a Micmas, a oriente di Bet-Aven. 6 Quando gli Israeliti videro di essere alle strette e che il popolo era incalzato, cominciarono a nascondersi nelle grotte, nelle cavità, fra le rocce, nelle fosse e nelle cisterne. 7 Alcuni Ebrei passarono oltre il Giordano, nella terra di Gad e di Gàlaad.
Saul restava a Gàlgala, e tutto il popolo che era con lui s'impaurì. 8 Aspettò tuttavia sette giorni per l'appuntamento fissato da Samuele. Ma Samuele non arrivava a Gàlgala e il popolo cominciò a disperdersi lontano da lui. 9 Allora Saul diede ordine: "Portatemi l'olocausto e i sacrifici di comunione". Quindi offrì l'olocausto. 10 Ed ecco, appena ebbe finito di offrire l'olocausto, giunse Samuele, e Saul gli uscì incontro per salutarlo.
11 Samuele disse: "Che hai fatto?".
Saul rispose: "Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi all'appuntamento, mentre i Filistei si riunivano a Micmas, 12 ho detto: "Ora scenderanno i Filistei contro di me a Gàlgala, mentre io non ho ancora placato il Signore". Perciò mi sono fatto ardito e ho offerto l'olocausto".
13 Rispose Samuele a Saul: "Hai agito da stolto, non osservando il comando che il Signore, tuo Dio, ti aveva dato, perché in questa occasione il Signore avrebbe reso stabile il tuo regno su Israele per sempre. 14 Ora invece il tuo regno non durerà. Il Signore si è già scelto un uomo secondo il suo cuore e gli comanderà di essere capo del suo popolo, perché tu non hai osservato quanto ti aveva comandato il Signore".
15 Samuele poi si alzò e salì da Gàlgala a Gàbaa di Beniamino; Saul contò la gente che si trovava con lui: erano seicento uomini.
Israele privo di armi
16 Saul e Giònata e la gente rimasta con loro stavano a Gàbaa di Beniamino e i Filistei erano accampati a Micmas. 17 Dall'accampamento filisteo uscì una pattuglia d'assalto divisa in tre schiere: una si diresse sulla via di Ofra verso la regione di Sual, 18 un'altra si diresse sulla via di Bet-Oron, la terza schiera si diresse sulla strada della regione che guarda la valle di Seboìm verso il deserto.
19 Allora non si trovava un fabbro in tutta la terra d'Israele, "perché - così dicevano i Filistei - gli Ebrei non fabbrichino spade o lance". 20 Così gli Israeliti dovevano sempre scendere dai Filistei per affilare ognuno l'aratro o la zappa o la scure o il vomere dell'aratro. 21 Il prezzo era di un pim per l'aratro e le zappe, e di un terzo di siclo per le scuri e per raddrizzare il pungolo.
22 Nel giorno della battaglia, tra tutta la gente che stava con Saul e Giònata non si trovò in mano ad alcuno né spada né lancia. Se ne trovò solo per Saul e suo figlio Giònata.
Giònata attacca i Filistei
23 Intanto una guarnigione di Filistei era uscita verso il passo di Micmas. 141 Un giorno Giònata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: "Su, portiamoci fino alla postazione dei Filistei che sta qui di fronte". Ma non disse nulla a suo padre.
2 Saul se ne stava al limitare di Gàbaa, sotto il melograno che si trova a Migron; la gente che era con lui ammontava a circa seicento uomini. 3 Achia, figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Fineès, figlio di Eli, sacerdote del Signore a Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Giònata era partito.
4 Tra i varchi che Giònata cercava per passare alla postazione dei Filistei, c'era un dente di roccia da una parte e un dente dall'altra parte: uno si chiamava Boses, l'altro Senne. 5 Uno dei denti si ergeva di fronte a Micmas a settentrione, l'altro era di fronte a Gheba a meridione.
6 Giònata disse allo scudiero: "Vieni, avviciniamoci alla postazione di questi incirconcisi; forse il Signore opererà per noi, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi".
7 Lo scudiero gli rispose: "Fa' quanto hai nel cuore. Avvìati! Eccomi con te, come il tuo cuore desidera".
8 Allora Giònata disse: "Ecco, noi ci avvicineremo a questi uomini e ci faremo vedere da loro. 9 Se ci diranno: "Fermatevi finché vi raggiungiamo!", restiamo in basso e non saliamo da loro. 10 Se invece ci diranno: "Venite su da noi!", saliamo, perché il Signore ce li ha consegnati nelle mani e questo sarà per noi il segno".
11 Quindi i due si lasciarono scorgere dalla postazione filistea e i Filistei dissero: "Ecco gli Ebrei che escono dalle caverne dove si erano nascosti". 12 Poi gli uomini della guarnigione dissero a Giònata e al suo scudiero: "Salite da noi: abbiamo una cosa da dirvi!". Giònata allora disse al suo scudiero: "Sali dopo di me, perché il Signore li ha consegnati nelle mani d'Israele".
13 Giònata si arrampicava con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Giònata e, dietro, lo scudiero li finiva. 14 Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, in circa mezzo iugero di campo.
Israele sconfigge i Filistei
15 Si sparse così il terrore nell'accampamento, nella campagna e tra tutto il popolo. Anche la guarnigione e gli uomini d'assalto furono atterriti. La terra tremò e ci fu un terrore divino.
16 Le vedette di Saul a Gàbaa di Beniamino guardarono e videro la moltitudine in agitazione che fuggiva qua e là. 17 Allora Saul disse alla gente che era con lui: "Su, controllate e vedete chi sia partito da noi". Controllarono, ed ecco non c'erano né Giònata né il suo scudiero.
18 Saul disse ad Achia: "Avvicina l'arca di Dio". Infatti in quel giorno c'era l'arca di Dio con gli Israeliti. 19 Mentre Saul parlava al sacerdote, il tumulto nel campo filisteo andava propagandosi e crescendo. Saul disse al sacerdote: "Ritira la mano".
20 Saul e la gente che era con lui alzarono grida e mossero all'attacco, ed ecco trovarono che la spada dell'uno si rivolgeva contro l'altro, in una confusione molto grande. 21 Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, cominciarono anch'essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata. 22 Inoltre anche tutti gli Israeliti che si erano nascosti sulle montagne di Èfraim, quando seppero che i Filistei erano in fuga, si unirono con loro nella battaglia. 23 Così il Signore in quel giorno salvò Israele e la battaglia si estese fino a Bet-Aven.
Commento
Amare come Dio
Ci sono momenti nella vita in cui potremmo sentirci sopraffatti dai problemi: malattie, tentazioni, crisi di fede e così via. Ma in tutto questo, Dio è in grado di salvarci. Anche se rispetto ai nostri nemici potremmo sentirci in inferiorità numerica, quando il Signore agirà per noi, saremo salvati.
Siamo chiamati a fidarci di Dio non solo quando le cose vanno bene, ma anche nei momenti difficili. Dio cerca uomini e donne di fede.
Samuele dice: "Il Signore si è già scelto un uomo secondo il suo cuore e gli comanderà di essere capo del suo popolo" (13,14).
Il cuore di Dio è pieno di amore, compassione, misericordia, giustizia e creatività. E cerca persone come lui, come Gesù. Solo l'opera dello Spirito Santo nel nostro cuore può renderci simili a Gesù.
Saul fallisce. Dio dice a Saul di aspettare fino all'arrivo di Samuele. Ma Samuele tarda e la gente si fa irrequieta. Saul si preoccupa più di ciò che pensa la gente che di ciò che pensa Dio. Diviene impaziente e cade in preda al panico (vv.6-12), proprio come a volte succede anche a noi. Dovremmo tutti imparare ad essere più pazienti, ad aspettare che Dio agisca e a non farci prendere dal panico se alcune piccole cose vanno male. Nella foga del momento, dovremmo evitare di prendere decisioni avventate.
Diversamente da Saul, Gionata confida nell'amore di Dio. Dice: "Forse il Signore opererà per noi, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi" (14,6).
Preghiera
Signore, ti prego di concedermi un cuore come il tuo, un cuore pieno d'amore. Aiutami a confidare nel tuo amore incessante. Grazie perché il tuo amore è riversato nel mio cuore dallo Spirito Santo che mi è stato dato (Romani 5,5). Signore, ti prego di continuare ad effondere il tuo amore nel mio cuore oggi.
La moglie di Nicky dice
Giovanni 13,35
"Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri"
Ricordo la prima volta che mi sono imbattuta in un gruppo di giovani cristiani che lavoravano insieme. Ero così colpita dal loro amore incondizionato per me e per gli altri che volevo disperatamente far parte di questo gruppo. Spero sempre che le persone che vengono alla domenica nella nostra chiesa, o ad Alpha o in qualsiasi altra comunità cristiana, sperimentino la stessa cosa. Che le persone siano colpite dall'amore gli uni per gli altri.
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Festo Kivengere, I Love Idi Amin (Marshall, Morgan and Scott, 1977).
Le citazioni della Scrittura indicate con (MSG, AMP, NIVUK, NKJV, NLT, ecc.) riportano comunque il testo CEI®.
Indicano i testi qui di seguito elencati a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti.
NIV - New International Version Anglicised - Copyright © 1979, 1984, 2011 Biblica, già International Bible Society
MSG - The Message - Copyright © 1993, 1994, 1995, 1996, 2000, 2001, 2002.
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